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giovedì 11 giugno 2015

Il falso fattore dell'equilibrio nella scienza.

Pochi giorni fa, un importante festival itinerante, mi ha invitato ad un dibattito, un invito gentile e gradito, mi piacciono i "festival popolari", quelli organizzati amatorialmente e che coinvolgono la popolazione locale. Ma ho rifiutato l'invito.
Il motivo è semplice, il dibattito si doveva svolgere tra me ed un personaggio (non un medico) che pubblicizza e promuove una delle ciarlatanerie più note e pericolose che esistano al mondo. Non dirò chi sia il personaggio né di cosa si occupi, farei solo pubblicità gratuita ma si sarebbe dovuto parlare di salute e malattie con una persona che di salute ne capisce quanto io sia esperto di fisica nucleare, affidare a lui la propria vita praticamente equivarrebbe affidare al sottoscritto la sicurezza di una centrale nucleare, non ve lo consiglio.

Gli organizzatori hanno pensato a me perché "serve qualcuno che sappia bilanciare le sue affermazioni".
Il problema è che per "bilanciare" le affermazioni di quella persona non servirebbe chiamare un esperto o un addetto ai lavori, è un confronto già sbagliato in partenza. Se si parla di medicina si chiama un medico, se si parla di fisica un fisico e così via. Non è normale un dibattito medico tra un profano e chi si occupa di salute.
Ma questo succede e spesso sono proprio i profani (o quelli in malafede) che cercano questi confronti, per loro è una "promozione" da tutti i punti di vista, professionale perché pur non essendo esperti di salute sono paragonati ad essi e commerciale perché si fanno pubblicità.

Ora, in inglese questo lo chiamano "false balance", ovvero mettere sullo stesso piano due fatti, uno scientifico (ma anche di altro tipo, in ogni caso "attendibile") con uno pseudoscientifico (o falso), è un noto "bias" (un errore, una debolezza nel ragionamento).
Mettendo sullo stesso piano la scienza e la ciarlataneria si crea un senso di credibilità a chi non ne ha, una "dignità" che non può esistere. In questi contesti il ciarlatano ha tutto da guadagnare ed un dibattito si svolgerebbe su argomenti che bloccano il ragionamento scientifico per portarsi sulle illazioni e sulle ipotesi personali. Non sarebbe un dibattito scientifico quindi ma un palco dal quale proclamare idee indimostrate ed inconfutabili.
Un classico: fare affermazioni indimostrabili e vaghe (che chiaramente lo "scienziato" non può smentire, non perché non lo sa fare ma perché non puoi smentire una cosa che non esiste) per poi dire "non ha saputo ribattere" ma a parte questo si considera "accettabile" qualcosa che non lo è, si "promuove" a "ipotesi" qualsiasi sciocchezza, tanto queste non presuppongono l'onere della prova. Non avendovi detto di cosa si sarebbe parlato si capisce poco ma questo serva per un discorso più generale.
Ma come ho detto ho rifiutato e sono convinto di aver fatto la scelta migliore e più corretta.


Sarebbe un dibattito equilibrato invitare un astrologo (che usa la superstizione per parlare di stelle e pianeti) per parlare di costellazioni e mettergli di fronte un astronomo (il vero esperto di astronomia)?
Il geologo che spiega come si cercano le fonti di acqua, deve "dibattere" con un rabdomante (colui che dice di scoprire vene acquifere con i suoi poteri paranormali)?
Esistono sedi adatte per l'una e l'altra persona, un contesto scientifico per parlare di scienza ed uno informale o ai fini di intrattenimento per parlare di fenomeni paranormali.
La BBC, la rete televisiva nazionale inglese, proprio per questo ha scelto di non ospitare d'ora in poi, in tramissioni televisive, i cosiddetti "alternativi" della scienza. Chi ha posizioni non condivise dalla comunità scientifica ha un mezzo per far conoscere (ed eventualmente apprezzare) le sue idee: dimostrarle.
Le descrive, le prova e pubblica le prove in una rivista scientifica nella quale tutti gli scienziati del mondo possano leggerle, controllarle, verificarle e dopo confermarle o meno e così rientrare nelle fila della scienza abbandonando la pseudoscienza.
Basta volerlo.
Andare in televisione, in radio, a dibattiti pubblici, significa rivolgersi al pubblico ed in questo caso gli argomenti dei ciarlatani hanno facile presa, molto di più di quelli di chi sposa sinceramente ed onestamente il metodo scientifico.
Qualcuno pensa che non "affrontare" gli pseudoscienziati lascerebbe strada aperta alle loro farneticazioni, certo, in fondo così, dovunque vadano, non ci sarebbe nessuno pronto a ribattere, a smentirli o a spiegare perché non hanno ragione, è giusto, ma come ho scritto prima, una persona che si basa sul metodo scientifico, giocherebbe una partita completamente sbilanciata, è, appunto, un falso "bilanciamento" delle opinioni.
Il ciarlatano può dire quello che vuole, se dice "io con la mia pillola curo tutti i mali nel 100% dei casi", lo scienziato non può che rispondere "non è vero, non lo ha mai dimostrato" a questo il ciarlatano risponderà "sì che è dimostrato, ci sono centinaia di testimoni" (che per la scienza contano ma fino ad un certo punto, sempre che esistano), lo scienziato ribatterebbe "allora pubblichi queste testimonianze in una rivista scientifica" ed il ciarlatano "già fatto, nel Giornale di Vigevano". Il pubblico applaude, il ciarlatano ha ragione, lo scienziato si ritira in silenzio, non c'è nulla da dire per chi usa questi argomenti.
Che "dibatti" a fare?
Se il ciarlatano sostiene di curare il 100% dei suoi pazienti, il medico risponderà "io ne curo il 70%" (perché la correttezza, la cautela e le affermazioni dubbiose, sono patente di serietà), il medico, agli occhi del pubblico profano, ha perso.
Il pubblico naturalmente, resterà colpito da quel 100%: è superiore, è vincente, poco importa se è falso, se il 100% sia solo un messaggio pubblicitario senza riscontri ma se vuoi dire una bugia, dilla grossa, ci sarà sempre chi ci crederà.
Questo può farlo un truffatore, non una persona seria e per questo la strada del primo sarà sempre più facile di quella del secondo.
Qual è il dibattito quindi? A chi serve?

