lunedì 24 giugno 2013

MedSpot: bambini, omeopatia e facce toste.

Un'altra rassegna di notizie curiose, incredibili, assurde o stupende (dipende dai punti di vista).

Che male vuoi che faccia?

La delirante crociata antivaccinista non manca di far danni. In Nuova Zelanda, la vittima è un bambino di 7 anni, Alijah. Il padre ha già evitato di vaccinare i suoi due figli più grandi, è condizionato dalle letture su internet, quelle che parlano di gravi effetti collaterali dei vaccini, di complotti, di medici cattivi e multinazionali truffaldine e così decide di non vaccinare neanche il più piccolo, ma le cose non vanno bene, il bambino, attorno alle festività di Natale, è colpito dal tetano.
Finisce in rianimazione con gravi sintomi e per 26 giorni lotta tra la vita e la morte (i genitori lo definiscono, in una straziante intervista, agonizzante). Fortunatamente le cure funzionano e dopo un periodo di ricovero il bambino esce dall'ospedale (in sedia a rotelle, i postumi del tetano gli procurano ancora spasmi muscolari). Avrà bisogno di riabilitazione verbale e fisica per almeno un anno.
La vicenda ha scioccato il padre "è tutta colpa mia", dice. Vaccina subito gli altri due bambini, "tante informazioni emotive e senza basi, su internet parlavano di effetti collaterali severi e frequenti, di teorie del complotto sui medici "cattivi" e sui governi e le aziende farmaceutiche", l'uomo, pentito, scrive alla scuola del figlio raccomandandosi di far vaccinare tutti i bambini per non soffrire quello che ha sofferto il suo bambino e si propone di iniziare un cammino di "informazione sulla salute" da diffondere tra le famiglie della sua comunità. "Ora sta bene e ciò che resterà tutta la vita è la cicatrice della tracheotomia [incisione sul collo che permette di intubare un paziente per permetterne la respirazione ndr]".
Il papà di Alijah ha commesso un errore frequente, scegliere la soluzione più semplice. A scanso di equivoci e vista la rarità odierna delle malattie infettive, l'uomo ha evitato una puntura a suo figlio, tanto c'erano sempre internet e Google a "giustificarlo", "l'ho fatto perché lo dicevano su internet". Tutto normale, fino a quando, come a volte succede, il caso colpisce proprio te ed allora maledici il giorno che hai letto internet seguendo ciò che era scritto su pagine anonime ed allarmanti facendo decidere male sulla salute di tuo figlio. 
Alijah ora sta meglio, ma quando idioti ed ignoranti (quando non cialtroni con interessi economici) vi chiedono "che senso ha vaccinare?", fategli girare la domanda al papà di Alijah, saprà come rispondere.
A questo proposito la triste notizia della morte di Micha, un bambino contagiato dal morbillo di un non vaccinato che ha poi sviluppato una temibile complicanza (la PESS) e ci ha lasciati.

Facile fare l'antivaccinista...

Il padre di Alijah era stato convinto dei "pericoli" dei vaccini dalle false informazioni che si trovano in rete e Gordon Jay, medico, noto negli Stati Uniti per essere il pediatra di parecchi "vip" e per le sue posizioni antivacciniste, dopo aver partecipato a manifestazioni antivaccino, aver dichiarato che oggi vaccinare non ha più significato e che vaccinarsi è pericoloso, prima di partire per un paese del terzo mondo, cosa fa?
Esatto, si vaccina (dice contro l'epatite A prima di partire per l'Etiopia).
Perché è facile parlare di antivaccinismo dalla poltrona del nostro benessere ed è facile approfittare della vaccinazione degli altri per sentirsi protetti. Visto come scompare subito il "rischio" quando il "sederino" è il nostro?

Dott. Gordon Jay, antivaccinista, si vaccina

Perché Jay, da buon pediatra, sa che le posizioni antivacciniste sono solo ideologiche e che il pericolo di non essere protetti contro gravi malattie è fortemente superiore ai potenziali e rarissimi rischi della vaccinazione. Per chi non ci credesse ancora, esiste una pagina che raccoglie le storie drammatiche (ed a volte impressionanti) di chi ha ceduto alle sirene degli antivaccinisti. Da leggere, con un po' di coraggio.

