venerdì 15 gennaio 2016

Osteopatia e chiropratica: scienza o ciarlataneria?

Esistono una serie di pratiche che si basano sulla manipolazione di ossa, tessuti ed articolazioni per la cura di molte malattie.
Manipolare le ossa (non come un massaggio superficiale ma in maniera più profonda ed attiva) è un rimedio che esiste dalla notte dei tempi. In tutti i paesi esisteva l'"aggiustaossa", il praticone che, grazie ad una serie di manovre (spesso dolorose) su ossa o articolazioni, prometteva guarigioni o miglioramenti ma, di fronte a qualche miglioramento (spesso casuale e non dovuto alle manipolazioni), c'erano anche tanti danni, a volte gravi. Nonostante il progresso abbia sostituito i "praticoni" con i medici (ortopedici e fisiatri, ad esempio) ed i fisioterapeuti, uniche figure che hanno compiuto un corso di studi di tipo scientifico, c'è (sempre per il nostro desiderio innato di "magia" che risolve tutto) chi richiede ancora le prestazioni di "terapeuti" improvvisati come gli "aggiustaossa" di una volta.
Con il tempo queste figure sono quasi scomparse e si sono diffuse altre figure, con pretesa di scientificità, che tramite l'uso di particolari tecniche, promettono la cura delle malattie.
Stiamo parlando dell'osteopatia e della chiropratica, due pratiche diverse e distinte ma che hanno in comune alcune caratteristiche.
Proviamo ad analizzarle.
Intanto bisogna dire che nessuna delle due pratiche ha base scientifica, sono considerate medicine alternative e non esiste un corso di studi ufficiale (una laurea o una specializzazione) per poterle praticare, non è obbligatorio essere medici per praticare queste discipline. Tutto è affidato a corsi privati di durata variabile, a tempo pieno o parziale, senza controllo, che rilasciano dei titoli che non hanno valore accademico o legale, l'accesso ai corsi è praticamente libero, può diventare osteopata qualsiasi persona senza particolari basi mediche nel suo curriculum, basta il diploma di scuola media superiore (o altri tipi, come una laurea in scienze motorie, ex ISEF). Questo vale per la nostra nazione mentre non è così negli Stati Uniti, dove l'osteopata è un medico (DO: doctor in osteopathy) che percorre tutto il corso di studi in medicina e poi si specializza in osteopatia che così diventa bagaglio integrante del suo lavoro di medico. In Italia è invece riconosciuta l'attività di chiropratico ma anche in questo caso non esistono corsi di laurea o specializzazione pubblici e riconosciuti, non esiste neanche un albo professionale. Di fronte a questa differenza se ne osserva un'altra interessante: mentre negli Stati Uniti l'osteopatia è una disciplina medica che però ha visto un calo costante di medici che la praticano e di richieste da parte dei pazienti, in Italia non vi è riconoscimento medico ma il numero degli osteopati è in aumento (le richieste abbastanza stabili). I numeri parlano di circa 40.000 osteopati negli USA e circa 5000 in Italia. Molto interessante anche sapere che una delle associazioni di categoria più note di osteopatia, sostiene che questa può essere definita come:

"un sistema di cura che attraverso la valutazione, la diagnosi e il trattamento, può essere applicato ad una vasta varietà di condizioni cliniche"

Come farebbe un diplomato alla scuola superiore che frequenta un corso privato a fare diagnosi, valutazione e terapia (sono atti medici), oltretutto manipolando ossa ed articolazioni delle persone è tutto da spiegare. Molti scambiano queste tecniche per normali pratiche di massaggio, cosa non vera. Non si tratta di massaggi "estetici" o "sportivi" ma di trattamenti più profondi, che coinvolgono muscoli, articolazioni e varie strutture sottocutanee e che, mediante queste manovre, pretendono di migliorare malattie o stati patologici che con le strutture citate non hanno collegamenti.
Osteopatia e chiropratica sono due discipline distinte, ho deciso comunque di unire in un unico post le due pratiche perché si tratta di varianti di tecniche di manipolazione osteo-articolare, muscolare e dei tessuti, partono da presupposti simili (le malattie provengono da anomalie dello scheletro o delle ossa e tessuti, teorie ottocentesche che non hanno mai avuto riscontro scientifico) ed hanno varianti numerosissime.

Molte ricerche, inoltre, studiano gli effetti di queste pratiche riunendoli in un unico gruppo, quello delle "tecniche di manipolazione" ed è quindi difficile analizzarle singolarmente. Anche la terapia cranio-sacrale (usata spesso in neonati e bambini) o i vari tipi di "riallineamento" della colonna vertebrale, pescano a piene mani da queste teorie.
Detto questo, vediamo di cosa stiamo parlando.

OSTEOPATIA

Nata alla fine del 1800, inventata da un medico (Andrew Taylor Still, secondo il quale l'osso sarebbe l'origine di tutte le patologie), l'osteopatia si basa su concetti abbastanza vaghi come quello di considerare "il corpo un'entità unica" (perché, qualcuno pensa il contrario?) o che ha capacità di autoguarigione (ebbene sì, il sistema immunitario è stato scoperto da tempo) ed utilizza manipolazioni da parte dell'osteopata su ossa, muscoli, tessuti, articolazioni, la cui "anomalia" provocherebbe dei disturbi. Secondo l'osteopatia i disturbi causati dalle anomalie osteo-articolari non si limiterebbero ai dolori o alle contratture muscolari ma sarebbero estesi praticamente a tutto, dai disturbi intestinali, urinari, nervosi, fino a malattie croniche, questo perché (come sosteneva Andrew Still), le ossa "malposizionate" interrompevano il flusso sanguigno creando "turbolenze" ed anomalie agli altri organi. Sistemare la normale situazione ossea avrebbe ripristinato il flusso sanguigno corretto e quindi migliorato il disturbo.
Dice l'associazione britannica di osteopatia che questa disciplina:

"si basa sul principio che il benessere di un individuo dipende dal fatto che scheletro, muscoli, legamenti e tessuto connettivo lavorino uniformemente insieme"

Definizione riportata anche sul sito del servizio sanitario nazionale inglese. Altre definizioni (usate anche in Italia) parlano di procedure che favoriscono "l'autoregolazione" e "l'autoguarigione" del corpo.
Sempre secondo l'associazione inglese "l'osteopata lavora per ottenere l'equilibrio dell'organismo senza farmaci".
Ecco invece come definisce l'osteopatia il presidente di un'associazione di osteopati italiana:
Il trattamento manipolativo osteopatico è l'applicazione terapeutica di tecniche manuali con l’obiettivo di migliorare le funzioni fisiologiche e/o di supportare l'omeostasi, che sono state alterate da una disfunzione somatica, definita come una funzione compromessa o alterata delle componenti relative del sistema somatico (struttura corporea): le strutture scheletriche, artrodiali e miofasciali con i relativi elementi vascolari, linfatici e neurali.
Si tratta dei concetti che ho spiegato ma spiegati con termini complicati (le "strutture miofasciali" sarebbero i muscoli con ciò che li circonda).
Come si vede le idee degli osteopati non sono strettamente "pseudoscientifiche" ma della pseudoscienza usano i termini che hanno anche una genericità evidente, parole come "equilibrio" o "autoguarigione", senza una giusta definizione, sono spesso usati da guaritori e ciarlatani e gli osteopati ne fanno largo uso senza distinguersi da curatori da strada.

Per la segretaria del "Registro Italiano degli Osteopati", anch'essa osteopata, "le osse" (sic) del cranio non sarebbero fuse. 
Naturalmente bisogna vedere le idee di Still come quelle di un uomo di due secoli fa, quando si conosceva a stento l'anatomia umana ed infatti non c'è nessuna prova che un presunto "malposizionamento" di un osso o di un'articolazione (ammesso esista, anche questa è un'idea un po' vaga) possa condizionare tutto l'organismo. Un osso "posizionato male" è ovviamente una patologia importante ma che ha sintomi ben precisi (una frattura, una lussazione, sono molto dolorose) e non sarà certo una manipolazione a sistemare un'alterazione ossea o articolare che provoca disturbi a tutto il corpo o almeno nessuno lo ha mai dimostrato. Le teorie di base dell'osteopatia non sono mai state confermate scientificamente né sono plausibili.

CHIROPRATICA

È un'altra medicina alternativa che si basa sulle manipolazioni osseo articolari ma è ancora più estrema e mescola concetti medici a vere e proprie superstizioni e credenze, oltre allo scopo terapeutico, il chiropratico sostiene di poter fare anche diagnosi di malattia. Aggiunge filosofia e misticismo nella cura delle malattie. Il centro dei concetti chiropratici è relativo alla cosiddetta "sublussazione", ovvero ad una lieve "anomalia" di articolazione di un osso che, in questo modo, ostacolerebbe le normali funzioni del corpo e la sua capacità di "autoguarigione", ostacolerebbe "l'intelligenza innata" dell'organismo ed il suo spirito (come si vede, tutti concetti non scientifici), il concetto di "sublussazione" della chiropratica è diverso da quello della medicina e dal punto di vista strettamente medico si tratta di un'entità inesistente ed inventata. Nonostante questo anche l'OMS ha provato a definire la sublussazione chiropratica in maniera ufficiale. Manipolando ossa e colonna vertebrale si sistemerebbero queste anomalie e si otterrebbe il ripristino delle normali funzioni dell'organismo. Sono previsti non solo massaggi e manipolazioni ma anche l'uso di pietre, oli, aromi e polveri per la cura di praticamente tutte le malattie (per il suo inventore la chiropratica curava qualsiasi malattia), uso di impacchi caldi per "sbloccare" improbabili "blocchi energetici" ed abbondante uso di termini e concetti tipici della pseudoscienza. L'uso maggiormente accettato è comunque quello relativo ai dolori lombari e vertebrali nei quali sembra esserci un lieve miglioramento. Anche la chiropratica è molto più diffusa in altre nazioni che in Italia ma nelle prime sono previsti corsi universitari e studi accademici precisi che rendono questa pratica una medicina complementare accettata ed ufficiale. Le teorie di base della chiropratica non hanno mai avuto conferma scientifica.

Nota a margine può essere dedicata a questo tipo di manipolazioni dedicate ai bambini più piccoli (neonati o lattanti) che, a detta di operatori del settore, subirebbero conseguenze (patologiche) dal tipo di parto che li ha riguardati. L'uso di ventosa ostetrica, il cesareo, manovre degli operatori, sarebbero tutte cose che provocherebbero anomalie ed alterazioni della colonna vertebrale, della testa o di articolazioni. Tutto questo porterebbe a disturbi più o meno gravi che possono essere corretti con una serie di manovre su testa e schiena del neonato, una di queste procedure si chiama "terapia cranio-sacrale".
Anche in questo caso non ci sono basi scientifiche né prove. Non è dimostrato che (in generale) manovre ostetriche corrette o l'uso normale di ventosa o il cesareo possano provocare anomalie particolari, non è dimostrato (ma non lo spiegano bene nemmeno gli operatori che usano queste pratiche) quali sarebbero queste correzioni apportate dalle manovre sul bambino e non c'è nessuno studio che ne dimostri l'efficacia. In questo caso i pericoli sono molto più elevati, sono segnalati casi di morte o gravissimi danni neurologici per manovre errate (ricordiamo la "fragilità" del corpo di un neonato) conseguenti a "sedute" terapeutiche di questo tipo.

Efficacia

Non vi sono prove scientifiche di efficacia dell'osteopatia e della chiropratica.
Gli studi più accurati dimostrano come le manipolazioni osteopatiche e chiropratiche non abbiano più effetto del placebo ed anche se qualche studio mostra dei benefici su certi tipi di dolore lombare (o della colonna vertebrale), si tratta di dati poco accurati e non controllati.
Per questo motivo si può dire che non vi siano prove sufficienti per sostenere l'efficacia delle manipolazioni ossee e vertebrali nella cura di malattie diverse da quelle osteo-articolari e che la loro efficacia nei casi di dolore è limitata e da verificare. Se a questo aggiungiamo che le idee su cui si poggiano queste pratiche sono poco accurate e non scientificamente corrette, possiamo affermare che osteopatia e chiropratica, sono pratiche senza base scientifica e non efficaci. Gli studi hanno controllato l'efficacia delle manipolazioni nei problemi pediatrici (inefficace), nei dolori mestruali (inefficace), nella cefalea (inefficace) e si sono concentrati sul dolore muscoloscheletrico (quello che, per logica, dovrebbe ricevere maggiore beneficio dalle manipolazioni) ma anche su questo l'efficacia non è per nulla evidente, passando da un effetto nullo ad uno lieve su quello di tipo lombare (e vertebrale: il "mal di schiena"). Anche le infezioni (in questo caso polmonari), spesso riferite come curabili dagli osteopati, non sembrano ottenere nessun beneficio dalle manipolazioni. Qualche studio, al contrario, riporta lievi benefici sul dolore lombare ("mal di schiena, basso"), altri (anche se con qualche limite di metodo) definiscono i risultati buoni, simili a quelli delle cure standard (ed usando meno farmaci) ma anche qui è difficile distinguere il reale apporto della pratica dal semplice effetto placebo e soprattutto si tratta spesso di studi discutibili che contrastano con le conclusioni negative di altri studi più ampi.


Gli studi che mostrano qualche beneficio, infatti, sono spesso mal condotti, non controllati ed appaiono su riviste di scarso impatto e di parte (riviste di osteopatia), mancano infatti studi di efficacia di buon livello. Per completezza è giusto dire che negli ultimi anni molti istituti osteopatici (quasi esclusivamente anglofoni, dove l'osteopata è un medico abituato alla ricerca di tipo scientifico) hanno iniziato ad occuparsi della materia cercando di realizzare studi più precisi, meno condizionati e con un metodo almeno accettabile, hanno cercato di concentrare l'attenzione sulla produzione di sostanze (ormoni, ad esempio) durante le manipolazioni che possono dare sollievo dal dolore, iniziano a superare i concetti "magici" dai quali l'osteopatia pesca a piene mani, un po' il percorso che cercano di compiere alcuni agopuntori.
Da notare che molti studi includono nel termine "tecniche di manipolazione" o "manipolazione spinale" o "tecniche di manipolazione vertebrale", tutte quelle tecniche che prevedono l'intervento attivo su ossa, articolazioni o colonna vertebrale (quindi quelle di cui stiamo parlando, osteopatia e chiropratica ma anche altre), anche in questo caso la scuola americana inizia a "staccarsi" dall'unificazione con le altre tecniche di manipolazione cercando una posizione più precisa.

Interessante uno studio che ne analizza altri concludendo sulla scarsità di prove scientifiche di efficacia ma nota come, gli studi che ne mostrano qualche efficacia, sono basati sui giudizi dei genitori di bambini sottoposti ad osteopatia (per coliche). I genitori riferivano un minor numero di crisi di pianto ma non c'è modo per misurarne gli effetti reali. Il servizio sanitario nazionale inglese (NHS), accetta e prevede le cure osteopatiche, consigliandole per alcuni disturbi (mal di schiena, edemi, dolori cervicali) ma bisogna considerare che, come detto, da loro (come in altri paesi europei) l'osteopata frequenta un corso di laurea ufficiale ed è obbligato alla formazione continua, cosa non prevista in Italia. Nonostante questo gli osteopati italiani chiedono di essere inseriti tra i professionisti della salute
Gli osteopati ed i chiropratici rispondono alla scarsità di prove scientifiche con il fatto che, per la natura delle loro pratiche, non sarebbe possibile realizzare studi di alto livello ed accurati (ad esempio in doppio cieco o con placebo) ma insistono sulla veridicità dei risultati effettivi e reali. Da notare come molti osteopati e chiropratici (soprattutto questi ultimi) associno alle loro manipolazioni, anche una serie di consigli sullo stile di vita e soprattutto sull'alimentazione, sostenendo come diete prive di varie sostanze (glutine, caseina, zuccheri) migliorino lo stato di salute, alcuni abbracciano discipline non scientifiche e pericolose (omeopatia, cure alternative per i tumori, frodi mediche) e l'antivaccinismo è abbastanza frequente. Nella mia esperienza personale ho incontrato due persone con un grave stato di denutrizione ed anoressia a seguito di una dieta molto sbilanciata, prescritta da un noto osteopata per la cura di una sintomatologia dolorosa (che non ha avuto nessun miglioramento).

Sicurezza

Non ci sono molti dati relativi alla sicurezza delle tecniche di manipolazione, tra gli effetti collaterali di queste pratiche sono segnalati quasi sempre disturbi passeggeri e lievi (senso di tensione, alcuni dolori, stanchezza, debolezza). Incidenti gravi (nel caso dell'osteopatia) non sono frequenti, un po' più frequenti nel caso di trattamenti chiropratici. Tra gli incidenti più gravi (rarissimi) che si possono verificare in caso di manipolazioni ossee e vertebrali, vi è la rottura letale di un'arteria (tipicamente nelle manipolazioni della testa), più frequente nei bambini (per questo le manipolazioni sono da sconsigliare vivamente negli individui più piccoli) che può causare disabilità permanente o morte. Segnalati anche casi di paralisi permanente in seguito a sedute di chiropratica.

Conclusioni.

L'efficacia di osteopatia e chiropratica è molto dubbia e, quando esistente, limitata al dolore di tipo lombare e forse per alcuni tipi di cefalea, per altre condizioni si sono rivelate pratiche inefficaci o efficaci come un placebo o altri trattamenti fisici. Non ci sono conferme scientifiche per le teorie su cui si basano osteopati e chiropratici.

In generale non sembrano esserci frequenti pericoli nel sottoporsi a manipolazioni vertebrali o corporee tramite l'uso di tecniche osteopatiche o chiropratiche anche se è bene sapere che non si tratta di metodiche senza rischio, anzi, non solo è difficile controllare l'affidabilità degli operatori (visto che non esistono percorsi e registri ufficiali) ma quando esistono complicazioni queste possono essere davvero drammatiche, in linea generale è inoltre fortemente sconsigliato l'uso di queste tecniche su persone in tenera età e per problemi che non siano di natura osteo-articolare. I risultati positivi riportati dagli operatori non hanno trovato grossi riscontri in letteratura scientifica (e quelli riportati da pazienti sono "aneddotici", esperienze personali smentite dallo studio dei grandi numeri) dalla quale appare evidente un effetto scarso o nullo ed in ogni caso limitato, come detto, ai sintomi dolorosi della colonna vertebrale.

Qualcuno a questo punto si chiederà: ma in caso di problemi osteo-articolari (accertati), a chi bisogna rivolgersi se si vuole un trattamento basato su concetti scientifici? Le figure di riferimento esistono già (le ho nominate): ortopedici e fisioterapisti su tutti (ma anche neurologi quando il problema osteo-articolare riguarda la funzione nervosa), cercare altre vie si fa a proprio rischio e pericolo.
Per questo motivo, prima di affidarsi ad un osteopata o ad un chiropratico rifletteteci tanto e con attenzione.

Alla prossima.

219 commenti:

  1. L'ortopedico è un medico; il fisioterapista è un dottore in fisioterapia che risponde al medico fisiatra se opera in struttura ospedaliera: è corretta questa definizione?

    Il fisioterapista può esercitare privatamente senza la presenza e/o supervisione e/o controllo di un medico?

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    1. Buonasera, vorrei fare una precisazione,da fisioterapista. Fra le nostre competenze rientra la cosiddetta "diagnosi funzionale", ovvero la valutazione del paziente che viene da noi con una diagnosi medica (ad esempio Parkinson). Noi,osservando il paziente, determiniamo le sue specifiche aree di disabilità e stiliamo il programma riabilitativo, ovvero tutte le terapie fisiche e manuali volte al superamento di queste disabilità.
      In Italia però non funziona esattamente così perché, a differenza del resto del mondo, esiste la figura del fisiatra, cioè il medico riabilitativo che esegue sia le visite che le diagnosi ed inoltre prescrive le terapie, contravvenendo in realtà a quanto specificato nel profilo professionale del fisioterapista, sancito dal D.M. 741 del 14 Settembre 1994 di cui allego trascrizione:
      Art. 1.

      1. E' individuata la figura del fisioterapista con il seguente profilo: il fisioterapista e' l'operatore sanitario, in possesso del diploma universitario abilitante, che svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree della motricita', delle funzioni corticali superiori, e di quelle viscerali conseguenti a eventi patologici, a varia eziologia, congenita od acquisita.

      2. In riferimento alla diagnosi ed alle prescrizioni del medico, nell'ambito delle proprie competenze, il fisioterapista:

      a) elabora, anche in equipe multidisciplinare, la definizione del programma di riabilitazione volto all'individuazione ed al superamento del bisogno di salute del disabile;

      b) pratica autonomamente attivita' terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilita' motorie, psicomotorie e cognitive utilizzando terapie fisiche, manuali, massoterapiche e occupazionali;

      c) propone l'adozione di protesi ed ausili, ne addestra all'uso e ne verifica l'efficacia;

      d) verifica le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale.

      3. Svolge attivita' di studio, didattica e consulenza professionale, nei servizi sanitari ed in quelli dove si richiedono le sue competenze professionali;

      4. Il fisioterapista, attraverso la formazione complementare, integra la formazione di base con indirizzi di specializzazione nel settore della psicomotricita' e della terapia occupazionale:

      a) la specializzazione in psicomotricita' consente al fisioterapista di svolgere anche l'assistenza riabilitativa sia psichica che fisica di soggetti in eta' evolutiva con deficit neurosensoriale o psichico;

      b) la specializzazione in terapia occupazionale consente al fisioterapista di operare anche nella traduzione funzionale della motricita' residua, al fine dello sviluppo di compensi funzionali alla disabilita', con particolare riguardo all'addestramento per conseguire l'autonomia nella vita quotidiana, di relazione (studio-lavoro-tempo libero), anche ai fini dell'utilizzo di vari tipi di ausili in dotazione alla persona o all'ambiente.

      5. Il percorso formativo viene definito con decreto del Ministero della sanita' e si conclude con il rilascio di un attestato di formazione specialistica che costituisce titolo preferenziale per l'esercizio delle funzioni specifiche nelle diverse aree, dopo il superamento di apposite prove valutative. La natura preferenziale del titolo e' strettamente legata alla sussistenza di obiettive necessita' del servizio e recede in presenza di mutate condizioni di fatto.

      6. Il fisioterapista svolge la sua attivita' professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.

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  2. L'ortopedico è un medico; il fisioterapista è un dottore in fisioterapia che risponde al medico fisiatra se opera in struttura ospedaliera: è corretta questa definizione?

    Il fisioterapista può esercitare privatamente senza la presenza e/o supervisione e/o controllo di un medico?


    Sì, il fisioterapista può esercitare privatamente senza supervisione medica ma ovviamente non può fare diagnosi e deve limitarsi ai trattamenti consigliati e/o prescritti. La definizione precedente è corretta.

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    1. Buonasera. Ho letto il suo articolo, e in quanto fisioterapista e studente di osteopatia non posso che trovarmi d'accordo con lei in merito alla questione della scientificità delle medicine alternative.
      Vorrei solo porre un piccolo spunto di riflessione: l'evoluzione tecnico scientifica che ha guidato il progresso della medicina degli ultimi anni ha portato, da un lato, alla creazione di veri e propri prodigi (come per esempio la scoperta delle cellule staminali e al loro possibile utilizzo) ma, dall'altro, alla perdita del rapporto umano, inteso come relazionale, con il paziente.
      Probabilmente é questo che i pazienti cercano nell'osteopatia, specialmente se consideriamo la fisiopatologia del dolore cronico e i fenomeni di sensibilizzazione centrale (per i non sanitari: il cervello percepisce dolore anche per stimoli inferiori a quelli che normalmente lo provocherebbero, dalla iperalgesia, fino addirittura alla allodinia). Nell'osteopatia si esegue una prima visita che può durare anche un'ora e mezza tra anamnesi e esame obiettivo, e questa da molta fiducia al paziente, che si sente preso in carico a 360°, e che quindi "guarisce" anche più facilmente a seguito del trattamento (questa é una mia interpretazione degli effetti, in alcuni casi miracolosi dell'osteopatia rispetto alla medicina allopatica, non deve essere presa come verità).
      Nel percorso di studi che sto facendo, che mi porterà all'ottenimento di una laurea di una università inglese in osteopatia (solo a dimostrazione della serietà del mio percorso), la mia mente scientifica é continuamente messa a prova, ma, come diceva un mio insegnante, "prima di tutto l'evidenza scientifica, poi potete mettere nel trattamento anche la medicina alternativa".
      Questo non per screditare la osteopatia in quanto tale, ma per spiegarne gli effetti, anche perché l'anatomia e la fisiopatologia non cambiano, e tecniche di trattamento osteopatico vengo utilizzate anche nella pratica fisioterapica con successo.
      Cambiano solo i principi, che onestamente trovo molto interessanti e intellettualmente stimolanti.

      P.s. non vorrei sembrare polemico, ma in virtù di leggi e sentenze della corte di cassazione, la professione di fisioterapista si é evoluta oltre il profilo professionale, e pertanto é il fisioterapista che effettua la sua valutazione, attraverso anamnesi ed esame obiettivo, per giungere alla definizione del problema riabilitativo, del conseguente programma riabilitativo (con prognosi) e si occupa della sua attuazione. Il fisioterapista non dovrebbe effettuare un trattamento se prima non esegue una valutazione, anche se il paziente viene inviato da un collega.

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    2. perdita del rapporto umano, inteso come relazionale, con il paziente.
      Probabilmente é questo che i pazienti cercano nell'osteopatia


      Possibile. Però se hai bisogno di affetto, calore umano, empatia, non dovresti cercarlo dall'osteopata o dall'omeopata (che sicuramente approfittano tanto del bisogno di sostegno psicologico della persona) ma in qualche altro modo. Da un terapeuta vai se stai male e se il tuo male è psicologico o affettivo, cosa c'entra l'osteopatia?
      C'è inoltre un'altra possibilità: chi l'ha detto che tutti i medici siano sbrigativi, antipatici o poco simpatici?

      questa é una mia interpretazione degli effetti, in alcuni casi miracolosi dell'osteopatia rispetto alla medicina allopatica

      Si chiama "effetto placebo".

      Cambiano solo i principi, che onestamente trovo molto interessanti e intellettualmente stimolanti.

      Tempo fa, ebbi una discussione con degli agopuntori. Dopo un tira e molla tra pubblicazioni, dati, numeri e statistiche, si giunse ad un punto condiviso: se gli agopuntori invece di parlare di meridiani, lotta tra il bene e il male ed energie vitali parlassero di endorfine, effetto cancello e trigger point, potrebbero inserirsi perfettamente (ed utilmente) nella medicina scientifica. Al contrario non si può pretendere di essere considerati esponenti del mondo scientifico se si parla come uno stregone. Se gli osteopati dicessero chiaramente di fare un massaggio senza particolari riferimenti scientifici, standardizzassero le loro procedure e lasciassero fuori i ciarlatani, forse potrebbero essere parte integrante (ed utile) della medicina.
      Ripeto spesso che i primi nemici delle medicine alternative sono proprio gli alternativi. ;)

      Saluti!

      L'Osteopatia è un sistema consolidato di assistenza alla salute che si basa sul contatto manuale per la valutazione, la diagnosi ed il trattamento di diverse patologie.

