martedì 11 novembre 2014

Cresciuto a pane e Angela.

Ho raccontato tante volte come da bambino ero un appassionato di documentari scientifici (i miei preferiti erano quelli sugli animali), divoravo le "enciclopedie" (erano l'internet di qualche anno fa) e, come molte altre persone, ero un ammiratore di Piero Angela, forse il più noto divulgatore scientifico italiano. Il suo modo di spiegare, di accompagnare per mano lo spettatore tra le curiosità e gli argomenti della scienza in generale, della medicina, l'astronomia, l'archeologia, era per me ipnotico. Era ospite di qualche tramissione televisiva quando lo ascoltai raccontare di una sua iniziativa, il CICAP, un'associazione di volontari che si impegnava nella divulgazione scientifica, nello smascherare le truffe e nello spiegare i fenomeni paranormali, un argomento che in quegli anni andava fortissimo. I fantasmi, i guaritori, i medium, gli alieni, erano argomenti che spesso occupavano intere pagine di giornali ed il CICAP spiegava e controllava, faceva delle prove e testava tutte le affermazioni non scientifiche che giravano in quegli anni. Sarà una coincidenza, ma tutti gli scettici che conosco, tutti quelli che da adulti sono diventati "smascheratori" di bufale (oggi si dice debunker, in inglese "demistificatore"), da piccoli erano appassionati di quei fenomeni misteriosi. Probabilmente l'essere diventato scettico è il risultato della maturità, il capire che i "fenomeni paranormali" altro non sono che truffe, una disillusione insomma ed anche un po' una delusione. Come quella volta che un sabato sera restai a casa perché in televisione annunciarono di trasmettere la prima autopsia reale di un alieno, potevo perdermela?
No, infatti seguìi la trasmissione, un po' deluso perchè in mezzo a tante chiacchiere "l'autopsia" durava pochissimi minuti ma arrabbiatissimo perché dopo poco si scoprì che si trattava di un falso, una burla creata per soldi da una persona senza scrupoli.
Ecco, forse la delusione del ragazzo che sognava i misteri ma che scoprì che c'era poco di misterioso ha contribuito a formare la mia innata curiosità ed il mio scetticismo.

Pensate, da ragazzino stampavo un giornalino che si chiamava "!Misterio" (l'avreste mai detto?) dove raccontavo dei più noti "misteri", come il triangolo delle Bermuda, lo Yeti, il mostro di Lochness. Passavo ore a scrutare il cielo sperando di vedere un UFO (ma non ne vedevo mai) e, scoprire che le navi scomparse nel triangolo delle Bermuda non erano in numero superiore a quelle scomparse in qualsiasi altro angolo della Terra, o leggere che la foto del mostro di Lochness che tanto mi affascinava non era altro che un imbroglio, mi fece diventare grande. Così mi appassionai alla psicologia delle credenze, al comportamento umano (che era anche il mio), al capire i trucchi, le manipolazioni, le tattiche di chi inventava storie incredibili: era sicuramente molto più interessante del credere a queste storie, mi sentivo più appagato nello scovare la truffa nell'esserne vittima.
Per questo guardavo a quella associazione di Piero Angela come ad un club di persone fortunate, di colte, "giuste", un perfetto contraltare ai tanti ciarlatani che infestano la nostra vita. Volevo iscrivermi, ma nelle mie tasche di adolescente squattrinato non c'erano abbastanza soldi, così dovevo accontentarmi di seguire qualche tramissione o leggere una rivista prestata da un amico.
Arrivarono i tempi del blog, ero ormai un medico, le passioni del passato di trasformano, a volte cambiano, ma non spariscono mai e per caso scopro che, a poca strada da dove abito, si sarebbe svolto un convegno del CICAP, proprio quell'associazione che da ragazzo mi attirava. Il programma era ghiotto, la sacra Sindone, i lupi mannari, i viaggi sulla Luna e poi c'era lui, Piero Angela.
I soldi li avevo, i tempi delle tasche vuote finalmente erano passati e non esitai a far tornare il ragazzo curioso nei meandri dei misteri che tanto lo attiravano.
Mi iscrissi al congresso e ci andai.
L'inizio dell'avventura fu eccezionale. Presi un taxi per arrivare al teatro in cui si svolgeva il congresso ed una persona di mezza età, sentendo che andavo verso la sua stessa destinazione, mi chiese se poteva salire con me e dividere il prezzo del viaggio, accettai. Quell'uomo iniziò a chiedermi che ci facessi al congresso del CICAP, spiegai che ero lì per curiosità e lui iniziò a raccontarmi che lui stava andando a fare analizzare le sue esperienze, riusciva a vedere le persone defunte e le aveva addirittura fotografate con il telefono che estrae per cercare quelle immagini. Mi mostra un paio di foto che secondo lui ritraevano le immagini di queste "anime in pena" ma che in realtà non mostravano niente, non c'era niente oltre al panorama o agli oggetti ritratti. "Vede qui? Questo è mio cugino che non c'è più...e qui c'è mia nonna, la vede come sorride?", io annuì, più perché non sapevo cosa dire che per altro. Non ero né scandalizzato né spaventato, quella persona era assolutamente tranquilla e serena, stavo semplicemente iniziando il mio viaggio nel "mistero", nelle mie passioni di un tempo (in testa mi risuonava una suono simile a "uao!") e l'attesa aumentava.