Omeopatia

Quando si dice i punti di vista.
Una ricerca non certo rivoluzionaria ma curiosa, condotta da omeopati in una rivista di medicina alternativa, ha controllato quanti studi scientifici mostravano effetti dell'omeopatia e quanti ne mostravano l'inefficacia. Ha poi diviso i risultati secondo il tipo di rivista che aveva pubblicato i vari studi: riviste "omeopatiche" o riviste di medicina.

Il risultato è abbastanza evidente e prevedibile, solo il 30% degli studi pubblicati in riviste omeopatiche conclude negativamente nei confronti dell'omeopatia mentre per gli studi delle riviste "classiche", i risultati negativi sono più del doppio, oltre il 60%. Qual è la conclusione della ricerca degli omeopati? Che forse bisognerebbe fare studi più accurati? Che nelle riviste "di parte" c'è una sorta di fisiologica "selezione" che "premia" gli studi favorevoli all'omeopatia? Che le riviste omeopatiche, essendo meno prestigiose, pubblicano di tutto? No. La conclusione è che le riviste scientifiche sbagliano.



Un'altra ricerca sull'omeopatia è davvero curiosa (nei limiti fortissimi che sono evidenti in questo lavoro): quante volte abbiamo sentito dire che l'omeopatia non ha nessun effetto collaterale?
In senso stretto è così, ma quando comprando omeopatici si è convinti di assumere medicine efficaci i rischi e gli effetti collaterali esistono. Quelli diretti (prodotti fatti male, allergie, contaminazioni, finti omeopatici...) e quelli indiretti (curare una malattia con palline di zucchero, ritardare la terapia efficace, trascurare malattie serie...), tanto che sono segnalati anche casi letali o particolarmente gravi.
Infine l'annuale review Cochrane (un'istituzione indipendente che studia tutti gli studi esistenti su un argomento facendone una statistica unica) sull'Oscillococcinum (prodotto omeopatico che millanta di curare l'influenza): non funziona. I granuli di Oscillococcinum non servono a curare o prevenire l'influenza. Non è questa la notizia, ma il fatto che la review sia stata prodotta dall'associazione omeopatica britannica (con sede in via Hahnemann!). Lo dicono anche loro insomma.
Sarà per questo che ormai gli ospedali e le farmacie omeopatiche inglesi chiudono a ritmi vorticosi? Probabilmente sì, nonostante i ripetuti tentativi delle organizzazioni omeopatiche di insabbiare le critiche. Prima pagando un giornalista ora addirittura pressando il NHS (l'istituto per la salute inglese) che ha ricevuto continui "consigli" non proprio amichevoli per cancellare dal suo sito informativo tutte le critiche all'omeopatia ed i riferimenti troppo chiari sul fatto che l'omeopatia non è più di un costoso placebo. Insomma, la "medicina dolce", al momento della crisi, perde la sua dolcezza e si comporta come i peggiori affaristi.
A proposito di "affari": mi scrive l'ufficio stampa di una nota azienda omeopatica, esce un loro nuovo prodotto (ennesima sciocchezza) e mi invitano alla presentazione con un pranzo offerto da loro. Un pranzo? Con gli omeopati?
Ecco la mia risposta:


Tre anni, un ictus, si salva

L'ictus è un insieme di sintomi dovuti all'ischemia (il tessuto non riceve più irrorazione sanguigna) di zone del sistema nervoso centrale (cerebrale soprattutto) perché i vasi che portano il sangue in quella zona sono stati ostruiti (in genere da un coagulo di sangue) o vi è un'emorragia e quindi l'apporto di sangue è insufficiente. L'evento è abbastanza conosciuto in età adulta ma i casi in età pediatrica sono rarissimi. Non solo: riconoscere un ictus in un bambino è difficilissimo (sintomi come difficoltà di parola, movimento, pensiero, sono molto sfumati nei bambini piccoli). L'equipe dell'ospedale Regina Margherita di Torino ha compiuto un doppio miracolo. Ha riconosciuto l'ictus in una piccola bambina di tre anni e lo ha anche risolto con una tecnica che è applicata con frequenza negli adulti ma praticamente mai nei bambini. Non avere esperienza su un piccolo paziente significa rischiare, serve essere molto capaci ed avere una buona dose di coraggio, qualità che evidentemente non mancavano ai medici che hanno compiuto questo piccolo miracolo. Tutto italiano.