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    3. Il presupposto di tutto il ragionamento è che la medicina "ufficiale" sia "scientifica"! Mia moglie prende 50 gocce di novalgina e non vede che scarsi effetti; io prendo 6 gocce e sto già dormendo (per questo già mi passa il mal di testa! ... cosa c'è di scientifico in questo?
      Idem per il salicilato: si sa che può provocare bruciori di stomaco, ma poi leggo che a dosi moooolto maggiori cura proprio l'ulcera garstrica! … cosa c'è di scientifico in questo?
      Di Bella docet: avversato fino alla morte, poi riabilitato proprio dal suo più acerrimo accusatore Antinori! … cosa c'è di scientifico in questo?
      I nostri medici hanno inventato l'anestesia (per la cronaca è stato un dentista), con cui eseguono interventi di ogni tipo in locale e generale ... e in quanto medici curano con l'agopuntura anche l'artrosi dopo un corso di una settimana (per “provare” i nulli risultati). In Giappone, con l'agopuntura operano sul cuore a cielo parto e paziente sveglio, solo dopo 9 anni si studi in agopuntura): sulla base della conoscenza dei meridiani e dell’energia che qui vi scorre (scherzando … anche sulla conoscenza dei paralleli)! ... cosa c'è di scientifico in questo?
      A mia figlia di 22 anni che lamentava mal di schiena, i nostro “specialisti” avevano prescritto una "cura a vita" di psicofarmaci (rifiutati in quanto studentessa in medicina), poi "curata" attraverso una "cura" simil-esente glutine (suggerimento di concerto tra osteopata e naturopata). Ora a 28 anni ha interrotto la “dieta”, per motivi diversi e ne approfitta per eseguire i test che le consentirebbero di accedere ai benefici previsti dal nostro Sistema Sanitario! ... cosa c'è di scientifico in questo? So bene che in questo esempio accuso gli operatori e non la medicina!
      Potrei continuare con l'altra mia figlia di 5 anni con una spaventosa 3° classe dentale (nessun rimedio: ... parlo da ortodontista), ridotta a "morso in testa nel giro di 40 giorni semplicemente applicando una soletta nelle scarpette con un bottone di 3 millimetri di spessore sotto il capitello del metatarso del 5° dito di ciascun piade (testato preventivamente con la kinesiologia applicata: anche qui si tratta di una figura non riconosciuta in Italia, ma in America esiste un corso di 5 anni cui accedere dopo i primi 3 anni di studi in kiropratica)! Ancora una volta: cosa c'è di scientifico in questo?
      E soprattutto: cosa è "scientifico"? ... per me è SOLO un fenomeno "riproducibile"! Qualcuno può dirmi se esiste nella medicina cosiddetta "ufficiale" un qualcosa che produce un effetto previsto nei minimi dettagli (come la forza di gravità ... per esempio)?
      Forse tutti faremmo molto meglio ad aver rispetto delle "professioni" altrui e solo dopo forse potremmo riuscire ad avere meno rispetto del come alcuni praticano la propria professione!
      La professione non può essere confusa con il professionista che la pratica! … e soprattutto: una rondine non fa primavera, semplicemente perché nessun uomo è uguale ad un altro!

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    4. Mia moglie prende 50 gocce di novalgina e non vede che scarsi effetti; io prendo 6 gocce e sto già dormendo (per questo già mi passa il mal di testa! ... cosa c'è di scientifico in questo?

      Se con 50 gocce ha pochi effetti, perché continua a prenderla?
      Di scientifico in questo c'è che ogni individuo ha le sue caratteristiche, come il tuo esempio dimostra.

      Di Bella docet: avversato fino alla morte, poi riabilitato proprio dal suo più acerrimo accusatore Antinori! … cosa c'è di scientifico in questo?

      Assolutamente nulla, è una notizia falsa, Di Bella non è stato riabilitato da nessuno e per il mondo scientifico resta semplicemente l'inventore di una finta cura per il cancro.
      Vedi? Tu hai letto una sciocchezza da qualche parte e ci hai creduto e giustamente ti sei chiesto come è potuto succedere, se ti fossi mantenuto nell'informazione corretta e scientificamente onesta non sarebbe accaduto. Il tuo è un esempio di come le cattive informazioni possono far cambiare le opinioni. (PS: chi è Antinori?).

      In Giappone, con l'agopuntura operano sul cuore a cielo parto e paziente sveglio

      Falso anche questo. Sono video propagandistici, il paziente ha un'anestesia ed IN PIU' gli fanno l'agopuntura. Oltretutto l'agopuntura è cinese, non giapponese.
      Ancora: vedi come la cattiva informazione condiziona le proprie opinioni?

      A mia figlia di 22 anni che lamentava mal di schiena, i nostro “specialisti” avevano prescritto una "cura a vita" di psicofarmaci

      Cosa c'entrano gli psicofarmaci con il mal di schiena? Non c'è qualcosa che non va?

      Qualcuno può dirmi se esiste nella medicina cosiddetta "ufficiale" un qualcosa che produce un effetto previsto nei minimi dettagli (come la forza di gravità ... per esempio)?

      Prova ad incidere la tua cute con una lama, vedrai un liquido di colore rosso vivo scorrere copiosamente. Si chiama sangue e contiene liquidi e cellule e riesce a trasportare ossigeno e ferro. Fallo analizzare e vedrai che per tutti gli esseri umani è così.
      Oppure prendi 1 grammo di cianuro di potassio e inghiottilo: vedrai che...anzi, non vedrai più nulla, quindi non lo fare.
      ;)

      Per concludere: non devi confondere le mille variabili personali che possono esserci durante una terapia con la ciarlataneria, con il tuo metro anche il chiromante avrebbe ragione di esistere. Distinguiamo invece i metodi che hanno dimostrato efficacia in maniera sufficientemente certa con tutti gli altri, così puoi decidere se affidarti ad un medico, un professionista o un ciarlatano.
      Saluti!

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    5. Complimenti, bell'articolo. una domanda :cercavo nel blog un post, ma non l'ho trovato. era una lettera di una donna sche narrava delle sue vicende con le medicine alternatice quando la mamma si era ammalata di cancro. qualcuno ha il link? grazie

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    6. Forse questo?

      http://medbunker.blogspot.it/2012/11/perche-ho-creduto-ad-una-cura.html

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    7. La domanda è sempre la stessa: cosa è "scientifico"? ... per me "scientifico" è SOLO un fenomeno "riproducibile" nei minimi dettagli (ad es. la forza di gravità, ed è scientifico anche quando questa non funziona, ad es. con il pulviscolo: anche qui è scientifico e riproducibile quando non funziona). Non devo io spiegarti perché mia moglie continua a prendere 50 gocce di novalgina (potrei farlo: perché con oltre 50 gocce funziona), ma tu dovresti chiederti e quindi forse studiare nuovamente la definizione di scientifico. Le più aspre battaglie nella storia sono state fatte solo perché prima di esprimere un pensiero (e difenderlo a spada tratta), non ci si è messi d'accordo sul significato dei termini da utilizzare, come accade anche qui! Per te è scientifico il cianuro e il taglio della pelle, ... per me no! Prova a ingerire la cicuta invece del cianuro e poi spiegami il mancato avvelenamento di Giulio Cesare. Prova a tagliare la pelle di una persona sana e quella di un emofiliaco e poi dimmi che non ci sono differenze! Pensa solo che alcuni dicono che la calotta polare si sta sciogliendo e altri esattamente il contrario e poi prova a continuare a insistere sulla certezza delle fonti di informazione! Quali sono le tue fonti? Pub-Med (anche qui molti articoli sono "addomesticati")? Forse i baroni universitari (che dicono tutto e il contrario di tutto a seconda dello Stato in cui operano e perfino a seconda della università in cui insegnano? Anestesia aggiuntiva o meno, Cina o Giappone: è vero o no che operano sul cuore a cielo aperto a paziente "cosciente"? ... per me "scientifico" è solo una LEGGE che vale SEMPRE! ... ma fai tu!

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    8. Per me è scientifico l'effetto erettile prodotto dalla vista di un paio di belle gambe. Oddio, mi sembrava indubbiamente scientifico un po' di tempo fa, adesso, più passa il tempo, lo è sempre meno.

      Marcoz

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    9. Santo cielo, se ti tagli la pelle esce sange anche se sei emofilico, al limite l'emofilico non coagula. Ma si sa perché succede, è una malattia genetica.
      Se tu prendi 1 milione di persone, e a tutti fai un taglio sul braccio, per poi analizzare al microscopio quello che è uscito, troverai che sarà sempre sangue: eritrociti, lifnociti e leucociti vari e piastrine.
      Poi troverai delle differenze, ad esempio una quantità spropositata di lifonciti immaturi, potrai iniziare a sospettare una leucemia (che poi potrà o meno essere confermata da altri test, perché potrebbe anche essere mononucleosi, per dire)
      E così sarà per qualunque altra alterazione (esempio, eritrociti strani? anemia), perché è esattamente questa la patologia: un alterazione della normale omeostasi.
      Potresti anche spingerti ad analizzare molecolarmente il sangue: troverai una maggioranza di profili molto simili e alcuni alterati che indicheranno altre malattie.
      Poi, riportare un fatto storico che potrebbe perfettamente essere falso (nel senso che nessuno sa esattamente cosa sia successo), come prova scentifica, mi sembra un filino azzardato.

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    10. Il medico qualunque sia la sua specializzazione non deve supervisionare e controllare un bel nulla. Il medico come da recente sentenza della cassazione non può esercitare ne controllare la funzione del fisioterapista perché non ne possiede i requisiti tecnici e formativi...medico e fisioterapista sono due figure assolutamente distinte che spesso collaborano insieme ma senza alcuna pretesa di subordinazione. Esiste purtroppo ancor oggi in Italia, metre in altri paesi persino gli infermieri prescrivono, il limite della diagnosi e della prescrizione medica...ma solo nelle strutture pubbliche...aspetto quest'ultimo veramente ridicolo direi...In ogni caso, così come da profilo, il fisioterapista non lavora solo sulla base di una diagnosi e prescrizione medica di cui prende atto solo come riferimento generale ...ma lavora piuttosto sulla scorta della propria autonoma diagnosi funzionale...Diagnosi e prescrizione medica dovranno restare sempre nei limiti degli ambiti di competenza che gli sono propri e soprattutto senza entrare nei dettagli operativi che sono di esclusiva competenza professionale del fisioterapista...La figura di riferimento amministrativo del fisioterapista non è il medico ma il laureato di secondo livello in scienze delle professioni sanitarie della Riabilitazione...Non parliamo poi della pretesa superiorità dell'atto medico,manu medica, rispetto all'atto sanitario perché ritengo abbastanza demenziale solo il discuterne. La figura del fisiatra è fondamentalmente un'anomalia tutta italiana...SI auspica invece che al più presto la figura del fisiatra,l'iperuranico tuttologo e quella del fisioterapista, empirico praticone vengano superate al più presto da una più economica, scientifica e moderna figura unica che dopo adeguato e specifico percorso formativo universitario teorico pratico almeno quinquennale, li
      contenga entrambi!

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    11. Ho letto in questo articolo molte imprecisioni, probabilmente chi lo ha scritto di osteopatia sa poco o niente.
      sapere che c'è gente che scrive articoli e imegna il mpropio tempo a screditare 100 anni di onorata osteopatia e' una tristezza.
      Pratico questa professione da 15 anni, ci sono piu' di 5000 osteopati in italia e le ultime stime dicono che la richiesta di aiuto da parte dei pazienti aumenta di anno in anno equiparando 1 persona su 8 in italia si fa curare da un osteopata...

      L'osteopatia una pseudo scienza???? forse è la diagnostica medica tradizionale che non è in grado di spiegare alcune pratiche.

      Mi dispiace per le inprecisioni descritte anche da stessi colleghi l'opinione di studenti in opsteopatia seppur medici non è da considerare .... chiunque abbia interesse ad approfondire certe argomentazioni si rivolga ad ostreopati di lungo corso con migliaia di pazienti all'attivo trattati esclusivamente con l'osteopatia

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    12. Pratico questa professione da 15 anni, ci sono piu' di 5000 osteopati in italia

      Un'inezia. Gli operatori dell'occulto sono quasi 40.000. Se vuole facciamo la gara.

      L'osteopatia una pseudo scienza?

      Direi proprio di sì. Basata su credenze mai dimostrate, senza prove e senza efficacia. Direi che ce n'è abbastanza.
      Un bel business però.

      chiunque abbia interesse ad approfondire certe argomentazioni si rivolga ad ostreopati

      Ahaha! Un po' come dire: "se volete sapere com'è il vino, chiedete all'oste".
      :D

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  3. Come sempre, grazie per il tempo che dedichi ad esaminare e smentire le pratiche pseudoscientifiche!

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  4. Post tanto perfetto quanto coraggiosissimo. Pur continuando a criticare senza riposo le pratiche pseudoscientifiche, rimango comunque dell'idea che si debba cominciare a ragionare anche sulla qualità scientifica degli atti di molti professionisti regolarmente abilitati. Secondo me una parte della colpa per l'aumento della richiesta delle cosiddette medicine alternative sta sulle loro (nostre) spalle. Per qualità scientifica non intendo solo la competenza, ma anche altre importanti qualità, che sempre più spesso mi sembrano carenti nella professione medica, come l'umiltà, la trasparenza, la presa di responsabilità o l'empatia. Magari il problema spesso non dipende dai singoli professionisti ma dal loro ambiente di lavoro.

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    1. Quello che assolutamente non va bene è che il paziente viene trattato come merce... Come prodotto... Mai che un medico spieghi con esattezza e dovizia di particolari perché sceglie un sistema di cura piuttosto che un'altro... A cosa tende la cura e quali effetti potrà avere... Tengono troppo all'oscuro il paziente manifestando in questo atteggiamento tutta la tracotanza ed ignoranza dell'agire... Un bravo e competente medico considera anche la parte spirituale del proprio paziente è non c'è bisogno perciò di aggravamenti di carico....

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    2. Ma con quali medici avete (hai) avuto a che fare?
      Nella mia esperienza coloro che si comportano così sono una minoranza, per lo più in via di estinzione. Ultimamente sia per quanto mi riguarda che per i miei famigliari ho sempre trovato persone ben disposte ed aperte e che hanno risposto a qualunque domanda e richiesta di chiarimento.
      Chiarisco che sto parlando di medici che operano in strutture pubbliche, per quelle private non ho una casistica rilevante.

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  5. Ne approfitto per chiederle se sa nulla della Tecar Terapia. Mi è stata proposta dal mio medico fisiatra ma non trovo nulla su internet che ne spieghi bene l'efficacia. Dal nome non mi da tanta fiducia

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  6. Un aneddoto personale, appunto.
    Il mio ex marito soffriva di dolori lombari con conseguente dolore ai polpacci (non so se c'è correlazione) e gli fu consigliato un trattamento chiropratico.
    La pratica, messa in atto in una nota clinica di Napoli, fu molto invasiva (per decenza non dico cosa fece il chiropratico) e, a detta dell'operatore, gli addrizzò il coccige (con un dito infilato indovinate voi dove).
    Le urla di mio marito arrivarono fino a Ischia, ma dopo sembrava si sentisse meglio.
    Non so a distanza di 20 anni com'è andata a finire (abbiamo divorziato 15 anni fa), ma la cosa mi scioccò a tal punto che pensai subito che fosse una diavoleria pseudoscientifica.

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  7. Ne stavo proprio parlando in questi giorni a casa mia... molto particolare, e stranamente poco precisa o ben definita, mi era la figura dell'"aggiusta-ossa", che qui in Veneto è molto diffuso come "tira-ossi". Non mi ero nemmeno mai chiesto che tipo di figura sanitaria, avendone sentito tanto parlare dai miei nonni fin dalla mia infanzia. Quando ho chiesto a mia madre chi effettivamente fossero e che qualifiche avessero questi tira-ossi di cui sentivo parlare molto da piccolo, nemmeno lei mi ha saputo rispondere in modo completo e preciso...
    Sarà un caso, ma queste due pratiche precise sono state trattate ultimamente dalla rubrica del tg2 "Medicina33": naturalmente anche lì non si è ben capito cosa fossero esattamente queste due discipline mediche.
    Ma una domanda: certi comportamenti di certi chiropratici ed osteopati, anche e soprattutto per il fatto che non godono di riconoscimento accademico e quindi non hanno un albo e un titolo di studio, non possono essere denunciati direttamente alle Autorità per abuso della professione medica?

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  8. @Dr. Zero:

    Ne approfitto per chiederle se sa nulla della Tecar Terapia.

    Si tratta di una terapia che sfrutta l'energia a scopo "riparativo", ha una sua plausibilità ed un meccanismo di funzionamento teoricamente valido ma è pochissimo sperimentata (in maniera seria, intendo) e non ci sono grandi evidenze di efficacia.

    @Uà:

    a detta dell'operatore, gli addrizzò il coccige

    ...non ci posso credere...

    @Andrea Civiero:

    non possono essere denunciati direttamente alle Autorità per abuso della professione medica?

    No, perché (normalmente) non abusano di niente. Non possono fare diagnosi né prescrivere farmaci (tranne se fossero anche medici), quindi a meno di comportamenti fuori legge fanno ciò che è permesso, esattamente come un'estetista fa dei massaggi decontratturanti.

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    1. la cosa del coccige l'hanno fatta anche a una mia amica! A Lecco, 10 anni fa... dopo il parto il suo osteopata le fece proprio la stessa simpatica manovra descritta da Uà. E pensare che ero lì lì per andarci anch'io... :-D

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  9. Grazie dott. Di Grazia aspettavo questo articolo

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  10. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  11. Buongiorno, tengo ad informarvi riguardo alcuni errori presenti nel vostro articolo, mi pare di poter constatare come voi affermiate che l'osteopatia si propone di curare malattie, tale assunto da voi fatto risulta completamente fallace; vi ricordo che l'osteopatia e l'osteopata non curano patologie di alcun genere, non direttamente almeno, vorrei ricordarvi come l'osteopata, essendo un funzionalista, si occupa di trovare la disfunzione somatica. Come voi saprete meglio di me il concetto di disfunzione somatica (e la sua correlazione con eventuali patologie) su cui si basa l'intero paradigma osteopatico è ancora in via validazione infatti il materiale scientifico a riguardo risulta ancora insufficiente purtroppo, quando voi affermate che la disciplina osteopatica non è basata su fondamenti scientifici avete ragione (almeno fino ad ora) tuttavia la restante parte della trattazione non risulta essere pertinente all'argomento osteopatico, essendone completamente fraintesi da voi i presupposti su cui la disciplina si basa. Saluti.

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    1. vi ricordo che l'osteopatia e l'osteopata non curano patologie di alcun genere

      Eppure, una sedicente "importante scuola di osteopatia", sostiene che:

      L'Osteopatia è un sistema consolidato di assistenza alla salute che si basa sul contatto manuale per la valutazione, la diagnosi ed il trattamento di diverse patologie.

      "Trattamento di diverse patologie" direi che si potrebbe tradurre con "cura delle malattie". Se vuole posso copiarle l'elenco riportato nel sito. :)

      il concetto di disfunzione somatica (e la sua correlazione con eventuali patologie) su cui si basa l'intero paradigma osteopatico è ancora in via validazione

      Si può aspettare, ovviamente. Ma finché non vi sarà una validazione si può affermare senza timore di smentita che l'osteopatia non è una pratica scientifica.

      Saluti!

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    3. Mi permetto di ricordarvi che in mancanza di regolamentazione un "sedicente" che fa affermazioni non può e non deve essere considerato come rappresentante della disciplina, in secondo luogo ritengo corretto invitarvi a porre attenzione sul concetto di patologia primaria, sulle sue manifestazioni sintomatiche e sul fatto che osteopaticamente parlando la disfunzione somatica risulterebbe come "patologia a se stante non compresa nel vostro elenco ancora" e tentare di dimostrarne la non scientificità valutando la scomparsa o meno di manifestazioni sintomatiche terze (come per esempio il dolore lombare) non è corretto. La scomparsa o meno di una manifestazione sintomatica non è indice corretto di guarigione da una qualsiasi patologia, come voi saprete meglio di me. Purtroppo non si è ancora trovato il modo di rendere misurabile la disfunzione somatica tramite parametri, rimango ancora del parere che voi non abbiate affrontato l'argomento con la dovuta attenzione. Saluti.
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    4. Forse non mi sono spiegato in maniera corretta in prima battuta ma l'intento della disciplina osteopatica non è quello di curare patologie già esistenti in maniera diretta, ma evidenziare come le disfunzioni somatiche presenti in un individuo possano influenzarne lo stato di salute, che poi siano correlate oppure no ad altre manifestazioni patologiche è un altro paio di maniche. Come vi ho detto precedentemente la strada è molto lunga, ma vi posso confermare che considerare la disciplina come il lavoro che ha fatto duecento anni fa un medico non è corretto.

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  12. A me avevano consigliato di portare mia figlia di qualche mese da un osteopata (qui a Vittorio V.to) specializzato nel correggere la forma del cranio (che era piuttosto asimmetrico alla nascita, come quello di tanti bambini). Ovviamente mi sono rifiutato, ma mi é rimasta la curiosità di vedere lo Studio dove il personaggio pare esibisse diverse fotografie di neonati con la testina "corretta" dalle sue manipolazioni.
    Per me la differenza non la fa tanto il titolo di studio ho l'iscrizione a questo o quell'albo, ma l'approccio che può essere scientifico oppure no.

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  13. Invece mia cugina è rimasta con danni permanenti ai dischi cervicali per colpa delle "manipolazioni" di un osteopata. Era andata per un leggero mal di schiena ed è ora costretta a imbottirsi di antidolorifici senza i quali non può neanche alzarsi dal letto, ed è stata costretta a lasciare il lavoro. Sono dei ciarlatani senza alcuna preparazione scientifica, l'esito delle loro manipolazioni è pericoloso e puramente casuale: se ti va bene e sei fortunato può alleviarti il dolore come un normale massaggio, altrimenti se ti tocca nel modo sbagliato ti rovina per sempre.

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  14. E' plausibile che questa affermazione descriva in parte il sottile condizionamento intellettuale che avviene sui giovani medici attraverso le facoltà di medicina http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=1413

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  15. Risposte
    1. :D
      L'Aspirino.
      https://www.youtube.com/watch?v=CMKHQxvV7r8

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  16. Probabilmente mi sono espresso male:
    L'aspetto relazionale é estremamente importante nella creazione dell'alleanza terapeutica, come penso voi già sappiate molto bene. La perdita del rapporto umano porta anche a una perdita di fiducia nell'operatore (e questo non sono io a dirlo, ma anche i medici) e nel suo operato. Non volevo accusare tutti i medici di essere sbrigativi (ne conosco di eccezionali), ma purtroppo ce ne sono molti. Come ci sono molti fisioterapisti che lavorano come se stessero massaggiando un quarto di bue sul lettino. Prima di iscriversi all'università, bisognerebbe capire se sei fatto per la professione, e non sceglierla perché si fanno soldi facili o hai un lavoro sicuro perché la popolazione invecchia (esperienza personale all'università).

    Per quanto riguarda l'effetto placebo, vorrei fare due osservazioni: la prima é che già in fisioterapia si accetta, addirittura con prescrizioni massicce da parte dei medici ortopedici e fisiatri, l'utilizzo di elettromedicali (magnetoterapia, elettroterapia, laser, fino alla famigerata tecar) che, in base a revisioni e metanalisi cochrane, hanno tutte un effetto riconducibile al placebo. Perché loro sì?
    Il secondo punto é più una questione di pratica personale. Ormai lavoro da anni (parlerò in quanto fisioterapista e basta), e spesso, nei problemi muscoloscheletrici, il confine tra placebo e terapia é sottile, se si vuole ottenere un risultato efficace, fino quasi a eliminarsi, per esempio, nel trattamento della lombalgia. Come dice il nome, non si tratta della schiena, ma il dolore che proviene dalla schiena, e bisogna operare su quello. Il dolore é una interpretazione che il nostro cervello da a uno stimolo elettrico, ed é necessario trattare, quindi, non solo la causa dello stimolo, ma, nel caso in cui cronicizza, anche sul sistema del dolore stesso che si sensibilizza. Il medico usa i farmaci (oppioidi, che operano a livello del grigio periaqueduttale mesencefalico) ma spesso i pazienti non vogliono usarli per effetti collaterali. Il fisioterapista applica le teorie comportamentali nell'esercizio terapeutico, ma questo richiede tempo (mesi) e non sempre si giunge ad una risoluzione completa, soprattutto perché é necessaria costanza da parte del paziente nell'eseguire esercizi a domicilio (alleanza terapeutica). Tutto questo per dire che nel mio lavoro non é tutto o bianco o nero, e che non sempre il paziente é soddisfatto.
    in questo caso, insieme all'insoddisfazione, permane la disabilità, anche grave, provocata dal dolore, che riduce di molto le attività e la partecipazione alla vita sociale, con ovvie ricadute sulla salute. Personalmente ho visto persone rinascere dopo trattamenti di osteopatia. Anche se fosse solo effetto placebo, penso che l'importanza del nostro lavoro (parlo sempre come fisioterapista) risieda nel cercare di restituire il più possibile autonomia e dignità alla persona. E se l'osteopatia può aiutarmi in questo, in quanto placebo, cosa c'é di male? Ripeto, prima l'evidenza scientifica nell'impasto, poi viene la medicina alternativa a guarnire la torta (senza rovinare però l'impasto).

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    1. Non volevo accusare tutti i medici di essere sbrigativi (ne conosco di eccezionali), ma purtroppo ce ne sono molti. Come ci sono molti fisioterapisti che lavorano come se stessero massaggiando un quarto di bue sul lettino.

      L'avevo capito e sono d'accordo. Dire "le persone preferiscono le medicine alternative perché i medici hanno perso l'umanità" è una generalizzazione ed in ogni caso non aggiunge (anzi!) nulla alle pratiche alternative, significherebbe che chi pratica medicine alternative ha clienti solo perché è umano ma io me ne fregherei dell'umanità di chi dovrebbe curarmi se prima di tutto non sa curarmi. E poi, proprio sicuro che tutti gli osteopati siano simpatici ed umani? ;)

      in base a revisioni e metanalisi cochrane, hanno tutte un effetto riconducibile al placebo. Perché loro sì?

      Loro sì perché lo vogliono e perché per qualcuno la salute è un mercato. Ci sono medici che propongono le diete miracolose, altri che prescrivono i fiori di Bach, la gente vuole "la pillola" e c'è chi non si fa scrupoli per venderla.
      La stragrande maggioranza delle pratiche mediche non ha salde basi scientifiche e se andiamo a vedere nei centri privati, oserei dire che sono offerte più pratiche ciarlatanesche che serie, come in un supermercato.
      Il fatto che un medico proponga il decotto di asparagi per curare le fratture non squalifica i medici, squalifica QUEL medico.
      Il fatto che dei miei colleghi prescrivano omeopatia non mi fa perdere la fiducia nella medicina che ho sempre amato ma in QUEI colleghi.

      E se l'osteopatia può aiutarmi in questo, in quanto placebo, cosa c'é di male?

      Il fatto che devi mentire al paziente, grave problema etico e morale, oltre al fatto che se io lavorassi costretto ad inventarmi strane energie per giustificare i miei rimedi terapeutici alla pari di un guaritore da baraccone, probabilmente rifletterei sugli annni che ho passato curvo sui libri.
      Capisco che non si possa dire "in realtà il mio trattamento non ha basi scientifiche ed è una pratica antica e senza senso, però facciamolo" ma anche mentire sostenendo che quelle basi scientifiche ci sono e che l'osteopatia cura la polmonite (sto citando cose dette da osteopati) è poco etico e pericoloso.

