tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post2579267761118076906..comments2024-02-19T21:20:24.717+01:00Comments on MedBunker - Le scomode verità: Io, medico prezzolatoSalvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.comBlogger105125tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-22685041444998052272016-07-18T19:37:15.417+02:002016-07-18T19:37:15.417+02:00Salve Salvo,
Ho letto con piacere quello che hai s...Salve Salvo,<br />Ho letto con piacere quello che hai scritto e devo dire che sono d'accordo con te. Faccio l'informatore da molti anni e non avevo ancora trovato scritto una opinione così vicina alla realtà. <br />A John C. rispondo scrivendo che l'ISF si può fare in tanti modi... Per favore non confondiamo i dispositivi medici con i farmaci: per pubblicizzare i primi non ci vuole una laurea, i colleghi sono TUTTI assunti con contratti commerciali e le aziende di dispositivi non fanno parte di Farmindustria (quindi non hanno regole da rispettare).<br />Gestisco un sito di informatori e la mia definizione di informatore scientifico è molto più asettica... Ecco cosa ho scritto: <a href="http://www.informatori.info/informatori-scientifici" title="informatori scientifici" rel="nofollow">informatori scientifici</a><br />Saluti<br />MarcoInformatori-Scientifici-Farmacohttps://www.blogger.com/profile/18369279581745875877noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-87574490223705896292016-02-28T14:22:15.315+01:002016-02-28T14:22:15.315+01:00Quindi cosa? Perché anche posso dire di aver visto...Quindi cosa? Perché anche posso dire di aver visto un asino volare ma questo non significa che gli asini volino. :)<br /><br />Però sarebbe interessante sapere com'è andata a finire la denuncia che lei ha fatto alle autorità, visto che un cittadino che assiste ad un reato è tenuto a denunciare. Altrimenti sarebbe complice.<br />Dove ha denunciato questi reati e che seguito ha avuto la sua denuncia?Salvo Di Graziahttps://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-87815199913629057372016-02-28T00:57:25.126+01:002016-02-28T00:57:25.126+01:00Ho svolto questo lavoro anni fa, e di aziende che ...Ho svolto questo lavoro anni fa, e di aziende che hanno regalato costosi macchinari diagnostici per lo studio privato del medico, nonchè costosi ferri chirurgici per sale operatorie, ne ho viste parecchie. <br /><br />Quindi...John C.https://www.blogger.com/profile/13475393893624308887noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-42264375854941943642015-06-10T02:22:20.740+02:002015-06-10T02:22:20.740+02:00Ah lo conoscevi! Supponevo... E immaginavo fossero...Ah lo conoscevi! Supponevo... E immaginavo fossero tutte illazioni! Grazie mille per la risposta! <br />Ciao! :)<br /><br />PS: non era sul sito "disinformazione.it", era un post su fb, di non so chi... un'amica mi ha taggata nei commenti perché continua a cercare prove che la "medicina ufficiale" (non sono io che la chiamo così!) è il male e l'omeopatia è "naturale". Io ci avevo rinunciato a spiegarle dopo varie discussioni ma, dopo questo tag, non ho potuto non ribattere eheheh... Solo che volevo cercare smentite ma non ho trovato quasi nulla... le ho girato questo tuo post e altre poche robe... così chiedevo un tuo parere... grazie ancora!Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/09438560473216825493noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-37586036653162906602015-06-08T14:00:01.701+02:002015-06-08T14:00:01.701+02:00Ciao Sara,
non ho capito bene lo scopo del tuo po...Ciao Sara,<br /><br />non ho capito bene lo scopo del tuo post.<br />Il sito "disinformazione.it" è uno dei più noti in campo pseudoscientifico, pieno di sciocchezze e pericolose teorie alternative, gestito da un perito elettronico che gioca a fare il medico.<br />Il libro di Virapen è una sorta di vendetta romanzata di un dipendende di una casa farmaceutica che lo ha licenziato, il resto sono una montagna di illazioni senza alcuna attendibilità.<br />L'antipsichiatria è una pratica abbastanza datata, pubblicizzata da sette religiose (Scientology su tutte) e vecchi guru.<br />Non penserai che io mi metta a smentire quelle panzane una per una?<br />La teoria della montagna di letame colpisce ancora!<br />:)<br /><br />Ciao!Salvo Di Graziahttps://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-4279264249660668122015-06-08T02:08:16.402+02:002015-06-08T02:08:16.402+02:00Qui entra in ballo la psichiatria, quella collusa ...Qui entra in ballo la psichiatria, quella collusa e pagata dall’industria. A furia di catalogare ogni manifestazione possibile della depressione, hanno fatto aumentare il numero delle persone che si riconoscono in questa o in quella categoria. Dal momento in cui semplici sbalzi di umore sono stati considerati sintomi depressivi, il numero dei malati è salito alle stelle.<br />Casualmente e improvvisamente milioni di persone sono diventate depresse, ma per fortuna era appena stata approvata la cura d’eccellenza, la pillola della felicità: il Prozac.<br />Come tutti i farmaci, il rovescio della medaglia si chiama “effetto collaterale”, nei farmaci psicotropi il numero è elevatissimo.