Wikipedia Guerrilla

Wikipedia è l'enciclopedia più diffusa su internet ed oggi fonte di notizie per molti navigatori. Proprio la sua diffusione ha causato negli anni diversi episodi di vandalismo, ovvero di "modifiche" delle varie voci da parte di chi aveva interesse a farlo in maniera non neutrale. Questo è successo sia per voci importanti che per altre minori. Il fenomeno è cresciuto in maniera esponenziale, tanto che esistono veri e propri "gruppi organizzati" che modificano le pagine di loro interesse per influenzare l'immagine di persone o la "neutralità" di eventi storici. Non è un caso che queste pagine riguardano spesso argomenti molto contrastati, politici, storici e medici. Per quanto riguarda questi ultimi, le pagine spesso oggetto di "modifiche selvagge" sono quelle per le quali il dibattito è sempre acceso: omeopatia, cure alternative, oncologia e per contrastare gli "attacchi" dei gruppi organizzati "complottistici" ecco che nasce un gruppo organizzato "scettico". Composto da volontari da tutto il mondo, i ragazzi di Skeptic Guerrilla seguono le pagine dei loro rispettivi paesi e cercano di mantenere l'atteggiamento "neutrale" ed il punto di vista scettico negli argomenti più dibattuti. Mi hanno detto che non esistono ancora volontari per il nostro paese, chi volesse contribuire al progetto contatti la responsabile, Susan Gerbic, fotografa americana che ha avuto l'idea.

I pericoli dell'inquinamento

L'inquinamento ambientale è un problema serio, si stima che moltissime delle malattie che attualmente rappresentano maggiore incidenza di mortalità nell'uomo, abbiano nell'inquinamento una delle cause più importanti. Dalle malattie cardiovascolari, ai tumori, alle malattie respiratorie, queste sono tutte patologie che diminuirebbero drasticamente riducendo i livelli di rovinosa distruzione ai quali è sottoposto il territorio in cui abitiamo.
Esistono aree industriali (anche in Italia), nelle quali i livelli di sostanze tossiche, pericolose, cancerogene, è ben al di sopra dei livelli massimi consentiti ed in quei territori esistono abitazioni, scuole, comunità: il loro impatto sulla salute quindi è indiscutibile.
Una recente ricerca effettuata su una comunità sarda, quella di Sarroch, paesino di quasi 6000 abitanti  a sud dell'isola, dimostra come le aree industriali possano condizionare in maniera devastante la salute di chi abita vicino ad aree densamente industrializzate. La cosa più allarmante è che i danni sulla salute non riguardano solo patologie a sviluppo immediato (come tumori, malattie, cardiovascolari e respiratorie, allergie) ma anche altre che possono comparire nelle generazioni successive, per un danno molto più profondo, quello al DNA.
Lo studio nota come la comunità di Sarroch presenti molti più danni al DNA (quasi il doppio!) di gruppi residenti in aree rurali e non industrializzate. La presenza di inquinanti e composti come il benzene ed il metilbenzene (misurata nei cortili delle scuole...) è significativamente superiore a quella di zone non industrializzate e coincide con la presenza di danni al DNA del gruppo residente nella stessa area. Lo scenario non è pericoloso, è terribile, perché per chi non lo sapesse, ricordo che un danno al DNA può essere non solo causa diretta di gravi malattie ma è trasmissibile alle generazioni successive di chi ne è portatore con conseguenze tremendamente gravi per il singolo e la sua comunità.

La terapia naturale per l'asma

In India (a Hyderabad), ogni anno, il 9 giugno, si svolge una tradizionale cerimonia che ormai ha secoli di storia.  I discepoli di un santone ormai scomparso, somministrano a migliaia di persone di tutte le età, un pesce vivo con un misto di spezie locali. Tutti in fila, le persone che vogliono sottoporsi a questa terapia, aspettano il loro turno, poi aprono la bocca ed uno degli addetti infila fino in gola un pesciolino vivo che guizzando viene inghiottito da chi si sottopone a questa pratica. Secondo la tradizione, questa "terapia", tutta naturale, servirebbe per guarire dall'asma e da malattie respiratorie di vario tipo e le famiglie indiane non disdegnano di sottoporre anche i loro bambini a questo cerimoniale.


La cura naturalmente non ha alcun valore scientifico né ha attendibilità, ma è talmente radicata nei costumi locali che nonostante le condanne di varie associazioni di diritti umani (soprattutto perché i bambini subiscono un vero e proprio supplizio essendo costretti a sottoporsi a questa tortura), lo stesso governo non incoraggia ma "sopporta" la manifestazione.
Per gli amanti del "naturale" a tutti i costi, c'è quindi anche questa possibilità, ingurgitare un pesciolino vivo, sentirlo guizzare nello stomaco ed aspettare. Male non fa, ma che schifo...