      Ribadisco: se chi propone medicine alternative non si dipingesse come il nuovo Galileo contro la scienza marcia e corrotta, sfruttando ciò che conosciamo ed abbandonando le stregonerie, sarei il primo, entusiasta, utilizzatore di medicine complementari.
      Guarda cosa fa la fitoterapia: ha basi scientifiche, afferma i propri scopi e limiti, non si pone al di fuori della scienza ed infatti è forse l'unica pratica "alternativa" veramente degna, gli altri dovrebbero imparare da chi la pratica.

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    2. Anche io, come lei, non tollero coloro che disprezzano a prescindere la medicina allopatica, o coloro che sono convinti che ci sia una grande cospirazione mondiale in atto che guida gli interessi sanitari (basti pensare alla questione dei vaccini e dell'autismo) ed economici.
      Purtroppo, come in tutte le discipline, coloro che si mettono in mostra, spesso lo fanno per accaparrarsi clientela o per nascondere le loro incompetenze (e spesso sono proprio gli universitari o i grandi luminari che poi si rivelano i peggiori), e sono questi i primi che spesso decantano i benefici della loro disciplina. Al di là di questi individui (che non andrebbero ascoltati), esiste però un gran numero di professionisti che applicano in coscienza (non si può ovviamente parlare di scienza) la medicina alternativa associandola alla pratica tradizionale.

      Sono convinto che il sanitario debba avere principalmente 2 virtù: l'umiltà e il pensiero critico (analizzare criticamente le informazioni senza essere dogmatici).

      Poi per quanto riguarda la questione osteopatia e elettromedicali, anche i pazienti vogliono l'osteopatia, spesso con più fervore che rispetto agli elettromedicali. Sta al professionista, come sempre, agire in coscienza. Come ha detto lei, se un fisioterapista e osteopata propone un trattamento "mistico" derivante dall'osteopatia (come detto prima, ne esistono anche di concordi alla fisioterapia), non squalifica l'osteopatia, ma quel fisioterapista e osteopata.

      Nella scuola che frequento, prima di tutto vengo insegnati i limiti della pratica osteopatica, e poi (mutuando dalla fisioterapia) il riconoscimento delle red flags.

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  17. Per quanto riguarda i principi e la filosofia, vorrei far notare che l'osteopatia e la terapia manuale ortopedica (branca di specializzazione della fisioterapia) hanno molti punti pratici in comune (tanto che anche la associazione italiana fisioterapisti ha mostrato interesse nella disciplina), anche se ufficialmente nessuno delle due categorie sarà mai disposto ad ammetterlo per questioni che potremmo definire "politiche". Tanto che entrambe le discipline, pur seguendo percorsi di evoluzione tecnico scientifica diverse, all'atto pratico operano molto più similmente di quanto credano. Esistono ovviamente delle differenze, per esempio un maggiore utilizzo dell'esercizio terapeutico da parte del fisioterapista (fondamentale nelle problematiche muscoloscheletriche), mentre un interesse anche nell'aspetto viscerale nell'osteopatia. Queste somiglianze e differenze pratiche fanno parte dei principi diversi che per esempio riscontriamo nell'osteopatia, ma che non sono così alieni rispetto alla medicina allopatica, come quelli chiropratici.

    Ovviamente, coloro che si comportano come ciarlatani (ed esistono non solo nell'osteopatia, purtroppo, ma in tutte le discipline medico-sanitarie) andrebbero pesantemente sanzionati. E i pazienti, visto che passano molto tempo in internet cercando risposte sulle loro malattie, vere o presunte che siano, dovrebbero invero utilizzarlo per valutare eventuali credenziali dei professionisti a cui si affidano, invece che andare solo per passa-parola.

    Vorrei concludere facendo notare che le linee guida italiane (regione toscana, validate dal ministero) per il trattamento della lombalgia contemplano al suo interno anche l'utilizzo dell'osteopatia se associata alla terapia tradizionale (medica e fisioterapica) e non in opposizione.

    Scusate il papiro, e grazie per chi mi ha dedicato la sua attenzione fino a qui...

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    Risposte
    1. grazie per chi mi ha dedicato la sua attenzione fino a qui...

      Prego e complimenti per la pacatezza (che non è scontata). :)

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  18. In alcune nazioni si sono introdotte le medicine alterative nel servizio sanitario nazionale, leggendo blog stranieri simili a questo si scopre che esiste una big pharma delle cure alternative che in nome di una presunta liberta' di scelta da parte del paziente cerca di accaparrarsi una parte dei soldi destinati alle cure mediche, dando in cambio il nulla nel migliore dei casi. I soldi per la salute pubblica sono sempre di meno ed e' uno spreco destinarla ai ciarlatani, in questo la regione Toscana ha un primato negativo....

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  19. Rimango dell'idea che questo sia un punto di vista. Non lo condivido e mi spiace che dietro una giusta critica verso la giungla di scuole e istituti che non definisco un profilo didattico univoco e riconoscibile, si concluda che la disciplina in questione non sia altro che una truffa, una credenza senza alcun fondamento.
    Non mi sembra giusto che vengano riportati casi singoli rovinosi perchè allo stesso modo si potrebbero riportare casi di guargione "miracolosa" con lo stesso identico valore di testimonianza di verità. avrebbe poco senso dal punto di vista scientifico
    gli articoli riportati sono solo una piccola parte dei lavori che stanno valutando l'efficacia e l'elettività di questi trattamenti verso la patologia. Molti non confermano l'efficacia solo per l'esiguità dei casi riportati o per i valori statistici non significativi. per cuid ire che la disciplina sia inefficace sarebbe un errore concettuale importante. E' comunque curioso l'interesse che queste discipline destano nella comunità scientifica e sono certo che porterà ad avere un quadro più chiaro di quanto non se ne abbia ora perchè al momento, se tutto deve essere supportato da articolie review scientifiche, dire che non sono valide ha lo stesso peso di dire che lo sono. Un po' come altri metodi insegnati e praticati attualmente in ambito fisioterapico che non hanno ancora (o mai) avuto studi scientifici di indiscutibile validazione.
    Infine, come ha già sottolineato qualcuno prima di me, parlare di effetto placebo è davvero irrilevante, in quanto riscontrabile in ogni disciplina di contatto con un paziente.
    spero che abbia letto questo articolo abbia la fortuna e la voglia di leggera anche altro per completezza di informazione. buon lavoro a tutti. Enrico fisioterapista e osteopata.

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    Risposte
    1. Non mi sembra giusto che vengano riportati casi singoli rovinosi perchè allo stesso modo si potrebbero riportare casi di guargione "miracolosa" con lo stesso identico valore di testimonianza di verità. avrebbe poco senso dal punto di vista scientifico

      Infatti non ho riportato "singoli casi" per valutare la scientificità dell'osteopatia, l'ho fatto solo per sottolineare come non sia esente da rischi.

      gli articoli riportati sono solo una piccola parte dei lavori che stanno valutando l'efficacia e l'elettività di questi trattamenti verso la patologia.

      Beh, non posso certo riportare tutto ciò che nel mondo si è scritto sull'osteopatia, però potresti aiutarmi, indicami per esempio uno studio serio, pubblicato su rivista seria e non di parte, che mostri in maniera inequivocabile che l'osteopatia possa essere efficace in una serie di patologie diverse dal dolore lombare. :)

      Molti non confermano l'efficacia solo per l'esiguità dei casi riportati o per i valori statistici non significativi. per cuid ire che la disciplina sia inefficace sarebbe un errore concettuale importante.

      Quindi il fatto che ci siano lavori (ammettiamo scadenti) che non dimostrano l'efficacia dell'osteopatia ed in mancanza di lavori (seri) che ne dimostrino l'efficacia cosa dovremmo dire? Che l'efficacia ancora non è dimostrata né smentita? E allora perché la pratichi? Vuoi dire che pratichi una disciplina senza conferme né smentite? Applichi su persone sofferenti qualcosa di mai accertato? Hai studiato solo teorie indimostrate?

      Dai, discutiamo con onestà, è più piacevole.

      se tutto deve essere supportato da articolie review scientifiche, dire che non sono valide ha lo stesso peso di dire che lo sono.

      No no, non è così che funziona. Se io sostengo di aver inventato la macchina antigravità, il fatto che non ci siano smentite non significa che io abbia ragione. L'onere della prova sta a chi fa un'affermazione, non a chi la smentisce.

      Starebbe a me dimostrare di aver inventato la super macchina rivoluzionaria. Pubblicare uno studio inattaccabile e controllato nel quale dimostro, con sufficiente attendibilità, di non sparare panzane. Questo è il metodo scientifico.
      Il resto sono ciarlatanerie.

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    2. ok proviamoci a discutere con onestà: non si è esenti da rischi nemmeno se si entra in uno scientificissimo ospedale per quello. posso affermarlo anche io no?
      Sarò onesto: non si possono riportare tutti gli articoli del mondo e probabilmente non ho la preparazione per darle in breve un elenco di studi che dicano "l'osteopatia è sicuramente efficace". cercherò e le farò sapere. ma sono certo che non ne troverò molti perchè la disciplina osteopatica (che non è, come a suo dire, solo una manipolazione di ossa in "disallienamento") in ambito scientifico è ancora molto giovane. Negli ultimi anni sta producendo articoli che mettono seriamente in discussione anche le pratiche più consolidate (in ambito osteopatico) rimodulando e correggendo l'operato dei professionisti che la praticano.

      una domanda: ma l'osteopatia dei medici inglesi o americani sarebbe più valida in senso assoluto? il fatto che sia praticata da medici la rende più scientifica?

      Io pratico l'osteopatia da qualche anno e molti risultati mi incuriosiscono ancora molto. Pratico un approccio che ha alla sua base un punto di vista diverso rispetto alla medicina allopatica. Uso alcune tecniche molto simili a quelle utilizzate dai miei colleghi che fanno terapia manuale. Altre tecniche si basano sulla sensibilità palpatoria dell'operatore e su alcuni principi su cui c'è ancora davvero molto da dimostrare. Aspetto che arrivi quel giorno, quando le cose verranno dimostrate o (o smentite) e nel frattempo continuo a studiare anatomia, fisiologia e tecniche.

      ...e poi se riesce a far fluttuare gli oggetti senza gravità ma non ha ancora capito come ha fatto ad ottenerlo nessuno la fermerà nel proseguire nella sua ricerca. Nel frattempo sarà comunque quello che fa fluttuare le cose mentre cercherà di capire come ha fatto. A qualcuno piacerà molto ad altri meno. =)

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    3. Trovo lodevole per chi pratica osteopatia di vivere sempre nel dubbio, solo ponendosi continuamente domande, si trovano risposte.
      Ma é altrettanto vero che conoscere senza praticare é inutile, ma praticare senza conoscere é molto pericoloso.

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    4. non si è esenti da rischi nemmeno se si entra in uno scientificissimo ospedale per quello. posso affermarlo anche io no?

      Certo. Qualcuno afferma il contrario?

      probabilmente non ho la preparazione per darle in breve un elenco di studi che dicano "l'osteopatia è sicuramente efficace". cercherò e le farò sapere.

      Allora finché questi studi non si trovano la medicina seria dice: "non sappiamo se funziona, quindi non è giusto proporla come rimedio per la salute delle persone". Giusto?
      E poi non c'è neanche bisogno di trovare lo studio che dica "è sicuramente efficace", ne basterebbero alcuni di buona fattura che dicano "è molto efficace nei disturbi A, B e C" (escludiamo il dolore lombare perché sembra che qualche efficacia ci sia). Oppure andiamo al sodo, qualche ricerca che mostri come le teorie osteopatiche basilari abbiano seri crismi di essere esistenti.

      ma l'osteopatia dei medici inglesi o americani sarebbe più valida in senso assoluto? il fatto che sia praticata da medici la rende più scientifica?

      Assolutamente no ma la differenza tra un medico che ha studiato fisiologia, anatomia, patologia, frequenta i reparti d'ospedale e quant'altro per 5 (o più) anni, esami di stato e corsi standardizzati e fa l'osteopata ed un diplomato al liceo linguistico che dopo un corso privato si trova a mettere le mani addosso alle persone per curarle io una "piccola" differenza la vedo.

      poi se riesce a far fluttuare gli oggetti senza gravità ma non ha ancora capito come ha fatto ad ottenerlo nessuno la fermerà nel proseguire nella sua ricerca

      Ovvio, è sempre stato così, si ipotizza qualcosa e poi si dimostra ma se lei dice che gli oggetti fluttuano e non riesce a farlo vedere a nessuno, rischia di passare per visionario. :)

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    5. e poi se riesce a far fluttuare gli oggetti senza gravità ma non ha ancora capito come ha fatto ad ottenerlo nessuno la fermerà nel proseguire nella sua ricerca.

      Sì ma se dici che riesci a far fluttuare gli oggetti senza dimostrarlo, prima ti sforzi di provare le tue idee, di mostrarne limiti, sicurezza ed efficacia e solo DOPO inviti le persone a lanciarsi dalla rupe con la tua macchina antigravità sulle spalle.
      Dire "secondo me funziona" senza provarlo è il dogma del ciarlatano, non dimentichiamolo mai.

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    6. In tanto, la NHS e un agenzia della Gran Bretagna. Nella USA , al livello statale , sono rimborsate dalla Social security admiistration tramite Medicare e Medicaid. Motivo! Perché negli USA, Sia la Chiropratica e la Osteopatia sono riconosciuti come cure primaria dalla United States Department of Health and Human Services.

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  20. Com'è possibile che negli USA il NHS rimborsi le cure osteopatiche se non hanno validità scientifica?

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    1. Com'è possibile che negli USA il NHS rimborsi le cure osteopatiche se non hanno validità scientifica?

      Negli USA ci sono le lobby, quella dei chiropratici è potentissima, da noi molto meno e comunque la situazione americana è abbastanza diversa dalla nostra (ho spiegato perché nel post). Ma non stupiamoci degli USA, da noi ci sono ospedali che rimborsano le cure omeopatiche, in Francia si rimborsa anche (l'omeopatia) ed in UK (se non è cambiato qualcosa nel frattempo) l'osteopatia è rimborsata.

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    3. Carlo d' Inghilterra e' un fautore della medicina alternativa, e' arrivato anche a fare pressioni per screditare chi si opponeva all' inserimento di cure alternative nel sistema sanitario pubblico.

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    4. Della lobby dei chiropratici se ne parla in un side-plot in una puntata dei Simpsons, "Pokey Mom", dodicesima stagione. Mi aveva sempre fatto sorridere.

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  21. Grazie Dott. Di Grazia per mettere chiarezza su una delle più evidenti "ambiguità" del panorama italiano moderno. Io da fisioterapista ho frequentato diversi corsi di osteopatia (aimè con crediti ECM) e ho capito come e dove il "metodo osteopatico" fà breccia. Le manipolazioni stimolano la produzione di endorfine, facendoci sentire subito meglio (tantè che anche chi si auto-manipola le mani lo fà per piacere).
    L'osteopata opera su patologie inventate che quindi hanno un sicuro lieto fine. Dire ad un genitore che il figlio neonato dorme male o ha il rigurgito perchè le ossa del cranio si muovono male è puro marketing... tutti sappiamo che tanti bambini fanno fatica all'inizio ma che prima o poi inizieranno a digerire meglio o a dormire di più, approfittare di questo per vendere qualche seduta è veramente poco etico.
    Gli osteopati sono convinti del loro buon operato perchè i loro pazienti stanno meglio, basterebbe però aprire pubmed per capire, per esempio, che circa il 90% dei mal di schiena passa da solo entro le prime 3 settimane, prendersene il merito non ha un effetto placebo positivo, ma assolutamente negativo!
    Tutte le tecniche osteopatiche che funzionano sono copiate dalla terapia manuale, dalla medicina ortopedica o dalla fisioterapia, infatti la terapia manuale (ovvero curare le persone con le mani) viene descritta già ai tempi dei romani e compare in tutta la storia europea. Nel 1871 Still imparò le manipolazioni da degli immigrati inglesi. L'osteopatia venne considerato un metodo innovativo perchè per decenni l'europa fù colpita dalla peste, i medici smisero di toccare le persone e iniziarono ad utilizzare sempre più spesso la farmacologia a discapito della terapia manuale.

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  22. Il mio osteopata è un amico di famiglia e soprattutto è fisioterapista, se così non fosse non credo che mi fiderei a sottopormi a queste pratiche. Sono sempre andata per i dolori della cervicale (in particolare un atroce mal di testa che mi prendeva di notte) e ogni volta la mia esperienza è stata positiva, per un po'di mesi tornavo a star bene.
    Volevo comunque spiegare che il mio osteopata non ha mai fatto grandi "manipolazioni",quello che fa è sempre molto blando e leggero. Come possa tutto questo funzionare, non ne ho la più pallida idea, ma io dopo mi sento meglio. "It works, but I don't know why"

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  23. Anch'io mi inserisco nella discussione da fisioterapista..devo ammettere che la manualità e le tecniche utilizzate a livello osteopatico mi hanno sempre incuriosito,ed ho frequentato alcuni corsi ecm per cercare di comprendere meglio questa realtà..
    Ovviamente la mia visione è sicuramente parziale ma l'impressione avuta è stata deludente..in genere ho visto un uso piuttosto "forzato" dell'anatomia per spiegare i concetti base delle tecniche,difficoltà nel ripetere correttamente le tecniche stesse (un punto estremamente negativo a mio modo di vedere),ed una tendenza a sconfinare in campi di altrui competenza..
    Esempio dell'ultimo corso svolto:relatore medico DO statunitense;le prime parole usate sono state:"imparando questa tecnica non userete nient'altro"..poi dopo le basi neurofisiologiche (plausibili e molto interessanti),sproloquio su alimentazione vegana,agopuntura ed origine di ogni patologia sistemica.
    Lo ammetto a questo punto avrei voluto andarmene..
    La pratica da un lato è stata interessante,dall'altro troppo legata all'abilità di chi la utilizza (cioè all'estro personale del clinico).
    Per curiosità ho fatto ricerche sul relatore e,pur essendo uno stimato professionista,propaganda un sacco di cialtronerie antiscientifiche..
    Ovvio questo è solo un caso e sicuramente non rappresenta la totalità dell'osteopatia..
    In ogni caso mi rendo conto che valutare col metodo scientifico una manipolazione manuale è molto complesso a causa delle variabili sulla sua applicazione,cosa che probabilmente renderà molto difficile una sentenza definitiva.
    Davide Barbero

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  24. Buongiorno dott. di Grazia, la seguo sempre con molto interesse; vorrei un suo parere sulla Kinesiologia e sulla "terapia" Su-jok.

    Per correttezza le dico che, avendo avuto un problema alla schiena risolto dopo lunghe peripezie grazie ad un massofisioterapista, ho frequentato un corso di Shiatsu che, secondo lui, mi avrebbe aiutato parecchio con la postura, e così è stato ed il mal di schiena è migliorato notevolmente.

    Per passione poi, visti i benefici riscontrati, al master del corso ci è stato insegnato che "praticare un trattamento shiatsu equivale a riceverne tre" ho approfondito anche gli insegnamenti della medicina cinese, Moxa ed anche Kinesiologia in una "versione chiamata Cyberkinetics".

    Non mi ha mai convinto molto soprattutto perché in rete non si trova nulla di concreto a riguardo, l'inventore della kinesiologia cyberkinetics è morto in giovane età ed il docente del mio corso è uno dei pochi al mondo abilitato a farlo (non le dico che business...)

    Ammetto di aver provato ad usare le varie tecniche su amici, conoscenti in alcuni casi con ottimi risultati, ma come dice qualcun altro qui sopra, l'effetto placebo, il sentirsi "coccolati a 360°" potrebbe anche essere la causa dei risultati, ma nulla toglie che, con le opportune premesse, male non fanno.

    Mi faccia sapere cosa ne pensa, grazie!

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    1. La kinesiologia è una pseudoscienza che sfrutta un sistema di diagnosi non validato e letteralmente campato in aria per decidere una serie di trattamenti che quasi sempre sono osteopatici o più spesso chiropratici. Non vi sono basi scientifiche né teoriche né pratiche di questa disciplina. La Su-jok non l'ho mai sentita prima d'ora. Leggo che ha legami con l'agopuntura e da questa prende in prestito temi come i "flussi energetici" ed i collegamenti tra parti del corpo (in particolare mani e piedi) ed organi interni. Non è mai stata dimostrata la presenza di "flussi di energia" (che non si è mai capito di che tipo) che gli aghi possano ristabilire né vi è una connesione (nel senso inteso dalla medicina cinese) tra parti delle mani e dei piedi ed organi interni. Si tratta quindi (ad una prima analisi, devo approfondire) di un'altra pseudoscienza.
      Poi bisogna vedere per cosa si intende utilizzare queste tecniche (Shiatzu compreso): se si parla di tecniche di rilassamento, massaggio, effetto decontratturante, possono pure essere utili, quando si entra nel campo della salute, si parla di cura di malattie o terapia si rischia di parlare di ciarlataneria.

      Saluti!

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  25. carissimo Dottore, sei sempre un grande, il solo problema è che alcune facoltà di medicina "producono" corsi di osteopatia / chiropratica (aperti a tutti) e fan cassa... mi pare alquanto scorretto... (ovviamente gli ordini ben si guardano da ostacolare qcerti stregoni quando portano soldi)...mi piacerebbe molto un mondo con dottori che non spaccino per vere le fregnacce dei 2,5 litri di acqua al giorno o del "le consiglio un osteopata mio amico"....

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  26. Non ho mai sentito il mio chiropratico millantare guarigioni a ogni patologia e altre affermazioni riportate nell'articolo. Non ha seguito corsi privati e non è un parolaio. Si è laureato in chiropratica in Australia (corso di cinque anni) ha seguito corsi di specializzazione in Inghilterra e altri parti del mondo. Mi sembra che questo articolo spari su cose chel'autore non conosce. Il ruolo del chiropratico è stato recentemente riconosciuto dal nostro sistema sanitario (che prevede per es. L agevolazione dell'IVA sulle parcelle). È vero che manca l albo nazionale ma mancava anche quello dei dentisti un tempo il che non toglie valore al medico dentista e non lo equipara ad un millantatore. Mi ha inviato dal chiropratico il mio medico curante e il mio ortopedico con il quale il chiropratico collabora spesso

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  27. Non ho mai sentito il mio chiropratico millantare guarigioni a ogni patologia e altre affermazioni riportate nell'articolo.

    Sarà un chiropratico che non segue le norme delle associazioni di categoria "ufficiali", se non curano le malattie non si capisce a cosa servirebbero, mi ricorda quei maghi che dicono "io non posso prevedere il futuro, posso solo dare dei consigli" ma per quelli non c'è bisogno di pagare, chiedo agli amici.

    Il ruolo del chiropratico è stato recentemente riconosciuto dal nostro sistema sanitario (che prevede per es. L agevolazione dell'IVA sulle parcelle)

    In che senso? Il chiropratico non ha alcuna forma di riconoscimento sanitario ufficiale, che poi qualcuno lo inserisca in qualche ambulatorio ospedaliero o privato non significa tanto, hanno inserito anche quelli che usano i "martelletti fior di prugna".
    Il "ruolo" non è "riconosciuto dal SSN" perchè ha l'agevolazione sull'IVA, anche i prodotti omeopatici sono scaricabili, anche il cartomante ce l'ha, la medicina si fa con gli studi non con le partite IVA.

    Mi ha inviato dal chiropratico il mio medico curante e il mio ortopedico con il quale il chiropratico collabora spesso

    Anche in questo caso: e allora?
    Ho colleghi che leggono l'oroscopo: quindi?

    Lei si è trovato bene? Continui ad andarci, questo non cambierà nulla nel fatto che la chiropratica (come l'osteopatia) non abbia nessuna base scientifica, io l'ho informata, lei faccia di testa sua ovviamente.
    Saluti.

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  28. In tutto ciò il fisiatra che ruolo ha invece? Perché rivolgersi a lui invece dell'ortopedico e viceversa?

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    1. Perché il fisiatra (è un medico specializzato) coordina le prestazioni del fisioterapista (all'interno del SSN, in attività privata invece il fisioterapista può agire senza questa supervisione) ed oltretutto può precrivere farmaci. L'ortopedico non ha funzioni riabilitative, il fisiatra sì, quasi esclusivamente. Se hai una frattura ti opera l'ortopedico e ti prescrive i trattamenti seguenti, il fisiatra prescrive i trattamenti riabilitativi, esegue il follow up e dice al fisioterapeuta cosa si vuole ottenere.

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    2. In linea di massima condivido e confermo la spiegazione del dott. Di Grazia.
      In virtù della pluralità di scelta che viene data al paziente, egli può scegliere a chi rivolgersi, ortopedico (chirurgo) o fisiatra (medico appartenente alla medicina dei servizi).

      Se mi é permesso vorrei fare due puntualizzazioni: la prima é che non esiste una normativa nazionale in vigore che nomini il medico specialista in medicina fisica e riabilitazione (fisiatra), e pertanto, eventuali compiti sono definiti dai singoli sistemi sanitari regionali. Di conseguenza, si cambia da regione a regione. (ma la prescrizione di farmaci, ovviamente, resta a prescindere)

      Secondariamente, il patto della salute 2014-2016 definisce come soggetto responsabile della formulazione del piano di prestazioni personalizzato (in riabilitazione) tutta l'equipe, e non un professionista nello specifico.

      Non voglio sembrare polemico, ma amo molto la mia professione di fisioterapista (e in futuro, forse, osteopata ;-) ), e ci tengo a essere preciso nelle questioni che la riguardano, anche indirettamente.

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  29. nel 2002,due professori delle scienze di base all'University of New England College of Osteopathic Medicine hanno concluso:

    Our own and previously published findings suggest that the proposed mechanism for cranial osteopathy is invalid and that interexaminer (and, therefore, diagnostic) reliability is approximately zero. Since no properly randomized, blinded, and placebo-controlled outcome studies have been published, we conclude that cranial osteopathy should be removed from curricula of colleges of osteopathic medicine and from osteopathic licensing examinations
    Hartman SE, Norton JM. Interexaminer reliability and cranial osteopathy. Scientific Review of Alternative Medicine 6(1):23-34, 2002.

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  30. Butto lì (qui) anche il mio commento.
    Non entro nel merito sulla validità (utilità) di osteopatia/chiropratica relativamente a patologie che non siano articolari.

    Nella mia esperienza personale, invece, posso dire che chiunque pratichi un'attività sportiva in modo intenso (che quasi sempre porta con se vari problemi, nel peggiore dei casi infortuni, nel migliore dolori anche cronici) sa benissimo che ortopedici e fisioterapisti sono del tutto inadeguati: la cura prosposta va dal riposo (inaccettabile per lo sportivo agonista) a blandi esercizi per pensionati, o trattamenti come laser, ultrasuoni e simili: in tutti i casi, totalmente inefficaci.

    Posso invece riportare l'esperienza mia e di mie conoscenze sportive, in cui una situazione davvero cronica, dove nessun trattamento "tradizionale" (proposto da ortopedici o fisioterapisti) aveva dato il benché minimo segno di miglioramento, è stata risolta al 50% con una sola seduta da un osteopata, e al 100% nel corso di 2/3 sedute.