<br />In alcune ricerche fatte dalla stessa Lilly, i danni collaterali interessavano il 90% dei soggetti; nel 15-20% dei casi gli effetti collaterali somigliavano addirittura al disturbo che il Prozac avrebbe dovuto curare: la depressione.<br />Tra le centinaia di effetti collaterali, uno dei più deleteri è l’acatisia che provoca impulsi omicidi e suicidi. Questi medicinali possono dar luogo a pensieri suicidi e violenti, ma allo stesso tempo annientare la volontà e l’iniziativa. Non è un caso infatti che la maggior parte delle stragi senza motivo avvenute nei college americani, sono state eseguite da persone psichiatrizzate in cura con tali droghe (Prozac, Paxil, Zoloft, ecc.).<br /><br />Dati ufficiali alla mano, si può parlare di oltre 250.000 persone che hanno cercato di togliersi la vita dopo aver assunto il Prozac, di cui circa 25.000 sembra ci siano riuscite.<br />E questa purtroppo è una stima del 1999.<br />Ma come disse Lenin: «la morte di una persona è una tragedia. La morte di un milione di persone è statistica»…<br />Purtroppo l’industria farmaceutica ragiona solo per statistica: se sanno che solo lo 0,1% dei pazienti morirà assumendo il principio attivo, si ritengono soddisfatti. Questi prodotti però vengono venduti così tanto in tutto il mondo che quell’uno dopo lo zero scavalca la virgola, e la prima persona muore. Poi diventano 10, 100, 1000, 10.000…<br /><br />Quindi se non vogliamo diventare una statistica anche noi, un numero prima o dopo la virgola, sarebbe bene che stessimo il più lontano possibile dai farmaci!<br /><br />Tratto dal libro, “Effetti collaterali: morte”, John Virapen, ed. ChinaskiAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/09438560473216825493noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-73234711480126448572015-06-08T02:08:11.196+02:002015-06-08T02:08:11.196+02:00Le persone grasse, nel mondo occidentale, sono un’...Le persone grasse, nel mondo occidentale, sono un’ottima clientela potenziale.<br />Il grosso problema era far riuscire ad approvare il farmaco come pillola dimagrante. La Lilly aveva fretta e non poteva attendere, quindi alla fine decise di richiedere l’approvazione solo come antidepressivo. Una volta che il farmaco è in commercio è molto più facile estendere la licenza ad altri usi terapeutici! Questo è un trucchetto comune usato purtroppo spesso dalle lobbies.<br />In Svezia una procedura di approvazione può durare anche sette anni. Troppo tempo per chi ha fame di soldi. Per cui Virapen riuscì a corrompere il medico psichiatra che doveva redigere la relazione finale per l’agenzia di controllo. La cosa tragica è che lo psichiatra era all’inizio contrarissimo al Prozac e non lo avrebbe mai approvato. Ma 20.000 dollari in contanti e la commissione a lui e ai suoi colleghi di una ricerca pagata ovviamente dalla Lilly sulla fluoxetina, fecero cambiare miracolosamente il suo parere.<br />Modificarono così i documenti ufficiali rendendoli adatti all’approvazione.<br />Ecco un esempio di falsificazione: «su dieci persone che hanno assunto il principio attivo X, cinque hanno avuto allucinazioni e tentato il suicidio, quattro di loro ci sono riuscite», è stato cambiato nel più blando: «con uno dei soggetti è andato esattamente come previsto, è stata riscontrata una perdita di peso in quattro soggetti, e cinque dei restanti hanno avuto effetti collaterali».<br /><br />La parola “suicidio” è stata fatta sparire del tutto dal rapporto ufficiale, anche se quelle persone nello studio si sono ammazzate veramente.<br />Nel 1986 ci furono moltissimi casi di suicidio durante i test clinici con il Prozac, mentre nei test successivi del 1995 risultò un tasso di suicidi sei volte maggiore. E l’azienda lo sapeva benissimo, ma ha nascosto i dati. I casi di morte durante i test clinici sono archiviati dalle aziende stesse come segreti commerciali, e per questo motivo possono non essere rivelati alle autorità competenti. L’intero meccanismo è studiato in modo da proteggere l’industria, non le persone.<br /><br />Quanti pazienti alla fine hanno assunto il Prozac prima che venisse approvato? E per quanto tempo è stato testato questo farmaco psicoattivo? Sottraendo le categorie escluse per vari motivi dai test, rimangono 286 persone. L’86% dei soggetti che hanno testato il Prozac, lo hanno assunto per meno di 3 mesi. Quindi uno dei farmaci più prescritti e venduti al mondo è stato testato solamente da 286 persone per poche settimane. Viene da sé che tutti gli altri milioni di pazienti sono le vere e inconsapevoli cavie umane!<br />Questo purtroppo per noi è quello che avviene quasi sempre nei processi di approvazione di farmaci: statistiche falsate, dati scomodi fatti sparire, animali scelti ad hoc per ottenere dati utili in laboratorio, persone gravemente danneggiate o morte non vengono considerate, ecc. Il tutto per ottenere l’autorizzazione.<br />L’idea iniziale della Eli Lilly, cioè di vendere la fluoxetina come farmaco dimagrante, non fu necessaria perché il Prozac era già diventato un blockbuster come antidepressivo.<br /><br />Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/09438560473216825493noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-37812655208645701452015-06-08T02:05:53.299+02:002015-06-08T02:05:53.299+02:00Il ruolo degli opinion leader