Il "falso esperto" si basa proprio su argomenti non scientifici o difficilmente smentibili per uscire "vittorioso" (dal suo punto di vista) dal dibattito, è la sua caratteristica, il suo punto di forza. Gli argomenti del "falso esperto" si basano tutti su:
1) Teorie del complotto.

2) Citazione di altri falsi esperti.

3) Selezione di studi non autorevoli, falsi o non attinenti.

4) Interpretazioni personali della realtà.

5) Manipolazioni, illazioni e fallacie.

Si tratta quasi sempre di argomenti senza basi, incommentabili, non smentibili (se dici che "Big Pharma" si arrichisce a spese della salute della popolazione, non stai portando una prova a favore di qualcosa ma un'illazione che non dimostra nulla).

Al contrario uno scienziato o un vero esperto deve limitarsi a dati reali (anche se fossero pochi ma che siano veri), deve usare cautele e condizionali, non deve fare affermazioni stupefacenti, caute, non può interpretare personalmente i risultati della ricerca scientifica e si basa solo su fatti oggettivi, se non lo facesse sarebbe un ciarlatano anche lui.

Il "confronto" non può esistere quindi perché il vero esperto o colui che basa le proprie informazioni su quelle fornite dalla scienza, ha dei limiti da non sorpassare, gli stessi che l'esperto "fai da te" sorpassa regolarmente ed anzi è proprio questo il suo scopo. Non a caso il "false balance" prevede che sia uno scienziato "serio" che debba smentire il "ciarlatano" quando dovrebbe essere l'esatto opposto: chi ha l'idea "eretica" dovrebbe dimostrarne la veridicità andando contro il parere della comunità scientifica, se ci riesce ha fatto una scoperta, se non lo fa resta un ciarlatano mentre non deve essere mai lo scienziato ad impegnarsi nella demolizione delle bufale scientifiche, è tempo perso.


Ma questo non succede perché non fa spettacolo.

Basti riflettere sul fatto che le ultime cure alternative che hanno creato discussioni pubbliche importanti nel nostro paese (Bonifacio, Di Bella, Stamina) nonostante il parere dei competenti (ed in alcuni casi anche l'esame da parte degli stessi) abbiano smentito le promesse iniziali, i rispettivi "inventori" non abbiano mai accettato la bocciatura, l'abbiano rifiutata con le scuse più classiche, le stesse che hanno usato per promuoversi: il boicotaggio, il complotto, la genialità incompresa. Non hanno aggiunto nulla ai loro argomenti ma hanno usato la smentita come trono sul quale sedersi.
I loro seguaci, naturalmente, hanno accettato ogni giustificazione.
Quando si vuole organizzare un dibattito reale tra due posizioni scientifiche (naturalmente se si ha intenzione di organizzare un dibattito scientifico e non una rissa) i due ospiti devono avere delle credenziali scientifiche, devono essere noti per avere esperienza reale su un determinato campo, devono essere ambedue di nota onestà e correttezza. Chi accetterebbe un match sportivo tra un atleta onesto ed uno noto per usare sostanze proibite? Chi si divertirebbe a guardare una partita con il risultato deciso già dall'inizio?
Negli Stati Uniti c'è un forte dibattito sul riscaldamento globale ("global warming"), molto più acceso che nel resto del mondo. È un dato abbastanza provato che la principale causa del riscaldamento globale (aumento delle temperature sulla Terra) sia causato dalle attività umane. C'è però una piccolissima (infinitesimale) porzione di studiosi che lo nega, chiama in causa altri motivi ma non ha mai dimostrato di aver ragione. In molti dibattiti (pubblici, televisivi) si è visto come mettere alla pari due pareri assolutamente sbilanciati, facesse diventare l'ipotesi meno probabile meritevole di attenzione, credibile, nonostante non avesse elementi per essere considerata attendibile, la "teoria più incredibile" non cambia in rapporto alla sua attendibilità ma cambia in rapporto al pubblico, in poche parole "la gente ci crede di più" e proprio perchè qualcuno di attendibile ha provato a smentirla.

La cosa più interessante è che questo tipo di avvenimento può essere usato per condizionare le masse.
Uno dei pericoli del falso equilibrio delle ipotesi è quello che chi ha interesse a sposare una causa per interesse personale (anche poco onesto), potrebbe usare anche un solo "opinionista" o scienziato per farsi ascoltare. Le industrie che inquinano ad esempio potrebbero fare pressioni dicendo che "non è provato che a causare il riscaldamento globale siano le nostre industrie".
Una trasmissione televisiva umoristica ha risolto il problema in maniera esilarante. Per rappresentare le due "ipotesi" in maniera statisticamente corretta, ha simulato un dibattito tra un "esperto" con l'opinione non scientificamente accettata e quello che diffonde l'opinione condivisa dalla scienza e poi ha invitato sul palco le due parti per un dibattito "equilibrato": 2 scienziati che sostengono l'opinione meno plausibile (scientificamente) e 96 scienziati che invece sostengono ciò che oggi sappiamo, l'effetto è assicurato.