    Se da un lato la lotta alle pseudoscienze mi trova completamente favorevole, a mio avviso bisogna anche saper porre dei distinguo e saper riconoscere i limiti dei diversi approcci, compreso quello che chiamiamo "scientifico". Se da un lato una cura con acqua fresca (=omeopatia) o, per fare un esempio, con la telepatia, sono del tutto inconciliabili con le conoscenze scientifiche attuali, non mi sembra così assurdo che ci siano trattamenti diciamo non tradizionali, per i quali non ci sia magari una immediata spiegazione in termini dei paradigmi scientifici accettati ma che non siano in disaccordo con essi, e per i quali non sia così semplice stabilire una prova inequivocabile di efficacia (sul modello del doppio cieco). Anche perché un approccio così restrittivo equivarrebbe a mio avviso a porre delle "colonne d'ercole" davvero inaccettabili a ciò che può essere oggetto di indagine scientifica.

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    1. Se da un lato la lotta alle pseudoscienze mi trova completamente favorevole, a mio avviso bisogna anche saper porre dei distinguo e saper riconoscere i limiti dei diversi approcci, compreso quello che chiamiamo "scientifico"

      Non capisco cosa c'entrino i limiti dell'approccio scientifico con il fatto che studiando su campioni più importanti del "secondo me" o del "mio cuggino mi ha detto" risulti che non ci siano risultati evidenti. Se tu hai ricevuto benefici dall'osteopata e ti sembra possa servirti usa i suoi servizi. Studiando questi metodi con campioni di persone adeguate, provando a fare statistica, non emerge né efficacia né utilità, punto. Poi tu poi affidarti all'osteopata, al chiromante, al mago brasiliano, non puoi accusare la scienza di non capire perché TU (persona singola) hai avuto un risultato diverso, facciamo la conta? Chi dice di essersi trovato male dove lo mettiamo? Chi ha ricevuto danni (qualcuno li ha raccontati anche nei commenti)? Non conta il parere del singolo (in scienza, per discutere conta tutto).
      Allora basta porsi in un campo preciso: quello scientifico o quello non scientifico, ognuno scelga ciò che preferisce.

      Se da un lato una cura con acqua fresca (=omeopatia) o, per fare un esempio, con la telepatia, sono del tutto inconciliabili con le conoscenze scientifiche attuali, non mi sembra così assurdo che ci siano trattamenti diciamo non tradizionali, per i quali non ci sia magari una immediata spiegazione in termini dei paradigmi scientifici accettati

      Anche qui non capisco. Gli omeopati dicono che la scienza non può valutarli perché ancora non conosce tutto, perché le spiegazioni dell'omeopatia non sono "comprensibili" ai metodi scientifici attuali.
      Il discorso che stai facendo sull'osteopatia sono identici a quelli che fanno gli omeopati: "la scienza non può capire, non si sa come funziona ma funziona".
      Il problema è che l'omeopatia, oltre ad essere implausibile, non funziona e così l'osteopatia, le sue teorie di base non sono plausibili (riesci a trovare una prova scientifica della loro esistenza?) ed in base agli studi non funziona. Che c'è di strano?
      Se non si trova prova scientifica di qualcosa non è la scienza sbagliata ma il qualcosa che, ad oggi, con la scienza che abbiamo e con le nostre conoscenze, NON FUNZIONA. Questo bisogna dirlo chiaro, poi se qualcuno ci crede o si trova bene, vada pure. Perché l'omeopatia sarebbe acqua fresca mentre l'osteopatia no è un mistero.
      :)
      Però succede spesso qualcosa di particolare: sono tutti creduloni tranne quando lo siamo noi, ne ho parlato in passato, il tuo comportamento è assolutamente comune.
      Saluti!

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  31. Vorrei porre un ulteriore spunto di riflessione, ma premetto che probabilmente scriverò il solito papiro:
    In quanto fisioterapista libero professionista, collaboro con più strutture. Una di queste é una struttura termale dove spesso vengo stranieri (tedeschi e francesi) a fare cure (non i soliti massaggi, ho anche avuto stenosi vertebrali e pazienti post-chirurgici, più altre amenità simili). Ho notato una differenza sostanziale tra il comportamento dei miei pazienti tedeschi, rispetto a francesi e italiani: i primi hanno una sfiducia nei confronti della medicina (non pretendono miracoli), ma un profondo rispetto nei confronti del professionista (perché si dedica a loro e ai loro bisogni). Questo comporta, però, che mi tartassano di domande, chiedendo ogni volta il perché eseguo una determinata tecnica e quale é lo scopo che voglio ottenere. Alcune volte, devo ammettere, diventano snervanti.
    I “romanzi” (italiani e francesi, di lingua romanza), invece, sono il contrario, una eccessiva fiducia nella medicina (pretendono l’immortalità), e quindi una profonda sfiducia nel professionista, che ovviamente non é in grado di adeguarsi alle loro aspettative, se parla loro onestamente. Se gli promette i miracoli, ci si buttano a pesce (salvo poi vergognarsi se vengono turlupinati dal ciarlatano mentre denunciano il professionista onesto). Paradossalmente, poi, non mi fanno mai domande chiedendo giustificazione di quello che faccio.
    Ovviamente, questo non vale per tutti, ma per una buona parte dei pazienti che ho avuto (quindi, vi prego, non offendetevi, ho il brutto vizio di parlare schiettamente).

    Forse, non é una caso che l’osteopatia sia maggiormente presente in Europa proprio nei paesi di lingua romanza (Italia, Francia, Belgio, Spagna), probabilmente proprio per il diverso atteggiamento dei cittadini nei confronti del mondo salute.

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  32. In merito ai ciarlatani, vorrei altresì far notare, che l’Italia é, penso, l’unico paese dove esiste una così altra propensione all’esercizio abusivo (ognuno fa un po’ quel ca**o che gli pare), mentre in altri paesi, proprio nella salute, é inconcepibile mettere le mani addosso se non si hanno i titoli (anche in merito alle medicine alternative, che un minimo sono regolamentate e controllate). Questo per dire che in Italia, molti dei cosiddetti osteopati sono ciarlatani e pericolosi per la salute pubblica (e sfido qualsiasi osteopata a dire il contrario) non in quanto osteopati, ma in quanto Italiani (ebbene sì, lo ho detto... premetto che comunque, purtroppo o per fortuna, sono Italiano, e in fondo in fondo non vorrei essere altro).

    Concluderò con un’ultimo esempio. Gli immigrati africani appartengono a una cultura superstiziosa e ritualizzata. Quando vanno in pronto soccorso e gli vengono prescritti dei farmaci, loro non li prendono, perché la semplice prescrizione e somministrazione non rientra nella loro cultura
    Ma (detto da un medico) se tu gli insegni un rituale da fare ogni giorno (in base alla posologia) in cui inserisci anche la somministrazione del farmaco, sei sicuro che lo prendono.
    E questo tipo di comportamento viene accettato dal mondo sanitario, perché la medicina deve in qualche modo rispettare e adeguarsi alla cultura del paziente, se vuole essere efficace.
    Ora, onestamente, possiamo seriamente e onestamente dire che noi “occidentali” siamo immuni da qualsiasi forma di ritualizzazione o di superstizione???
    L’osteopatia esiste nella cultura occidentale (insieme ad altre medicine alternative) come l’agopuntura in quella cinese, con la differenza che nel mondo orientale l’agopuntura é ben integrata nella medicina…

    Grazie dell’attenzione...

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    1. Mi sono accorto di un errore di punteggiatura:

      (salvo poi vergognarsi se vengono turlupinati dal ciarlatano, mentre denunciano il professionista onesto)

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    2. possiamo seriamente e onestamente dire che noi “occidentali” siamo immuni da qualsiasi forma di ritualizzazione o di superstizione??

      Assolutamente no, siamo (tutti) di un'ingenuità incredibile e persino persone razionali e di buona cultura, sono vittime di truffa (in campo sanitario).
      Un aneddoto: una persona che ho conosciuto tramite questo blog, che gestisce un sito (seguito) contro le bufale e la falsa scienza, è caduto con tutti i piedi in una delle tante sciocchezze sulla salute (un prodotto da acquistare in farmacia). Mi ha chiesto un parere sul prodotto e gli ho fatto presente che non contiene nulla (davvero, non è omeopatico, è un prodotto inerte, senza nessuna sostanza dentro, non specifico ma è così): si è offeso dicendo che "eppure su di lui funzionava" e mi ha tolto il saluto per mesi.
      Un po' come se io, grande bacchettatore dell'irrazionalità, mi ritrovassi a leggere l'oroscopo prima di uscire da casa.
      ;)

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  33. Anni fa mi feci visitare da un osteopata su calde raccomandazioni di un amico, e posso affermare su solide basi scientifiche che i risultati sono stati più che tangibili: perdita istantanea di 80 euro! :D

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  34. http://www.corriere.it/salute/pediatria/15_giugno_23/osteopatia-neonati-prematuri-aab928b2-19a7-11e5-9779-e399e180b2ac.shtml

    Non sarebbe il caso di screditare certi articoli' Da una testata come il Corriere della sera , un lettore di aspetta della vera informazione medica e scientifica

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    1. Da una testata come il Corriere della sera , un lettore di aspetta della vera informazione medica e scientifica

      C'è di peggio, ci sono giornali che hanno la rubrica fissa di omeopatia, medicine alternative e vere e proprie bufale. E non dimenticare che i giornali vivono di pubblicità...
      ;)

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  35. ciao doc e intanto sempre grazie per quello che fai.
    Ho letto attentamente tutti i commenti che (senza offesa, eh) spesso sono più interessanti degli articoli stessi e mi è sorto un dubbio amletico a cui spero risponderà qualche osteopata o chiropratico che passi da qui: MA COME CAVOLO SI FA A SOMMINISTRARE DELLE TERAPIE DI CUI NON SI HA CERTEZZA RIGUARDO L'EFFICACIA?!?!? Io lo trovo a dir poco criminale e sono sempre dell'idea che chi compie gesti del genere deve essere perseguito per circonvenzione di incapaci.
    Ricordo a tutti che qui non si parla di come cucinare le zucchine o come confezionare un abito ma si parla della salute della gente, proporre una terapia che non funziona equivale a contribuire a farla stare peggio solo solo perchè le si fa perdere tempo invece di darle una terapia che funziona. Assurdo e grottesco che i primi a rendersi conto dell'inefficacia di queste pratiche sono proprio gli stessi che le somministrano senza alcun pudore o vergogna.

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  36. Ottimo articolo!
    Era un po che cercavo di capire se ste pratiche avessero una qualche base e grazie a questo articolo finalmente non ho più dubbi.
    Grazie ancora!

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  37. Buongiorno dottor Di Grazia!
    Meraviglioso, e chiaro, questo articolo che certifica, se ce ne fosse ancora bisogno, la mancanza di basi scientifiche di certe pratiche.
    Lei svolge il ruolo (volente o nolente!) di divulgatore scientifico serio ed analitico, facendosi capire anche dai non addetti ai lavori. Peccato non trovi maggior visibilità in ambito, quanto meno, nazionale!
    Ma si sa, chi non propone soluzioni semplici ed immediate a problemi complessi, dalla politica, all'economia, alla scienza, non può attirare l'attenzione del gran pubblico, che dovrebbe far lo sforzo di usare il cervello.
    Una curiosità, in quanto credo non sia il Suo ambito: la dermatologia tricologica.
    Ad oggi gli unici farmaci efficaci e conosciuti per combattere l'Alopecia Androgenetica sono effettivamente solo la Finasteride e la Dutasteride, al più corroborati dal Minoxidil, pur non essendo un farmaco?
    Trovo che la cosidetta "medicina estetica" costituisca forse una delle branchie con più infiltrazioni della pseudoscienza!

    Complimenti di nuovo e grazie per quello che fa!

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    1. Peccato non trovi maggior visibilità in ambito, quanto meno, nazionale!

      Per me in fondo non è neanche un grosso problema, anzi, ho un lavoro che mi impegna molto e non credo riuscirei ad affrontare ulteriori impegni...

      Ad oggi gli unici farmaci efficaci e conosciuti per combattere l'Alopecia Androgenetica sono effettivamente solo la Finasteride e la Dutasteride

      Sì. Ma non fanno ricrescere i capelli. Pensa che sono stato tra i primi (forse il primo) al mondo a sperimentare la Finasteride per l'alopecia (io lo facevo sulle donne con la rara alopecia androgenetica che le colpisce), è la mia tesi di laurea. :)

      Trovo che la cosidetta "medicina estetica" costituisca forse una delle branchie con più infiltrazioni della pseudoscienza!

      Vero e per lo stesso motivo per il quale le ciarlatanerie puntano sempre a malattie gravi e difficilmente risolvibili, anche in medicina estetica molte persone cercano l'elisir di lunga vita (e non esiste) e dove c'è domanda insistente si infilano i ciarlatani.

      Saluti!

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    2. Gentilissimo anche nella risposta dottor Di Grazia!
      Perdoni l'egosimo, e la sfacciataggine, ma il grosso problema della scarsa visibilità è tutto nostro, e del nostro Paese, e non di certo Suo!:-)
      Siamo noi che ci perdiamo in qualità e correttezza dell'informazione, magari sorbendoci qualche santone in TV o qualche ciarlatano sulle rubriche dedicate (ampi spazi, almeno tre colonne, ed una rubrica per le richieste dei lettori!).

      Mi fa piacere averLe ricordato un dettaglio, immagino piacevole, della Sua vita. Così ora conosciamo anche questa curiosità, il primo sperimentatore di Finasteride al Mondo!:-)

      Dice che questi farmaci non fanno ricrescere i capelli nel senso che si limitano a bloccarne, o rallentarne, la caduta? Non ho capito benissimo, forse.
      Esiste qualcosa di veramente efficace per la ricrescita?

      Complimenti di nuovo per quello che fa.

      Saluti!

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    3. Ovviamente intendevo "branche" della medicina invece di "branchie", ma il mio correttore ha disposto diversamente!

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    4. Dice che questi farmaci non fanno ricrescere i capelli nel senso che si limitano a bloccarne, o rallentarne, la caduta?

      Esatto (e non sempre ci riescono).

      Esiste qualcosa di veramente efficace per la ricrescita?

      Purtroppo no.
      E tutte le varie lozioni e pozioni in vendita in farmacia (quelle che pubblicizzano alla TV, sia lozioni che capsule) sono completamente inefficaci.

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  38. Spendo i miei due cent. Prima di sapere che l'osteopatia fosse pseudoscienza, mi sono rivolto ad un medico osteopata che fa in prima battuta l'anestesista in campo ospedaliero con specializzazione anche in terapia del dolore.
    A fronte a un forte dolore di schiena, non ha assolutamente utilizzato tecniche osteopatiche (in quelle condizioni non penso minimamente di toccarla, furono le sue parole) ed ha applicato le sue competenze mediche classiche (iniezioni alla schiena), direi con competenza e successo.
    Solo alla cervicale mi ha fatto delle manovre, direi del tutto identiche a quelle che mi facevano fisioterapisti di uno studio di un fisiatra stimato. Personalmente ero rassicurato che questo medico avesse comunque a che fare quotidianamente con la colonna vertebrale. Non mi ha assolutamente parlato di energie o flussi, e difatti l'aspetto pseudoscientifico dell'osteopatia l'ho scoperto su queste pagine. Io mi sono sempre chiesto se a volte i medici utilizzino queste etichette "in" per attirare pazienti da trattare poi in modo classico.

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    1. Possibile, c'è tutto un mercato di persone che cercano in maniera ossessiva metodi di cura "strani" (e tutto quello che inizia per "bio", "naturo" e simili, attira tantissimo) e di conseguenza ci sono medici che per puro motivo economico li offrono. Poi è chiaro che un medico (preparato) sa distinguere la malattia da una semplice voglia di "esoterismo" e così riesce a capire se è il caso di somministrare medicina o magia. Ho un carissimo amico omeopata che somministra omeopatia quando il paziente sta bene, medicina quando sta male. Litighiamo spesso per il dilemma etico (per me quello che fa non è corretto, è mentire al paziente) ma lui risponde dicendo che alcuni vanno da lui non per curarsi ma per sentirsi coccolati e lui coccola con le finte medicine che hanno il potere di tranquillizzare e "fare qualcosa" per un malessere generico.

      Una volta un mio amico mi disse di avere un forte dolore alla schiena, sotto la scapola, assicurandomi che non avesse altri sintomi o nulla di serio gli chiesi di assumere una certa posizione, poi di concentrarsi, gli dissi che avrei applicato una manovra particolare, feci un paio di movimenti a caso, premendo da un lato, poi dall'altro, piego il suo braccio, lo giro, gli dico di sollevarsi nelle punte e...il dolore fortissimo scomparì.
      Non ho idea di manovre osteopatiche o fisioterapiche, non ho idea di manovre particolari, ho usato l'effetto placebo potenziandolo un po'.
      ;)

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  39. La mia breve esperienza con un'osteopata è positiva.
    Avevo notato che mio figlio aveva una corsa un po' sbilanciata (gioca a calcio) e su consiglio di un amico di sono rivolto ad una osteopata (laureata anche in fisioterapia, con specializzazione in osteopatia in UK).
    Ci ha dato i consigli giusti, con professionalità e cortesia.
    In generale mi pare che assimilare chiropratici e osteopati sia un po' ingiusto, ferme restando le perplessità espresse dal blogger sulle origini della osteopatia e sulle teorie sottostanti.
    Mi chiedo però cosa insegnino nelle università straniere che ammettono questa disciplina: fanno riferimento alle teorie del fondatore oppure hanno rivisto la materia lla luce della medicina moderna?

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  40. Mi chiedo però cosa insegnino nelle università straniere che ammettono questa disciplina

    L'ho scritto nell'articolo. All'estero (in alcuni paesi, dov'è previsto), l'osteopata è un medico (quindi consegue la laurea in medicina all'università con relativi studi ed esperienze) che poi si specializza in osteopatia. In Italia chiunque (con il diploma di scuola superiore o titoli maggiori ma non per forza attinenti) può frequentare un corso (privato, non esistono corsi "riconosciuti" accademicamente) e mettere le mani addosso alle persone dicendo di poterle curare. Un po' come se io, medico, dopo aver giocato per cinque anni su un simulatore di volo sul PC del mio amico, salissi su un aereo di linea dicendo di essere in grado di fare una traversata oceanica. Io non mi fiderei di me stesso.
    :)

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  41. Salvo, forse mi sono spiegato male nella mia domanda: intendevo dire se alla facoltà di osteopatia insegnano che (cito dal tuo post) "i disturbi causati dalle anomalie osteo-articolari non si limiterebbero ai dolori o alle contratture muscolari ma sarebbero estesi praticamente a tutto, dai disturbi intestinali, urinari, nervosi, fino a malattie croniche, questo perché (come sosteneva Andrew Still), le ossa "malposizionate" interrompevano il flusso sanguigno creando "turbolenze" ed anomalie agli altri organi".
    Oppure, tralasciano questa obsoleta e fantasiosa spiegazione e collocano la spiegazione e la teoria sottostante alle pratiche osteopatiche nell'ambito di quanto insegnato nelle discipline fisiatriche e fisioterapiche?

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    1. intendevo dire se alla facoltà di osteopatia insegnano che (cito dal tuo post) "i disturbi causati dalle anomalie osteo-articolari...

      Sì. Cercando di fare passare questi concetti come "filosofia", "linguaggio tradizionale" e sottolineando gli aspetti medici, gli studi scientifici. Sminuendo cioè il lato "mistico" ed esaltando quello "medico". È l'atteggiamento di molte branche alternative (per esempio anche alcune società di agopuntura si "dissociano" dal linguaggio "mistico" della loro pratica). I "flussi" diventano "produzione di ormoni", le "energie" diventano "stimolazione di centri nervosi" e così via.

      Per capirci meglio, la società americana di osteopatia, ha come slogan: "La differenza è quando il tuo medico è addestrato ad ascoltarti davvero". Se ci fossero basi scientifiche in osteopatia "l'ascoltare" sarebbe un merito aggiuntivo, un pregio, non la qualità principale, che in una pratica medica dovrebbe essere l'efficacia.

      Oppure basterebbe leggere i principi dell'osteopatia (di scuola americana) per capire la vaghezza e la genericità delle loro basi:

      - Il corpo è un'unità, la persona è un'unità di corpo, mente e spirito.
      - Il corpo è capace di auto-regolazione, auto-guarigione e mantenimento in salute.

      Non dicono niente di falso. Ma non dicono nulla di nuovo.
      ;)

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  42. Hai ragione ...e nonostante l'esperienza positiva di cui scrivevo sopra, questa impostazione svaluta veramente questa disciplina, in cui peraltro operano anche persone serie e preparate come quella che ho incontrato io o come Erik che ha fatto diversi interventi in questo post.

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  43. Ciao Salvo. Che ne pensi di questo video che mostra l'immediata ricomparsa dell'MRP (Movimento Respiratorio Primario) dopo una manovra da parte di un chiropratico?
    https://www.youtube.com/watch?v=HtQHtsyzwMU
    Secondo te è un falso?

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    1. Secondo te è un falso?

      Difficile dirlo, ci sono due lastre e le parole del chiropratico, ognuno può inventarsi quello che vuole.
      Però se fai un fermo immagine sulla prima scansione e poi vai sulla seconda (post manipolazione), in una sorta di "replay" (visualizzi la prima immagine, vai sulla seconda, visualizzi la prima e di nuovo la seconda...) si vede che i dati del paziente e della slide (quelli in alto dell'immagine) sono fermi, bloccati, non cambiano, già alcuni guaritori hanno usato manipolazioni (taroccamenti) simili.
      Strano, no?
      ;)

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    2. Ma, scusate se dico una bestialità non avendo conoscenza di radiologia ecografia ecc., come mai alcune zone dell'immagine sembrano sfumate con photoshop? Nel pre-adjustment, la cavità della bocca e il cervello; nella seconda, solo il cervello ( la bocca è, diciamo, granulosa come il resto dell'immagine).

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  44. Che ipocrita venduto, la feccia del mondo, chi ha scritto questo articolo; magari adesso anche la carne fa bene hahah. Quanta ignoranza.

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    1. ok, allora ora ti prendi un po' di tempo e sbugiardi punto per punto (non complessivamente, punto per punto. E no "è tutto sbagliato" non vale come risposta) tutto il post. E ricordati di appoggiarti a fonti scientifiche. Oppure ciao.
      E a proposito: che c'entra la carne?

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    2. "Carne" is the new "SVEGLIA!1!!"

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  45. Ho avuto modo di conoscere la categoria sia degli osteopati che quella dei chiropratici. Tra gli osteopati anche alcuni medici ortopedici. Devo dire che l'approccio cambia molto tra osteopata e chiropratico, quest'ultimo in America fa un corso esattamente come quello di altri medici, inoltre sono tenuti a fare corsi di aggiornamento pena l'esclusione dall'Albo. Dagli osteopati ho visto fare manovre assurde, scrocchi pericolosi e anche gente che da una semplice protusione discale si è ritrovata con ernie espulse per le manovre praticate. Una amica addirittura si è distrutta dopo le continue manipolazioni cervicali, andava barcollando e vomitando. Io stesso mi trovai con un pazzo di Osteopata che continuava ad asserire che non gli serviva vedere la risonanza magnetica e le mie ernie lombari con sciatalgia erano date da sindrome del muscolo piriforme. Approccio invece molto più scientifico quella del chiropratico che si prese la RMN, se la studiò, chiamo anche il centro che l'aveva eseguita per sapere alcuni particolari e le sue manipolazioni erano molto più leggere, studiate, e devo dire che ho avuto miglioramenti evidenti. Se però dovessi dire che risolvono qualcosa, proprio no! Nè mi sentirei di consigliarli.

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  46. Posso fare un OT?

    Leggo il tuo blog da tempo e mi piace tutto ciò che scrivi, ma a volte lo scrivi altrove :P sul blog dell'espresso, come post su facebook, sul blog del fatto quotidiano... e ho perso il conto.

    C'è un posto, che sia la pagina facebook o twitter, dove condividi tutte le cose che scrivi? Tipo, appena pubblicati gli articoli sulla terra piatta (mannaggia a me che me li son persi) hai condiviso il link su facebook?

    Se sì, inizierò a seguirti lì. Ora come ora vengo solo su questo blog e mi sto perdendo tante cose.

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  47. ti posso fare un piccolo appunto? quando parli dell'efficacia della chiropratica i risultati negativi degli studi propongono i links alle parole "inefficace" "nessun beneficio" ecc. mentre quando si trovano risultati "positivi" i link sono alle parole "studio" "altri". Non so perchè ma mi è saltata all'occhio sta cosa.

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    1. Vuoi dire se sembra voglia "esaltare" i cattivi risultati "minimizzando" i buoni? Non l'ho fatto apposta, in genere metto i link dove "stanno meglio", cioè in parole singole o parole che metterei in grassetto, per evitare lunghe "righe" di link che rendono tutto il testo più pesante. Comunque in effetti, visto che potrebbe essere immaginata una scelta voluta (in malafede), li ho cambiati. :)

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    2. sono sicurissimo che non l'hai fatto apposta ma forse nel tuo subconscio.... :)

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  48. Esimio collega,

    Da specialista in ortopedia e traumatologia posso dirti che manipolare una parte dolente è la peggior cosa che si possa fare.
    Mia moglie aveva una cervicalgia associata a dolore alla articolazione tempero-mandibolare destra, io mi ero offerto di visitarle il collo e di chiedere un consulto a un amico maxillo-facciale, lei (in quanto fanatica modaiola e convinta più dal passaparola delle sue amiche, nessuna delle quali medico o con titoli di studio sanitari) ha preferito rivolgersi a un D.O. che aveva studiato in America (che per mia moglie è una terra promessa, a differenza di una umilissima Udine).
    Morale della favola: ha speso un sacco di soldi per ritrovarsi peggio di prima.
    In seguito abbiamo divorziato, ma vorrei dire a chi accusa i medici di non avere approccio umano che il paziente deve andare dal medico per farsi curare, non per spassarsela.
    Complimenti per le tue indagini, ti seguo sempre: continua così e se ti serve una mano fammi un fischio, ciao

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    1. Condivido il pensiero. La gente va in piena fase antalgica a farsi manipolare da questi "operatori" che, con poca serietà, invece di rimandare il paziente a casa aspettando che il dolore sparisca e spiegando che non si può andare a manipolare una parte contratta per il dolore pena fare ulteriore danno, si prestano comunque con conseguenze pesanti.

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    2. In parte condivido anche io il pensiero: la peggior cosa é trattare la parte dolente, poiché il dolore é spesso sinonimo di segmento ipermobile (e va lasciato stare). Eventualmente si possono trattare i distretti vicini in modo da migliorare la loro mobilità e quindi ridurre lo strass a carico del segmento ipermobile.
      Ma queste sono competenze basilari che qualsiasi fisioterapista che abbia continuato la formazione dopo la laurea (ahimé, tre anni sono pochi) e che anche alcuni osteopati (ma non tutti), possiedono. Qui, come al solito, il problema non é la categoria, ma il professionista...