Nel mondo scientific...Il ruolo degli opinion leader<br />Nel mondo scientifico esiste una precisa scala gerarchica.<br />I cosiddetti opinion maker o opinion leader sono importanti ricercatori, medici, luminari, baroni universitari che le industrie osannano e cercano in tutte le maniere di coinvolgere.<br />Dietro enormi pagamenti, spacciati per consulenze, questi personaggi mettono il proprio nome su ricerche, pubblicazioni e studi. In pratica firmano, avallandoli scientificamente, studi sfornati dalle industrie, che spesso e volentieri non hanno neppure letto.<br />Il valore di un opinion maker è incalcolabile: sono loro i veri poteri forti. Tutto quello che dicono viene preso come oro colato, anche se i fatti e i risultati scientifici dimostrano il contrario.<br />Le informazioni dispensate dagli opinion leader vengono seguite ciecamente da tutti i medici, per così dire meno quotati. Sono i veri trascinatori.<br /><br />Corrompere i medici<br />Il budget messo a disposizione dalle aziende per conquistare (cioè corrompere e convincere) un medico è enorme. Una volta si regalavano fiori, ricettari, penne, ecc. ma questo ormai rappresenta il passato; adesso ci sono gioielli, liquori e vini pregiatissimi, profumi di marca, opere d’arte e dulcis in fundo i viaggi (chiamati corsi di formazione). Viaggiare può far perdere i freni inibitori, in particolare se il medico viaggia senza la sua dolce metà…<br />Perché i medici sono così importanti per l’industria farmaceutica? Semplice: la maggior parte dei farmaci devono essere venduti dietro prescrizione medica. Le ricette del medico hanno una incidenza diretta sul fatturato delle case farmaceutiche!<br />Questo è il motivo per cui le industrie iniziano a far proseliti tra i medici quando sono ancora all’università, finanziando loro gli studi per assicurarsi un appoggio in futuro e influenzarne le scelte. In America spendono 35-40.000 dollari all’anno per ogni medico!<br /><br />Blockbuster<br />Normalmente si definisce blockbuster un farmaco che supera il miliardo di dollari in un anno come vendite.<br />Ma per gli addetti ai lavori, cioè per i personaggi che bazzicano e decidono le sorti di milioni di persone all’interno di sale ovali, un farmaco non si definisce blockbuster solo in base alle vendite: è molto più di una semplice pastiglia venduta miliardi di volte. Per un blockbuster la malattia, che venga curata o che vengano trattati solo i sintomi, è un aspetto del tutto secondario, anche perché le persone malate sono un mercato relativamente piccolo.<br />Immaginate che differenza farebbe riuscire a convincere ad assumere farmaci a quelli che non sono malati. Il sogno di ogni manager. Ecco la caratteristica fondamentale di un blockbuster: venderlo a tutti, non solo ai malati ma anche ai sani!<br />Raggiungere il massimo delle vendite era proprio l’obiettivo della fluoxetina…<br /><br />Il caso emblematico della fluoxetina<br />Virapen ha partecipato all’entrata in commercio di numerosi farmaci, tra cui blockbuster, ma quello che più di tutti ha segnato negativamente la storia dell’umanità, è stato il Prozac.<br />Solo per il nome Prozac, la Lilly pagò centinaia di migliaia di dollari un’azienda specializzata in branding e comunicazione, la Interbrand. E’ una prassi piuttosto comune tra le lobbies sborsare un sacco di soldi per trovare il nome di un nuovo prodotto. Per ogni modello di auto, yogurt, detersivo, ecc. il processo di scelta del nome è lungo, costoso e laborioso. Il nome astratto Prozac unisce il prefisso positivo “pro”, derivato dal greco e dal latino, con un suffisso breve e che evoca efficienza.<br />La fluoxetina appartiene alla famiglia dei cosiddetti SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina), in pratica serve a impedire il riassorbimento naturale della serotonina nel cervello, perché un riassorbimento eccessivo altera gli equilibri del neurotrasmettitore. Negli anni ’80 solo i pazienti gravi in cura psichiatrica assumevano simili farmaci psicotropi. Studiando però tale farmaco, venne fuori un effetto collaterale che i vertici dell’industria individuarono come molto interessante e potenzialmente lucrativo: alcune persone avevano perso peso.<br /><br />CONTINUA...Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/09438560473216825493noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-71029540717760256872015-06-08T02:03:45.379+02:002015-06-08T02:03:45.379+02:00Sono giunta a questo articolo dopo aver letto ques...Sono giunta a questo articolo dopo aver letto questa roba (vedi sotto) che un'amica (che si cura con l'omeopatia e con la quale ho già avuto qualche discussione) mi ha girato, suppongo nel tentativo di convincermi che la "medicina ufficiale" è il male. Suppongo che per la maggior parte siano bufale complottistiche, ma volevo sapere se qualcuno ha mai sentito parlare di questo libro... sto cercando materiale per smontarglielo (già le ho girato questo post eheheh), ma non ho trovato molto. Sarebbe anche interessante un post sul prozac (pure mia sorella oggi se n'è venuta fuori con "i farmaci che fanno suicidare la gente" e altre idee complottiste sulla medicina... aiuto! Sono circondata!).