Allora dividiamo le cose e mettiamole al loro posto: la scienza è ciò che è dimostrato, il resto sono ipotesi. Se poi queste ipotesi sono state smentite o in ogni caso non sono ancora dimostrate non è scienza ma falsa scienza o bugie.
Fine, non c'è bisogno di dibattiti, discussioni, convegni pubblici, non si paragona scienza e fantascienza.
Se poi un programma televisivo o una rassegna, volessero organizzare un incontro sulla salute decidano prima se dedicarlo alla corretta informazione o alla fantamedicina, considerando che nel secondo caso qualcuno potrebbe lasciarci le penne.
Che poi ci sia gente che preferisce abbandonarsi alle illusioni o alle bugie, lo faccia pure, cercando almeno di essere consapevole che sta ascoltando una persona che spaccia per realtà ciò che invece non è nemmeno lontanamente un concetto scientifico.

...per completezza di informazione, l'organizzatore del festival che mi ha invitato ha detto che in mancanza di un dibattito con qualcuno di competente, sarà annullato l'incontro con lo pseudomedico, mi sembra corretto ed apprezzabile.

Alla prossima.

46 commenti:

  1. Resta comunque il problema di come affrontare personaggi del genere all'interno di un dibattito. Ignorarli è sicuramente la prima soluzione, ma nel momento in cui ci entri dentro, e penso ti sarà capitato, quale è la migliore strategia per cercare di uscirne bene davanti all'opinione pubblica? Personalmente quando mi è capitato ho notato che uno degli approcci migliori è cercare di buttarla a ridere magari con sarcasmo e ironia. Insomma una risatà li seppelirà.

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  2. Altro problema nasce quando il dibattito non venga annullato, in quel caso il pubblico potrebbe pensare che l'esperto semplicemente non sia in grado di reggere il confronto, che non abbia argomenti per rispondere al fuffaro di turno e anche in questo caso si lascerebbe campo aperto alle teorie alternative.
    Davvero difficile scegliere ...

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  3. nel momento in cui ci entri dentro, e penso ti sarà capitato, quale è la migliore strategia per cercare di uscirne bene davanti all'opinione pubblica?

    Non bisognerebbe mai trovarsi "alla pari" con chi alla pari non è, io l'ho sempre evitato accuratamente. Una volta una azienda mi ha inviato una pagina che pubblicizzava un loro prodotto (una sciocchezza che usata avrebbe migliorato alcuni tipi di dolore, evidente pseudoscienza), mi hanno chiesto di parlarne nel blog, anche negativamente. Al mio rifiuto si sono pure arrabbiati ed hanno insistito un paio di volte, offrendomi anche un pacco di campioni di provare.

    Non ne ho parlato, ma questo cosa fa pensare?
    Che chi non ha argomenti scientifici usa quelli "emotivi" o il passaparola per farsi conoscere. "Dibattere" sul Kiwi che cura tutti i tumori con chi lo vende non è un dibattito, stai sponsorizzando l'attività del ciarlatano. Quindi per quanto mi riguarda...non mi avranno mai.
    :)

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  4. Altro problema nasce quando il dibattito non venga annullato, in quel caso il pubblico potrebbe pensare che l'esperto semplicemente non sia in grado di reggere il confronto

    Certo ma almeno in quel caso "l'esperto" ciarlatano non sarà messo alla pari con un esperto vero. Resterà solo a declamare le sue teorie, poi la gente deciderà se fidarsi, un po' come i "millenaristi" che nelle strade annunciavano (ci sono ancora oggi però) la fine del mondo. Un fatto è vederli in strada con i cartelli ed il megafono (fanno rumore ma sono solo loro), un altro invitarli in TV per confrontarsi con astronomi e fisici per discutere delle loro teorie.
    :)

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  5. Non ho mai pensato che la RAI potesse arrivare alla presa di posizione della BBC, ma ho sempre sperato che un qualche programma di divulgazione scientifica si occupasse di dedicare qualche puntata a smascherare complotti e pseudoscienze, senza ovviamente invitare i ciarlatani di turno perché, è sempre bene ricordarlo, la scienza non è democratica.
    Secondo ciò che hai scritto, fare una cosa simile darebbe forse una parvenza di dignità alle "teorie alternative", ma sono convinto che per contrastare l'avanzata del "Cialtronevo", certi rischi bisogna correrli.

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  6. Secondo ciò che hai scritto, fare una cosa simile darebbe forse una parvenza di dignità alle "teorie alternative"

    In realtà ho detto che basta separare le due cose: se si parla di scienza inviti uno scienziato, se si parla di ciarlataneria un ciarlatano. Non li inviti tutti e due per dibattere della ciarlataneria.
    :)

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  7. Hai ragione e probabilmente mi sono espresso male: dalle tue parole (che condivido in pieno, sia chiaro), mi par di capire che comunque la si giri, nel momento stesso in cui si affrontano certe tematiche, si corre il rischio che agli occhi degli "alternativi" esse siano legittimate, per il solo fatto di essere prese in considerazione. Purtroppo, per certe menti contorte, il fatto di essere confutati altro non è che un "dolce martirio" che prova la validità delle proprie farneticazioni.

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    1. Mi ricorda la volta che alla fine di una conferenza venne un signore a stringermi la mano e farmi i complimenti. Poi prima di andare mi disse "ma tanto io sono un ammiratore di Hamer. Allora gli chiesi "ma se lei ammira Hamer perché è venuto a stringermi la mano" e mi rispose "così, ora potrò dire di aver toccato il mio nemico". Forse un po' angosciante ma anche un po' psicopatico...
      ;)

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    2. Credo che se uno è così convinto di una teoria e di qualche complotto messo in atto per perseguitarla (complotto del quale, spesso non esistendo il medesimo, non riesce a trovare prove ) sia un fatto rilassante e consolante trovare qualcuno che lo 'perseguita' come crede.