False notizie vere.

A volte i giornalisti ci regalano perle incredibili. Come commentare altrimenti la notizia dell'arresto di una "falsa maga" (per qualcuno "falsa chiromante")? Spiegatemi, cari giornalisti, come faccia una persona ad essere una "falsa maga". Ci sono quelle vere? Esistono chiromanti certificate?
No, perché a questo punto mandatemi dei falsi soldi falsi, non si sa mai possa spenderli davvero.

Faccia tosta, anzi, testa tosta...

C'è un mercato pieno di ingenui pronto lì fuori a comprare l'impossibile, è per questo che abbondano certi personaggi.
Non ci credete nonostante tutte le storie che vi ho raccontato?

Vediamo se ci credete se vi mostro l'immagine di un medico che pubblicizza una "cura per i capelli", e che la diffonde tramite video ed annunci su Facebook: con la sua cura capelli folti e lunghissimi:

Ha inventato la cura per la calvizie. Lui.

Non è un fotomontaggio né uno scherzo, questo fotogramma è tratto dal video del medico che ha un centro per la cura della calvizie, ha scoperto la "terapia per i capelli", lui!
Ecco un esempio lampante che c'è gente che non ha limiti nel proporre le soluzioni più assurde ed anche meno credibili, nessun pelo sullo stomaco...e nemmeno sulla testa.
Se neanche questo vi convince, non so che fare.

Alla prossima.

Si ringrazia N.A.

giovedì 13 giugno 2013

I pericoli della cattiva scienza, le speranze della buona

A volte ci ridiamo su, altre ci arrabbiamo, se fa quasi tenerezza il povero cartomante ormai invecchiato che ha un paio di clienti da una vita che sfogano con lui le proprie insicurezze, fa rabbia il guaritore senza scrupoli che pur di portare a casa la pagnotta vende "cure anticancro" fidandosi della disperazione della gente.
Ma non c'è solo la medicina ad essere attaccata, sporcata, graffiata dai ciarlatani, è la scienza in generale, gli imbonitori esistono in ogni campo e quello scientifico ne attira sempre in abbondanza, l'ignoranza scientifica è diffusa e lo è in tutto il mondo, a volte in maniera preoccupante.
Noi italiani facciamo a gara per essere i peggiori (da noi gli investimenti per l'istruzione e la cultura sono ridotti al minimo), ma esempi di cattiva scienza, pseudomedicina, falsa tecnologia, sono all'ordine del giorno dovunque e non rappresentano solo un simpatico fenomeno di costume o un ridicolo retaggio del nostro essere creduloni o sognatori, condizionano la nostra vita, la politica, il futuro, le opinioni, insomma, possono davvero creare disastri.
In Italia abbiamo chi "prevede i terremoti", chi vende cure ridicole come "innovative", chi spaccia motori a scoppio per "energie rivoluzionarie", ma anche all'estero si inventano "nuove cure" che poi si dimostrano bufale, studi scientifici che poi sono truffe, pericoli che non esistono.

Naturalmente, come in Italia, dovunque esiste una comunità scientifica che "avverte" degli errori, mette in guardia dai pericoli, critica cure mediche non sperimentate o condanna allarmi ingiustificati ma questo fa meno notizia, un allarme ben assestato ed urlato dovunque è molto meglio di una rassicurazione pacata.