Fu divertentissimo: ascoltare una relazione sui licantropi trattati con linguaggio scientifico, sentire parlare in maniera serissima di cerchi nel grano, fu una sorpresa inattesa e splendida. Sentìi per la prima volta parlare di "scie chimiche" e di complotti, io, abituato a convegni infiniti sulle spiegazioni biologiche della "premature ovarian failure" o dei meccanismi del feedback negativo dell'asse ipotalamo-ipofisi-ovaio, mi trovavo davanti a persone serissime e docenti universitari, che dibattevano di possessioni sataniche e fachiri, tra il pubblico si alza un professore di fisica che discute di fotoni ed un sindonologo, cose da pazzi! L'uomo che in taxi mi aveva mostrato le foto dei "fantasmi" si aggirava facendole vedere ad altri partecipanti al congresso: nessuno lo prendeva in giro, nessuna risatina, erano tutti serissimi.
Ero affascinato, stregato. In fondo stavo partecipando alla riunione di un gruppo di difensori del bene, tutti uniti contro i ciarlatani, i cattivi e gli imbroglioni, come nelle migliori favole ma con approccio scientifico e vivere una favola restando con i piedi per terra è il sogno di tutti che io stavo realizzando unendolo alla passione per la scienza.

Poi, in una pausa, scesi nella sala del teatro dove c'era un uomo che leggeva, era Piero Angela. Lo guardavo intimorito, lo seguìi quando un ammiratore gli chiese una foto e presi coraggio: "posso stringerle la mano per ringraziarla?", mi sorrise e mi strinse la mano, scambiammo due parole, gli raccontai che ero cresciuto con i suoi documentari, con "Quark" e nel frattempo pensavo a quando fossi idiota, a quante persone gli avranno detto le stesse identiche cose, a quali parole più originali avessi potuto trovare, ma lui era tranquillissimo, nessuna fretta, poi un'amica scattò una foto e lui chiese se volessi rifarla, visto che era stata fatta all'improvviso. Macché, ho incontrato Piero Angela, che m'importa della foto.


Da quel giorno ho sempre appoggiato le attività del CICAP, ne ho ammirato e sottoscritto gli scopi, ho cercato di fare qualcosa per sostenere un'associazione senza scopo di lucro, fatta di volontari, che non riceve finanziamenti pubblici, piena di giovani e persone di tutte le età piene di passione e che va avanti solo con l'aiuto di chi lo desidera. Ho partecipato ad alcuni loro congressi, ho scritto per la loro rivista, ho partecipato al corso che organizzano ogni anno per spiegare a chi è interessato, le tecniche per difendersi ed indagare sulla pseudoscienza.
Sono quei piccoli desideri realizzati, da bambino vedevo il CICAP come un manipolo di eroi contro i ciarlatani, da adulto anche io ho voluto fare parte del "manipolo". In un'epoca di ignoranza scientifica, di decadenza culturale, credo che associazioni come il CICAP siano vitali, fondamentali, siano una boccata d'ossigeno per tutti ed una garanzia per la corretta informazione, bene che oggi è sempre più raro.
Anche quest'anno, al "15° corso per indagatori di misteri", parteciperò alle attività e di cosa potrei occuparmi se non di medicine alternative?
Io assieme a tanti altri "investigatori" del mistero, divulgatori scientifici, scienziati, vere e proprie personalità della divulgazione nazionale e non solo, spiegheremo i trucchi, le curiosità e le tecniche più utilizzate nella pseudoscienza, in una serie di lezioni che si terranno nei week end tra gennaio e giugno 2015 (io parteciperò il 21-22 marzo 2015). Chi fosse interessato può iscriversi in questa pagina, in ogni caso, come ogni anno, conoscerò persone, racconterò cose e tornerò bambino, quando sognavo di difendere il mondo dai cattivi e stare dalla parte dei buoni, che è sempre una bella cosa.

Alla prossima.

34 commenti:

  1. Articolo interessante come sempre, ma con cui per una volta non mi sento tanto in sintonia.
    Vengo subito al punto: a me il modus operandi del CICAP non è mai stato particolarmente simpatico. Per due ragioni soprattutto: la prima è che nel mondo della scienza ci sono, ovviamente, cose più importanti e cose meno importanti, e molte di quelle di cui si occupa il CICAP non sono certo fra le prime. È vero che curarsi col veleno di scorpione può far morire le persone, ed è quindi sacrosanto fare opera di informazione corretta in merito, ma mi concederete che le presunte passeggiate notturne del fantasma del castello di Roccacannuccia non meritano la minima attenzione scientifica. Forse questo lo ha capito anche il CICAP, che si è finalmente deciso a togliere quel ridicolo “paranormale” dal suo acronimo, ma io credo che comunque la vera cultura scientifica si faccia informando, non perdendo tempo a demolire idiozie pseudoscientifiche assurde. Se mi occupo di scie chimiche, lo faccio perché mi divertono, non certo perché ritenga importante toglierle dalla testa di quei quattro sciroccati che ci credono.
    L’altra ragione che mi rende poco simpatico il CICAP è la continua, ossessiva richiesta di danari, perfettamente allineata con quelle degli pseudo-divulgatori. So bene che organizzare le cose costa soldi, ma so anche, per esperienza diretta, che esistono altre strade percorribili. Non è possibile che il corso di cui parli costi quanto un vero corso di formazione professionale o quanto l’iscrizione a un vero convegno scientifico. Ma soprattutto non è possibile che qualunque cosa uno voglia fare con il CICAP richieda un pagamento preventivo. Perfino per leggere gli articoli di Query occorre sganciare cinquanta centesimi “a priori”. Questo non lo fa neanche la più spocchiosa rivista scientifica: gli abstract sono sempre visibili liberamente.
    Diverse volte ho accarezzato l’idea di associarmi al CICAP e di offrire il mio modesto contributo tecnico e scientifico all’organizzazione, ma ogni volta alla fine mi sono tirato indietro proprio perché sentivo venir meno quello spirito di libera, aperta e disinteressata partecipazione che dovrebbe animarlo. Ovviamente, sono sempre pronto a ricredermi, ma per ora non ne ho mai avuta l’occasione.