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    3. Tempo addietro nella mia città agiva un gruppo pseudo-cattolico che propugnava teorie insane. In particolare consigliavano ai diabetici tipo 1, ai malati neoplastici, ai dializzati, ecc. di abbandonare le terapia salva-vita per curarsi con le erbe, la meditazione , il digiuno e simili stramberie. Assieme ad altri concittadini presentai il problema al vescovo che prese molto sul serio la questione e risolse il problema. Mesi dopo incontrai il promotore delle cure ehm..alternative e , per educazione, gli tesi la mano. Il sedicente guaritore fece un salto indietro , con espressione angosciata. Il motivo? Lui ed i suoi sodali avevano fatto un rito sciamanico per neutralizzarmi, ma non era successo nulla. Anzi, la loro già precaria situazione si era ulteriormente aggravata. Ne avevano dedotto che io possedevo un " potere" sciamanico più forte del loro e temevano che toccandoli li avrei " depotenziati".

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  8. Guardi, lo comprendo bene il rifiuto, e provero' ad argomentare al meglio la mia posizione:
    questa situazione e' simile a quella che si propone nel "dibattito" tra negazionisti ( delle camere a gas ) e la mole di documenti, testimonianze e reperti portati dagli Storici, diciamo, "ufficiali". Nonche' dagli stessi documenti che *provano* oltre ogni chiacchera la volonta' di sterminio.
    In realta' non esiste nessun dibattito, e considerata la metodologia fraudolenta di molti proponenti della "truffa del ventesimo secolo" ( vedi Irving ( rapporto Leuchter ) e Faurisson per citarne alcuni tra i piu' in vista ), trovo che non siano nemmeno degni di iniziare un dibattito intorno ai perche' della Shoah.
    Cosi' come non esiste un dibattito tra sciachimisti e metereologi , oppure tra chi sostiene il Moon Hoax e la NASA etc etc
    Il pericolo secondo me e' che questi personaggi poi passino per martiri ( ed accade spesso, vedi Ernst Zundel - porto sempre questi esempi perche' e' l'argomento che conosco e posso sostenere meglio ) o peggio, il Suo non partecipare darebbe una chance aggratis per dire: "Visto? Ha paura della Verita'"
    Cosa ne dice?

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  9. Un' altra caratteristica del bufalaro -quando si tratta di un medico- è l' AUTOREFERENZIALITA'. Come questo esimio dott. Stagnaro, che a una ricerca superficiale sembrerebbe aver pubblicato anche su prestigiosissime riviste

    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=stagnaro+s

    In realtà, andando a vedere, si tratta solo di lettere di commento ad articoli di altri.

    http://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJM200201243460418 e qui, come in altre "pubblicazioni" cita essenzialmente solo se stesso!

    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3607790/


    Curiosi di sapere chi è questo genio della medicina?
    http://www.mednat.org/curriculum_stagnaro.htm

    E' l'inventore della SEMEIOTICA BIOFISICA QUANTISTICA
    http://www.sisbq.org

    E ovviamente ha conquistato la giornalista e blogger Gioia Locati!

    http://blog.ilgiornale.it/locati/2011/08/03/io-stagnaro-curo-il-cancro-senza-veleni/

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    1. Questa Gioia Locati de 'Il Giornale' è una vera paladina delle minchiate: dagli ogm a Di Bella non se ne fa scappare una! Ovviamente la più fervente sostenitrice di Stamina fin dalla prima ora. Un fiuto giornalistico mica da ridere!

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    2. La Locati, oltre a sostenere pseudomedicine come Stamina, Di Bella ed altre sciocchezze, è quella che ha "intervistato" un "medico" che curava (e guariva!) decine di persone a Capoverde, con il metodo Di Bella, il metodo Simoncini ed altre amenità. Poi si è scoperto che questo "medico" è uno che parla di scie chimiche e complotti ma...soprattutto non è un medico. Avvertita ha fatto orecchie da mercante e la sua "intervista" è ancora lì.
      Ah, lei pubblicizza i ciarlatani ma per il suo problema di salute, indovina dove si è curata?
      ;)
      Una garanzia, insomma.

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  10. Quella alla fuffa è una battaglia senza quartiere, una lotta da condurre a 360 gradi. Va bene l'ironia, la risposta seria come anche il silenzio, a seconda del contesto e di chi sta battagliando con chi.

    La cosa da tenere presente è che non ci sarà alcuna vittoria facile: il fuffaro di professione non solo vive (in molti casi anche agiatamente) grazie ai suoi imbrogli, ma non ha alternativa - deve insistere anche contro qualsiasi evidenza, o il suo gioco sarà finito. Non per nulla si danno casi di sbugiardati (come mr Simoncini) che insistono, persino dove fisse intervenuta con successo la legge.
    La quale pare tra l'altro intervenire più spesso non tanto se il fuffaro vende cure che non sono cure, ma se commette l'errore di....vessare troppo i suoi dipendenti (come il caso Marchi e il caso Tucker sembrano dimostrare). È anche vero che le leggi su frode e truffa sembrano molto blande, mentre l'idolatria che il fuffaro cerca di suscitare rende difficile riuscire a dimostrare un'associazione a delinquere.

    Una battaglia difficile - fanno bene alcuni ad ignorare (Nature, per esempio), altri a ironizzare, altri a ribattere con argomentazioni serie. Resta che - ovviamente - il fuffaro continuerà, cercando fi sfruttare qualsiasi spiraglio, per quanto infinitesimale.