<br /><br />Effetti collaterali: morte<br />Marcello Pamio - Effervescienza<br /><br />Sapevate che le case farmaceutiche spendono 35-40 mila dollari l’anno per ciascun medico in attività con lo scopo di convincerli a prescrivere i loro prodotti? Sapevate che i cosiddetti opinion leader, grandi scienziati e medici qualificati, vengono corrotti con viaggi costosi, regali o più semplicemente con soldi perché recensiscano positivamente i medicinali? Sapevate che il 75% dei maggiori scienziati in ambito medico sono sul libro paga delle industrie farmaceutiche? E che le industrie inventano malattie e le pubblicizzano con campagne di marketing mirate per espandere il mercato dei propri prodotti?<br /><br />Molte di queste cose non sono risapute dalla maggior parte delle persone e il motivo è semplice: le lobbies non vogliono che si sappiano…<br />Un libro-denuncia scritto da John Virapen, manager pentito delle grandi multinazionali, rompe il muro di silenzio e omertà e porta un po’ di luce nell’ombra.<br />Virapen è il classico self made man: nato nella colonia britannica “La Guyana” ha iniziato dai lavori più umili per giungere come General Manager ai vertici di una delle più potenti e influenti multinazionali del mondo: Eli Lilly Inc.<br />Il suo libro “Effetti collaterali: morte” è una pesantissima denuncia che non lascia spazio a nessun dubbio. Questo suo pentimento però non arriva a caso: la nascita di un figlio e la conseguente paura che questo possa finire in uno di quegli ingranaggi da lui creati e oliati per anni…<br /><br />Ad aiutare la stesura del libro, ci sono anche i rimorsi di coscienza per quello che ha contribuito a fare: «Notte dopo notte, ombre e fantasmi si danno appuntamento accanto al mio letto. Di solito si manifestano alle prime ore del mattino. Mi sveglio fradicio di sudore. Indirettamente ho contribuito alla morte di tante persone, i loro fantasmi oggi mi perseguitano».<br />Si tratta di una denuncia che mostra il volto più inquietante di un potere profondamente radicato nella nostra società, un potere enorme il cui unico scopo è vendere, vendere e ancora vendere droghe. E non vogliono venderle solo ai malati, ma anche alle persone sane.<br />Come Jules Romains nel 1923 fece dire al dottor Knock nel suo capolavoro letterario, Il dr. Knock e il trionfo della medicina: «Un sano è un malato che non sa di esserlo». Quindi le lobbies gentilmente ce lo ricordano!<br />Virapen con la sua esperienza diretta nelle sale che contano, smonta pezzo dopo pezzo tante certezze, compresa la stessa struttura portante della scienza ortodossa basata sugli studi clinici.<br />«Puoi ottenere quello che vuoi, lavorare sodo e aggirare ogni limite legale, se sai qual è il prezzo giusto e se sei disposto a pagarlo».<br /><br />E’ tutta una questione di soldi<br />«Le autorità statali non sono in grado di salvare te o il mio bambino dalle organizzazioni criminali radicate nell’industria farmaceutica. I funzionari sono corruttibili, gli specialisti sono corruttibili e anche i medici lo sono. Tutti possono essere corrotti, in un certo senso».<br />Questo è l’incipit del libro…<br /><br />CONTINUA...Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/09438560473216825493noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-91470111471278253162010-09-09T17:59:40.673+02:002010-09-09T17:59:40.673+02:00Ritorno su questo tema in quanto ho trovato un cas...Ritorno su questo tema in quanto ho trovato un caso di un medico di nome <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Scott_Reuben" rel="nofollow">Scott Reuben</a> che per anni ha prodotto pubblicazioni farlocche e che dovrebbe indurci a riflettere oggi sulla qualità della ricerca scientifica.EpSiLoN74https://www.blogger.com/profile/14332282712561237005noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-23927440123363268832010-08-28T00:03:54.988+02:002010-08-28T00:03:54.988+02:00Vi riporto una intervista a Tom Jefferson sugli st...Vi riporto una <a href="http://www.agenziafarmaco.it/allegati/bif1_09_vaccini.pdf" rel="nofollow">intervista</a> a Tom Jefferson sugli studi sui vaccini influenzali e finanziamenti pubblicato anche sul BMJ.<br /><br />Mi sembra interessante la considerazione alla fine dell'intervista e che riporto <i>il nostro bravo informatore farmaceutico porta in giro gli estratti che l’azienda si fa<br />fare: un milione di estratti in tante lingue che vengono pagati in maniera molto profumata dall’industria. Sono servizi esplicitamente pubblicizzati sui siti web delle<br />multinazionali dell’editoria scientifica. “Reprints”, tradotti nella lingua target, come dicono loro.<br />Domanda: Quindi il vostro sospetto è che tanto più ampio è il business che deve sostenere una casa editrice, tanto maggiore è la tentazione di cedere alle lusinghe di chi intende fare dell’informazione scientifica un mercato?<br />Risposta: Forse, e la conclusione si può riassumere in una sola frase: state attenti alle bufale.<br /></i><br /><br />Cosa ne pensate? (Riferito anche all'informatore scientifico)EpSiLoN74https://www.blogger.com/profile/14332282712561237005noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-30789625311959253752010-08-24T21:26:11.349+02:002010-08-24T21:26:11.349+02:00Sono un Isf (Informatore Scientifico Del farmaco)....<i>Sono un Isf (Informatore Scientifico Del farmaco)...</i><br /><br />Grazie francesco, testimonianza preziosissima e che conferma quella che è la mia.