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  2. All'inizio pensavo fosse un "coccodrillo" su Piero Angela, m'ha fatto spaventà! :D

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  3. molte di quelle di cui si occupa il CICAP non sono certo fra le prime.

    Io invece lo vedo come punto di forza del Cicap. In mezzo ad indagini su argomenti "forti" come le pseudomedicine o la Sindone o le fonti di energia "alternativa", occuparsi di temi considerati più leggeri (Yety? Lupi mannari?) è un modo per rendere tutto più appassionante e divertente e soprattutto popolare. Non dimentichiamo che i temi più "complicati" non interessano la maggioranza della gente (quante persone sanno cos'è l'E-Cat o il Global Warming?), per me infatti è stato appassionante assistere ad un dibattito scientifico sulla Sindone seguito ad uno scheletro di un uomo sepolto come un vampiro, d'altronde il Cicap non è una facoltà universitaria ma un gruppo di appassionati, almeno io li vedo così.
    Sui prezzi, anche io li trovo elevati e poco popolari (infatti per anni non ho potuto farne parte proprio per questo), ma mi rendo conto (soprattutto vedendo le cose "da dentro") che per pagare tutto quello che serve per le loro attività c'è poco da fare, servono soldi e visto che non sono aiutati da nessuno, il sistema dell'autofinanziamento o della raccolta pubblica lo trovo quello più giusto, chi vuole partecipa, chi può aiuta.

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  4. @ Riccardo

    nel mondo della scienza ci sono, ovviamente, cose più importanti e cose meno importanti, e molte di quelle di cui si occupa il CICAP non sono certo fra le prime

    Se fossimo tutti scienziati avresti ragione da vendere.

    Il problema è che al "popolo bue" arrivano prima e più forte le cose meno importanti, quindi - se si vuole far crescere la cultura scientifica media del cittadino medio - è proprio di queste che associazioni di divulgazione scientifica devono occuparsi.

    Saluti,
    Mauro.

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  5. @ Salvo:

    capisco quello che dici, anche se non lo condivido perché evidentemente partiamo da punti di vista diversi (tanto per dire, l'autenticità della sindone per me è proprio uno degli argomenti meno interessanti che il CICAP abbia mai trattato). D'altra parte, non credo che occorra essere una facoltà universitaria per divulgare scienza, e il lavoro degli Angela ne è proprio una testimonianza.
    E' l'approccio alla demistificazione quello che non mi convince, e non mi convince la sua efficacia. Forse non saranno molti quelli che sanno cos'è il global warming, ma sono abbastanza convinto che siano sempre più di quelli che sanno cos'è il CICAP.
    Sui prezzi, invece, credo proprio che non ci siamo: l’abbonamento a Query costa di più di quello a National Geographic o a Le Scienze, per non parlare delle edizioni originali, che costano addirittura la metà. E, con tutto il rispetto per il CICAP, mi sembra che siamo su un livello un po' diverso. Sui corsi, poi, ho già detto: sono prezzi da congresso internazionale “top” (almeno per la mia area), e anche la limitazione delle iscrizioni a numeri così bassi denota un atteggiamento elitario che non riesco a farmi andar giù.
    Detto questo, poi, ovviamente vi auguro il miglior successo per la manifestazione (leggi, meglio il CICAP che Vannoni)!

    @ Mauro

    io credo che tu confonda “divulgazione scientifica” con “confutazione di idiozie”, che sono cose ben diverse. Non sono affatto convinto che al “popolo bue” (che tanto bue poi non è) arrivino prima le cose meno importanti: per esempio, mi sembra che la faccenda delle staminali abbia avuto un po’ più di risonanza della biowashball…
    E, per la mia esperienza, si crea molta più cultura scientifica spiegando i fenomeni che si verificano che non confutando quelli inventati.

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  6. Forse ti interesserà sapere (o forse già lo sai) che esiste una pagina su facebook chiamata Angela Sovrani. Nonostante possa sembrare un qualunque nome, Angela è un cognome e Sovrani è una speranza
    https://www.facebook.com/votaangelasovrani?fref=ts

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  7. Come si suol dire, la mamma degli imbecilli è sempre incinta. Ma poi questo che c'entra? Non credo che se la siano fatta loro, quella pagina!

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  8. Anche io ammiro moltissimo Piero Angela e il Cicap, e sono convinta che sia fondamentale occuparsi anche di quei misteri "paranormali" con il metodo scientifico. Potrà forse sembrare superfluo, ma è così che si scatena l'interesse della gente, di quel "popolo bue" (triste definizione) di cui si parla. Senza contare che è molto interessante, perché sono cose che ci affascinano da secoli, e che ci ingannano ancora oggi nonostante ci sentiamo così "evoluti" con il nostro smartphone in tasca...Anche io fin da piccola sono sempre stata affascinata dai misteri di qualunque genere, ed è stato proprio cercando informazioni su di essi che mi sono imbattuta nel Cicap! Poi capisco che e riviste e incontri sono cari, ma temo sia necessario,anche perché molta gente compra la rivista di Mistero e non sa neanche cosa sia il Cicap (o sostiene, come mi hanno detto, che anche loro siano parte del grande gomblotto!)...E poi Roberto Giacobbo lo paghiamo tramite la Rai, vogliamo negare un finanziamento al Cicap? :-) E lo dico soffrendo parecchio, perché io al corso di indagatori del mistero ci andrei di corsa, ma non me lo posso proprio permettere :-(