    Ad esempio, "mr Tucker" insiste a dire che il suo tubo funziona e che lo hanno condannato le lobby di caldaie e marmitte e filtri tradizionali. E non è il solo: se non si è stati messi all'indice dai petrolieri, si è entrati nel mirino di big Pharma, oppure è un complotto di tutti i piloti di jet, della NASA e del Telegatto. Però Dio, la Us Navy, il Mit, il DoD, il DoE, Uppsala, Unibo, la Siemens o i massimi esperti mondiali di ventilazione sono con loro; ma di nascosto, che i Poteri Forti sono contro.

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  11. Dottore, lei ha fatto la scelta migliore, ha applicato in pieno la teoria della montagna di m***a del compianto Fanelli. Complimenti.

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  12. Della serie.. "Ti sfido a provarmi scientificamente che gli unicorni non volano".

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  13. Tra gli argomenti dell' "esperto" ("ricercatore indipendente"?) hai dimenticato:
    5) attacco personale all'interlocutore - accuse di incompetenza (da qual pulpito), di collusione coi "poteri forti", per arrivare a velate insinuazioni sull'essere, sostanzialmente, corrotti e in malafede.
    6) buttarla definitivamente in caciara.
    Il "vero" esperto, a quel punto, corre veramente il rischio di passare per quello in malafede davanti al pubblico.
    Ahò, le Jene insegnano col caso Stamina, eh.

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  14. Anni fa Dawkins e Gould benchè rivali sostenendo due contrapposte versioni del darwinismo, e protagonisti di diversi "scontri" pubblici, convennero di non partecipare a incontri con creazionisti o sostenitori del disegno intelligente. Il solo confronto rendeva i ciarlatani interlocutori degni di attenzione e rispetto. Meglio quindi evitare di contrapporre modelli scientifici con idee indimostrabili.

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  15. Però non è nemmeno corretto lasciare completamete campo libero ai fuffari: una batosta ogni tanto ben bisogna dargliela - e sempre a 360°... Qui gliene si riservano parecchie e quindi ci sta che ogni tanto "mr Medbunker" faccia muro di silenzio: fa parte dei 360°.
    Altrove ci sono fuffari che meriterebbero randellate sonore proprio da quelle istituzioni che chiamano a sostenere le proprie genialate - farebbe un gran bene a tutti qualche risposta secca ufficiale ogni tanto - per quanto, basta vedere come ogni anno qualcuno sostiene che "Veronesi riconosce di Bella" (ogni anno come fosse la volta vera) per capire che una tantum serve a poco - allora diciamo che, dall'alto, mi piacerebbe randellassero a dovere almeno una volta all'anno. E mi piacerebbe ci fossero pene più severe (e certe) per tutti i fuffari
    (eh sì, ogni tanto sognano pure gli IBEC .. ;) )

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  16. Eh già, dici bene tu! Ma tutta questa fuffa insieme potrebbe saturare un buco nero! Ci vorrebbe una specie di competizione tra cazzari, una Champions League dei cazzari dove si affrontano omeopati, dibellari, Hameriani ecc. Torneo con gironcini e poi eliminazione diretta: chi vince questa 'Coppa dei Fuffoni' potrà poi perorare le sue tesi e smarronare con licenza. Mi sembra un modo civile e sintetico per affrontare la questione, no?

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  17. Ci vorrebbe una specie di competizione tra cazzari, una Champions League dei cazzari dove si affrontano omeopati, dibellari, Hameriani ecc.

    Prova ad organizzare un dibattito tra omeopati, dibelliani, hameriani, "alcalinisti" e Simonciniani e poi mi dirai. Una sorta di ring per decidere chi ha ragione (perché "naturalmente" hanno tutti ragione). Io ho assistito ad una cosa del genere.
    Considerando che tutti dicono di avere in mano la cura del cancro (di tutti i cancri naturalmente), che ognuno di loro dice che *gli altri* sono ciarlatani mentre loro no, che ognuno sostiene che ci sono i testimoni e studi a centinaia solo per la loro "ipotesi", che neanche a Oxford hanno tanta scientificità, assisterai ad uno degli esempi più bassi di intelligenza umana. Un po' come organizzare un incontro chiarificatore di confronto tra cattolici, musulmani, evangelisti e testimoni di Geova. Una cosa pacata insomma...
    :)

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  18. Concordo appieno! Tempo perso.
    D'altronde la storia insegna...

    Parla in modo sensato a uno stolto e ti chiama stupido.
    Euripide

    Non perdere tempo a discutere con gli sciocchi e i chiacchieroni: la parola ce l’hanno tutti, il buon senso solo pochi.
    Catone

    Di fronte agli imbecilli non c'è che un solo modo per mostrare il proprio spirito: evitare qualsiasi conversazione con loro.
    Arthur Schopenhauer

    Mai discutere con un idiota. Ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza.
    Oscar Wilde

    Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza.
    Arthur Bloch

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    1. Contro la stupidità neanche gli dei possono nulla
      Schiller

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    2. Proprio oggi, a un incontro sulla giurisprudenza in materia,i ho chiesto a un antivaccinista che tuonava sui giri d'affari da billioni delle che farmaceutiche che producono vaccini se non costasse di più mantenere a vita gente in un polmone d'acciaio, e non fosse più redditizio per Big pharma. Mi ha risposto di no perché sono case farmaceutiche diverse che fanno i vaccini. Ho gettato la spugna!