<br />Certi luoghi comuni sono duri da far sparire ma almeno si prova a dire come stanno le cose in realtà, poi ognuno si faccia la sua idea.<br /><br />Grazie di nuovo.Salvo Di Graziahttps://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-20158429403233667582010-08-24T14:22:18.738+02:002010-08-24T14:22:18.738+02:00Sono un Isf (Informatore Scientifico Del farmaco)o...Sono un Isf (Informatore Scientifico Del farmaco)o se volete rappresentante farmaceutico, lavoro da diversi anni per una grossa azienda farmaceutica italiana e di cose strane...grossi complotti...regali faraonici.... onestamente e in tutta sincerità mai visti e proposti. Vi diro' di più, la mia azienda come tantissime altre sono pronte a licenziare in tronco se venissero a sapere di dipendenti che offrissero regalie varie di propria iniziativa ad un medico! E non credo che ci sono ISF cosi' stupidi da rischiare il posto di lavoro, e poi tirar fuori di tasca propria soldi per regali e viaggi costosi, visti i tempi che corrono!!!<br />Le aziende (e qui non lo nego!)si danno parecchio da fare per sponsorizzare congressi, ECM, libri scentifici etc. ma tutto questo non per un tornaconto personale del medico ma per avere dei medici il più possibile preparati ed aggiornati. Onestamente da paziente preferisco essere curato da un medico aggiornato e preparato sulle novità farmaceutiche e diagnostiche che da uno che pratica la medicina degli anni '80.!!! Che ne dite? Avere medici aggiornati significa avere dei pazienti soddisfatti in primis e risparmiare costi sociali sanitari evitando sprechi e perdite di tempo. Visito per lavoro più di 500 medici e quelli che mi hanno chiesto un computer, un viaggio, un telefonino saranno stati 1%...(da me prontamente eliminati) quindi 5 o 6 volendo proprio essere precisi! Ma sono casi isolati! Il cattivo professionista esiste sia tra i medici, che tra i magistrati che tra gli avvocati....le mele marce ci sono in ogni settore e anche di aziende che offrono regalie varie ce ne sono pochissime!!! Se un congresso, un libro un evento scentifico è visto come tentativo di corruzione allora mi rifaccio alle parole del carissimo dott. qui sconfiniamo nella paranoia pura!!! Anzi non ritengo giusto che un medico debba spendere di tasca propria 3000-4000 euro l'anno per pagarsi il proprio aggiornamento, questo insieme di conoscenze, che poi serve per il benessere maggiore di noi pazienti!!! Quanti di voi lo farebbero? Se i complottisti vogliono davvero indagare, cercare e illudersi di scoprire qualcosa....cambino settore, sicuramente avranno più soddisfazioni :-)francescohttps://www.blogger.com/profile/14492111395587208368noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-29707993270330061242010-08-20T02:16:01.167+02:002010-08-20T02:16:01.167+02:00@ Yari: se ti capita dà un'occhiata (magari l&...@ Yari: se ti capita dà un'occhiata (magari l'hai già fatto) al libro di Latouche "L'invenzione dell'economia", nel quale, con il suo tipico stile contorto ed arzigogolato, che rende la lettura complessa, porta avanti proprio l'idea che l'homo economicus sia una invenzione sei-settecentesca al fine di giustificare l'emersione di una certa borghesia industriale. Non che tutto mi abbia convinto, ma c'è di che pensare.<br />Io, che credo di essere un buon lettore della materia, non sono invece riuscito a concepire un'idea sociale differente da quella attuale (anche se, lo ammetto, sarebbe di mio gradimento), in fondo in quanto ho sempre concordato con l'assioma che possa esistere un libero mercato senza democrazia, ma non si è mai vista una democrazia senza libero mercato (assunto che quella in cui viviamo sia una vera democrazia, cosa di cui ho qualche dubbio).<br />Però sono assolutamente contrario all'idea del liberismo sfrenato e del turbocapitalismo (come viene chiamato) e del modello di globalizzazione mondiale che ne consegue e sono fermamente convinto che il pubblico debba gestire quanto più possibile dei bisogni primari del cittadino (limitando al minimo in questi campi l'introduzione del privato e solo se liberamente scelto dall'utente/cittadino) e debba costituire in molti altri settori (compresa la ricerca scientifica) una valida concorrenza per il privato, in modo che venga compressa l'ossessiva ricerca del profitto a scapito dei beni sociali comuni.<br />Naturalmente tutto questo richiederebbe una buona politica, che non è né un ossimoro, né un'utopia, ma una concreta possibilità se più cittadini se ne occupassero, invece di delegare questo ambito ad una classe di professionisti.<br />@ WeeWee: certamente quei regali sono stati fatti all'istituzione (non potrebbe essere altrimenti, date le leggi vigenti) e le contropartite probabilmente sono passate (o passeranno) al di sopra della testa dei medici di reparto (magari si potrebbe chiedere qualcosa al primario). Come ho avuto modo di dire, la corruzione smaccata è portata avanti a livello di informatore o Capo Area (bassa manovalanza) o (in passato) con i vertici ministeriali (Poggiolini docet), altrove si ragiona di "do ut des". Come mi insegni per la tua specializzazione, non si è mai "quasi incinta".refoundhttps://www.blogger.com/profile/11511587259575300927noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-18246367598699569972010-08-19T18:57:58.505+02:002010-08-19T18:57:58.505+02:00tre li ha regalati un'associazione di sostegno...