      Ciò che non condivido, é il fatto che il medico non debba per forza essere umano, ma deve semplicemente curare.
      Innanzitutto viene da domandarsi se bisogna curare la malattia o il paziente, poi, nel momento in cui tutti siamo d'accordo che é il paziente che deve essere curato (si spera che sia così), sappiamo che quest'ultimo deve essere preso in carico all'interno di un concetto bio-psico-sociale della salute.
      A questo punto a me (ma forse sbaglierò) risulta ovvio e scontato che le competenze relazionali (il cosiddetto "saper essere") siano una conditio sine qua non all'esercizio di una qualsivoglia professione sanitaria, proprio per essere in grado di andare oltre alla semplice malattia e rendersi conto che il paziente ha innanzitutto bisogno di aiuto a 360°.

      Mi rendo conto che questo possa diventare pesante dopo anni di carriera, ma come ho detto in un post precedente contro la mia stessa categoria, bisogna domandarsi perché si é scelto di esercitare una professione sanitaria: fare soldi sicuri o aiutare le persone?

      Concluderei con un memento mori: penso che tutti i medici sappiano che prima o poi si troveranno dall'altra parte, ad essere pazienti, in un momento molto delicato della loro vita. A questo punto, al di là delle capacità tecniche del medico (che dovrebbero essere date per assodate), vorrei chiedere che tipo di professionista vorrebbero trovarsi davanti...

      Saluti

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    3. Il paziente va dal medico per cercare la soluzione al problema, non in cerca di un amico. A me è capitata una situazione del genere. Dopo aver patito enormi sofferenze per ernie discali mi rivolgo ad un neurochirurgo per vedere di attuare una procedura interventistica che risolvesse il mio problema. Si instaurò un rapporto di amicizia non richiesto, voleva curare altro e non la schiena, mi fece perdere altri mesi in sofferenze, altri soldi spesi al vento per pratiche fisioterapiche che avevo già attuato, altri cicli di farmaci e bombe di cortisone, e per cosa? Alla fine stremato dopo tre anni di calvario mi propone un intervento molto invasivo, con inserimento di distrattori. A quel punto decisi di rivolgermi altrove e feci subito una procedura semplicissima e mininvasiva di coblazione a radiofrequenza. Risolto immediatamente! Allora serve chi sa fare il medico con serietà e professionalità, o chi prende tempo, fa lo psicologo e l'amico non richiesto e allunga solo le tue sofferenze? A voi la risposta.

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    4. Tra l'instaurare un rapporto di amicizia non voluta e il trattare i pazienti con sufficienza ne passa...
      La questione non é diventare amici, ma rendersi conto che, come hai detto tu, il paziente può soffrire, e anche molto.
      C'é una sostanziale differenza tra l'empatia e la simpatia (dal greco): nella simpatia l'operatore si fa influenzare dallo stato di sofferenza (lo fa suo) e non é in grado di agire in maniera lucida (come nel tuo caso, anche se immagino che la questione fosse semplicemente che il chirurgo non voleva operarti per tutti i rischi connessi, e tecnicamente conosceva un tipo di intervento antiquato).
      Nell'empatia, invece, si é consapevoli dello stato di sofferenza del paziente senza farcisi influenzare, e così si é in grado anche di scegliere meglio negli interessi del paziente.
      Nessuno vuole un amico, ma tutti vogliamo un professionista che sia in grado di decidere al meglio, tenendo conto di tutto, anche della sofferenza personale, come della disabilità residua, come del carico di lavoro che deve spettare ai nostri parenti per accudirci, perché non sempre le cose vanno come ci aspettiamo. Poi siamo sempre pronti a denunciare, però, accusando il medico di tutto.

      Ripeto, non si tratta di diventare amici, ma di prendere in carico il paziente in toto.

      P.s. dalla tua storia mi sembra di capire che il problema non fosse il fatto che il medico in questione avesse cercato di prolungare la tua sofferenza perché ti era amico, ma semplicemente perché probabilmente l'unico intervento che sapeva fare era molto invasivo, e quindi pericoloso, con ovvie ricadute in campo medico-legale e soprattutto assicurativo.
      Mi dispiace, ma questa storia non a niente a che fare con la questione della "umanizzazione delle cure", probabilmente si tratta solo di incompetenza.

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    5. Bè, questo lo sappiamo tutti, ognuno tira l'acqua al proprio mulino e fa quel che sa, o che pensa, di saper fare. Molti medici non si aggiornano e rimangono ancorati alle tecniche imparate all'inzio della loro carriera e su quelle si fossilizzano, mentre la medicina e la chirugia si evolve con nuove tecniche e nuovi strumenti che rendono l'intervento sempre meno invasivo. Nel mio caso era evidente che non conoscesse, nè praticasse, tali tecniche preferendo la chirurgia "open" con tutti i rischi annessi e connessi perchè l'unica che conosceva.

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    6. Buongiorno a tutti, NON sono assolutamente d'accordo con l'articolo!
      Se non è provata l'esistenza di qualcosa a livello scientifico non significa che quel qualcosa NON esista ....poichè la Scienza potrebbe impiegare anni per arrivare a scoprire l'immensità di ciò che ci circonda anche perchè gli strumenti in nostro possesso sono limitati e non sono in grado di misurare tutti gli elementi se questi ultimi escono dai Range conosciuti fino ad ora!

      Anche dimostrare l'esistenza delle onde radio qualche decina di anni fa' sarebbe stato impensabile ..... ma le onde intanto esistevano!

      Io frequento dei medici Chiropratici da anni e Vi assicuro che hanno sistemato definitivamente e senza alcun intervento chirurgico una marea di miei conoscenti che secondo la medicina Tradizionale (io la definisco TROGLODITA poichè basata esclusivamente su IPOTESI) avrebbero dovuto sottoporsi ad interventi chirurgici anche molto rischiosi.

      Ora, queste persone vantano ottima salute e sono guarite definitivamente, quindi, prima di scrivere certe cose, a meno che non si stia dalla parte di coloro che hanno interesse a demolire questi Grandi personaggi per ovvi interessi economici provenienti dalla vendita dei farmaci, meglio non esprimersi!

      Un consiglio a tutti: Fidatevi di questi Grandi Personaggi!


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    7. Affermazioni senza prove possono essere negate senza prove: tu hai torto e l'articolo ha ragione.

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    8. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  49. Se non è provata l'esistenza di qualcosa a livello scientifico non significa che quel qualcosa NON esista

    Vero.
    Significa infatti che quella cosa non ha prove di efficacia e sicurezza.
    L'astrologia esiste, è una truffa. Tutto qua.

    la medicina Tradizionale (io la definisco TROGLODITA poichè basata esclusivamente su IPOTESI)

    È sempre interessante cercare di capire i ragionamenti degli appassionati di medicine alternative, come in questo caso: tu definisci "troglodita" la medicina perché si baserebbe su ipotesi e caschi nella trappola della chiropratica che è basata completamente su ipotesi e pure campate in aria.
    Un classico.
    Come quelli intelligentoni che spendono centinaia di euro in prodotti omeopatici per non arricchire Big Pharma, come se gli omeopatici li producessero le suorine di clausura.

    :)

    PS: Ho cancellato il tuo commento seguente, non è permesso inserire link a pagine non scientifiche o truffaldine.
    Leggi le regole per favore. Grazie.

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    1. "Un consiglio a tutti: Fidatevi di questi Grandi Personaggi!"

      Metodo scientifico per dummies:
      https://www.youtube.com/watch?v=jMiQUStPvNA

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  50. Caro Salvo, il fatto che non sia ancora stato dimostrato che qualcosa funzioni non significa che non funzioni. Ogni giorno in ospedale si usano terapie con livelli di evidenza minima, magari perché poco dispendiose e prive di effetti collaterali gravi. Cerca di capirmi: non consiglierei a un paziente qualcosa di non dimostrato, ma sarei cauta nel bollare come pseudoscienza terapie per le quali non ci sono ancora sufficienti studi. Esempio: coni per pulire le orecchie, omeopatia, dieta alcalina=palesi stro***ate, anche pericolose; chiropratica, osteopatia: pare non funzioni, ma stiamo a vedere. Spero di essermi fatta capire!

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    Risposte
    1. il fatto che non sia ancora stato dimostrato che qualcosa funzioni non significa che non funzioni.

      Giustissimo e finché non è dimostrato che funziona...non è dimostrato, quindi non si tratta di medicina, quindi non si può usare come medicina. Se un giorno venisse dimostrato (beh, di tempo ne è già passato eh?) lo useremo.
      Perché si è critici al massimo nei confronti della medicina ed invece molto permissivi nei confronti della pseudoscienza?
      Io forse lo so, perché la seconda ci dice ciò che vorremmo sentire: "la tua malattia guarirà presto e senza grandi problemi".
      Ho indovinato?

      Ogni giorno in ospedale si usano terapie con livelli di evidenza minima, magari perché poco dispendiose e prive di effetti collaterali gravi

      Ed è ovviamente sbagliato.

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  51. Direi che si tratta di un post estremamente miope oltre che palesemente disonesto. I processi terapeutici sono molto molto complessi. Io non vorrei mai essere curato da una figura che creda davvero in questo banale approccio positivista, estremamente miope. Non discuto che avrà pure ottimi pazienti, soddisfatti, ma personalmente, sia io che molti miei famigliari abbiamo trovato molti giovamenti da omeopati, osteopati, chiropratici. Ora è vero che bisogna sempre diffidare dalle fregature e da chi si improvvisa. Eppure di arrosti ne fanno anche medici ufficiali: mio nonno morì per un grave errore medico, cioè si recò in ospedale per accertarsi di un dolore nell'urinare, gli fu diagnosticato un cancro, fu operato d'urgenza ma il cancro in realtà non c'era,era una semplice infezione. Gli fu asportata la prostata e morì di setticemia dopo alcuni giorni. Era un uomo che fino al giorno prima di andare in ospedale non aveva mai avuto un disturbo fisico. L'articolo è disonesto perchè il vero chiropratico è qualcuno che ha conseguito un titolo di studio in università americane della durata di sei anni. Negli Stati Uniti la figura del chiropratico è pienamente ricnosciuta. In Italia il chiropratico può curare, m non esiste un percorso di studi. Io personalme diffido assai anche di fisioterapisti che hanno preso un banale diploma in istituti privati dopo le scuole medie. Anche se poi non escludo che anche tra chi abbia fatto anche così pochi studi possano esserci validi professionisti. Per favore, anzichè cercar di portar acqua al proprio orticello parlando male di altre categorie professionali, preoccupatevi di svolgere bene il vostro lavoro.

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    1. sia io che molti miei famigliari abbiamo trovato molti giovamenti da omeopati, osteopati, chiropratici

      Ottimo.
      Questo non cambia nulla sull'efficacia o attendibilità di queste pratiche. Esistono clienti soddisfatti per i pranoterapeuti, i chiromanti, i guaritori filippini ed i profeti, questo non significa che da domani tutte queste saranno considerate pratiche mediche efficaci. I percorsi della scienza sono diversi dal "mio cuggino mi ha detto".

      Eppure di arrosti ne fanno anche medici ufficiali

      Anche questo non è un argomento utile. Se una pratica fosse efficace lo sarebbe perché lo ha dimostrato, non perché altre pratiche hanno sbagliato. Non bisogna portare acqua al proprio mulino togliendola agli altri, se acqua non ne abbiamo il mulino non funziona, non importa quello che fanno gli altri. ;)

      In Italia il chiropratico può curare, m non esiste un percorso di studi

      Dove ho scritto il contrario?

      anzichè cercar di portar acqua al proprio orticello parlando male di altre categorie professionali, preoccupatevi di svolgere bene il vostro lavoro.

      Se fa caso e come le ho fatto notare, è esattamente quello che ha fatto lei.
      :)

      Saluti.

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    2. Io non porto acqua a nessun mulino, dato che non sono né medico né chiropratico né sciamano... Potrà continuare ad appellarsi alla sua scienza quanto vuole, ma finchè ci sarà un medico alternativo, un acupunturista, un guaritore, che gioverà al benessere di un paziente, per quel paziente il suo benessere conta più di qualsiasi appello alla scienza. So che non potrei mai convincerla a pensare come me, soltanto mi fa ridere il modo in cui ha bisogno di affermare con tanta forza i suoi principi. Non potrà mai eliminare l'aspetto irrazionale dei processi terapeutici. Farebbe meglio a mettersi l'animo in pace e approfondire nuovi approcci al suo lavoro. A cosa serve parlar male sei chiropratico se alcuni vi trovano giovamento? Perchè non dovrei fidarmi di un professionista chiropratico che ha studiato in USA x sei anni e che da trenta cinque anni ha uno studio pieno di storie di pazienti che giurano di essere guariti da ernie al disco senza chirurgia. Le sto parlando del mio chiropratico di fiducia. Non crede che il suo post sia rispettoso verso il lavoro, l'esperienza, le competenze di figure professionali come quella appena descritta.

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    3. Io non porto acqua a nessun mulino, dato che non sono né medico né chiropratico né sciamano.

      Eppure basa la sua "critica" all'articolo sugli errori della medicina, su considerazioni sulla mia persona, non ha portato UN dato che smentisca le mie parole. Questo significa non avere argomenti e quindi usarne di sbagliati per portare acqua al proprio mulino.

      A cosa serve parlar male sei chiropratico se alcuni vi trovano giovamento?

      Alla stessa cosa dello spiegare perché il cancro non si cura con il frullato di pere o che nessuno ha i numeri vincenti del Lotto.
      Poi uno può scegliere di curarsi il proprio tumore con le pere o dare 200.000 euro al mago dei tarocchi.

      Il fatto che lei si trovi bene con i chiropratici non cambia di una virgola lo stato delle cose, spero che almeno di questo se ne renda conto.

      Perchè non dovrei fidarmi di un professionista chiropratico che ha studiato in USA x sei anni e che da trenta cinque anni ha uno studio pieno di storie di pazienti che giurano di essere guariti da ernie al disco senza chirurgia.

      Ma davvero lei pensa che io stia cercando di convincerla a non fidarsi del suo chiropratico?
      Io ho spiegato cos'è la chiropratica (e l'osteopatia), su cosa si basano, i risultati che hanno avuto. Stop.
      Lei è contento invece dei risultati, si sente tranquillo? Bravo, continui a rivolgersi alla chiropratica.
      Perché si sta agitando così?

      Non crede che il suo post sia rispettoso verso il lavoro, l'esperienza, le competenze di figure professionali come quella appena descritta.

      Io posso rispettare tutti i lavori del mondo ma se qualche lavoro legato alla salute prevede la menzogna o la falsità, essendo un medico, ho tutto il diritto-dovere di dirlo.
      La cosa non le piace?
      Non è d'accordo?
      Pazienza, questo non cambia il fatto che le due pratiche non abbiano alcuna base scientifica, non abbiano effetti e possono essere rischiose.
      Se ha qualcosa di interessante da aggiungere però, le consiglio di usare studi, ricerche di buon livello, dati. Inutile discutere sul piano "io ci credo", non serve a niente.

      Saluti.

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  52. Salve sono una studente di chiropratica e posso dire che ho visto molte persone (da osteopati a medici) cambiare idea e iniziare a studiare questa meravigliosa arte. Non posso che notare che le vostre parole sono frutto solo dell'ignoranza e della informazione vecchia di 1000 anni dei medici trogloditi e poco aggiornati. Ci sono specializzazioni di neurologia funzionale (cosi come di ortopedia, radiologia, pediatria etc.) che non sono corsi di 2 fine settimana. UN AGGIUSTAMENTO NON É UNA MANIPOLAZIONE ma uno stimulo meccanico e nervoso que stimola centri nervosi ben specifici e servono anni per arrivare a capire come poter influenzare aree del cervello alle quali i medici non possono accedere con le loro conoscenze vecchie come Noè! tanto per informarvi un minimo guardate almeno questo video per favore! E non chiudetevi così prima di sapere di cosa state parlando! NON TUTTI I MEDICI SONO UGUALI E LO STESSO VALE PER I CHIROPRATICI! cercate solo persone altamente qualificate!! Saluti.
    https://www.youtube.com/watch?v=3tQtAs3d05E

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  53. Non posso che notare che le vostre parole sono frutto solo dell'ignoranza e della informazione vecchia di 1000 anni dei medici trogloditi e poco aggiornati.

    Ok a parte gli insulti, sostenere che bisognerebbe essere aggiornati per capire una pratica nata a fine '800 ce ne vuole. Ma non importa, lei ha scelto una via ed inizia a difenderla già da ora. Per quanto mi riguarda posso darle solo il consiglio (se vuole mantenersi nel campo della salute) di scegliere una pratica un po' più seria e scientifica, fosse solo per sua coscienza.

    servono anni per arrivare a capire come poter influenzare aree del cervello alle quali i medici non possono accedere con le loro conoscenze vecchie come Noè!

    Vedi sopra, 1895, nasce la chiropratica. Dopo un secolo non è mai riuscita a dimostrare UNA SOLA delle sue ipotesi, veda lei.
    :)

    cercate solo persone altamente qualificate!

    Un po' come dire "se volete fare un viaggio sul tappeto volante, cercate solo piloti di tappeti volanti qualificati!!!1!!"

    Saluti!!!!!!!!!!!!!!
    (i punti esclamativi servono perché a quanto pare più se ne mettono più ha forza il commento!).

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  54. Ha ragione la chiropratica è difficile da dimostrare per una ragione, noi non trattiamo il sintomo ma le molteplici cause che lo provocano. Le faccio un esempio: persona stressata, aumento del cortisolo, piu glucosio nel sangue quindi probabile hiperglucemia indotta da stress cronico. Il medico dice: lei è hiperglucemico! Bisogna darle farmaci!! Aiuto! In cambio noi attraverso per esempio la chinesiologia applicata (che ha molte piu relazioni con la neurologia e endocrinologia di quante lei possa mai sapere) possiamo corregge la hiperglucemia senza nessun farmaco..affascinante vero? E questo le posso garantire è solo un piccolo stupido esempio. Adesso io non dico che la medicina non serva a nulla, ovvero non mi abbasso ai suoi livelli, amche perche io per primo volevo studiare medicina a suo tempo! Vorrei solamente che voi medici, o coloro che la pensano come lei, non buttino fango sulle altre professioni, visto che come ben saprà, la chiropratica è stata regolarizzata proprio in questi giorni in Italia! Se si informasse saprebbe che la Lorenzin per prima (come ministro della salute) ha sempre sostenuto i chiropratici e come lei lo fanno star dello sport (da Nadal a Bolt, da Schwarzenegger a Michael Jordan) e dello spettacolo..pensa ancora che le convenga fare del sarcasmo?

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    1. Il medico dice: lei è hiperglucemico! Bisogna darle farmaci!

      Ma chi l'ha detto.
      Il medico dice "lei è stressato, si tranquillizzi e si faccia una bella vacanza", invece lei vuole trattarlo come un malato. Angosciante, vero?
      :)

      amche perche io per primo volevo studiare medicina a suo tempo

      Come molti chiropratici, osteopati e simili. Si ripiega per cose più semplici e "senza impegno", tanto quando il problema non si risolve le persone ce le troviamo noi in ospedale (sa quante donne con dismenorrea "guarite" dai chiropratici" operiamo per endometriosi severa trascurata per anni?).

      Vorrei solamente che voi medici, o coloro che la pensano come lei, non buttino fango sulle altre professioni

      Mi faccia vedere dove avrei "buttato fango", io ho semplicemente spiegato le basi scientifiche della chiropratica, che non esistono. Lei ha dati diversi? Li mostri (beh, non siti internet, parlo di studi scientifici seri e fatti come si deve).

      come ben saprà, la chiropratica è stata regolarizzata proprio in questi giorni in Italia

      Regolarizzata burocraticamente, mettete le mani addosso alle persone, siete quindi professione sanitaria. Anche l'omeopatia è "regolarizzata", questo non la trasforma automaticamente in medicina scientifica.

      Se si informasse saprebbe che la Lorenzin per prima (come ministro della salute) ha sempre sostenuto i chiropratici e come lei lo fanno star dello sport (da Nadal a Bolt, da Schwarzenegger a Michael Jordan) e dello spettacolo..pensa ancora che le convenga fare del sarcasmo?

      Beh, però lei me ne da occasione. Invece di mostrarmi studi imponenti sull'efficacia della chiropratica mi fa l'elenco dei vip che la usano?
      :D
      Lo sa che Bush è un amante degli oroscopi? E che il principe Carlo è appassionato di omeopatia?
      Lei davvero pensa che se la Lorenzin, Bolt o Schwarzenegger sostengano la chiropratica, questa diventi per magia una medicina?
      Suvvia, non faccia sarcasmo, qui di parla di medicina, non di Grande Fratello.
      :)

      Saluti!

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    2. http://www.cochrane.org/CD009601/NEUROMUSC_therapeutic-ultrasound-for-carpal-tunnel-syndrome.
      Anche questa revisione afferma che fino ad ora non c'e evidenza dell effetto terapeutico degli Ultrasuoni nel tratt de tunel carpiano

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    3. Anche questa revisione afferma che fino ad ora non c'e evidenza dell effetto terapeutico degli Ultrasuoni nel tratt de tunel carpiano

      Sono abbastanza convinto che gli ultrasuoni abbiano effetti molto blandi su pochissime condizioni, compreso il tunnel carPALE.

      Il resto dei commenti, visto che contengono insulti e giudizi nei miei confronti, ovviamente, non li ho accettati.
      È confortante sapere che un chiropratico per dimostrare di avere ragione sia ridotto ad insultare gli altri. Complimenti.

      Legga le regole del blog (compreso il divieto di inserire video di You Tube nei commeni) prima di proseguire. Questo è un blog di informazione medica ed io per decidere se una pratica medica sia valida o meno non mi baso su video di You Tube e simili.

      Grazie per la comprensione.

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    4. Vorrei intervenire anche io, in quanto fisioterapista e studente di osteopatia (quindi in questo momento su entrambi i lati della barricata).
      Prima di tutto bisogna definire cosa si intende per scientifico: é scientifico tutto ciò che si avvale nella ricerca del metodo scientifico di Galileo Galilei e delle sue evoluzioni, cioé ad oggi del metodo induttivo e deduttivo.
      Però, vista la impossibilità di poter ragionevolmente giungere a conclusioni nella medicina (gli essere umani sono un pozzo infinito di variabili che renderebbero ogni esperimento diverso dagli altri e quindi non riproducibile, e quindi inutile), la comunità scientifica internazionale (che non sono solo medici) ha deciso di utilizzare la ricerca statistica per limitare la variabilità. Chiunque può pubblicare uno studio, più difficile é elaborare uno studio che dia risultati significativi al di là di ogni dubbio (in passato sono stati commessi molti errori proprio perché il trattamento veniva deciso sulla base di studi fatti male).
      Ora, NON E' SCIENTIFICO decidere il trattamento sul paziente sulla base di un ragionamento deduttivo partendo dalla anatomia, fisiologia, patologia. E' SCIENTIFICO decidere il trattamento se questo a dimostrato la sua efficacia in un campione di pazienti OMOGENEI (con diagnosi UGUALE, e caratteristiche cliniche adeguatamente SIMILI!!!).
      Quindi, a meno che, non decidiamo di inserire i pazienti in caselle (come fa il medico, giustamente, con la diagnosi di patologia) e da li cominciamo a decidere il trattamento, che dovrebbe essere PROTOCOLLATO (quindi quasi uguale per tutti in ogni singola tecnica, sia come tempistica, modalità, posologia ecc ecc), la medicina alternativa non potrà mai essere scientifica, ma così facendo, andrebbe a farsi friggere il concetto di medicina olistica.

      La ciarlataneria di alcuni (e non tutti, ma questi danneggiano tutta la categoria) non sta tanto nel offrire le proprie competenze nell'aiutare il paziente, ma nel non voler o poter riconoscere la POSSIBILE presenza di patologie gravi che necessiterebbero (per la tutela del PAZIENTE) di interventi farmacologici o chirurgici. Questa non é solo ciarlataneria, é un atteggiamento criminale

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    5. Comunque, il fatto che le terapie fisiche, tra cui laser, correnti, magneto, ultrasuoni, diatermie (tecar) siano tutte delle enormi bufale e definiti come placebo, lo si sa da anni, e gli stessi fisioterapisti (o almeno la maggior parte di loro), con onestà intellettuale, lo dichiarano pubblicamente dallo stesso tempo.

      Infine, proprio recentemente é uscito uno studio in cui si é misurato un calo del cortisolo dopo la visione di una cappella affrescata con un sottofondo musicale in un campione di 100 e rotti volontari...
      Dove inseriamo questa nuova terapia? Osteopatia? Chiropratica? Naturopatia?

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    6. Chiunque può pubblicare uno studio, più difficile é elaborare uno studio che dia risultati significativi al di là di ogni dubbio

      Ovvio, com'è ovvio che molti studi (la stragrande maggioranza) non hanno praticamente nessun valore. Per questo esiste la "comunità scientifica" che è quella che sosterrà le ipotesi emerse dagli studi più seri e ben fatti ed abbandonerà quelle uscite fuori da ricerche banali o, peggio ancora, manipolate.
      Io sostengo che se non sappiamo distinguere la ricerca da quattro soldi da quella seria, come possiamo pretendere di svelare gli imbrogli (che ci sono) di alcune case farmaceutiche che sono ben nascosti e celati in studi che apparentemente arrivano ad un risultato "certo"?

      E' SCIENTIFICO decidere il trattamento se questo a dimostrato la sua efficacia in un campione di pazienti OMOGENEI

      Dipende. Per esempio da cosa cerchi con lo studio. Avere un campione omogeneo potrebbe essere (e lo è stato) l'ennesimo trucco per ottenere ciò che si vuole.
      Se volessi dimostrare che la mia cura per l'ipertensione a base di estratto di pompelmo funzionasse, potrei prendere 1000 pazienti di 25 anni, non sedentari ma con ipertensione, somministrare per 6 mesi l'estratto di pompelmo e ricontrollarli dopo 6 mesi. Probabilmente la maggioranza di loro sarà migliorata. Per la mia cura o semplicemente perché hanno uno stile di vita adeguato?

      Non per niente esiste la randomizzazione. Non puoi selezionare i pazienti a monte, potresti farlo (incosciamente o meno) perché avrebbero risultati migliori a prescindere dalla cura, devi "simulare" la popolazione generale.
      Vuoi provare una terapia per il mal di schiena? Studia un gruppo di 100 persone delle quali alcuni hanno 20 anni, altri 50, altri 70, la metà sedentari l'altra sportivi e così via. Poi crei un gruppo di controllo con le stesse caratteristiche e paragoni i risultati.

      la medicina alternativa non potrà mai essere scientifica, ma così facendo, andrebbe a farsi friggere il concetto di medicina olistica.

      Ma allora perché pretende "scientificità"?
      Io non ho mai detto di arrestare gli osteopati, ho detto che deve essere chiaro che non praticano un tipo di medicina basato su prove o dati scientifici (e di questo informare il paziente). Punto.
      Se lo facessero osteopati, chiropratici, agopuntori ed omeopati dimostrerebbero onestà e correttezza. Invece non lo fanno e si arrampicano sugli specchi per cercare un barlume di scienza e far credere a chissà quali dati sull'efficacia delle loro pratiche. Il primo nemico delle medicine complementari sono i medici complementari.