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    3. "Mi ha risposto di no perché sono case farmaceutiche diverse che fanno i vaccini. "
      LOL questa me la segno, fa il paio con quella dei fans dell'integrazione ortomolecolare che sostengono il complotto di BigPharma contro le vitamine e citano Pauling ma vanno in corto-circutio se gli si fa notare che BigPharma fa affari d'oro con gli integratori e che il Linus Pauling Institute era sovvenzionato da La Roche :-)

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  19. concordo con la scelta di Salvo di non dare spazio a discussioni con persone che non hanno un atteggiamento razionale.
    Mi permetto però una critica alla spiegazione finale con la quale giustifica la scelta:
    "... la scienza è ciò che è dimostrato, il resto sono ipotesi. Se poi queste ipotesi sono state smentite o in ogni caso non sono ancora dimostrate non è scienza ma falsa scienza o bugie".
    Secondo il mio parere, che segue quello di Popper, la scienza è proprio la attività con la quale si affermano ardite ipotesi sulla natura del mondo. Ipotesi che debbono essere messe alla prova con esperimenti adeguati, cioè tali che possano portare a rigettare le ipotesi iniziali.
    Il problema reale è quello della demarcazione dell'assurdo. Cioè, come fare a decidere quai sono le teorie impossibili?
    Si può discutere con persone che accettano la possibilità che le proprie idee siano sbagliate, e che esista un metodo adeguato per metterle alla prova -metodo che è solo quello scientifico-, non si può discutere con chi non è disposto ad accettare questa possibilità.

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  20. "... medbunker non fa solo divulgazione scientifica, ma sputa veleno continuo contro i "non allineati".
    Io di una cosa sono convinto: Einstein non si comporterebbe mai come i giovani e vecchi ricercatori che emettono continue sentenze
    di condanna contro chi si permette di dire che fare scienza significa essere curiosi, essere capaci di rimettere in discussione le proprie convinzioni, volere sempre capire e capire. Sono i credenti della Scienza e fanno il paio dei fedeli che seguono una religione.
    Oggi molti si comportano come gli ultras delle curve, aggrediscono verbalmente, si sono uniformati al clima di violenza e secondo me di barbarie che si respira nel nostro Paese. Nessuno mai prende in considerazione gli argomenti altrui.
    Sono un laico e mi comporta come tale. Ma non voglio permettere a nessuno di intimidire offendere sottomettere."

    Questa la mail privata che ho ricevuto dal pasionario di stamina che ha un blog su repubblica, che in questo caso mi ha impedito di linkare un paio di articoli di Medbunker sull' omeopatia. Non avevo intimidito e offeso.
    Ma se in conseguenza a quello che lui sostiene sia intimidire, anche solo ad una persona venisse l' idea di fare a meno di omeopatia, sarei già abbastanza soddisfatta.
    Bisogna comunicare con la gente nella lingua in cui parla. Significante, significato, referente. Lo diceva anche Eco , anni prima di scoprire che internet poteva far credere agli imbecilli di parlare alla pari con i premi Nobel. Il problema è che gli imbecilli sono tanti e i Nobel non rispondono. Non subito , almeno. E rotolando in ret.lp la balla degli imbecilli aumenta di volume. E poi noi purtroppo non abbiamo molti Nobel in parlamento. http://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/europa-e-mondo/2015-05-25/sperimentazione-animale-flop-stop-vivisection-all-europarlamento-104826.php?uuid=ABSZ05lD&refresh_ce
    Alla fine la balla antiscientifica potrebbe far prendere decisioni e varare leggi pessime per malati e ricercatori.
    Secondo me, se ogni tanto le capita, non sarebbe male se comunicasse con lo pseudomedico parlando la lingua che gli indecisi e i superficiali possano capire. Chissà se in futuro non ci siano meno imbecilli..

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    1. Sono i credenti della Scienza e fanno il paio dei fedeli che seguono una religione.

      Immagino chi sia l'autore a cui ti riferisci. Ha censurato anche me ed anche io non avevo offeso, avevo semplicemente fatto presente che credere all'omeopatia è essere seguaci di una religione, ma ho scoperto che lui ci crede eccome. :)
      Non ammette discussioni quindi e pure quando è stato fatto notare un suo errore o dato sbagliato ha rigirato la frittata e chiunque glielo faccia notare sta insultato o diffamando e lo censura. Un genio.

      Lui è un fervente seguace dell'omeopatia e parla di "credenti"? Ha appoggiato Stamina e parla di "fedeli"? Sussurra che il "metodo Di Bella" sia credibile e parla di "religione"?
      Però chiunque abbia un parere contrario al suo (basandosi su dati scientifici, intendiamoci, le opinioni sono tante, i numeri sono quelli) lo fa andare in tilt e per questo ho rinunciato a seguirlo o commentarlo, è di parte, non credibile e cerca riflettori continui.
      Ma questo fa riflettere.
      Oltre a chiedermi perché chi si ritiene dalla mente aperta debba per forza supportare tutte le peggiori ciarlatanerie esistenti al mondo (tutte), sono convinto che queste persone siano molto deboli, abbiano bisogno di punti saldi, pensare che "oltre" ci debba essere qualcosa. Benissimo, questo posso pensarlo anche io o chiunque, il problema è quando questo "qualcosa" è una sciocchezza. A me piacerebbe che l'uomo riesca a curare malattie oggi inguaribili e quando so di una ricerca valida ne sono contento. Quando invece so di un ciarlatano no, non sono contento e lo smentisco con tutte le mie forze. C'è chi invece cerca conferme ed ogni ciarlataneria diventa per lui una speranza trasformata in realtà e proprio non riesce a smentirlo, non vuole, in realtà.
      Siamo diversi in questo mondo ed è bene così.
      :)

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    2. Secondo me, se ogni tanto le capita, non sarebbe male se comunicasse con lo pseudomedico parlando la lingua che gli indecisi e i superficiali possano capire

      Io questo cerco di farlo con chi è interessato, non con lo pseudomedico che ha ben altri interessi e non accetterà mai l'idea di una smentita. Posso assicurarti che da quando ho iniziato quest'avventura del blog sono decine le persone che mi hanno scritto dicendomi di aver cambiato idea su vari argomenti. La cosa più importante (parliamo dell'omeopatia in questo caso) è che non si trattava di persone "chiuse" di mente a cui ho cambiato mentalità ma di persone semplicemente male informate. La maggioranza mi dice di non sapere che l'omeopatia è quello che è (acqua, zucchero), credevano fosse erboristeria, "medicina dolce" ed è scoprire la verità che li sconvolge. Ma poi ognuno ha due vie, proseguire nella scelta "di fede" o tornare alla ragione. In tanti tornano alla ragione, significa che spiegare senza scendere a compromessi è già una bella vittoria.