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  9. Salvo, anche io ero tra quelli che hanno guardato il filmato dell'autopsia dell'alieno... nascosta dietro ad un divano, perchè la mamma non voleva farmelo vedere!! Secondo lei era troppo impressionante (sono un po' più "piccola" di te...).
    Per me, quando ero "cinna", il regalo più bello era l'ultimo libro di Piero Angela.... E ne ho pure uno autografato... che emozione quando ci ripenso....
    Però voglio dirti una cosa, è una ruota che gira.... Se allora è stato un onore incontrare Piero (e anche Alberto) Angela, oggi, dopo aver conosciuto e stretto la mano a Paolo Attivissimo, mi manca solo di incontrare te, per sentirmi realizzata!! Spero di poterlo fare presto.
    Grazie per il tuo lavoro, e per la tua gentilezza, mi hai sempre risposto anche in privato quando ti ho chiesto alcune cose...

    Francesca

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  10. Come si suol dire, la mamma degli imbecilli è sempre incinta. Ma poi questo che c'entra? Non credo che se la siano fatta loro, quella pagina!

    1) non ho risposto a te, ho commentato il post di Salvo
    2) non capisco perché imbecilli, trovo quella pagina geniale

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  11. trovo quella pagina geniale
    Io no. Ma d'altra parte è su Facebook, quindi la cosa non mi stupisce...

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  12. Sono sempre stato un grande ammiratore del lavoro di Piero Angela, che non solo sa fare divulgazione ma sa fare televisione, con eleganza, con chiarezza, con ritmo, avvalendosi di collaboratori scientifici autorevoli e molto efficaci: Mainardi, Cannella, Margherita Hack, Pacini... tutti questi signori era come come se fossero di casa.

    Qualche anno fa ho visto delle repliche di trasmissioni divulgative di Giulio Macchi: davvero grandi perle di informazione scientifica. Mostravano quelle che per l'epoca erano avanguardie della ricerca in una serie di puntate dedicate tutte ad un tema (6 puntate solo sul funzionamento del cervello, poi quelle sull'immunologia, sui materiali, sui plasmi), organizzate con una tavola rotonda composta dal presentatore - preparatissimo! - e gli scienziati.

    Non so se il dott. Di Grazia le conosce, sono un po' antiche e io le ho viste dentro Fuori Orario.

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  13. Anch'io, in gioventù, seguivo assiduamente ed apprezzavo il programa di Angela. In una bancarella avevo anche comprato un suo libro, "Quark Economia", sperando che potesse aiutarmi a comprendere meglio una disciplina che trovavo pittosto ostica. Con il passare del tempo, e con l'osservazione di quanto accadeva intorno a me, però, trovavo che la visione positivista di Angela mal si adattava alla realtà che si stava via via concretizzando. La libera economia di mercato (nell'ambito della quale anche scienza e tecnologia trovavano le necessarie risorse finanziarie per operare e progredire), con i suoi impliciti e connaturati sistemi "auto-correttivi", avrebbe dovuto, in buona sostanza, condurre a braccetto l'umanità sulla strada del progresso, del miglioramento della qualità della vita (salute compresa) e di una più equa distribuzione delle risorse alimentari del pianeta (anche grazie alle promettenti tecnologie che avrebbero stravolto il settore agroalimentare). Per farla breve, e a distanza di parecchi anni, viaggio ancora con un'auto a benzina (e non a idrogeno), il frigorifero (che dovrebbe avvisarmi che mi manca il latte) mi guarda invece desolato, poiché mezzo vuoto, e mi sembra proprio che, intorno a me, stia aumentando il numero dei morti di fame e dei malati cronici. Vogliamo allora ammettere che Angela ci ha azzeccato né più né meno di Nostradamus? ;-)
    Non voglio certo incolpare il giornalista dei mali del mondo ma, a posteriori, ho trovato fastidioso quel suo suadente ed "ipnotico" (come del resto tu stesso lo hai definito, Salvo) modo di fare divulgazione che, volenti o nolenti, ha plasmato le menti di parecchi di noi, e ci ha portato a costruirci un metro di giudizio critico che, oggi, è divenuto opinabile ed obsoleto.
    Dove in ballo ci sono trilioni di banconote, infatti, il confine tra "buoni" e "cattivi" diventa sempre più labile, fino a ribaltarsi, la frode e la mistificazione si trasformano in validi strumenti che anche i cosiddetti "scienziati" possono usare alla bisogna, e la comoda etichetta di "gomblottista" la si utilizza, in modo dispregiativo, per bollare e isolare chiunque si ponga lecite domande che lo portino ad uscire dagli schemi del pensiero dominante, l'unico e "il giusto".
    La scienza dovrebbe essere oggettiva, e pertanto non "democratica", si dice, ma dal momento che anche ciò che chiamiamo oggi "democrazia" non è più palesemente tale (in quanto i diritti e gli interessi legittimi dei popoli non sono certo in cima all'agenda dei c.d. "governi democratici") lo stesso si potrebbe dire per la scienza, "violentata" a piacimento in funzione degli obiettivi economici che la multinazionale o la lobby di turno deve a tutti i costi raggiungere per "il bene" degli azionisti (in particolare allorché un rapporto rischio-beneficio si dimostra sfavorevole alla nostra pellaccia e favorevole al loro conto in banca).
    Mi si perdoni il sillogismo, ma c'è chi se n'è accorto, e a iniziato a guardare la realtà con occhi ben diversi e con una mente più aperta, e chi ancora no.