Il pericolo delle false scienze è quotidiano, si insinua nella nostra vita in silenzio. Liquidare tutto con "sono sciocchezze" è pericoloso e lascia la strada libera a fenomeni da baraccone che si autodichiarano "scienziati".
In genere questi imbonitori iniziano su internet, consci della capacità di diffusione e dalla velocità del mezzo, su migliaia di persone che leggono ci sarà sempre quello che ha il contatto giusto e la conoscenza utile e così da internet si arriva al giornale, poi al libro ed infine, perché no, al politico (che tanto parlare di "cose scomode" fa tanto "figo").
Che in parlamento si arrivi a parlare di UFO, scie chimiche o pseudocure contro il cancro fa poca differenza, il succo del discorso è che le sciocchezze ci mettono un attimo a diventare "scienza" e serve tantissimo sforzo per smentirle, senza considerare il fatto (non secondario) che se un rappresentante di un governo spaccia per "attendibili" delle vere e proprie sciocchezze, crea un allarme sociale ingiustificato, pericoloso e ridicolo.
Guai poi a mettersi contro certi "scienziati alternativi", rappresentano il "nuovo", il progresso, smentirli non significa spiegare a chi non mastica certi argomenti che sono solo dei singoli che tra mitomania e voglia di arricchirsi hanno trovato il canale giusto, ma che "se qualcuno li contrasta chissà cosa c'è sotto"...
Proprio per questo sono animali rari quei politici che ignorano queste sciocchezze, perderebbero consensi, voti, appoggio, gli ignoranti nel nostro paese sono una forza enorme.
Eppure se qualcuno avesse il coraggio di esporsi, di affermare seriamente come bisogna mettere un limite alle pseudoscienze, alle superstizioni, lo farebbe prima di tutto per i suoi figli, per il loro futuro e soprattutto per il paese, che è quello che gli ha dato il mandato di "governare".
Eppure, se solo si educasse alla scienza, ai piaceri della scoperta, al fascino dell'apparentemente complicato, la nostra nazione crescerebbe, migliorerebbero la percezione della realtà, le capacità individuali e comuni, l'ammirazione per ciò che è bello e utile, servirebbe a tutti, un voto è per una volta, la cultura per sempre.
C'è un altro aspetto che molti sottovalutano liquidando tutte queste cose come "sciocchezze" o roba da invasati: lentamente, gradualmente, in modo subdolo, la cattiva scienza condiziona la vita di un paese e potrei fare un elenco infinito di frodi, superstizioni, comportamenti antiscientifici che hanno causato morti, povertà ed arretratezza nel nostro o in altri paesi.
Per quanto riguarda l'Italia, è recente il caso del tecnico che prevede i terremoti, non lo ha mai provato, non ne ha indovinato uno, non ha confrontato le sue ipotesi con gli scienziati che si occupano di sismologia: pensa di avere ragione e finisce lì.
Ma in realtà non "finisce lì", visto che qualcuno ci crede, che prima o poi a forza di "prevedere terremoti" qualche previsione riuscirà (e quindi apriti cielo, aveva ragione!), che c'è chi si fa prendere (giustamente) dal panico e c'è persino chi invita questa persona nelle scuole a tenere conferenze rendendole anche "dignitose" tanto da rilasciare crediti formativi.
Follia?
Una delle tante. Se c'è il tecnico che "prevede terremoti", c'è il letterato che cura tutte le malattie genetiche (e non solo). Anche lui non lo ha mai dimostrato ed in fondo non ha mai nemmeno detto quali sarebbero queste proprietà fantastiche della sua invenzione a base di cellule staminali.
Chiusa lì? Un mitomane come tanti?
Macché, ha mosso le piazze, i mezzi di informazione, la politica e pure i nostri soldi, visto che saranno stanziati 3.000.000 di euro per provare se la sua idea funziona o meno.
Dietro di loro una lunga coda: chi ha scoperto la "fusione fredda", chi dice di avere scoperto reperti alieni, chi sostiene che i vaccini sono inutili, chi cura il cancro con il bicarbonato...sono in tanti, tutti con il loro numeretto per stare in coda, basta fare un po' di confusione, urlare al complotto e prima o poi qualcuno si accorgerà di loro.
Non è un problema solo italiano, noi siamo abituati a piangerci addosso e sentirci i peggiori del mondo (è solo un luogo comune?), ma in qualsiasi paese del nostro pianeta esistono pseudoscienziati che dicono di aver rivoluzionato la scienza ma che poi si rivelano semplicemente degli psicotici in cerca di fama (e di soldi).
In Sudafrica ci fu addirittura un presidente della repubblica che diede credito alle bufale sull'AIDS. Thabo Mbeki infatti, inserì Peter Duesberg, noto scienziato "dissidente" che nega il legame tra virus HIV e malattia, in una commissione che doveva fronteggiare l'epidemia di AIDS che colpiva il paese. Il presidente Mbeki, nonostante le critiche delle organizzazioni sanitarie di tutto il mondo, consigliava (anche tramite il suo ministro della sanità) di abbandonare le terapie scientifiche per sottoporsi a "cure" tradizionali ed erboristiche, vere e proprie stregonerie. Ancora più stupefacente fu il fatto che il ministro della sanità successivo, che invece incoraggiava le politiche sanitarie scientifiche, fu rimosso dall'incarico con varie scuse. Neanche a dirlo, proprio negli anni di Mbeki, i casi di AIDS in Sudafrica assunsero un significato allarmante ed aumentarono vertiginosamente i decessi. Nel 2007, circa 5.700.000 persone erano sieropositive, quasi la metà dei decessi dell'intero paese erano dovuti all'AIDS, cifre che il governo cercava di nascondere. Con la fine del mandato di Mbeki, iniziò di nuovo la somministrazione di terapie efficaci e, lentamente, i decessi iniziarono a diminuire ma molto più lentamente diminuiscono i casi di infezione, visto il forte carattere culturale della prevenzione e l'eredità della propaganda antiscientifica.