      Questa non é solo ciarlataneria, é un atteggiamento criminale

      Ma questo purtroppo è molto frequente. Mentre tra i medici c'è ogni tanto una ferma condanna dei colleghi ciarlatani, tra quelli "complementari" non ho MAI sentito una sola parola di critica nei confronti di quelli che si spingono oltre, spesso molto oltre.
      Un esempio recente: l'omeopata che "curava" il cancro con la "meedicina di Hamer", fatto successo a Torino. Mentre l'ordine dei medici si è espresso duramente (e si è costituito parte civile), hai sentito una sola parola da parte di società di omeopatia? Una?
      Io no.

      e gli stessi fisioterapisti (o almeno la maggior parte di loro), con onestà intellettuale, lo dichiarano pubblicamente dallo stesso tempo.

      Quando lo fanno dimostrano onestà, alcuni non lo fanno perché vendono questi trattamenti.

      Dove inseriamo questa nuova terapia? Osteopatia? Chiropratica? Naturopatia?

      Cappelloterapia.

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  55. Le ho postato alcune informazioni sulla riabilitazione neurologica per farle solo capire che quello che sta diffondendo sul blog insinuando che la mia professione sia una ciarlataneria è solo una sua opinione.
    Non c'e evidenza scientifica su tutto. Però nonostante questo le posso dire che molti medici vanno dal mio chiropratico e condividono anche altri punti di vista senza giudicare prima di sapere. La invito a provare a parlare con chiropratici qualificati (in Italia ce ne sono molti) per cercare almeno di uscire dalla sua forma mentis troppo medica. Per il benessere dei pazienti è necessario trovare varie linee di pensiero e vari specialisti che collaborino. Infatti la medicina quando inevitabile è estremamente necessaria, ne sono consapevole quanto lei mi creda. Ma noi come attenzione primaria ci basiamo su altri aspetti non sul coprire dei sintomi. Mi auguro che un giorno comprenda le mie parole, sarebbe beneficioso per entrambe le professioni e soprattutto per coloro che ne hanno bisogno.

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    1. per farle solo capire che quello che sta diffondendo sul blog insinuando che la mia professione sia una ciarlataneria è solo una sua opinione.

      La mia "opinione" si basa su ciò che esiste in letteratura scientifica, lei provi a fare altrettanto per confutarmi. E poi, se fosse "solo una mia opinione", perché si affanna tanto? Nessuno ne terrà conto, no?

      nonostante questo le posso dire che molti medici vanno dal mio chiropratico e condividono anche altri punti di vista

      Dopo attori e vip ora ci sono anche i medici.
      Lo vuole capire che l'efficacia di una medicina si misura in un altro modo?

      La invito a provare a parlare con chiropratici qualificati (in Italia ce ne sono molti) per cercare almeno di uscire dalla sua forma mentis troppo medica.

      Io mi sono confrontato direttamente con un solo chiropratico. Statunitense, medico, a suo dire tra i primi in Italia. L'ho contattato quando ha iniziato a proporre delle borse d'acqua calda sull'addome per una mia cara amica che lui diceva di poter curare da un tumore. Quindi un ciarlatano come un altro.

      Per il benessere dei pazienti è necessario trovare varie linee di pensiero e vari specialisti che collaborino.

      Assolutamente. Solo con interventi efficaci, utili e con dimostrato beneficio. Il resto lasciamolo alla magia o a chi vuole spillare soldi alle persone.

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  56. Complimenti ! finalmente un articolo che dice le cose come stanno, Sarebbe auspicabile che i medici, come ha fatto lei, prendano posizione anche sul DDL lorenzin in discussione questi giorni. Lasciamo l'osteopatia e la chiropratica a chi è già abilitato alla professione sanitaria attraverso percorsi scientifiamente seri..

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  57. Scusa posso sapere che professione scientifica svolgi e quanti anni hai studiato prima di esercitarla? Noi prima di fare i chiropratici studiamo 5 anni (in certi paesi sei) a parte corsi interni e esterni di vari anni che per altro insegnano solo persone che vengono dall'estero (ovvio..gli italiani sono sempre ottusi x ste cose). Siamo in grado di migliorare problemi strutturali, metabolici, energetici (kinesiologia e simili), neurologici, e cosi via. Invito le persone che leggono questo blog a pensare con la propria testa. Ma soprattutto la cosa piu importante..AGGIORNARSI E MIGLIORARE SEMPRE senza gudicare gli altri. Questo distingue le persone che hanno successo dai falliti. PUNTO.

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    1. Siamo in grado di migliorare problemi strutturali, metabolici, energetici (kinesiologia e simili), neurologici, e cosi via.

      Gli studi dicono di no, che non siete in grado di migliorarli, per esercitare una professione sanitaria onestamente e nel rispetto del paziente bisogna aggiornarsi e migliorare, la stregoneria e le promesse di miracolo le lasciamo ai ciarlatani.

      AGGIORNARSI E MIGLIORARE SEMPRE senza gudicare gli altri. Questo distingue le persone che hanno successo dai falliti. PUNTO.

      Appunto.

      Saluti.

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    2. energetici
      Allora mi faccio manipolare l'impianto elettrico.

      Invito le persone che leggono questo blog a pensare con la propria testa.
      Ecco qua il punto 42 del credo del fuffaro:

      Scovate quell’unico riferimento che supporta le vostre posizioni e se qualcuno ne trova altri che smentiscono il vostro, ribattete che questo significa che il tizio che ha l’ardire di contrastarvi non riesce a pensare con la propria testa

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  58. Conferma ancora una volta che non è in grado di cercare evidenza scientifica su certe cose. Mi potrebbe far vedere gli studi che confermano il 100% di successo delle pratiche ortopediche e simili su pazienti con artrosi, scoliosi etc? Se dovessimo proprio far caso agli articoloni scientifici, allora potremmo dire con assoluta certezza che non sono scientificamente provati: primo, riducono la mobilita del paziente in seguita all'intervento; la mancanza di movimento porta a una degenerazione addirittura neurologica (diminuisce la plasticita naurale) e cosi via. Non intendo discutere ulteriormente con un aministratore di un blog che non pubblica articoli che avevo gia postato in precedenza, ma tenta solo, senza nessuna prova, di convincere gli altri della sua posizione (cosa che caratterizza l'Italia e la sua politica). per questo gliene manderò altri di articoli, anche se costituiscono una minima parte di quello che si sa sull'applicazione della chiropratica. Meglio farsi manipolare dai fisioterapisti che imparano solo a muovere ossa a caso in due fine settimana allora? Ma dov'è la vostra etica in questo?? Anzichè fare come si fa altrove, dove i medici riferiscono pazienti ai chiropratici abilitati, in Italia la casta fa tutto da se? lasciamo stare la questione. Se vorrà pubblicarli i miei studi per il momento sono questi:

    http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/jabr.12033/abstract
    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25284739
    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24035521
    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4800094/
    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9345682

    Questo dimostra alcuni effetti neurologici degli aggiustamenti con tecniche specifiche, non manipolazioni.
    Ci vuole credere, bene. Non ci crede? Pace.

    In questo studio:
    http://www.cochrane.org/CD001352/BACK_surgery-for-degenerative-lumbar-spondylosis
    si afferma la mancata evidenza degli interventi che si fanno oggigiorno sulla colonna. E potrei stare qua a elencarne tanti di studi, ma vedo che questo blog non è indirizzato a informare, vista la accurata selezione delle cose che si lasciano pubblicare.

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    1. Mi potrebbe far vedere gli studi che confermano il 100% di successo delle pratiche ortopediche e simili su pazienti con artrosi, scoliosi etc?

      Non esistono pratiche scientifiche che hanno il 100% di successi, quelle sono le stregonerie che lo fanno (falsamente, ovviamente).

      Non intendo discutere ulteriormente con un aministratore di un blog

      Benissimo, grazie dei commenti e arrivederci.

      per questo gliene manderò altri di articoli, anche se costituiscono una minima parte di quello che si sa sull'applicazione della chiropratica.

      Un po' confuso però. Prima scrive che non intende più commentare, poi che intende proseguire. Si decida. :)

      1)http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/jabr.12033/abstract

      Leggo solo l'abstract quindi non posso commentare, in ogni caso lo studio non c'entra con l'efficacia della chiropratica ma analizza le metodologie per determinarla, sottolinea altresì che "experimental trials utilizing spinal manipulation in persons with CS often lack the controls or methodology required to determine the technique's effect on meaningful clinical outcomes." In pratica gli studi sull'argomento sono spesso poco adeguati.

      2) http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25284739

      Rivista insignificante, significatività inesistente (p>0.5!), campione esiguo (24 partecipanti...), conclusioni debolissime. In parole povere spazzatura.

      3) http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24035521

      Stessa rivista del lavoro precedente, stessa significatività ridicola, stesso tipo di conclusioni, arbitrarie: spazzatura.

      4) http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4800094/

      Anche qui bassa significatività, conclusioni tipiche della pseudoscienza. Una manipolazione spinale evocherebbe potenziali cerebrali. Ma va?
      Vuole partecipare al mio esperimento rivoluzionario? Una martellata sulla sua mano, scommettiamo che evocherà potenziali ancora più potenti? :)

      5) http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9345682

      Come sopra. Manipolare la colonna provoca modifiche dell'attività cerebrale. Sinceramente, lei pensa che un massaggio, un pugno, una carezza, non provochino nessuna modifica dell'attività cerebrale? Lo pensa veramente? :D

      Ci vuole credere, bene. Non ci crede? Pace.

      No no, io ci credo eccome. Il problema è che chi non conosce la fisiologia di base potrebbe pensare che muovere la colonna vertebrale o piegare un'articolazione sia un gesto che non provochi nessun effetto neurologico o cerebrale. Saremmo degli automi decerebrati insomma, fino al momento in cui un chiropratico lo "scopre" e ci fa pure un articolo ed un altro chiropratico dall'altra parte del mondo ne resta ammaliato...
      :)

      si afferma la mancata evidenza degli interventi che si fanno oggigiorno sulla colonna.

      Non di tutti, lì parlano fondamentalmente della laminectomia, già da tempo considerata poco efficace.

      Vabbè, mettiamola allora la review Cochrane (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22972127) sulla chiropratica usata per il mal di schiena: "SMT is no more effective in participants with acute low-back pain than inert interventions", traduco?

      La manipolazione spinale in pazienti con mal di schiena acuto, non è più efficace del non fare niente.
      Tanto vale non fare niente allora.

      Saluti!

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  59. Innanzitutto é necessario rispetto per le altre professioni: i fisioterapisti che "imparano a manipolare in due fine settimana" lo fanno frequentando corsi validati dal ministero della salute tramite l'agenas (visto che prima hai tirato fuori il discorso che lo stesso ministero vuole riconoscere la chiropratica) imparando secondo metodiche condivise dalla comunità scientifica internazionale e non sulla base di un'arte autoreferenziale. Inoltre, linee guida hanno dimostrato che non ci sono differenze tra le manipolazioni effettuate da fisioterapisti, o da esercenti la medicina alternativa e complementare (osteopati e chiropratici) sui casi di lombalgia (sempre linee guida sul trattamento della lombalgia validate dal famoso ministero della salute)
    Ti ricordo inoltre che le manipolazioni vertebrali non le hanno inventate nè i medici, nè gli osteopati e nemmeno i chiropratici, ma gli antichi romani (sono presenti affreschi rappresentanti l'atto manipolativo lombare e cervicale), pertanto non credo che tu sia nella posizione di pretendere l'esclusività di quest'atto, ad oggi sanitario.
    Comunque, visto che affermi di essere ancora uno studente, vorrei consigliarti di limitarti a studiare, diplomarti, lavorare alcuni anni e accorgerti così, a meno che tu non sia dotato di una profonda fede nella tua arte, che spesso la pratica quotidiana é differente da quello che viene insegnato nelle università, e soprattutto nelle scuole private, e in particolar modo per professioni che si definiscono olistiche (che operano spesso attraverso principi di neurofisiologia, di cui si sa ancora molto poco, e spesso quel poco che sappiamo viene smentito dopo alcuni anni)

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    Risposte
    1. Comunque, visto che affermi di essere ancora uno studente, vorrei consigliarti di limitarti a studiare, diplomarti, lavorare alcuni anni e accorgerti così...

      A me viene spontaneo consigliare a questo studente un pizzico di umiltà in più, un po' di educazione e rispetto nei confronti degli altri (e di chi discute con lui) e soprattutto il beneficio del dubbio. Uno studente è ancora in piena fase di apprendimento, dovrà affrontare tante di quelle storie e cadute che prima di definirsi "professionista" di anni ne passeranno, eppure è qui a dare lezioni, insultare, sentenziare e pieno di certezze.
      Se inizia così...

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  60. E infine, visto che hai tirato fuori il discorso della plasticità neurale, ti ricordo che, al fine di avere delle modifiche permanenti, e quindi un "apprendimento" (creazioni di nuovi percorsi cerebrali attraverso il fenomeno di sprouting, mediato dal ossido nitrico) é necessario che vi siano stimoli ripetuti nell'arco di molto tempo (in alcuni casi anche mesi) e sotto l'attenzione cosciente del paziente (quindi le tecniche "passive", funzionano molto poco, se non nella gestione del dolore, oppure come effetto placebo). Questo si é visto molto bene nel trattamento delle paralisi cerebrali infantili (in cui é necessario un inquadramento multidisciplinare). Per esempio, in questo caso, si possono fare delle mobilizzazioni dolci del tratto dorsale al fine di facilitare il sistema ortosimpatico e migliorare le performance motorie per i successivi 30, 45 minuti (al massimo), cioé il tempo della seduta, in modo da migliorare l'apprendimento motorio durante questo tempo.

    Riprendendo l'effetto placebo, ti ricordo che che il primo a scoprire la "plasticità" neurale, fu Pavlov, padre del comportamentalismo, che viene largamente utilizzato nella gestione del dolore neuro-muscolo-scheletrico, sia volontariamente (tramite, per esempio, esercizi di fisioterapia), che involontariamente (tramite proprio l'effetto placebo)

    P.s. Per quanto riguarda la questione dell'umiltà, il messaggio che volevo passare era proprio quello, ma non volevo essere troppo diretto... :-)

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  61. Caro Erik i romani non avevano risolto la sordità, se vogliamo parlare si storia, ad Harvey Lillard. Comunque le "manipolazioni" non avranno mai un effetto neurologico. Vedo che come sempre da classici italiani puntate sul fatto che io sia uno studente...sono 10 anni che studio cari miei, faccio corsi di ben più di un fine settimana e studio la neurologia, e gli effetti degli aggiustamenti anche su pazienti reali. Caro Erik stai molto attento perchè le manipolazioni, come le chiamate voi, possono causare dissezione dell'arteria vertebrale se fatte in certe maniere.
    2° punto: l'aggiustamento viene fatto non solo per migliorare la biomeccanica, ha effetti neurologici, e se non siete specializzati in certe cose vi invito io a farvi da parte, perchè anche se sono ancora in una università, e me ne vanto, so molte piu cose di voi sulla neurologia mi sembra di capire. Ho visto il Dr. Frederich Carrick (chiropratico neurologo molto famoso in US) mettere in piedi persone dopo ictus, mmmm effetto placebo?? sicuro, magari per voi.
    3) comprendo che sia difficile per menti molto razionali comprendere certe cose ma per lo meno, anche se condivido la mancanza di studi rilevanti, non giudicate prima di vivere certe esperienze, e lo dico sul serio. Persone come voi fanno proprio passare la voglia di tornare in Italia a lavorare!
    4) Sig. Erik, anche lei molto esperto di "manipolazioni vertebrali", perchè non ci illumina su come effettua una manipolazione; per esempio, in base a quali parametri neurologici decide il lato dove farla? Sicuramente saprá le vie stimolate in ogni aggiustamento no? E magari anche che una manipolazione fatta con ativazione di certi musculi volontariamente da parte del paziente, ha effetti incredibilmente diversi sul cervello, anche se il Dr. Di Grazia lo smentisce, vista la sua grande esperienza sul campo, immagino.
    5) per concludere, siamo d'accordo su una cosa, servono piu studi scientifici su campioni più validi. Ma questo problema è comune purtroppo tra chiropratici. Primo perche è difficile seguire metodi rigorosi per acquisire la validità scietifica che si richiede nelle revisioni Cochrane, secondo perchè è piu facile lavorare nella propria clinica e non affannarsi tanto a dimostrare certe cose con studi che implicano soldi, tempo ed energie.

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    1. siamo d'accordo su una cosa, servono piu studi scientifici su campioni più validi. Ma questo problema è comune purtroppo tra chiropratici.

      Quindi possiamo discutere per giorni, si resterebbe sempre nel campo delle supposizioni, ipotesi e pareri personali, tutto bello ed interessante ma che non può essere applicato su un paziente se si intende lavorare con correttezza ed onestà. Ad oggi sappiamo che la chiropratica non ha alcuna plausibilità e che, quando provata, funziona poco e niente (ed ha qualche rischio, soprattutto sui bambini). Se e quando qualcuno dimostrerà il contrario ne riparleremo.

      Saluti.

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    2. per iniziare, che le manipolazioni cervicali possano causare dissezione dell'arteria vertebrale (o anche una pseudodissezione, che é molto peggio per il paziente) ormai lo sanno tutti, sicuramente non é un chiropratico che deve insegnarmelo, che poi le "mobilizzazioni" o "manipolazioni" stimolino il SNA nel breve periodo, é risaputo da studi di neurofisiologia vecchi di almeno 10 anni.
      Se poi vogliamo chiamarli aggiustamenti, normalizzazioni, manipolazioni, mobilizzazioni o vattelapesca, sono sempre impulsi HVLA che possono essere fatti in base a determinati parametri scelti dall'operatore sulla base dell'esame obiettivo e del risultato che voglio ottenere.

      Potremmo disquisire anni sulla tipologia di ictus (ischemico o emorragico) e sui deficit funzionali residui. Se é per quello ho un paziente che ha subito 2 ictus, e gli é riamsto solo un poi di ipoestesia sul territorio di C8, senza deficit motori, senza fare nulla, nemmeno fisioterapia, quindi il discorso ho visto, te lo puoi anche tenere...

      In merito ai parametri neurologici della manipolazione, dobbiamo allora decidere se la manipolazione ha effetti neurologici o no, visto che nello stesso commento hai detto che prima non li ha, poi sì... Quindi?

      Per utilizzare le TEM con il movimento oculare per inibire la muscolatura sub-occipitale innervata da C1, e manipolare l'atlante in anteriorita o posteriorità, o in trazione (la più sicura), non sono necessari 10 anni di studio.

      Ti svelerò un segreto: non siete gli unici detentori della scienza medica, anche altre professioni sono molto attente in quello che fanno. L'unica differenza é se si vuole agire in maniera scientifica, o se si vuole piegare la scienza alla filosofia dell'energia vitale che scorre attraverso i nervi e cercare giustificazione in quello che si fa solo attraverso studi di neurofisiologia. Quando cominceremo a parlare di evidence based PRACTICE, potremmo parlare seriamente...

      Cmq, ritorna il discorso umiltà... Pensare di sapere più degli altri, comporta un pericolo per il paziente... non stai facendo fare una bella figura ai chiropratici, sai?

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  62. Mi sono dimenticato una cosa:
    in USA il maggior numero di danni derivanti da manipolazioni, sono proprio in seguito a manipolazioni chiropratiche, tanto che, la presenza di dolore cervicale o irradiato con una seduta di trattamento chiropratico negli ultimi 30 giorni in anamnesi, é considerata una RED FLAG e necessita di immagine radiografica e risonanza prima che possa essere preso in carico dal fisioterapista (quindi con ulteriore visita medica). Tutto ciç é ovviamente consolidato dalla letteratura scientifica, molta letteratura scientifica e di alta qualità...

    Quindi, ricordati sempre di avere rispetto per le altre professioni. Ripeto, il chiropratico non é il detentore della verità...

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  63. Dott. Di Grazia complimenti per l'articolo, per tutto il blog in generale, per il suo ultimo libro che ho letto d'un fiato, ma anche per l'infinita pazienza con cui risponde a commenti ripetitivi illogigi ed irrispettosi della sua persona.

    Mi chiedo come faccia a rimanere calmo e professionale...

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  64. terribile quanto sia frustrante leggere un articolo come questo in italia, quando altrove certe discipline sono pane quotidiano.
    dovrebbe vedere quanta gioia c'è negli occhi dei pazienti dei chiropratici, dopo anni anni di infiltrazioni, cortisone, anti-infiammatori e tanto dolore... in poche sedute le persone guariscono.
    la letteratura scientifica a riguardo è enorme... a partire da JMPT se non ha tempo per cercare su pubmed le posso fare io la ricerca, anche se il tempo di noi tutti è poco ed è sacro e va sempre speso in maniera autentica.
    se lei con vera umiltà sapesse chiedere ad un dottore in chiropratica di poter assistere ad un pomeriggio di visite cambierebbe idea a meno che lasciasse fuori i preconcetti che ha. la medicina curava con le sanguisughe fino a poco tempo fa, ma a nessuno verrebbe in mente di criticarla per questa ragione, quindi osservi la chiropratica oggi, quella insegnata nelle università americane ed europee che fanno riferimento alla world federation of chiropractic, parter del who con cui si sono anche determinate delle linee guida ( http://www.who.int/medicines/areas/traditional/Chiro-Guidelines.pdf).
    le ricordo inoltre che negli anni '80 l'american medical association perse un processo per diffamazione contro l'american chiropractic association: nonostante la chiropratica venisse regolarmente insegnata nei college americani con protocolli educativi elevatissimi accettati e riconosciuti dalle istituzioni, nonostante la libertà di professare l'attività di chiropratica in piena legalità la calunnia è stato l'unico modo per screditarla dato che invece l'indice di riuscita è elevatissimo a tal punto che le assicurazioni da decenni rimborsano i pazienti, preferendo la chiropratica a terapie mediche in ambito osteo-articolare perché hanno maggior successo, costo minore, riduzione delle recidive legate ai problemi per cui si è deciso di consultare. l'ama gettava fango su una disciplina che aveva aiutato decine di milioni di pazienti in america:l'ama perse il processo e dovette pagare i danni.
    la prego, perda un po' del suo tempo sul campo. dibattere con parole come scientifico non scientifico, pseudo scienza ecc. giova poco a tutti a lei compreso, perché i pazienti che di epistemologia e terminologia capiscono poco, guidano e guideranno il trend in base alla loro soddisfazione e le cose cambiano più rapidamente di quanto noi possiamo immaginare. c'è spazio per tutti, soprattutto per le persone autentiche e per quelli con la mente pulita da preconcetti.
    buon lavoro,
    dioscoride.

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    1. dovrebbe vedere quanta gioia c'è negli occhi dei pazienti dei chiropratici, dopo anni anni di infiltrazioni, cortisone, anti-infiammatori e tanto dolore... in poche sedute le persone guariscono.

      La stessa identica cosa che dicono quelli che curano i tumori con l'acqua energetica. Io credo che nella vita bisogna decidere da che parte stare: la medicina o la stregoneria (a volte ciarlataneria), questo non dipende da me o dai medici ma dai chiropratici. Se in poche sedute le persone guariscono ma negli studi scientifici si vede che non guariscono nemmeno dopo molte sedute e qualcuno ci resta pure secco, decidetevi: fate le cose per bene o autodefinitevi stregoni.

      se non ha tempo per cercare su pubmed le posso fare io la ricerca

      Guardi che nel post che sta commentando ci sono tanti link a studi su PubMed, c'è qualcosa di nuovo?

      se lei con vera umiltà sapesse chiedere ad un dottore in chiropratica di poter assistere ad un pomeriggio di visite cambierebbe idea

      L'ho fatto. Uno che diceva di poter curare in poche sedute una mia parente con un tumore al fegato.
      Dopo una serie di manovre a caso le ha messo una borsa dell'acqua calda sull'addome, questo per 6 sedute, 780 euro, la mia parente non c'è più, non ha avuto nessun beneficio ed ha buttato i suoi soldi. È anche vero che se ne avesse avuto beneficio, sempre di ciarlatano si sarebbe trattato.

      la medicina curava con le sanguisughe fino a poco tempo fa

      Poco...diciamo fino a più di 200 anni fa. Qualche progresso lo abbiamo fatto. Ora per esempio potrebbe spiegarmi i progressi fatti dalla chiropratica dalla sua creazione ad oggi e quali concetti di partenza ha poi negato alla luce delle nuove conoscenze scientifiche, sono curioso, aspetto una risposta per favore... :)

      negli anni '80 l'american medical association perse un processo per diffamazione contro l'american chiropractic association

      Non lo sapevo. Ma anche se fosse?
      Le dico allora che negli anni 2000 l'american chiropractic association ha perso la causa che aveva intentato (per diffamazione) contro Simon Singh. Chissà cosa c'entra una causa, una questione legale, con l'efficacia di una pratica terapeutica.

      c'è spazio per tutti, soprattutto per le persone autentiche e per quelli con la mente pulita da preconcetti.

      Lo spazio c'è per tutti ma per la salute solo per chi è onesto, corretto e non fa giri di parole per vendere un prodotto scadente.
      I chiropratici entrino nell'ambito della scienza, pubblichino ricerche scientifiche, dimostrino scientificamente di avere ragione, in quel momento diventeranno esponenti della comunità scientifica, finché non lo faranno saranno esponenti di una delle tante pratiche senza base scientifica nate per colmare un vuoto ed un mercato piccolo ma costante. In parole ancora più povere, un chiropratico non può dire "io curo ma le mie cure non possono essere provate scientificamente" ma poi pretendere di essere scienza, non so se mi spiego.

      Dipende dai chiropratici, non da me.

      Saluti.

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  65. Ah in effetti il fatto che un tribunale che non sa nulla di medicina si sia pronunciato su una causa che non ha nulla a che fare l'efficacia della medicina è un punto a favore!
    Ottimo!
    Non mi serve altro per affidarmi a qualche cialtrone che ha a malapena finito la scuola dell'obbligo per farmi spaccare le ossa!

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  66. Signor pedanio guardi come studente di chiropratica le posso garantire che appena mi laureo io e tanti altri italiani continueremo a cambiare il panorama italiano in meglio e non servono studi..quelli tanto come vede possono sempre essere screditati da un medico che dice che non provano nulla e la gente del popolo gli crede..come ha fatto mio nonno e altri miei parenti..adesso lui non cammina, problemi ai reni per i farmaci, al cuore etc. Una cosa è sicura, appena apriranno anche l'università in Italia nel 2017 vedrä che sta gente abbassa la cresta. E io sarò sempre in prima fila pronto a dimostrare dal vivo l'effetto della chiropratica a gente che non ha ancora capito di cosa si tratta e parla nei suoi blog a sproposito. Saluti

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  67. È vero (come mi è stato detto da un medico) che il codice deontologico vieta di somministrare cure che non siano state ufficialmente approvate come valide o di ingannare il paziente con cure fasulle?
    Se si, questo divieto ha delle conseguenze legali o anche solo legate a sanzioni nell'ambito dell'ordine (albo?) dei medici?

    Se così fosse la cosa farebbe a pugni col fatto che solo dei vero dottori possono praticare l'omeopatia o altre pseudoscienze permesse solo ha chi ha una laurea in medicina... com'è possibile?

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    1. È vero (come mi è stato detto da un medico) che il codice deontologico vieta di somministrare cure che non siano state ufficialmente approvate come valide o di ingannare il paziente con cure fasulle?

      Vero.

      Se si, questo divieto ha delle conseguenze legali o anche solo legate a sanzioni nell'ambito dell'ordine (albo?) dei medici?

      Assolutamente sì, per i comportamenti meno gravi in genere c'è un richiamo o una sospensione, per quelli più gravi anche la radiazione.