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  14. Per quanto uno provi a " violentare " la scienza, ci sará sempre qualcuno dopo di lui che provando a riprodurre i risultati ottenuti dal violentatore, avrà un risultato opposto, ristabilendo l' equilibrio. È proprio questo che ho imparato da Angela e dell' agire in maniera scientifica. Malgrado non ne abbia fatto mestiere, mi è tornato utile nella quotidianitá . E a quel che ricordo, mi sembra che Angela non abbia mai vaticinato prescindendo dalla variabile uomo, ma sempre considerandolo artefice, e quindi responsabile di cambi di rotta. Ricordo che dopo la trasmissione con il bellissimo esperimento dei tubi idraulici interrati nel deserto, mio padre ha smesso di pagare rabdomanti per scavare pozzi artesiani. Nel nostro caso il progresso ha davvero preso a braccetto l' umanità con innegabile miglioramento economico ( il nostro, un pò meno quello del rabdomante )

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  15. A me piace molto il lavoro del CICAP, anche quando affrontano argomenti "futili". Ho partecipato ad alcune lezioni del corso del 2013 In effetti il corso completo è piuttosto costoso, anche considerando il viaggio e la notte d'albergo). Purtroppo Salvo non c'era :-( ....

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  16. @Paolino Paperino. Forse non sono stato chiaro. Un esempio pratico. Fine anni '80, primi '90 (ora non ricordo con precisione): Angela affronta l'argomento biotecnologie. "Innesto" di geni eterologhi, ricavati da organismi anche animali, in organismi vegetali. Risultati in prospettiva: migliori rese agricole, coltivazioni più resistenti (ad attacchi di svariata natura: piante infestanti, insetti ecc.) oppure in grado di prosperare in condizioni ambientali normalmente sfavorevoli (terreno arido, clima rigido ecc.) o, ancora, alimenti arricchiti con sostanze nutritive non "naturalmente" presenti negli stessi. Questo, più o meno ed in sintesi, ciò che si è "sedimentato" in me dopo l'indottrinamento angelesco di Quark. A distanza di più di vent'anni, leggo di Monsanto e del suo sport preferito: prendere per la gola i piccoli agricoltori. Le sementi sono brevettate e vendute a caro prezzo, i contratti vessatori, le rese affatto aumentate. E in questi giorni, in Argentina, gruppi di agricoltori stanno protestando proprio contro Monsanto dopo che hanno visto aumentare i casi di malformazioni neonatali e di tumori infantili tra i loro figli, dopo un decennio di uso intensivo del pesticida RoundUp (progettato proprio per lavorare in "sinergia"con un cereale OGM).
    In frangenti come questo, l'operato di un giornalista come Angela può essere molto importante per favorire l'accettazione, da parte del grande pubblico, di innovazioni tecnologiche (o farmacologiche) che potrebbero avere un importante impatto sulla loro qualità di vita e/o sul loro stato di salute. E mi riferisco, in particolare, a quelle persone (generazioni) che pensano che "Se lo hanno detto in TV, allora deve essere vero!"
    Io non seguo più Angela da svariati anni, e non so quindi se sia tornato sull'argomento con un taglio più critico, e quindi meno parziale. A posteriori avrei preferito che avesse invece messo da parte il suo atteggiamento "positivista", a favore di una divulgazione scientifica davvero superpartes, piuttosto che indulgere a smenarcela con i James Randi (buonanima) di turno, con i Massimo Polidoro "ghostbuster" nonché con le altre "interessantissime" iniziative a marchio CICAP. Spero di essermi meglio spiegato.
    Per quanto riguarda il meccanismo in base al quale l'equilibrio viene successivamente ristabilito a danno del "violentatore", ti sbagli di grosso. Ciò può essere vero ma, quando in ballo ci sono fortissimi gruppi di potere/interesse (che il "violentore" l'hanno alle loro dipendenze o fra i loro "finanziati") ci possono volere anche decenni, almeno fino a quando lo stesso gruppo (o un altro, poco importa) ha un nuovo "mirabolante" interesse da spingere, che magari rende anche obsoleto il primo. E intanto in migliaia ci possono avere lasciato le penne.
    Questo il senso del mio precedente commento.
    Una lettura in tema.
    http://www.aamterranuova.it/Orto-e-Giardino/Monsanto-e-il-controllo-mondiale-delle-sementi

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    1. Quel sito è semifuffaro, equipara l'omeopatia alla medicina moderna, quindi è da censurare a prescindere.

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  17. Francesco, puoi documentarmi la tua affermazione secondo la quale la Monsanto ricatterebbe gli agricoltori attraverso i brevetti delle sementi? Sostieni quindi che gli agricoltori acquisterebbero tali sementi perché costretti, giusto? Mi puoi portare le fonti?

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  18. @ Francesco:

    c'è chi se n'è accorto, e a iniziato a guardare la realtà con occhi ben diversi e con una mente più aperta, e chi ancora no.