<i>tre li ha regalati un'associazione di sostegno ai malati di cancro ed uno un'azienda farmaceutica</i><br /><br />...e aggiungo che non li hanno regalati "al medico" ma al reparto di un ospedale pubblico.Salvo Di Graziahttps://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-15319144736232703232010-08-19T18:53:57.712+02:002010-08-19T18:53:57.712+02:00all'inizio a sospettare che il nostro padrone ...<i>all'inizio a sospettare che il nostro padrone di casa di tanto in tanto chiudesse un occhio di fronte ai "regali" del privato e volesse regalarci una versione "edulcorata" del rapporto medico/industria!</i><br /><br />Su quattro strumenti di ottimo livello che sono arrivati in reparti dove ho lavorato, tre li ha regalati un'associazione di sostegno ai malati di cancro ed uno un'azienda farmaceutica, tutto pubblico ed alla luce del sole. Una scrivania richiesta per un ambulatorio 3 anni fa, la stiamo ancora aspettando.<br />Se edulcoro qualcosa è l'aiuto che ci da lo stato e lo faccio proprio perchè non amo gridare al complotto.<br /><br /><i>O forse crede che del regalo di quel macchinario qualcuno non debba poi, a momento debito, pagare il prezzo?</i><br /><br />Certo che qualcuno pagherà il prezzo ma preferisco pagare il prezzo di un ecografo pubblico che quello di una tangente privata.Salvo Di Graziahttps://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-40767133755663400832010-08-19T18:23:14.193+02:002010-08-19T18:23:14.193+02:00refound,
io penso che il più grande "complot...<b>refound</b>,<br /><br />io penso che il più grande "complotto" (anche se il termine è impreciso) sia quello di illuderci del fatto che questo sistema economico sia sempre esistito, esisterà sempre ed è possibile migliorarlo. Da qui nascono le futili discussioni, tra cui quella se sia meno peggio il pubblico od il privato, ad esempio. Ma io non voglio il "meno peggio" per la specie, ma il meglio, ossia fare un altro passo avanti, superare questo sistema di organizzazione sociale.Yari Davoglio | Cronache dal '900https://www.blogger.com/profile/17001249317784938460noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-52897455474195776712010-08-19T15:48:25.163+02:002010-08-19T15:48:25.163+02:00Come ho detto non sono un cultore dei grandi compl...Come ho detto non sono un cultore dei grandi complotti in tutti i campi dell'esistenza (qualcuno qua e là ce ne sono, però), ma uno dei più grandi complotti messo in atto contro la nostra intelligenza è stato quello di averci istillato questa idea malsana che il pubblico sia deleterio ed il privato la panacea di tutti i mali. Abbiamo di fronte a noi migliaia di dimostrazioni che non è stato così nel passato e non lo è neppure nel presente, ma, nonostante tutto, il bombardamento mediatico ha inculcato anche nei cervelli più ragionevoli questo assunto ed oggi lo ripetiamo pappagallescamente ogni qual volta la mano pubblica si dimostra men che efficiente. Naturalmente delle inefficienze macroscopiche del privato non gliene frega nulla a nessuno, un pò perché non affollano le prime pagine dei giornali, ma vengono in genere pagate dai lavoratori (sapeste quanti famosi manager ho conosciuto che erano delle buone mani levate alla vanga), un pò perché si dice "tanto le loro inefficenze le pagano loro", quando, invece, non è quasi mai così, basti vedere quanto è accaduto e sta accadendo con la crisi attuale: privatizzare i profitti e rendere pubblliche le perdite.<br />Mi indigno ad ascoltare qualcuno che si indigna quotidianamente di fronte alle malefatte del prossimo e poi non si indigna per il fatto che non ottenga un servizio dovuto e accetta l'elemosina pelosa del privato per ottenere una strumentazione per il suo ospedale pubblico: allora facevo bene all'inizio a sospettare che il nostro padrone di casa di tanto in tanto chiudesse un occhio di fronte ai "regali" del privato e volesse regalarci una versione "edulcorata" del rapporto medico/industria!<br />O forse crede che del regalo di quel macchinario qualcuno non debba poi, a momento debito, pagare il prezzo?refoundhttps://www.blogger.com/profile/11511587259575300927noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-83716109680772172292010-08-18T14:35:48.936+02:002010-08-18T14:35:48.936+02:00Vorrei guardalo in faccia il medico che mi dice ch...<i>Vorrei guardalo in faccia il medico che mi dice che devo morire perché non valgo nulla.</i><br /><br />Mica te lo dirà il medico, sarà il mercato a stabilirlo se non esiste cura hai voglia di agitarti, morirai senza essere curato che è esattamente quello che succede nel mondo ogni giorno a migliaia di individui.<br /><br />Secondo te perchè non si riesce a curare la dissenteria in Africa o la malaria? Basterebbero due pilloline.<br />Non ne siamo capaci? Eppure qualche bambino se ce la fa lo deve quasi esclusivamente alle ONG o alle missioni religiose, non ai rispettivi governi o a quelli esteri o ricchi.<br />Non siamo nemmeno capaci di portare l'acqua o il grano che noi buttiamo a palate a quintali...<br />E queste sono cose che dovrebbe gestire lo stato e dov'è?<br />Se lo fa Bill Gates è uno sporco capitalista che avrà i suoi interessi, se lo fa la multinazionale farmaceutica è sicuramente un complotto maledetto ma intanto questi lo fanno...se aspettiamo l'appalto hanno voglia quei poverini di morire assetati...