      Se così fosse la cosa farebbe a pugni col fatto che solo dei vero dottori possono praticare l'omeopatia o altre pseudoscienze permesse solo ha chi ha una laurea in medicina... com'è possibile?

      Dovrebbe chiederlo agli ordini dei medici, che in alcuni casi hanno come presidente un omeopata. I latini dicevano "pecunia non olet".
      :)

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    2. Da Osteopata chiedo: come mai i medici collaborano sempre più di frequente con gli osteopati?

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    3. come mai i medici collaborano sempre più di frequente con gli osteopati?

      Boh, forse per dividersi i guadagni e scambiarsi pazienti, lo chieda a chi lo fa.
      :)

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    4. Considerando che sono suoi colleghi qualche domanda me la farei ... È comunque non mi sembra la sua una risposta esaustiva. Dovrebbe informarsi e tenerne conto, piuttosto che fare illazioni senza fondamento. Visto che ho due medici di famiglia che mi inviano regolarmente persone per aiutarle, perché questo è lo scopo dell'osteopatia.

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    5. Affermazioni senza prove possono essere smentite senza prove, quindi hai torto.
      Se l'osteopatia funziona è così complesso fare uno studio a doppio cieco e pubblicarlo su Nature invece che sproloquiare su un blog senza portare manco uno straccio di prova?
      Davvero, se il mio medico mi mandasse a bere a acqua di mare non significa che l'acqua di mare funziona ma che il mio medico è un pirla.
      Stessa cosa per l'osteopatia.

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    6. Considerando che sono suoi colleghi qualche domanda me la farei

      In realtà me le sono fatte da tempo e la risposta è che anche tra i medici (ovviamente) esistono quelli che mettono il portafogli davanti all'interesse dei pazienti.

      ho due medici di famiglia che mi inviano regolarmente persone per aiutarle, perché questo è lo scopo dell'osteopatia

      Quale, farsi inviare i pazienti dai medici di famiglia?
      Boh, in ogni caso non cambia nulla, io conosco un paio di colleghi che per aiutarli hanno consigliato viaggi a Medijugorie ai loro pazienti, che ci vogliamo fare, non possiamo pretendere che tutti i professionisti siano seri e preparati.
      Personalmente i miei pazienti li invio (quando li invio) solo a professionisti che usano pratiche scientifiche e con risultati dimostrati, perché per me il loro benessere viene prima di tutto.

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    7. Intuisco che non è una persona con cui portare avanti una conversazione costruttiva, in quanto ancorato nella sua ideologia. Spero un giorno si possa ricredere e comprendere l'importanza di approcci alternativi come l'osteopatia e la chiropratica . Saluti

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    8. Intuisco che non è una persona con cui portare avanti una conversazione costruttiva, in quanto ancorato nella sua ideologia.

      Ma che ideologia, una conversazione costruttiva su una terapia medica verte sulla letteratura scientifica, le evidenze, trial e progetti in corso, nuove pagine di fisiologia, non sui medici di famiglia che le inviano i pazienti o sull'amico del cugino che gli è passato il callo al piede, suvvia.

      Spero un giorno si possa ricredere e comprendere l'importanza di approcci alternativi come l'osteopatia e la chiropratica .

      Il giorno in cui ci sarà sufficiente evidenza scientifica per l'osteopatia o la chiropratica ma anche l'agopuntura o l'omeopatia, la chiamerò (e la chiameremo) medicina, la useremo tutti, medici e pazienti, non ci sarebbe nessuna ragione per non farlo. Fino a quel giorno si parlerà di pseudomedicine, utili solo a (alle tasche) di chi le vende.
      Le ripeto una cosa che ormai è per me uno slogan: il giorno in cui gli "alternativi" vorranno essere presi sul serio, parlino di medicina, non di stregoneria.
      :)
      In bocca al lupo.

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  68. Vorrei segnalare la tecnica FASCIAL MANIPULATION in cui mi sono recentemente imbattutto parlando con un allievo di questa disciplina.
    Non posto il link per non violare le regole del blog, ma da quanto si apprende sulla homepage sembrerebbe avere qualcosa a che fare con l'osteopatia. L'ideatore sarebbe un italiano,tale Luigi Stecco.
    Pur rimanendo scettico sulla bontà dei trattamenti proposti non ho le competenze necessarie per valutare le pubblicazioni a cui rimandano i vari link sul sito.

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    1. Pratica senza alcuna base scientifica basata su alcuni concetti della chiropratica (a loro volta non provati). Un prodotto commerciale come un altro insomma.

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  69. Sono fisioterapista e nel settore sanitario da anni. Ho scelto di evitare di seguire un percorso formativo aggiuntivo in osteopatia per vari motivi pur avendo formazione, pratica ed esperienza di terapie manuali e di tecniche utilizzate anche in osteopatia. In Italia l'osteopatia e la chiropratica sono strumentalizzate in maniera troppo commerciale. Sono troppi gli operatori formati in osteopatia che si credono i"nuovi guru" e i 'risolutori' dei problemi di una clientela sprovveduta e psicologicamente debole. La definizione alternativa e piû che mai azzeccata dell'osteopata é: colui che specula su ogni informazione possibile in suo possesso per giustificare un trattamento manuale alle persone disinformate ma fiduciose al fine di essere pagato per tirare a campare. Un medico o un fisioterapista hanno un approccio piû cauto, razionale e ragionevole. Conoscono per formazione e deontologia i propri limiti e il proprio territorio di azione. Ogni scusa per l'osteopata ma anche per il chiropratico invece é buona per posare le mani sul corpo dei clienti e spillare loro soldi. Pensate solo a quante patologie o disturbi si rivolge l'osteopatia...come se non bastasse risolve pure i disturbi psico-somatici. E' come pensare ad un medico che ha 10-15 specialità...ma ci pensate? meno male che un ortopedico dopo decine di anni di studio si limita al proprio territorio di competenza con alta specificità e senza il bisogno di dovere speculare su altre branche della medicina. Ma non sarà che forse fa comodo all'osteopata essere tuttologo e tirare acqua al proprio mulino. Quando parli con un osteopata ti accorgi di come non si rendano conto di certi elementi....non sono in grado di avere un approccio oggettivo perché manca la presa di coscienza dei propri limiti e la critica oggettiva alle varie tecniche apprese durante i corsi che spesso e volentieri rappresentano una religione indiscutibile. Al giorno d'oggi non dovrebbero piû esistere i tentativi terapeutici, tanto meno un paziente che risente negativamente di un trattamento manuale.E' dura da digerire per gli addetti ai lavori e i praticoni sapienti ma oggi il vero e unico professionista é colui che ti garantisce risultati,altrimenti non ti tratta e non ti chiede soldi. Non esiste proprio che dopo un trattamento osteopatico abbiate delle ripercussioni sul vostro stato di salute (nuovi dolori o peggioramento di quelli pre-esistenti) perché questi sono al 100% i risultati dell'eccesso di sicurezza e di convinzione.

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  70. "Pensate solo a quante patologie o disturbi si rivolge l'osteopatia...(...) E' come pensare ad un medico che ha 10-15 specialità"
    Ma è proprio la genialità dell'approccio olistico: se sei osteopata tutto è collegato alle ossa, se sei iridologo tutto è collegato all'iride, se sei reiki master tutto è collegato agli squilibri energetici, se sei hameriano tutto è collegato ai conflitti interiori, se proponi la dieta alcalina tutto è collegato all'alcalinità, non c'è bisogno di sapere anche come funzionano tutti quei noiosi organi e apparati uno per uno suvvia!

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    1. Brava! In effetti anche il medico sa che tutti gli organi sono collegati, basta studiare biochimica, fisiologia umana, immunologia...ma vuoi mettere lo sbatti? :-P

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  71. Io non so come fai, Salvo, a rimanere così calmo e paziente. Di fronte ad alcuni commenti di una certa "veemenza" mi sono messa a sorridere, perché li ho trovati di una ingenuità che fa quasi tenerezza.

    Aggiungo un mio ulteriore contributo, sperando che lo sia, alla discussione.

    Io ho conosciuto svariati fisioterapisti anche osteopati e, per quanto attiene al loro lavoro fisioterapico, ho sempre trovato che integrassero le conoscenze di fisioterapia e osteopatia in maniera molto seria e funzionale. Molte credenze che sono alla base dell'osteopatia sono sciocchezze, ma a parte discuterne pacatamente, non ho mai trovato disonesti che pretendessero di curare malattie non scheletriche con manipolazioni. Ho invece trovato fisioterapisti che usavano alcune manovre mutuate dall'osteopatia in modo ragionevole e con un discreto successo.
    Non ho mai sentito (per fortuna, se no sarei corsa dalla polizia) di gente curata con le borse dell'acqua calda per il cancro.

    A proposito del "che male vuoi che faccia" ti propongo questa perla:

    "Dotor, Dotor, se pol bevar el caffé co a diarrea?"
    "Beh, se ghe piase..."

    Ciaooo

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  72. "Tutto è affidato a corsi privati di durata variabile, a tempo pieno o parziale, senza controllo, che rilasciano dei titoli che non hanno valore accademico o legale"

    Per quanto riguarda la chiropratica quest'informazione è falsa. I studi sono al minimo 5 anni e sono lauree universitari.
    Per correttezza intellettuale sarebbe bene aggiornare il suo articolo.

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    1. I studi sono al minimo 5 anni e sono lauree universitari.

      Mi indicherebbe una o più facoltà di chiropratica di università pubbliche italiane che rilasciano il titolo di laurea in chiropratica, cosi aggiorno?
      Grazie.

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    2. In Italia non ci sono facoltà, ma non ci sono neanche corsi privati di durata variabile e che rilascisano titoli senza valore che permettono di diventarlo.

      Significa che ogni chiropratico in Italia ha studiato all'estero, chi dice di aver seguito un corso in Italia per essere Chiropratico è sicuramente un ciarlatano.
      Da lì l'inesattezza dell'affermazione.
      Grazie a lei.

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    3. In Italia non ci sono facoltà, ma non ci sono neanche corsi privati di durata variabile e che rilascisano titoli senza valore che permettono di diventarlo.

      Ah ecco, quindi prima di accusare il prossimo di dire falsità è bene informarsi. Quello che ho descritto è ovviamente (ed è specificato dopo) riferito al nostro paese. All'estero il chiropratico è un medico che poi si specializza. In Italia esistono diverse scuole (o università) private che rilasciano titoli di "chiropratico" che ovviamente non hanno nessun valore accademico. Che è quello che ho scritto.
      Saluti.

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    4. Quali università o scuole rilasciano diplomi di chiropratica che valgono niente in Italia?
      Sarebbe una truffa.
      Forse dato che non c'è una normativa no?

      Cmq visto l'andazzo generale non dubito che qualche furbo faccia corsi non riconosciuti e nel caso sia così mi scuso con lei. Rimane il fatto che quelli non sono corsi di chiropratica anche se pretendono di esserlo, per cui chi è chiropratico in Italia ha per forza un diploma di laurea magistrale.

      Poi ci sarà chi pretende, ma quanti casi di chi pretende essere medico e fa' solo danni?
      Anch'io potrei dire di esserlo, ma sono ingegnere.

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    5. Sul sito dell'associazione italiana di chiropratica: "Al momento in Italia non esistono scuole riconosciute dall’Organismo Mondiale sulla Chiropratica".

      Che è quello che ho scritto io.

      Ma in Italia ci sono scuole ed università private (che già per definizione non possono rilasciare titoli accademici) che pubblicizzano corsi per "operatore di chiropratica" e sono tante e questi "diplomi" non valgono nulla.
      Visto che non posso fare pubblicità, si faccia un giro con Google cercando "diploma di chiropratico".
      ;)

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    6. Ma, ho trovato corsi di kinesiterapia che mettono chiropratica nel testo descrittivo, e corsi di osteopatia. Altri siti che dicono che per studiare chiropratica bisogna andare all'estero.
      Cmq purtroppo gli abusivi ci sono sempre quindi su questo le credo senza problemi.

      Lei scrive nel primo paragrafo che non ci sono corsi di laurea punto(e li magari può sembrare tendenzioso).

      Parecchi paragrafi dopo, dice prima che la chiropratica usa pietre, aromi...a me non risulta che nessuna tecnica chiropratica si basi su cose del genere.(Forse perchè qualcuno nel '800 era un po' atipico le è venuto da fare un po'di sarcasmo)
      E dopo in effetti specifica che all'estero la situazione è diversa, senza specificare che comunque nel mondo chi è chiropratico ha per forza una laurea in quello. In caso contrario è solo un impostore, che sia medico massaggiatore o quello che vuole lei.

      A me sembra che approfondire dopo è un conto, specificare cose tralasciate all'inizio dà l'idea di una novella come tipo di struttura narrativa.
      Dato che mi sembra che lei si impegni per informare le persone(e gliene do atto) e dubito che voglia passare per la controparte di chi scrive bagianate che non stanno ne in cielo ne in terra, le consigliavo di rettificare le informazioni in modo più intelettualmente onesto.

      Detto questo le auguro di proseguire la sua missione nel miglior dei modi e la saluto.

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    7. Guardi, giusto per renderle più semplice la ricerca, io al terzo risultato di Google ho trovato un sito che offre corsi per operatori di chiropratica, che alla fine dice:

      "Al termine del corso, ai partecipanti che avranno adempiuto agli obblighi di frequenza e che avranno superato gli esami intermedi e finali verrà rilasciato l’Attestato riportante la dicitura di Operatore in Chiropratica, da parte dell’Ente Certificatore convenzionato con Formula Benessere denominato SINAPE FELSA CISL.
      Non si tratta di un diploma di laurea, ovviamente, ma di un attestato di frequenza che riporta la dicitura di Operatore in Chiropratica."

      Bene, a cosa serve questo "attestato"?
      E questo è solo una delle tante "università" o "scuole" che offrono attestati o diplomi di operatore di chiropratica che, in soldoni, non valgono nulla. Io sono un medico e domani potrei dire di essere un chiropratico, anche senza attestato o con l'attestato solo per avere una carta che fa scena, in Italia non c'è neanche un albo ufficiale, chi si è laureato in America ha fatto tutto un altro percorso (come per gli osteopati) ma in Italia non c'è nessun titolo valido legalmente o corsi universitari o ufficialmente riconosciuti da qualche istituzione.

      Parecchi paragrafi dopo, dice prima che la chiropratica usa pietre, aromi...a me non risulta

      Molti chiropratici mescolano la loro disciplina con altre pseudoscienze e ciarlatanerie. Oltre ad aver letto la descrizione di queste cose nei siti di vari chiropratici ne ho visti due personalmente (uno molto "noto" ed attivo), uno dei quali usava chiropratica erbe, pietre ed oli per una malata di cancro. È un chiropratico americano, laureato in America e ben conosciuto.

      Lei può interpretare ovviamente le cose come preferisce ma le assicuro che prima di scrivere mi documento molto e non invento nulla, se ho ottenuto un po' di attendibilità in questi anni è proprio perché MAI una volta qualcuno ha smentito un fatto o un comportamento da me riportato, non ho né voglia né tempo (né interesse) di inventarmi storie su questi temi.

      Saluti.

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  73. Buonasera innanzitutto. Ho letto il suo articolo non senza un certo sgomento iniziale (che però si è via via trasformato in un sorriso in verità...). Cmq, io sono un Chinesiologo clinico con un master in posturologia e osteopatia clinica integrata (master Universitario) nonché un Osteopata con una formazione di 6 ANNI presso una struttura in Roma che ha l'egida dell'Università La Sapienza!! Questa formazione secondo lei non mi permetterebbe di conoscere il funzionamento del corpo umano?? e sempre secondo lei il corpo umano deve essere analizzato e studiato solo nel momento in cui si è già instaurata la malattia o patologia??? e ancora sempre secondo la sua opinione è possibile scindere il suddetto corpo umano ed analizzare e studiare solo 1 delle 3 componenti costituenti che sono corpo, psiche ed anima (di cui la scienza non ne conosce l'origine ne sa definirla tra l'altro).....??? ed ancora ha letto qualcosa a riguardo della PNEI....conosce ergo i meccanismi di regolazione di ormoni ed altri neurotrasmettitori..??? ed ha mai sentito parlare dell'EPIGENETICA....e di come viene COSTANTEMENTE modificato il nostro patrimonio genetico dalle iterazioni ambientali, sociali e culturali...??? e ancora, parlando di scientificità, lei conosce la madre si tutte le scienze e cioè LA FISICA ...???.... sui principi della quale si basano TUTTE le altre scienze ivi compresa la medicina..???.....e sa cosa c'è alla base della realtà di cui lei e tutti noi siamo fatti.....????????......una vibrazione!!!! anzi per dirla correttamente una ONDA VIBRAZIONALE di INFINITE POSSIBILITA' che collassando entra nello spazio-tempo e diviene reale!!!! Potrei continuare all'infinito ma lo scopo del mio intervento è semplicemente farle capire (o insegnarle se vuole) che di questo mondo ancora nn sappiamo nulla e più lo analizziamo, più aumenta l'indeterminazione e più ci allontaniamo dalla verità!!!

    Cordiali saluti.

    Dott. Gianluca Riti

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    1. Questa formazione secondo lei non mi permetterebbe di conoscere il funzionamento del corpo umano?

      Anche una massaggiatrice conosce il corpo umano ma non esistono lauree in massaggio che rendano scientificamente provato che con esso si possano curare le malattie. L'osteopatia e la chiropratica sono vecchie discipline senza base scientifica che non curano nulla, se non i conti in banca di chi le vende.

      sempre secondo lei il corpo umano deve essere analizzato e studiato solo nel momento in cui si è già instaurata la malattia o patologia?

      No. Io il corpo umano l'ho studiato prima nella sua normalità, poi in patologia. Sono le basi del percorso accademico del medico.

      sempre secondo la sua opinione è possibile scindere il suddetto corpo umano ed analizzare e studiare solo 1 delle 3 componenti costituenti che sono corpo, psiche ed anima (di cui la scienza non ne conosce l'origine ne sa definirla tra l'altro)

      In medicina si studiano corpo e psiche, l'anima la studiano i preti o i filosofi.

      ha letto qualcosa a riguardo della PNEI

      Certo. Una pratica interessante, ancora agli albori, in mano a molti ciarlatani.

      ha mai sentito parlare dell'EPIGENETICA....e di come viene COSTANTEMENTE modificato il nostro patrimonio genetico dalle iterazioni ambientali, sociali e culturali...?

      Ovvio. In medicina si studia anche questo.

      ancora, parlando di scientificità, lei conosce la madre si tutte le scienze e cioè LA FISICA ...?

      Certo. È una delle prime materie che si studiano in medicina.

      sui principi della quale si basano TUTTE le altre scienze ivi compresa la medicina..?

      La medicina non è una scienza. Si basa sulla scienza, l'esatto contrario di quello che ha scritto.

      sa cosa c'è alla base della realtà di cui lei e tutti noi siamo fatti.....????????......una vibrazione!!

      Conosco i vibratori, sono un ginecologo e sono diffusi strumenti di sollazzo personale. Non tutti siamo vibranti, chi non usa vibratori o macchinari che causano vibrazioni non vibra.

      lo scopo del mio intervento è semplicemente farle capire (o insegnarle se vuole) che di questo mondo ancora nn sappiamo nulla e più lo analizziamo, più aumenta l'indeterminazione e più ci allontaniamo dalla verità!

      Capisco perfettamente. Sono d'accordo con lei ma qualcosa sappiamo. È vero però che c'è chi non sa nulla ma ci tiene a farlo sapere in giro.

      Saluti!

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  74. Salve e complimenti per il blog.
    Sono un terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva (professione sanitaria che prevede 3 anni di formazione universitaria) e dopo la laurea presso "La Sapienza", sto facendo un percorso di formazione di 6 anni presso una scuola di osteopatia a Roma. Il percorso prevede una formazione a tempo "part-time" in quanto già proveniente da una pregressa formazione universitaria in scienze riabilitative. Attualmente mi trovo al 4° anno.
    Partendo dal presupposto che i principi dell'osteopatia non sono esclusivamente quelli indicati nell'articolo (e comunque anche quelli descritti andrebbero sviluppati, per dovere di cronaca, in modo decisamente più complesso/completo), personalmente credo sia necessario entrare nello specifico del lavoro dell'osteopatia prima di descriverlo. Anzitutto il terreno su cui si muovono le tecniche osteopatiche sono una conoscenza dell'anatomia e della fisiologia molto approfondita e in secondo luogo la capacità di riconoscimento della grande variabilità tra gli individui. Detto questo credo sia quantomeno riduttivo oltre che completamente errato parlare di allineare ossa o di curare patologie. L'osteopatia NON cura patologie e chi afferma questo è un ciarlatano oltre che un disonesto. L'osteopata si occupa di ridurre le disfunzioni somatiche e le restrizioni di mobilità a livello articolare, viscerale, muscolare, fasciale (per la cronaca il sostantivo "miofasciale" non vuol dire "muscolare e quello che c'è intorno, ma descrive un insieme istologico abbastanza articolato e oggetto di studio anche in campo medico allopatico), che in un secondo momento possono portare all'instaurarsi di una patologia nosograficamente riconosciuta.
    L'osteopatia è una medicina alternativa che non persegue il trattamento sintomatico ma cerca di risalire alla causa (dove possibile) della sintomatologia algica.
    Una parte fondamentale del mio percorso di formazione all'interno della scuola riguarda il riconoscimento delle sintomatologie trattabili dall'osteopatia e quelle invece di interesse medico-chirurgico, motivo questo per cui il risultato di un percorso terapeutico osteopatico risulta migliore, quanto maggiore è la collaborazione con i medici che ruotano attorno al paziente.
    Nell'articolo si parla di protocollare il trattamento: chi conosce l'osteopatia sa bene che la valutazione e il trattamento si muovono su un campo di tipo qualitativo, cosa questa, che rende impossibile la stesura di un protocollo.
    Credo fermamente che l'unico modo per dimostrare l'efficacia dei trattamenti osteopatici sia quello di porre maggiore attenzione all'aspetto metabolico e biochimico e, finalmente, la ricerca si sta muovendo verso questa direzione, dimostrando, ad esempio, variazioni di concentrazione ormonale a livello locale e a distanza, dopo alcuni tipi di trattamenti e manipolazioni.
    Mi auguro che la comunità scientifica si ponga nei confronti dell'osteopatia con atteggiamento positivo, cercando di favorire quello che in pochi decenni (la ricerca in osteopatia è nata praticamente adesso) sta lentamente cominciando a venire fuori.
    Un saluto.

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    1. L'osteopatia NON cura patologie

      Primi due siti di osteopatia che ho trovato con Google:
      1) "Si rivela efficace in diversi disturbi [...] come cervicalgie, lombalgie, sciatalgie, artrosi, discopatie, cefalee, dolori articolari e muscolari da traumi, alterazioni dell’equilibrio, nevralgie, stanchezza cronica, affezioni congestizie come otiti, sinusiti, disturbi ginecologici e digestivi."

      2) "I disturbi su cui l'osteopatia può agire interessano l'apparato neuro-muscolo-scheletrico, cranio-sacrale e viscerale. "

      Non so che differenza lei percepisca tra i termini "patologia" e "disturbi" e non so se considera le artrosi, le otiti, le sinusiti e le nevralgie qualcosa di diverso da una malattia ma...mettetevi d'accordo. :)

      chi conosce l'osteopatia sa bene che la valutazione e il trattamento si muovono su un campo di tipo qualitativo, cosa questa, che rende impossibile la stesura di un protocollo.

      Una delle basi del metodo scientifico è la dimostrabilità (e la falsificabilità). Se una pratica che si vuole definire scientifica non è dimostrabile, non può chiamarsi scientifica. Si tratta di definizioni basilari.

      Mi auguro che la comunità scientifica si ponga nei confronti dell'osteopatia con atteggiamento positivo

      La comunità scientifica non avrebbe nessun problema di porsi "positivamente", anzi, avere un reale metodo di cura in più non sarebbe che un vantaggio. Per me è esattamente al contrario. Finché l'osteopatia usa termini e teoremi paranormali, finché si mette a fianco dei ciarlatani (accade molto spesso, lo sa? Antivaccinismo, medicine alternative, terapie fasulle, hanno un buon numero di osteopati tra i loro fans), finché gli studi non dimostreranno almeno sufficientemente che l'osteopatia sia un modo per donare benessere e non un modo per fare promesse illusorie, parleremo di medicina alternativa senza base scientifica.

      Felice di vedere cambiare la storia della medicina, aspettiamo da più di 200 anni, però sbrigatevi. :)
      Saluti!

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  75. Quello che si sta cercando di spiegare é che il ragionamento “clinico” di queste professioni avviene su un modello diverso da quello biomedico.
    Lei é un medico, il fondamento della sua professione é il riconoscimento di patologia, e, giustamente, per lei questa é la medicina. Per patologia, ovviamente, intendiamo una "alterazione strutturale delle molecole dell'organismo" (Pontieri) che vanno a alterare lo stato di salute (io direi, anche se appare tautologico, che semplicemente generano un processo morboso, poi mi spiego).

    In questo, il medico, tutt'oggi, é ancora fisso al concetto di salute come di assenza di malattia, invece che come benessere bio-psico-sociale (OMS).
    Egli opera, infatti, all’interno di un sistema internazionale di classificazione che é ICD-10, in cui vengono elencate tutte le patologia riconosciute dalla comunità scientifica (una specie di DSM).

    La critica al sistema medico é semplicemente che il modello biomedico non é l'unico modello di interpretazione dei problemi di salute del paziente (salute intesa come benessere bio-psico-sociale). Per esempio il fisioterapista non opera in base alla patologia, ma DOVREBBE OPERARE in base alla funzionalità, inserita anch'essa all'interno di un sistema internazionale di classificazione (ICF), in cui si considera struttura e funzione dell'organismo, ma soprattutto (per il fisioterapista) attività e partecipazione dell'individuo alla vita sociale (con enfasi sulla attività).
    Faccio un esempio: il paziente ha una diagnosi di lombalgia (che significa dolore lombare). Questa diagnosi non definisce minimamente nè l'eziologia, nè la patogenesi, (infatti bisognerebbe riconsiderare se sia corretto o no definirla diagnosi o patologia). Il problema del paziente non sarà tanto il dolore di per sè (per quello esistono analgesici), ma l'impossibilità ad effettuare le sue attività lavorative o ricreative a causa del dolore (quindi limitazione alla attività, tipo correre, e alla partecipazione alla vita sociale, tipo partita di calcetto con gli amici). Ma tale limitazione potrebbe essere ovviamente data anche da altre problematiche (una gonalgia, oppure una lombalgia dopo rottura del menisco e quindi alterazione dei carichi posturali, in entrambi i casi tratto il ginocchio, non la schiena). Il mio obiettivo é tornare a farlo correre per poi giocare a calcetto con gli amici, costi quel che costi.
    Al contrario, se gli tolgo la lombalgia, ma non riesco a farlo correre per un qualsiasi motivo (gli dico che non deve fare sport), ho miseramente fallito (poi, non sempre si riesce, i miracoli non li facciamo, ma resta un fallimento)
    In poche parole, ai fini del trattamento, spesso la diagnosi di patologia non é minimamente indicativa. Eventualmente solo per ricercare controindicazioni a specifiche tecniche (tipo non far fare rinforzo addominale a un paziente appena operato di cuore, oppure non fare manipolazioni vertebrali su paziente osteoporotico.. spesso basta il buon senso, non serve una diagnosi del medico).