    Io posso darti la mia esperienza.
    Sono curioso dall'infanzia, mai mentalmente pigro, tendenzialmente "ribelle" alle consuetudini (pensa che all'università un noto prof. mi soprannominò "Che Guevara dei poveri" perché osavo pretendere dei diritti che i colleghi non osavano chiedere per "paura" dell'autorità), posso dire di essermi costruito la vita da solo, non ho quindi padroni né padrini.
    Il modo più utile per crearmi un'idea più vicina alla realtà di quello che succede attorno a me (professionalmente o personalmente) è stato quello di studiare, leggerle tutte, ascoltare tutte le campane.
    Tutte le volte (tutte, a me è capitato così) che incontravo qualcuno con la scoperta del secolo, la rivelazione del segreto, il complotto ed in medicina la cura infallibile o il metodo che cura tutto, ho approfondito, proprio perché mi piace capire bene, puntualmente ho trovato falsità, manipolazioni, trucchi, bugie o malafede. Io non dico che Angela o la Monsanto (anche se quello degli OGM è un argomento che sto approfondendo da poco) o le aziende farmaceutiche siano angeli che vogliono solo il nostro bene, non credo che distribuiscano verità ed ogni bene così, "aggratis", ma non ho mai trovato "dall'altra parte" l'onestà che mi aspettavo o necessaria per renderla credibile ai miei occhi. Chiamali complottisti, paranoici, truthers, ricercatori indipendenti, come vuoi, ne conosco tanti e quelli che conosco hanno una caratteristica comune: sparano sciocchezze, se in buonafede o in malafede non lo so, ma dicono grosse bugie (quelli che conosco, naturalmente).
    Se qualcuno mi dice che "i contadini indiani si suicidano per colpa della Monsanto" e poi scopro che non è vero, la prossima volta non crederò più a quella fonte.
    Se qualcuno mi dice "con la mia cura ho guarito 1000 persone" e poi scopro che nelle 100 che controllo ci sono più bugie che nei libri di Pinocchio, non mi fiderò più di quel guaritore.
    Se qualcuno sostiene che dove si coltivano OGM aumentano le malformazioni e poi non trovo nessun (neanche uno) dato serio (serio! Vero) che me lo confermi, non mi fiderò più di chi lo dice.
    Non so se mi spiego.
    Così ho costruito la mia vita, cercando di ascoltare, sostenere a seguire chi dice la verità. Può anche sbagliare (mica siamo infallibili) ma se sbagli 99 volte su 100, il dubbio che i tuoi non siano sbagli ma bugie volontarie mi sorge, eccome se mi sorge...
    Non ricordo l'autore, ma riassumo tutto con una citazione: "la mente deve essere aperta, ma non tanto da far cadere il cervello".

    PS: James Randi non è "buonanima", è vivo e vegeto.
    ;)

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  19. Il mio percorso è sovrapponibile a quello di Salvo Di Grazia, con una differenza.
    Da ragazzino, non stampavo alcuna rivista tipo "!Misterio", ma comunque acquistavo con regolarità un mensile che si chiamava "Arcana" (che poi, per motivi di copyright, cambiò nome in "Gli Arcani") che trattava i medesimi argomenti (il triangolo delle Bermuda, lo Yeti, il mostro di Lochness, ecc.).

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  20. " In frangenti come questo, l'operato di un giornalista come Angela può essere molto importante per favorire l'accettazione, da parte del grande pubblico, di innovazioni tecnologiche ...."
    Non ricordo che Angela abbia mai avuto un atteggiamento meno che equilibrato, su qualsiasi argomento trattasse. E non ricordo che abbia mai preso posizioni su cui qualcuno potesse concludere :"Se lo hanno detto in TV, allora deve essere vero!" Probabilmente ti confondi con le Jene. Loro sì, che con la loro disinformazione, lontana mille miglia dal divulgare scienza , hanno fatto proseliti ! Ma, come è successo per l' affare stamina, ci sarà sempre qualcuno che vorrà riprodurre l' esperimento e prima o poi riporterà in pari la bilancia. Nel suo ottimismo Angela non ha mai escluso il comportamento umano e l' uso talvolta "spensierato" che l' uomo fa del progresso scientifico. In questo indagare il comportamento umano, i cartoni animati di Bozzetto , inseriti in molte puntate di Quark , erano opere magistrali .

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  21. @Michele. Mi chiedi di specificare la fonte. Purtroppo non è mia abitudine ritagliare, catalogare e conservare tutti gli articoli che mi capita di leggere. Si trattava comunque di stampa periodica, e l'unica cosa che ti posso assicurare è che non era Novella 3000 ;-). Nell'articolo in questione l'autore spiegava che le nuove condizioni di mercato 'imposte' da multinazionali biotech facevano sì che, in determinate aree geografiche
    del pianeta, i piccoli agricoltori si ritrovassero nell'impossibilità di proseguire la loro attività fino a essere costretti a vendere i loro terreni in favore di una nuova forma di industrial-latifondismo targato OGM. Nell'articolo veniva trattata anche la tecnologia c.d. 'terminator', vista ormai come cosa fatta, mentre mi risulta che abbia poi subito invece una temporanea battuta d'arresto, e non certo per volontà di Monsanto & C. Sono questioni, queste, che non sembrano ancora riguardarci da vicino ma, in prospettiva della conclusione dell'accordo TTIP tra USA ed UE, credo che le multinazionali del biotech riusciranno ad abbattere le ultime barriere che chiudono loro gli sbocchi del mercato europeo. Con buona pace delle eccellenze gastronomiche nostrane, dell'IGP, di Oscar Farinetti e compagnia cantante (gli OGM in pasto al popol bue, sempre più morto di fame, e le delizie in stile Eataly a chi ancora se le potrà permettere…)
    Intanto puoi provare a digitare su google 'Monsanto', 'protesta' e 'Argentina', e sceglierti la fonte che più ti ispira (troverai anche parecchie occorrenze in lingua spagnola).
    Per quanto concerne invece un esempio delle modalità con le quali l'editoria scientifica - e la comunità medico-scientifica, per la quale l'editoria è imprescindibile fonte di informazione - risolve i problemi 'alla radice', ti propongo un articolo de "Il Fatto Quotidiano"
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/12/01/mais-transgenico-rivista-scientifica-ritira-la-pubblicazione-a-seralini/797114/
    Fine OT.