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  21. Si, infatti anche a me il tizio in questione fa riflettere. Non tanto lui quanto l' onda di fedeli che lo sostiene e lo segue e da cui cerca perenni conferme. E il giornale (semi)serio che gli da spazio. Quindi se commento i suoi articoli non parlo a lui ma a chi capita lì per caso, ai poco e male informati e ai dubbiosi, come potevo essere io che non ho alcuna cultura scientifica fino a quando un lungo e tortuoso percorso mi ha portata a comprendere e prendere posizione. A me è servito anche leggere gli sberleffi o gli insulti dall' una e l' altra parte, per stimolare la curiosità e volerne sapere di più e sempre di più. È una fortuna che esista Medbunker ( e anche Resistenza Razionale, Italia unita per la Scienza, Query, ecc, ecc... ) ma non ci si arriva subito. A volte non ci si arriva mai. Nel frattempo si vota , e i voti dei disinformati valgono quanto i nostri e potrebbero essere sufficienti a mandare a governarci persone in grado di bloccare la ricerca e fermare il progresso scientifico ( non so se s' è capito che la cosa mi infastidisce alquanto) di dichiarare " inopportuna" la presenza di un Garattini ad un congresso , di entrare a sindacare nelle università dove si fa ricerca, di restringere ulteriormente le maglie già strette dell' U.E. per quel che riguarda la s.a., di spendere i già pluritagliati fondi alla sanità per tenere aperto un ospedale pubblico in cui si " integri" con agopuntura, omeopatia, fitoterapia. Beh, io mi sento di fare il possibile per contrastare tutto questo, ma non è il mio mestiere, e , appunto, faccio quello che posso.
    A voi giovani medici, ricercatori, biologi, laureati in materie scientifiche, tocca la meglio parte. E per non essere da meno di cutlegs ho anch'io la mia citazione :

    " da grandi poteri derivano grandi responsabilità "
    Cit. Lo zio di Peter Parker. ;)

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  22. A voi giovani medici

    Se fosse riferito a me, ti ringrazio.
    :P

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  23. Una posizione forse un po' troppo estrema la tua...
    Immagina cosa ne sarebbe oggi di personaggi come Uri Geller se James Randi non avesse accettato di confrontarsi direttamente con loro per mostrare a tutti come stavano in realta' le cose!
    In medio stati virtus

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    2. "Immagina cosa ne sarebbe oggi di personaggi come Uri Geller"

      Forse si starebbe guadagnando da vivere raddrizzando cucchiai in tutti i ristoranti del mondo :-))

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  24. Giustissimo, ma trovo comunque necessario - quando possibile - smentire i truffatori.
    Lo ripeto sempre: ho nei loro confronti un odio viscerale, perché ci hanno provato anche con me e io avevo le conoscenze per far fronte alla cosa, molti non le hanno e come scriveva la (credo) giovane biologa nel caso della malattia materna, a volte nemmeno quelle bastano ad arginare le false speranze che insinuano nell'altrui disperazione.

    Infatti, non essendo - ancora - medico e soprattutto essendo partita dopo le superiori da una "formazione" scientifica zero (cosa che consente di mettersi nei panni dei profani) mi presto volentieri a questo tipo di discussioni.

    Hanno sbagliato a chiamare te, perché da scienziato parli su un piano diverso.

    Però devo - con dispiacere - ammettere che la comunicazione è un grosso problema degli addetti ai lavori: in numerosi "dibattiti" gli scienziati non sono assolutamente in grado di comunicare il senso delle loro posizioni.

    Ho assistito tempo fa a un "conferenza" di un demente contrario alla sperimentazione animale e gli interventi di risposta dei ragazzi (biotecnologi e biologi laureatissimi che ne sapevano a pacchi) non sono stati nemmeno ascoltati.
    Il mio, molto pacato rispetto ai soliti toni, ha ottenuto i complimenti del pubblico della parte opposta e ho solo sottolineato banalità: se abbiamo ancora tutti i denti in bocca e un frigo in casa e la mortalità per molte cause è diminuita bla bla bla è merito della scienza, tutto è scienza, la scienza è solo una chiave di lettura della realtà bla bla bla.

    Questo non per far la figa ma per ricordare che per comunicare con capre, anche noi che qualcosa sappiamo dobbiamo ricordare com'è non sapere.

    E serve che lo diciamo a gran voce, perché è importante sapere, oltre che per tutti i motivi etici anche per la nostra salute e il nostro, di benessere.

    Mi piacerebbe esistessero metodi per arrivare a più persone, perché il lavoro di gente come te è assolutamente utile ed encomiabile, ma ancora insufficiente, troppo.

    (La prossima volta parla di questi inviti con anticipo e destinazione che ci andiamo noi nel pubblico a parlare con 'sti stronzi)

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  25. Ben detto, Mezza Tazza - è una parte importante dei 360°: parlare la lingua di chi ti ascolta. Sarà per questo che ne possono convincere di più i cabarettisti dei Nobel.