<br /><br />Le armi o il petrolio, sono investimenti molto più redditizi di una ricerca che quasi sempre non porterà a nulla con investimenti enormi, quale stato è così autolesionista da investire in ciò che non fa guadagnare immediatamente?<br />Come fai a far lavorare serenamente un ricercatore se non gli dai nemmeno i soldi per comprarsi il camice da laboratorio?<br />E se quei soldi te li passa ufficialmente un'azienda e ti invita a proseguire le ricerche perchè non dovresti accettarli?<br /><br />In Cina per risolvere il problema della sovrappopolazione hanno inventato il carcere e gli aborti statali, per dire, molto più sbrigativo ed efficace dei corsi di aggiornamento o di campagne informative.<br /><br />L'alternativa sono i privati che hanno interesse a vendere e se devi vendere non hai altre alternative che innovare, inventare, brevettare, commercializzare.<br />Quando in ospedale serve un nuovo strumento diagnostico particolarmente costoso (mettiamo 50.000 per tenerci bassi) hai due speranze di vederlo arrivare entro un anno massimo: una donazione di qualche ente o associazione o una donazione da parte di azienda farmaceutica.<br />Se aspetti "lo stato" tra burocrazia, appalti, leggi e leggine lo strumento non lo vedrai mai (e non lo vedranno mai nemmeno i pazienti).<br />Lo stato che gestisce la scienza sarebbe un rimedio peggiore del male (IMHO).Salvo Di Graziahttps://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-39831269449885090382010-08-18T12:41:12.160+02:002010-08-18T12:41:12.160+02:00E', a mio avviso, molto interessante il dibatt...E', a mio avviso, molto interessante il dibattito che ne è venuto fuori. La conclusione è che la scienza, oggi, è ancora al servizio del capitale. Nulla di più tristemente vero.<br />Si inventano panini resistenti a fattori climatici e temporali, dati in fornitura a soldati in guerra, nelle stesse terre in cui i bambini non hanno cibo.<br />Si consuma una quantità spropositata di risorse (cervelli, energia, strumentazioni) nella ricerca di cosmetici sempre più trendy, quando ci sono uomini che necessitano di antimalarici, ad esempio.<br />Si utilizzano cibi per il movimento di veicoli o l'imbottigliamento di acqua, mentre la maggior parte della specie soffre la fame.<br />Si costruiscono palazzi quasi perfetti, in contrasto con baracche che crollano alla prima scossa sismica o al primo colpo d'uragano.<br />Degli uomini vengono salvati da morte certa con delle costosissime operazioni chirurgiche, mentre altri periscono per la mancanza di semplici siringheo profilattici.<br />Questa è scienza, ed è scienza al servizio del capitale, al di là della volontà individuale.<br />Parafrasando Nutella, chiedetevi: "che mondo sarebbe senza profitto?" :)Yari Davoglio | Cronache dal '900https://www.blogger.com/profile/17001249317784938460noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-43296668785935875672010-08-18T11:06:52.475+02:002010-08-18T11:06:52.475+02:00Ricordiamo però che i soldi pubblici derivano anch...Ricordiamo però che i soldi pubblici derivano anche dalla ricchezza che i privati (onesti) sanno produrre.<br /><br />Un privato che voglia contribuire alla ricerca può farlo attraverso donazioni, o aprendo fondazioni, secondo coscienza e disponibilità.lucahttps://www.blogger.com/profile/10473803967741153467noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-82446136417774620082010-08-18T01:44:50.277+02:002010-08-18T01:44:50.277+02:00Per un colmo incomprensibile oggi è una fortuna ch...<i>Per un colmo incomprensibile oggi è una fortuna che esistano le aziende farmaceutiche che finanzino congressi e ricerche </i><br /><br />A questo punto che senso ha avere delle facoltà di medicina e farmacia pubbliche? Tanto vale che le aziende farmaceutiche si aprano (in Italia) le loro università private, con tanto di facoltà e di corsi. Almeno ci risparmiamo i soldi per formare medici e farmacisti!<br /><br />E se soffrissi di un male raro per cui esiste una cura ma in quanto raro non redditizio per il privato che decide di ritirarlo dal mercato? Come la mettiamo nome? Vorrei guardalo in faccia il medico che mi dice che devo morire perché non valgo nulla.<br /><br /><i>D'altra parte un paese come gli Stati Uniti, culla del liberismo, ha portato avanti le più grandi ricerche scientifiche, in campo medico, come in quello tecnologico, prevalentemente con fondi pubblici (anche se nessuno lo dice).</i><br /><br />Verissimo! Infatti sulla luna gli americani mica ci sono andati con i soldi dei privati? Il "pieno" di benzina allo shuttle per le sue missioni mica glielo fanno i privati? Oppure in Europa, l'acceleratore del CERN chi lo ha finanziato? E' solo grazie ai soldi pubblici che si possono finanziare ricerche fondamentali per il (vero) progresso del genere umano e dove un privato non oserebbe investirci neanche un centesimo.EpSiLoN74https://www.blogger.com/profile/14332282712561237005noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-60173548500829799972010-08-17T18:59:49.320+02:002010-08-17T18:59:49.320+02:00Anche sul punto della gestione del pubblico, IMHO,...Anche sul punto della gestione del pubblico, IMHO, c'è un equivoco enorme: chi altri, se non il politico, espressione democratica del volere dei cittadini, dovrebbe decidere chi gestisce le risorse comuni? Il problema non sta quindi nel chi decide, ma nel come decide, sulla base di quali criteri decide e, specialmente, che margine di libertà nelle scelte fornisce a chi ha eletto come gestore.