In Inghilterra un caso limite.
Uno strumento per identificare materiali esplosivi, venduto ed utilizzato da molte forze armate del mondo, dal costo dai 7000 ai 60.000 euro a pezzo, l'Iraq ha speso 40 milioni di dollari per equipaggiare le sue truppe con questo aggeggio.
Usato nei punti di controllo e nei posti di blocco di molte zone di guerra, il "cercabombe" doveva evitare proprio la presenza di esplosivi che qualcuno poteva portare per attentati o delitti. Eppure questi attentati, pur in presenza del "bomb detector" avvenivano lo stesso causando vittime e morti, fino a quando qualcuno non si chiese "ma non è che non serve a nulla"?


Il dispositivo "antibomba" (in mezzo) e due "cercapalline" da golf

Non serviva a nulla infatti ed il suo creatore lo sapeva. L'apparecchio non aveva nulla di tecnicamente e scientificamente attendibile, il suo stesso meccanismo di funzionamento era inattendibile e non vi era alcuna possibilità reale che questo aggeggio scovasse bombe o esplosivi, era un vero e proprio "giocattolo" non funzionante.
Era stato costruito sul modello di un "cerca palline" usato in certi campi da golf e come principio usava quello dei rabdomanti (i cercatori d'acqua con la "bacchetta"), non vi era nessuna fonte di energia e l'apparecchio si caricava con una fantomatica energia elettrostatica scatenata dallo strofinìo dei piedi dei soldati che producevano camminando. Una prova tecnica ha dimostrato che lo "scovabombe" trovava esplosivi solo quando l'utilizzatore sapeva che erano presenti, quando non ne era a conoscenza i risultati erano del tutto casuali.

Una vera e propria bufala insomma, senza alcuna base scientifica, che ha causato danni economici ed umani e che ha avuto credito in ambienti istituzionali e militari (e chi l'ha inventata è stato condannato a 10 anni di galera per truffa, almeno questo). Se fosse stato un errore, pur terribile, può succedere a qualsiasi essere umano, ma come accade quasi sempre, chi diffonde una bufala SA che si tratta di una truffa e si affida all'ignoranza del "cliente" per trarre profitto.


Di ciarlatani quindi è pieno il mondo, qui in genere analizzo quelli che riguardano la medicina, ma esistono in tutti i campi, si dipingono sempre come geni incompresi, come salvatori dell'umanità, ma sono sempre e solo dei mitomani senza nessuna genialità se non quella dell'interesse personale.

Naturalmente guai a chi si permette di far notare che questo o l'altro ciarlatano siano solo dei pazzi trascinatori di folle, si grida allo scandalo, alla chiusura mentale, al boicottaggio e se si insiste iniziano le minacce (di denuncia, fino a quelle fisiche) e naturalmente quando una persona perbene si sente minacciata, il più delle volte si rende conto di avere di fronte un delinquente e visto che con i deliquenti è meglio non averci a che fare si rinuncia, si abbassano i toni, si evita di parlarne ed il delinquente diventa ancora più grosso: "visto? L'ho zittito, è solo un calunniatore". Una sorta di bullismo scientifico.