    Ora, tornando all’osteopatia, anche se NON SE NE RENDONO CONTO, gli osteopati operano secondo il modello ICF, con l’enfasi sulla funzione (é per questo che vi é lo scontro tra fisioterapisti e osteopati, con gli ultimi che pensano solo sia per protezione di mercato), tralasciando totalmente attività e partecipazione (grosso errore).

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  76. Tutta questa pappardella per arrivare a una semplice conclusione: il modello di ricerca medico-scientifico é tagliato su misura per il ragionamento biomedico, ma non per quello funzionale, non esiste tutt’oggi (alcuni fisioterapisti americani cercano nuovi modelli di ricerca, gli osteopati non so) un modello che funzioni. La conseguenza é che difficilmente si riesce a fare studi validi, ma semplicemente perché il metodo di indagine é errato, non é detto che lo sia l’oggetto di indagine.

    Inoltre esistono dei bisogni di salute a cui il sistema biomedico (proprio a causa del modello di ragionamento) non é in grado di rispondere, e qui nascono le altre professioni (spesso in maniera disorganizzata, senza prima definire il loro ruolo all’interno del sistema salute). Un interessante articolo é uscito quest’anno (Empirical redefinition of comprehensive health and well-being in the older adults of the United States, Martha K. McClintock, PNAS 2016) in cui risulta che limitazioni funzionali, sensoriali e mentali alla lunga hanno una mortalità comparabile a quella di diabete e ipertensione. Nella conclusione l’autrice spiegava che é necessario uscire dal modello biomedico per entrare in un nuovo modello globale formato dall’intervento di diverse professioni (proprio per la diversa metodologia di ragionamento e interpretazione dei bisogni di salute dei pazienti).
    La traduzione italiana fatta da quotidiano sanità, fu che é necessario un intervento multi-disciplinare tra diversi medici specialisti (tanto per far capire che molti suoi colleghi sono ancora fermi all’età della pietra, e pur di non mollare l’osso, preferiscono non far evolvere il sistema sanitario, come stiamo vedendo oggi nella definizione dei LEA). Spesso mi domando se i suoi colleghi non capiscono questo problema (ovviamente, se uno é abituato a ragionare in un certo modo per anni, non mi cambia idea tanto facilmente), o se fanno finta di non capire per puro e semplice interesse o, peggio, classismo.

    Per concludere, dopo la piccola polemica personale, l’ICD é un sistema di classificazione a scatola chiusa, cioé il paziente o ha o non ha la patologia. L’ICF, invece, é un sistema di classificazione a scatola aperta, in cui uno stesso individuo possiede diverse limitazioni a vari gradi e con vari ausili di compenso (per esempio la miopia é una limitazione alla funzione visiva, spesso compensata dall’utilizzo delle lenti, quindi senza limitazioni alle attività e partecipazione), che si influenzano tra loro. Pertanto stabilre un campione omogeneo per fare studi secondo il modello di ricerca biomedico diventa impossibile.

    Usando una similitudine molto azzardata, possiamo dire che il sistema ICD é la patente (che ti dice che veicolo puoi guidare, e questi sono in un numero limitato), mentre il sistema ICF é la carta d’identità (che ti dice chi sei, e ognuno é diverso dall’altro). Sono due documenti diversi, ma tutti ugualmente importanti (senza macchina penso che morirei nel giro di pochi anni :-) ).

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    1. Egli opera, infatti, all’interno di un sistema internazionale di classificazione che é ICD-10, in cui vengono elencate tutte le patologia riconosciute dalla comunità scientifica (una specie di DSM)

      Insomma...
      Questa è burocrazia che si usa casomai per compilare i documenti, le carte relative ad ogni paziente ma non hanno nulla a che vedere con diagnosi o cura, non confondiamo le cose.

      l’autrice spiegava che é necessario uscire dal modello biomedico per entrare in un nuovo modello globale formato dall’intervento di diverse professioni

      Va benissimo, complicato ma utile. Il problema è che, discutendo di salute, può intervenire il medico, lo psicologo, il farmacista, il fisioterapista, il logopedista, tutte figure non per forza appartenenti alla medicina ma complementari.
      Ognuna di queste però, se vogliamo rispettare il paziente guardando alla sua salute e non al suo portafogli, deve garantire metodo, onestà, regole, risultati e mezzi. Se infiliamo tra queste figure altre che, pur potendo essere benefiche, non hanno alcuna base scientifica, mettiamole al loro posto.
      Un esempio? L'ho fatto tanto tempo fa con l'agopuntura.

      Se gli agopuntori si presentano come medici che con gli "aghi sulla pelle" riescono ad aumentare la produzione di endorfine, diminuiscono la percezione di qualche lieve dolore e donano un senso di benessere, va benissimo, mettiamoli in mezzo nel percorso di salute del paziente.
      Se gli agopuntori parlano di flussi energetici, lotta tra il bene ed il male, meridiani, non ritengo siano adeguati per essere parte del sistema sanitario, al massimo possono essere inseriti in un sistema parallelo, NON medico, al pari di chiromanti, pranoterapeuti, indovini.

      L'osteopata, come il chiropratico ha una grande opportunità, finché le società ufficiali si dichiarano antivacciniste, non portano nessuna prova (seria) a sostegno delle loro teorie, parlano di energie magiche e vanno alla fiera dell'olistica, non possono pretendere di fare parte del sistema medico ma al massimo di quello dello spettacolo.

      Pertanto stabilre un campione omogeneo per fare studi secondo il modello di ricerca biomedico diventa impossibile.

      Ma mica gli studi si fanno con l'ICD o l'ICF, queste sono semplicemente delle scartoffie che la stragrande maggioranza dei medici nemmeno conosce.
      Uno studio si fa con un bel numero di pazienti, delle definizioni precise, metodi, statistica ed oggettività. Poi si pubblica in una rivista seria.
      Se non si riesce a fare (per qualsiasi motivo) significa che stiamo parlando di una pratica NON scientifica. La non falsificabilità, la non dimostrabilità sono definizioni di pseudoscienza.
      Se gli osteopati o gli omeopati non riescono a dimostrare di avere ragione, la colpa non è dell'ICD o della rivista scientifica, significa semplicemente che non hanno ragione.

      Non so se sono riuscito a semplificare il mio pensiero ma non volevo essere troppo noioso.

      Saluti!

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    2. In merito al fatto che chiunque si voglia definire professionista sanitario debba agire in scienza e coscienza, sfonda una porta aperta. A onor del vero, l'esercizio di una professione (o iscrizione al relativo albo o ordine) non garantisce l'onestà del professionista.

      Per quanto riguarda il discorso ICD e ICF, saranno pure scartoffie, non lo nego, ma ai fini scientifici sono fondamentali. Lei, come medico, quando fa ricerca inserisce pazienti con una stessa patologia (in teoria), poi li randomizza e crea un gruppo controllo, io come fisioterapista, trovo molto difficile fare lo stesso ccon la funzione, se non avendo campioni estremamente elevati (senza contare che é molto difficile fare il doppio cieco). Eventualmente posso fare uno studio sui risultati della fisioterapia in base alla patologia del paziente, ma sono studi fatti più per i medici e soprattutto le istituzioni, che per i fisioterapisti.

      Un esempio: é stato recentemente pubblicato dal BMJ uno studio che comparava protesi del ginocchio versus intervento fisioterapico, con risultati nettamente migliori nella fisioterapia. In un'altro (sempre BMJ), hanno preso i pazienti, sempre con artrosi del ginocchio e ad alcuni hanno fatto l'intervento di protesi, ad altri solo un taglio, sutura e radiografie finte. Entrambi i gruppi hanno fatto la fisioterapia post intervento (il fisioterapista non sapeva se il paziente era "caso" o "controllo"). Risultato a 6 mesi: UGUALE. Conclusione: con é la protesi ma la fisioterapia che funziona. Conseguenza: boom di accessi ai pronto soccorsi inglesi da parte di medici ortopedici in preda a crisi ipertensive dopo la pubblicazione. Questo studio era a consumo medico-istituzionale, non del fisioterapista, perché non ha minimamente portato nulla di nuovo alla pratica fisioterapica.
      Studi come questo, ovviamente, non potranno più essere fatti, per via delle nuove regole sul comitato etico (GIUSTISSIME).

      Questo per spiegarle che i risultati ci sono (studi scientifici, anche di buon livello, revisioni cochrane, anche in osteopatia), ma in merito alla disciplina intera, non a singole pratiche, come nella medicina. Sempre perché il modello di indagine non é quello corretto.

      In poche parole, funziona, ma non si sa il perché... (e questo lascia libero campo a truffatori e ciarlatani)

      Il vero problema interviene nel momento in cui si sconfina. Mi spiego: se io opero in un modello non biomedico, non devo fare il medico, né pensare di essere migliore di lui nel suo "core business", cioé la diagnosi e il trattamento delle patologie (intese come alterazioni della struttura molecolare...). Non devo proporre l'uso di farmaci, né interventi, né indagini invasive. Soprattutto non devo avere la pretesa di curare una patologia, con un metodo di trattamento diverso dalla medicina.
      D'altra parte il medico non deve medicalizzare e patologizzare tutto, anche ciò che non é una patologia. Essa dovrebbe avere una eziologia, una patogenesi, una clinica e un trattamento in funzione biunivoca, altrimenti il medico fa una diagnosi di "parcheggio" o di "esclusione", ma che non ha valore ai fini della risoluzione del problema di salute del paziente. (Hai la lombalgia, te la tieni)

      Quindi, a parte la questione scientifica, che ha le sue criticità, e su questo non ci piove, il problema é se abbiamo davanti un professionista o un ciarlatano, non se la disciplina é intrensicamente truffaldina (poi esisteranno anche quelle). La soluzione non é proibire (se osteopati e chiropratici esistono, vuol dire che rispondono a un bisogno di salute), ma regolare e porre dei paletti.

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    3. Questo studio era a consumo medico-istituzionale, non del fisioterapista, perché non ha minimamente portato nulla di nuovo alla pratica fisioterapica.

      Bene, gli studi non li fai per convincere te stesso (se uno fa un lavoro si spera ci creda e non lo faccia con l'intento di truffare) ma per convincere la comunità scientifica e servire il paziente. Inoltre, come ho scritto, se una pratica non può essere dimostrata (per qualsiasi motivo), misurata, valutata, è, per definizione, non scientifica.
      Lo stesso discorso lo fanno gli agopuntori: è impossibile usare un placebo in agopuntura. A parte che c'è chi lo fa ma se non puoi fare dimostrazioni scientifiche significa che quello che vuoi dimostrare non è scienza. Altrimenti il chiromante potrebbe dirti "non è possibile fare studi seri sulla chiromanzia, però funziona". ;)

      Questo per spiegarle che i risultati ci sono (studi scientifici, anche di buon livello, revisioni cochrane, anche in osteopatia)

      Io questi studi li ho cercati ma non ho trovato granché (li ho riportati nel post). Qualcuno dice "funziona come i trattamenti standard" che significa poco, almeno, non dimostra che l'osteopatia abbia effetto in senso stretto, potrebbe pure essere la dimostrazione che i trattamenti standard siano in realtà inefficaci. ;)
      Comunque, per curiosità, mi mostreresti un paio di studi (seri, altrimenti non finiamo più, Cochrane ad esempio) che mostrino questa efficacia?

      In poche parole, funziona, ma non si sa il perché...

      A me non risulta proprio. Io direi: non funziona e nessuno ci ha mai detto perché dovrebbe funzionare. :)

      La soluzione non é proibire (se osteopati e chiropratici esistono, vuol dire che rispondono a un bisogno di salute), ma regolare e porre dei paletti.

      Guarda, io non proibirei nemmeno i cartomanti, figurati, per me il paziente è sacro, non può essere fonte di guadagno immotivato né vittima di bugie. Informare correttamente e definire medicina solo ciò che lo è, quando lo dimostra. Il resto chiamiamolo placebo, rilassamento, truffa o quello che è.

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    4. Premetto che non ho fatto una grande ricerca, sono semplicemente andato alla cochrane library e inserito la keyword: osteopathy.

      Risulato: 4 review (molto poche), dai risultati molto ambivalenti.
      Ma si può osservare una cosa: quando l'obiettivo dello studio é di valutare se la terapia manuale é efficace nel trattare una patologia, abbiamo risultati nulli o addirittura pericolosi. Quando, invece, il trattamento é indirizzato sulla gestione del dolore (che non é poca cosa), i risultati tendono ad essere migliori.
      Torniamo a quello che stavo dicendo, questi trattamenti non sono sicuramente il meglio per il trattamento di patologie (o malattie), ma d'altra parte, primo, la salute non é semplicemente assenza di malattia, secondo, il paziente deve essere libero di scegliere la terapia (e qui entrano in gioco i fattori culturali ripresi dai miei post precedenti), purché ovviamente venga adeguatamente informato anche sui limiti (e qui spetta al professionista agire in scienza e coscienza).

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    5. Risulato: 4 review (molto poche), dai risultati molto ambivalenti.

      Abbastanza deludenti, direi, visto che nessuno parla di miglioramenti ma tutti di fallimento o povertà di metodo ed alto rischio di bias.
      È quello che ho detto.
      Inutile discutere dei massimi sistemi se manca la cosa fondamentale, la prova o almeno la plausibilità ed è qualcosa che ho detto anche a proposito dell'omeopatia: inutile dibattere sull'altezza degli elefanti rosa se prima non ne hai trovato uno.

      il paziente deve essere libero di scegliere la terapia (e qui entrano in gioco i fattori culturali ripresi dai miei post precedenti), purché ovviamente venga adeguatamente informato

      Ecco.
      Quando io opero una persona, prima, devo farle firmare il consenso informato. In quello di un intervento abbastanza tipico, c'è scritto: "questo intervento ha un buon tasso di successo ed una sicurezza sufficientemente dimostrata, non si può comunque assicurare la risoluzione del problema. In casi molto rari sono possibili conseguenze gravi sulla salute e persino la morte". La paziente legge, chiede, firma (se vuole). Io mi assumo la responsabilità di ciò che faccio. Un osteopata lo fa?

      Il problema è che non è facile (me ne rendo conto) che un osteopata dica:

      "signora, l'osteopatia non ha base scientifica e non ci sono prove che funzioni, non cura le malattie né può assicurarle di non essere pericolosa, però su alcuni funziona. Firmi qui il consenso informato...".
      Questo è il problema.
      :)
      Saluti!

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    6. Anche se lei fa fatica a crederci, posso assicurarle che c'é chi lo fa, pochi, ma lo fanno. E il paziente di solito accetta.
      Per due motivi: il primo é che spesso hanno provato la medicina allopatica con poco successo, e quindi provano anche la alternativa.
      Secondariamente, se al paziente gli dici semplicemente: non faccio miracoli, ma su alcuni pazienti riusciamo a ridurre l'utilizzo di farmaci mantenendo inalterata la qualità della vita, questo di solito accetta.

      A questo punto, vorrei farle una semplice domanda: se il medico non fosse obbligato per legge (al contrario dell'osteopata e del chiropratico) a far firmare il consenso informato, secondo lei, onestamente, quanti suoi colleghi lo farebbero firmare?

      Il problema é sempre lì: l'onesta del professionista, non la disciplina in se.

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    7. se il medico non fosse obbligato per legge (al contrario dell'osteopata e del chiropratico) a far firmare il consenso informato, secondo lei, onestamente, quanti suoi colleghi lo farebbero firmare?

      Pochi. Anche se in realtà, già negli anni in cui non era obbligatorio esisteva già, non era così completo e "diffuso" come oggi ma si faceva firmare (ed è anche giusto). È una questione di mentalità e di onestà, quindi è un segno di progresso.

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  77. Andiamo in ordine. Non si dice " emofiliaco" , ma "emofilico".

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  78. Guarda a me l'unica persona che è riuscita a farmi muovere dopo 6 mesi è stato un chiropratico,per la medicina italiana dovevo mettere le placche sulla colonna vertebrale.

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    1. Guarda a me l'unica persona che è riuscita a farmi muovere dopo 6 mesi è stato un chiropratico,per la medicina italiana dovevo mettere le placche sulla colonna vertebrale.

      Se a te qualcuno dicesse che l'unica persona che è riuscita prevedere il tempo del giorno della partenza delle ferie è stata una chiromante, tu gli diresti di continuare a consultarlo o di evitare e la prossima volta tentare con un esperto dell'aeronautica?
      Ecco, nonostante la tua esperienza personale, devi sapere che la chiropratica non ha base scientifica e non mostra particolare efficacia.
      Non ti interessa?
      Ti sei trovato bene?
      Ottimo, continua a frequentarla, la salute (ed i soldi) è tua, non di altri.
      :)

      Saluti!

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  79. Io non ho alcuna base medica per determinare se l'osteopatia sia effettivamente efficace o se la sua efficacia derivi da un effetto placebo (che tra l'altro, se risolve il problema, non vedo come non si possa configurare come cura), però mi chiedo una cosa (che forse può essere ingenua): perché viene ormai utilizzato negli sport professionistici? Molte squadre tra cui Roma, Milan e Juventus hanno un osteopata nel team medico, e parliamo di un settore in cui ogni gamba vale milioni di euro e in cui le prestazioni devono essere ai massimi livelli. Se l'osteopatia non funzionasse, dubito che la userebbero.

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    1. perché viene ormai utilizzato negli sport professionistici?

      Gli sportivi (assieme ai musicisti) sono tra le categorie più superstizione e credulone che esistano. Pur di "sperare" in prestazioni superlative le proverebbero tutte. Forse non ricorda i calciatori che indossavano il "braccialetto dell'equilibrio", un normale braccialetto di caucciù che però prometteva di migliorare equilibrio e velocità, oppure, recentemente, alle olimpiadi, la "coppettazione" di Phelps, pratica antica che però non ha alcun effetto (anzi, ha anche alcuni rischi).
      Fortunatamente l'efficacia di una terapia non si decide in base agli umori dei...calciatori.
      Saluti!

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    2. Ad essere onesti, non é che lo sport debba essere preso ad esempio: circa un'anno fa un ex calciatore dell'Inter raccontò che, per farlo recuperare da un'infortunio, la squadra lo mandò da un mistico guaritore miracoloso sperduto su una montagna a un'ora e mezza di macchina. Risultati, zero.
      Ora gioca allo Stoke, dove quotidianamente viene controllato da sette fisioterapisti...
      Per esperienza (sono fisioterapista e studente di osteopatia) ti posso dire che gli sportivi non fanno testo per quanto riguarda la salute.

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    3. In verità le mitiche "coppettature" di Phelps hanno svolto un importante scopo: hanno fatto riempire di pazienti lo studio del fisioterapista che si é fatto fotografare mentre gliele metteva.
      Il mio collega ha trovato di cui sbarcare il lunario per un paio di anni senza dover ragionare sul paziente: due coppette e passa tutto...

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  80. L'osteopatia mi pare essere una delle pseudoscienze con più elementi di carattere scientifico, e per questo una delle più subdole e pericolose, creando una commistione di "scientificamente fondato" e "totalmente immaginato" di difficile distinzione anche da molti medici, per certi versi peggio dell'omeopatia. Ortopedici e fisioterapisti che ne colgono i confini di realtà e fantasia dovrebbero Impegnarsi per fare chiarezza

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  81. Stavo per finire nelle mani di questi ciarlatani, fortuna che ho beccato questo articolo in tempo.

    grazie

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  82. Nel rispetto per ogni linea di pensiero io dico la mia sui vari "mestieranti" del settore.
    Per mia sfortuna ho dovuto far ricorso molte volte alla categoria dei chiro-osteo-fisio e spaccaossa più o meno noti dalle mie parti.
    In gioventù a causa di una caduta in moto avevo problemi ad un ginocchio, la soluzione scientifica era la solita, antidolorifici.
    Mi indicarono un signore che aggiustava i nervi, la gente arrivava da lui anche con corriera organizzata, la coda iniziava alle sei del mattino (tanta era la gente); il mio risultato? ottimo, quattro scrocchi, 2 urli e mai più problemi.
    Torcicollo fulminante, ti asciughi le spalle e rimani bloccato: ho provato diversi fisioterapisti, un osteopata, alcuni scrocchia nervi: da lui (e da un'altra donna anziana), quattro colpi nel posto giusto e in poche ore andavo a posto. Alternativa scientifica: antinfiammatori e anticontratturanti (voltaren-muscoril).
    In particolare ricordo che dopo quindici giorni di torcicollo delirante andai dalla signora anziana e con i vestiti addosso in meno di un minuto mi ha sistemato. Dopo tanti giorni di sofferenza, in mezz'ora il dolore stava già scomparendo, il giorno dopo era solo un ricordo.
    Ho notato che quelli 'bravi' sollecitano con forte pressione sempre gli stessi punti.
    Quelli che non risolvono niente ti mettono unguenti, liquidi, massaggiano, inseguono i tendini ma alla fine esci come prima.
    Mal di schiena da oltre trent'anni dovuto a protusione ed ernia discale:
    due osteopati/chiropr. su 5/6 che ho provato hanno dato risultati IMMEDIATI che ovviamente non durano in eterno vista la patologia...solo un aggiustanervi su tanti mi dava risultati immediati; entravo disteso e uscivo con le mie gambe (dopo aver lasciato un litro di lacrime e sudore sul lettino). Alternative mediche: fisioterapia, farmaci a pacchi, busto, piscina terapeutica, ozonoterapia infravertebrale e muscolare, tutte le forme analgesiche esistenti. Risultati scarsi.
    A mia moglie avevano scientificamente diagnosticato il tunnel carpale, non teneva più nemmeno un bicchiere vuoto in mano. Terapie varie con laser, elettro., strumenti di ogni tipo e i soliti farmaci.
    Messa in lista per intervento.
    Un giorno vado dal signore per la schiena, gli chiedo di guardare il polso a mia moglie (che essendo scettica non voleva), velocemente le scrocchia tutto il braccio e in pochi secondi ha finito.
    Sono passati almeno vent'anni e da quel giorno non ha più avuto problemi oltre ad aver evitato l'intervento.
    Dolori ad una spalla specie guidando e a letto.
    Due manovre da un bravo chirop. e tutto è finito lì.
    Conclusioni: molti sono ciarlatani, alcuni sono molto preparati anche se forse non sono laureati ma sicuramente conoscono il corpo umano benissimo, alcuni dottori laureati in fisioterapia, preparatissimi, ma risultati nulli, alcune persone hanno semplicemente un dono inspiegabile, che poi non abbia riscontri scientifici non importa, io guardo al risultato e non aver male in poche ore è appagante, più di qualsiasi tesi di laurea, (con tutto il rispetto e la fiducia per la categoria).
    P.s....molte persone che ho portato o che mi hanno portato da questi 'specialisti' hanno avuto risultati soddisfacenti o ottimi, pochi non hanno ottenuto benefici.
    Penso che molte pratiche e sensibilità umane saranno riconosciute con prove scientifiche in futuro, forse ora non abbiamo i mezzi per capire..in fondo anche la terra era piatta per molti secoli....

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  83. Non credo assolutamente nei risultati della pranoterapia (a me solo un po' di effetto placebo), nell'omneopatia e tutto quello che non è 'farmaci ufficiali', tra morfina e fiori di bach la differenza si sente!!....
    Ringrazio l'autore dell'articolo, ero alla ricerca di un chiropratico (per un forte dolore infrascapolare con parestesie al braccio e mano), (i vecchietti cricca nervi ormai son morti), ma ora ho dei dubbi, premetto che ho già speso un capitale tra esami, neurochirurghi, dottori vari e fisiot.
    La scienza non mi da risposte ma solo farmaci, qualcuno sa a chi dovrei rivolgermi?
    grazie

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  84. Faccio il Chiropratico da piu di 3o anni.Visto che la nostra professione e sempre statta tratatta con sarcasmo e ironia dalla "mainstream " medicina, I pazienti che arrivino da no sono sempre tra i piu disperati e non sanno pie dove sbattere la testa dopo aver provato di tutto quello offerta dalle veri medici scientifici.Se volete eliminare la mia professione, comincia a curare la gente nei vostri ambulatori e stai tranquillo che non verranno mai a cercare me.

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  85. Io ho fatto anni da fisioterapisti e i miglioramenti sono sempre lentissimi e creano dipendenza, cioè sei obbligato ad andarci sempre.
    Nella mia personalissima esperienza, con un bravo osteopata, chiropratico o craniosacrale i problemi alla schiena e al collo si risolvono molto più in fretta. So che non faccio statistica, ma credo molto più al mio corpo che a 3 numeri in croce forniti molto spesso un po' a cazzo. Te lo dico perchè come fisici abbiamo cercato di spiegare come trattare l'errore nel fornire un dato ai medici, ma ho visto che troppo spesso, l'errore è un'opinione.

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  86. Alessio De Matteis, non sono ammessi link (e quindi commenti che li contengono) a siti non scientifici o di medicina alternativa. Puoi commentare senza inserirli o senza riferirti ad essi.
    Grazie.

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  87. Buongiorno a tutti,
    avrei una domanda da fare:
    perchè accanirsi contro l'osteopatia se non dà benefici? se non serve a nulla le persone che se ne servono torneranno alla medicina ufficiale, la quale ovviamente non sbaglia mai.....

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  88. Torno a commentare a distanza di molti mesi.
    L'occasione me la dà il fatto che mio figlio, dopo il diploma, sta valutando se seguire il corso di studi in osteopatia.
    Ho avuto occasione quindi di approfondire un po' la questione della formazione e ne do conto di seguito.
    La scuola su cui ho assunto informazioni e che ho visitato (a Milano e molto nota, ma ometto il nome) ha un corso full time della durata di 5 anni, di cui gli ultimi due parzialmente nel Regno Unito.
    Le materie insegnate si dividono in due categorie: quelle "mediche" di base (anatomia, biologia, istologia, biomeccanica etc.) e quelle relative ai trattamenti osteopatici (e quindi essenzialmente pratiche).
    I docenti della parte "medica" sono docenti dell'università di Milano, quelli della parte osteopatica sono laureati in osteopatia (ovviamente all'estero).
    Sono previste inoltre lezioni da parte di visiting professor americani o inglesi.
    Sin dall'inizio si assiste come spettatori ai trattamenti ai pazienti, dal terzo anno si inizia la pratica, sotto la supervisione di un osteopata professionista.
    La scuola è associata ad una università inglese che al 5° anno rilascerà il diploma di laurea e, tramite il praticantato eseguito negli ultimi due anni in UK, consentirà anche l'iscrizione al GOSC che è il registro ufficiale degli osteopati inglesi, conseguendo così l'abilitazione professionale.
    Io francamente sono rimasto favorevolmente impressionato sia dalla serietà che dall'approfondimento del corso di studi e tutto mi sembra tranne che una ciarlataneria.
    Dal punto di vista degli aspetti lavorativi, come noto l'osteopata In Italia non è ancora una professione sanitaria riconosciuta, a differenza di altri Paesi (USA, UK, Francia e molti altri).
    Tuttavia, come alcuni sapranno, è in corso di approvazione (approvata dalla Camera, è attualmente al Senato) una legge che ne prevede il riconoscimento e dovrebbe istituire in corso di laurea apposito.
    Esiste anche un emendamento (in discussione) che invece riserverebbe la professione solo a medici e fisioterapisti, mediante un corso di specializzazione ( e qui si vede veramente chi dispone di lobby ...).


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