<br />Non si tratta quindi di eliminare la politica dalle decisioni gestionali (chi ci metteremmo al suo posto?), ma semplicemente fare una buona politica (cosa che in moltissimi paesi non è un'illusione come da noi).<br />Concordo con te che la Sanità pubblica italiana è in genere di ottimo livello (anche se c'è un gioco al massacro per farla apparire peggiore di quello che è), contesto solo che il privato possa scegliersi i servizi da fornire (quelli a più elevato rapporto costo/beneficio), lasciando al pubblico quelli a più bassa remunerazione e ad alto costo unitario, con il risultato che il bilancio è sempre deficitario. Il discorso che spesso si sente fare: "se il privato ci guadagna, anche il pubblico dovrebbe poterlo fare" è una assoluta idiozia nel campo medico, perché in questo caso si dovrebbe obbligare un servizio privato a fare terapia intensiva o assistenza oncologica terminale.<br />Non sono invece d'accordo con te sul fatto che lo Stato non possa, anzi debba, gestire la ricerca, perché, per esempio, le patologie orfane o altri progetti di assistenza, per esempio alle popolazioni del terzo mondo, non potrebbero essere affrontati , perché non c'è margine di profitto. D'altra parte un paese come gli Stati Uniti, culla del liberismo, ha portato avanti le più grandi ricerche scientifiche, in campo medico, come in quello tecnologico, prevalentemente con fondi pubblici (anche se nessuno lo dice). Basta farsi un giretto a Bethesda, per capire cos'è il pubblico in USA in campo medico.refoundhttps://www.blogger.com/profile/11511587259575300927noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-13290912421899203712010-08-17T18:30:04.919+02:002010-08-17T18:30:04.919+02:00dall'altra nel ridefinire il pubblico come san...<i>dall'altra nel ridefinire il pubblico come sano concorrente e stimolo del privato, obiettivo al quale ha completamente abdicato, per scimmiottarne semplicemente le forme, con l'inconveniente delle scarse risorse, che ne fanno il parente povero.</i><br /><br />Credo che a livello strutturale (ospedali, macchinari, organizzazione) non siamo per nulla in uno stato particolarmente critico. In Italia ci sono vere e proprie eccellenze sanitarie, esempi di organizzazione, ottimizzazione delle risorse e perfetta intesa con i fruitori del servizio. Ci sono molte differenze (soprattutto geografiche) tra le varie strutture e la maggioranza delle lacune deriva (secondo me) dalla gestione fondamentalmente (e quasi esclusivamente) politica delle aziende sanitarie.<br />Pochi sanno che i primari di ogni reparto ospedaliero in Italia vengono scelti dai politici che governano in quel momento come se la salute debba essere di un colore e non di tutti. Pochissimi sanno che i manager quindi coloro che gestiscono le aziende sanitarie, nella quasi totalità dei casi non sono nè medici nè competenti ed anche loro sono scelti da chi ha vinto le elezioni.<br />E' questo il primo passo da fare: rendere la salute un bene pubblico, non privato (anche nel pubblico). Poi il resto.<br /><br />Per un colmo incomprensibile oggi è una fortuna che esistano le aziende farmaceutiche che finanzino congressi e ricerche perchè in caso contrario ci ritroveremmo probabilmente a curare ancora con i salassi e con gli aghi da bollire. Lo stato che gestiste ricerca ed innovazione medica è (anche con esempi esistenti ai giorni nostri) un fallimento enorme.Salvo Di Graziahttps://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-2428516336711508182010-08-17T17:43:08.326+02:002010-08-17T17:43:08.326+02:00Gli antropologi hanno dimostrato che esistono a li...Gli antropologi hanno dimostrato che esistono a livello di culture più semplici anche sistemi che non si basano sull'interesse individuale e quindi quanto dici è possibile in via del tutto teorica.<br />Nella pratica, la mano invisibile di Adam Smith (alla quale ho sempre creduto molto poco o almeno con grossi limiti) se ha funzionato abbstanza bene in un settore è stato quello della medicina e della farmacologia in particolare. Oggi non avremo farnaci estremamente efficaci, se non ci fosse stato l'interesse economico dei privati.<br />Il discorso, IMHO, va fatto più sulla base di definire, da una parte, sistemi di controllo efficaci alo strapotere economico ed al monopolio in questo come in altri settori, dall'altra nel ridefinire il pubblico come sano concorrente e stimolo del privato, obiettivo al quale ha completamente abdicato, per scimmiottarne semplicemente le forme, con l'inconveniente delle scarse risorse, che ne fanno il parente povero.<br />Basti vedere quello che sta succedendo con il Sistema Sanitario (argomento che non è possibile trattare per motivi di spazio), dove il privato si limita a lucrare, lasciando al pubblico tutti i costi a fondo perduto, per capire che non si tratti di vera concorrenza, ma di una partita persa in partenza.refoundhttps://www.blogger.com/profile/11511587259575300927noreply@blogger.com