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    1. A dire il vero su Google ho trovato siti in cui si parla di utilizzo scriteriato del diserbante da parte delle aziende agricole che non avrebbero rispettato le condizioni base di sicurezza (per es distanza da centri abitati). Forse la Monsanto ha siti civetta? Mah?Riguardo a ciò che dicevi relativamente al fatto che fosse utilizzato in sinergia con un OGM, non ho trovato nulla neppure sui siti complottiste (benché il fatto di per sé non abbia niente di delittuoso). Non è che hai tratto conclusioni un po' frettolose appena hai visto comparire il nome Monsanto? Risponderò a breve anche alla seconda parte del tuo intervento.

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  22. @Paolino Paperino. Evidentemente io e te traguardiamo la realtà utilizzando occhiali differenti. Un'altro esempio che mi viene in mente è quello relativo alle centrali nucleari. Qualche anno fa, se ricordo bene a chiusura di una puntata monografica di Superquark dedicata a Chernobyl, in occasione di un anniversario (20°?) dell'incidente, Angela si prodigò a spiegarci quanto le tecnologie fossero progredite da quell'oramai lontano aprile '86, e di quante pochissime o nulle probabilità rimanevano che un simile disastro potesse ripetersi. Potrei sbagliarmi e ricordare male (in tal caso bacchettatemi), ma mi pare proprio che ciò avvenisse contemporaneamente (o poco prima) che le politiche energetiche del nostro Paese venissero ripensate in salsa termonucleare. Ciò a suggerirmi che la scelta di Angela e della RAI, in quel momento, fosse 'n'anticchia' eterodiretta.
    Di vecchia o nuova concezione che fosse, la centrale di Fukushima ha poi ricordato a tutti che a scherzare con il fuoco ci si brucia: se fossi in Piero Angela, prima di lanciarmi nuovamente in simili rassicurazioni mi stringerei energicamente la patta in mano (della serie: "non è vero, ma ci credo" e un pizzico di scaramanzia non guasta mai ;-).
    Ti dico questo per rimarcarti che un bel giorno, svegliandomi, NON sono sceso dal letto con il piede sinistro e NON ho improvvisamente esclamato, senza alcuna ragione: "Ho deciso: da oggi in poi, Piero Angela mi starà sui marroni!"
    Ciò, ovviamente, senza nulla togliere ai leoni del Serengeti, a Danilo Mainardi, o agli esperimenti del simpatico Paco Lanciano.
    Riguardo alle Iene, invece, meno male che almeno c'è ancora qualcuno che si prende la briga di puntare i riflettori sulle italiche nefandezze, come quelle raccontate da Nadia Toffa nell'intervista a Carmine Schiavone.

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    1. Dici le Iene di Stamina? Della dieta alcalina che cura il cancro? Del veleno di scorpione? Eh si, meno male che c'è del vero giornalismo di inchiesta....

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  23. @Francesco

    Prendo alcune affermazioni a campione, ma ce ne sarebbe ben oltre da commentare:

    "A distanza di più di vent'anni, leggo di Monsanto e del suo sport preferito: prendere per la gola i piccoli agricoltori. Le sementi sono brevettate e vendute a caro prezzo, i contratti vessatori, le rese affatto aumentate."

    Mi puoi fare qualche esempio documentato? In che paese accade ciò e con che numeri? Se sei così sicuro avrai di certo qualcosa in mano di ben solido, no? Uno scoop che inchiodi la diabolica azienda alle sue ineludibili responsabilità!

    "Con buona pace delle eccellenze gastronomiche nostrane, dell'IGP, di Oscar Farinetti e compagnia cantante (gli OGM in pasto al popol bue, sempre più morto di fame, e le delizie in stile Eataly a chi ancora se le potrà permettere…)"

    Le bestie che producono le nostre delizie DOP (e un bel po' di altre cose) mangiano mais e soia importati e quindi OGM, questo immagino lo sapessi giusto? Quindi possiamo già iniziare a muggire?

    http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/07/15/il-made-in-italy-contaminato-dagli-ogm/

    "Non voglio certo incolpare il giornalista dei mali del mondo ma, a posteriori, ho trovato fastidioso quel suo suadente ed "ipnotico" (come del resto tu stesso lo hai definito, Salvo) modo di fare divulgazione che, volenti o nolenti, ha plasmato le menti di parecchi di noi, e ci ha portato a costruirci un metro di giudizio critico che, oggi, è divenuto opinabile ed obsoleto."

    Insomma, Piero Angela è un prezzolato partigiano delle multinazionali e perciò viva Seralini e le Iene, giusto, idoli della nuova informazione libera e scientifica, dico bene? In effetti adesso quel tipo di pensiero critico non serve più dato che c'è una new wave di rivoluzionari da salotto radical chicchissimi/biologici/naturalisti ecc, che a colpi di frasi ad effetto ed adorabili panegirici cercano loro stessi di dirci cosa va bene e cosa no. Il tutto con un approccio del tutto non 'positivista', non sia mai signora mia!

    Adesso ho davvero bisogno di un antiemetico...appena fa effetto passiamo al resto.

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  24. Ah, dimenticavo il tuo amico-martire Seralini, le cui gesta teoretiche sono qui ben evidenziate:

    http://tempsreel.nouvelobs.com/ogm-le-scandale/20120918.OBS2789/ogm-quand-la-grande-distribution-finance-une-etude-choc.html

    (ho preso il primo risultato da Google, ma puoi sbizzarrirti)

    oppure anche:

    http://www.efsa.europa.eu/en/events/event/gmo100127-m.pdf

    http://www.salmone.org/wp-content/uploads/2010/02/hcbpress.pdf

    Insomma, prezzolato ed incapace: forse l'articolo l'hanno ritirato perché era...una cialtronata? La causa Bio-Dio direi che ha bisogno di ben altri eroi!