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  26. Sono assolutamente d' accordo con Mezza Tazza. Ricordo ancora con imbarazzo la magra figura del preparatissimo ricercatore chiamato a dibattere con la rossa Brambilla in occasione del caso Simonsen in un infimo ma seguitissimo talk show. KO tecnico al primo round, solo per la presenza di 2 cuccioli di beagle rubati a green hill ( i cani di green hill hanno una mutazione genetica che li mantiene costantemente all' età di 6 mesi, quando sono esibiti in TV ) Comunicazione, ragazzi, ci vuole comunicazione. Nella lingua degli ignoranti, per farsi capire. Perchè teniamolo sempre presente, questi votano, eh !
    Vengo anch' io al prossimo incontro a fare la claque. Porterei anche il mio pastore tedesco, se non fosse morto di vecchiaia a 15 anni ( nella vita fuori dagli schermi succede )

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  27. Comunicazione, ragazzi, ci vuole comunicazione. Nella lingua degli ignoranti, per farsi capire.

    Io lo so e ci provo ma mi rendo conto che se lavori, se sei impegnato, se oltre al lavoro hai una famiglia, ti resta ben poco tempo per impegnarti nella comunicazione. Inoltre si tratta di qualcosa di veramente impegnativo, devi cercare, controllare, leggere e rileggere e se non hai una passione infinita non lo farai mai. Internet (dove si svolgono molte delle discussioni in tema di scienza) è un campo minato. Se non lo conosci, non lo sai frequentare, se ti arrabbi perché qualcuno ti insulta o dice che sei pagato dalle multinazionali, duri pochissimo, devi avere la calma ed una freddezza che ti consentono di non affondare.
    Ripeto sempre quello che mi dicono molti colleghi quando sanno ciò che faccio: c'è quello che mi guarda come se rivelassi di andare in giro vestito da Batman perché non sa nemmeno cosa significa "divulgazione" ma la maggioranza mi chiede "quanto guadagni?". Questo per dire che se sei medico (o scienziato, insomma se hai una professionalità che ti permette di buttarti nella divulgazione), non hai nessun motivo che ti spinga a dedicare buona parte della tua giornata a questa passione se non appunto la passione, il piacere di farlo, un po' di dovere morale e la capacità.
    Se ti manca solo una di queste cose nemmeno ci provi e quindi resti a fare il tuo lavoro.
    A qualcuno spiego: "come tu vai a vedere la partita di calcio o l'altro va al cinema, io scrivo di medicina", ecco, se qualcuno mi dicesse "invece di scrivere di medicina, perché non vai a vedere la partita di calcio?" io risponderei "perché non mi interessa ed ho altre cose più importanti da fare...".
    ;)

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  28. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  29. L' opera di divulgazione che fai è unica e assolutamente meritoria. Non so come tu faccia a trovare il tempo per tutto. Possiamo solo ringraziarti.

    P.s. : scusate se alcuni miei commenti appaiono doppi o tripli. Non dipende da me. Quando me ne accorgo li cancello.

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  30. Il "credo del fuffaro" è ormai famoso, negli ambienti del debunking.
    A quanto mi risulta manca però una "guida", non ironica, su come orientarsi nel mare magnum della scienza e della pseudoscienza sul Web.
    Qualcosa di organico, che indichi i criteri cui ispirarsi per iniziare a distinguere le bufale (ma anche le mezze verità, peroicoloso territorio di confine) dalla scienza. Cosa è un impact factor, cosa è un doppio cieco randomizzato, cosa è la revisione paritaria degli studi, come si smascherano i guaritori, etc.
    Tanto si impara da questo blog; se poi un documento del genere dovesse già esistere, vi sarei grato se poteste indicarmelo.

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  31. Cosa è un impact factor, cosa è un doppio cieco randomizzato, cosa è la revisione paritaria degli studi, come si smascherano i guaritori, etc.
    Tanto si impara da questo blog; se poi un documento del genere dovesse già esistere, vi sarei grato se poteste indicarmelo.


    Non esiste un "compendio" generale e non può esistere, si tratta di argomenti molto vasti, difficili e che spesso hanno bisogno uno dell'altro per essere compresi (...per questo esiste l'università, no?). Non puoi capire come si distingue uno studio valido da uno banale se non hai una infarinatura (almeno) di statistica, non puoi sapere cos'è la randomizzazione se non hai mai letto uno studio scientifico, non puoi capire se un'ipotesi è seria o meno se non sai cercare la letteratura scientifica e così via...
    Io provo a dare qualche nozione, se però basassi questo blog solo su questo probabilmente risulterei noioso.

    Spesso però basta volerlo, noto che c'è molta pigrizia in molti di noi. Qualcuno a volte mi chiede "è vero che Veronesi ha riabilitato la cura Di Bella?" ed io (per educazione rispondo) ma la notizia è rimbalzata solo su siti fasulli, pieni di false notizie e penso, per le informazioni scientifiche sulla salute, si consulta "grandecocomero.com" (esiste eh?) o un sito medico?
    Ecco, è giusto dare gli strumenti per capire meglio, ma proviamo anche ad accendere i nostri neuroni, lo sforzo sarebbe ben più affrontabile.
    :)

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  32. @Salvo e Stefano: credo che questo
    http://bigthink.com/neurobonkers/believe-it-or-not-most-published-research-findings-are-probably-false
    possa essere un post abbastanza indicativo di cosa cercare in una ricerca scientifica

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  33. Articolo interessante, ma a miei occhi il riferimento al global warming e' scorretto. La questione non e' cosi' semplice.

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