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  25. "Evidentemente io e te traguardiamo la realtà utilizzando occhiali differenti."

    A proposito di Quark, secondo me invece abbiamo proprio guardato programmi diversi.
    E le parole "le jene" e " informazione ", nella stragrande maggioranza dei casi , in un' unica frase fanno a botte.

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  26. Michele, mi pare che tu proprio non l'abbia capito, ma io non ho commentato il post per dare il la ad una discussione sugli OGM, bensì per dire la mia su Piero Angela e sulla sua attività televisiva di divulgatore scientifico. Come ho già scritto, in gioventù anch'io seguivo assiduamente la sua trasmissione, ma poi, con il tempo, ho iniziato a vedere le cose diversamente e a notare che la medaglia che Angela mostrava aveva in realtà due facce, una delle quali lui ignorava o su cui - se e quando lo faceva - si soffermava in maniera carente. In parole povere, più lo vedevo affrontare argomenti delicati e dalle inevitabili ricadute sulla vita della gente comune (del tipo di quelli accennati) più perdeva credibilità ai miei occhi, tanto da vederlo al pari di un Bruno Vespa del giornalismo scientifico.
    Seralini non è mio amico, purtroppo so bene che sul mio piatto è già finita della carne di animali alimentati con OGM, e questo non mi fa certo felice. Così come non mi fa felice avere un inceneritore a 2km da casa o vivere in una città inquinata. Non sono radical-chic, sono solo uno che (fortunatamente, e non si sa per quanto ancora...) ha un lavoro, e che non ha ancora capito se riuscirà ad arrivare ad una misera pensione oppure se prima interverrà un tumore (oggi così tanto "di moda"...) a risolvere il problema all'INPS. Uno che si preoccupa di che avvenire avrà suo figlio. Uno che, intorno a sé e in tema di salute, vede tutto fuorchè chiarezza, anzi - meglio - che vede anche una casa farmaceutica (Merck) tacere dolosamente sugli effetti collaterali mortali di un suo farmaco per non avere ricadute negative sui suoi bilanci e che non riesce a capire il perché simili strategie non potrebbe adottarle anche Monsanto o qualsiasi altro colosso multinazionale.
    Attacchi livorosi come il tuo, oramai, non mi fanno più effetto. Tanto anche tu sei in questa bagnarola che gira intorno al sole, e il tempo darà ragione a uno di noi (o le cose miglioreranno oppure peggioreranno, non vedo alternativa ;-). Io mi baso su un semplice assunto: se scienza, medicina e tecnologia sono sicura ricetta per l'evoluzione ed il benessere dell'umanità (positivismo), allorà dovrò vederne e tastarne con mano gli effetti . Intanto sto assistendo ad un aumento dell'incidenza di patologie cronico-degenerative, e se la vita media è aumentata è anche (e soprattutto) per effetto delle cure farmacologiche (un conto è però arrivare alla vecchiaia in buona salute, un conto è arrivarci assumendo magari dieci diverse pasticche al giorno o con un bypass coronarico o un pacemaker ).
    P.S. Purtroppo non ricordo dove ho letto l'articolo e se ho conservato o meno la rivista in questione. Se l'antiemetico non avesse nel frattempo sortito l'effetto desiderato, chiamami pure, che vengo a reggerti la fronte :-)

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  28. @Francesco

    "Intanto sto assistendo ad un aumento dell'incidenza di patologie cronico-degenerative, e se la vita media è aumentata è anche (e soprattutto) per effetto delle cure farmacologiche."

    Su che basi fai quest'affermazione? Sulla questione delle sementi e dei contadini vessati non hai portato alcuna prova. Adesso ti riferisci a qualche ricerca ben precisa per parlare di aumento di certe patologie o si tratta solo di impressioni personali? La demarcazione tra Angela e le Iene, tra un divulgatore serio e dei disonesti chiacchieroni (come molti sul web) sta proprio nel modo di argomentare le proprie opinioni per falsificarle o meno con i dati. Dire cose come quella sopra senza portare prove o ragioni solide, dovrebbe per caso qualificare il parlante come affidabile e razionale? Non credo proprio. Se dico, senza motivo, che domani il mondo finisce, cosa si dovrebbe pensare di me? L'argomentare in maniera vaga con teorie infondate e campate per aria è diventata la moda del momento. Teniamoci stretto Angela e chi lavora dell'informazione con metodo razionale; gli altri che si ravvedano o che vadano a trovarsi un lavoro più adatto (per molti direi un bel lavoro manuale e faticoso come il mio).

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  29. @Francesco:

    la crociata contro Angela (che incarna in realtà nella sua visione il positivismo ed è quindi solo un simulacro in questa critica) mi pare del tutto fuori luogo in questa sede.
    Criticare la divulgazione su progresso e tecnologia perchè c'è sempre chi può farne un uso 'deviato' è una posizione un po' debole (a mio parere ovviamente).
    E' come mettere in guardia i ragazzini dagli insegnanti di chimica e fisica perchè con lo studio e l'applicazione delle materie in questione...si possono creare ordigni esplosivi.
    Mettere sullo stesso piano poi il positivismo, una corrente filosofica, e i suoi fini, e un programma televisivo di divulgazione...è quantomeno un procedimento sterile (se non scorretto concettualmente e, mi si permetta, anacronistico: questa "versione" del positivismo è vecchiotta di un paio di secoli).

    Chiudo con una boutade: magari l'onere del destino del pianeta fosse sulle spalle di uomini come Angela... :D

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  30. !Misterio

    in Java/C il punto escalamativo indica una negazione, quindi il titolo "tradotto" per un programmatore sarebbe "not Misterio" tutto torna ;)

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