Bisogna dire che negli ultimi mesi si assiste ad una sorta di "presa di coscienza" del problema, soprattutto a carico delle istituzioni e degli scienziati, probabilmente stanchi di vedere insultato il loro lavoro e stufi di sentirsi paragonati a veri e propri venditori di nulla. Sono nati così dei portali ufficiali, delle associazioni, dei movimenti, che raccolgono le menti migliori, i giovani (ed i meno giovani!) più promettenti, del nostro paese. Il loro scopo è quello di informare correttamente, di sconfiggere i pregiudizi e l'ignoranza, di ragionare senza delirare.
Tutto questo è beneaugurante ed ultimamente gli esempi aumentano sempre di più: in un impeto di soddisfazione, qualche giorno fa, parlando con una conoscente le ho detto che uno dei miei desideri si sta avverando, il fatto che finalmente le istituzioni, il mondo scientifico italiano ed i singoli scienziati, abbiano cominciato a parlare con tutti, con il cittadino informato e con quello che non sa, spiegando, con pazienza e passione e sfruttando proprio quel canale che è diventato un vero e proprio immondezzaio pseudoscientifico.
Lo scienziato supponente e superbo (ne esistono ancora tanti, soprattutto in ambienti universitari) ha vita breve, verrà sommerso da chi sa parlare, condividere, diffondere.
La cultura della comunicazione via web per il mondo scientifico italiano è relativamente nuovo, all'estero blog come il mio ne esistono tanti e da diversi anni, alcuni anche storici e che hanno trasformato i medici che li gestiscono in veri e propri "divi" della comunicazione, come nel caso di Orac o Ben Goldacre. L'esempio di quest'ultimo è evidente: da medico, poi da blogger è riuscito prima a diventare uno dei più venduti scrittori di saggi inglese e poi un vero e proprio "opinion leader", tanto da aver dato inizio alla campagna "All trials", che chiede alle aziende farmaceutiche di rendere pubblici i loro dati relativi alle sperimentazioni. Goldacre è passato dallo smontare le ciarlatanerie, l'omeopatia e le pseudoscienze alle ciarlatanerie della medicina "ufficiale" ed ha scoperto e rilevato quei trucchi che nessun altro aveva avuto il coraggio di rivelare. Ha saputo parlare di quello che nessuno sa raccontare, così anche le riviste scientifiche più rinomate e le società mediche più quotate, si sono rivolte a Goldacre per imparare a comunicare. Pensate che ci sia stato uno solo dei tanti siti "anti sistema" e complottisti che abbia parlato dei fatti (sconvolgenti per certi versi) di Goldacre?
Nemmeno uno: quelli si occupano di UFO, cure segrete per il cancro e scie chimiche, esattamente come i nostri parlamentari.
Doppio lavoro così, chi vuole divulgare buona scienza deve occuparsi di quella cattiva e di quella cattiva travestita da buona, mentre "lì fuori" si scannano per vedere se in Italia nascondiamo corpi di alieni o se è vero che un signore guarisce tutte le malattie del mondo.

Da noi in Italia abbiamo aspettato troppo (quando ho iniziato c'era anche chi si chiedeva "ma è un vero medico?" tanto era strana la figura del medico "di guardia" sul web) ma qualcosa si sta mettendo in moto e  ritengo questo fenomeno molto positivo ed incoraggiante.
Per quanto riguarda il contrasto alla spazzatura antivaccinista sono due i portali nati nelle ultime settimane, il primo ad opera della ASL di Rimini ed il secondo della Società italiana di Igiene, informativi, utili, veloci, quello che serve per smentire le bufale che si diffondono sul web (ambedue hanno addirittura una sezione apposita). Nel mondo della ricerca c'è un'associazione che informa e sensibilizza sulla sperimentazione animale (che troppe volte è vittima di strumentalizzazioni ed ignoranza), si chiama Pro-Test. Questi gruppi, oltre a divulgare informazione corretta, organizzano manifestazioni, riunioni e di loro si parla anche fuori dall'Italia, tanto che anche Nature, prestigiosa e diffusa rivista scientifica si accorge di noi in termini positivi. Per la prima volta queste persone "fanno i conti" con la rete, con le sue contraddizioni e con un impatto che, per chi non è abituato, può essere duro e disorientante (minacce, insulti ed urla sono praticamente la regola), ma anche questo serve "a farsi le ossa".
Senza dimenticare Query, la rivista on line (che ricalca quella cartacea con lo stesso nome) del Cicap, il gruppo fondato da Piero Angela che è tra i pochi a diffondere il pensiero critico e scettico. Senza dimenticare i divulgatori "storici", come Paolo Attivissimo e Dario Bressanini (che proprio per un'intossicazione di bufale ha lasciato il "Fatto Quotidiano" continuando a scrivere su Le Scienze).
Chi vuole informarsi seriamente quindi, inizia ad avere tante fonti affidabili, scientifiche e controllate che finalmente faranno da contrappeso a troppi siti che disinformano, terrorizzano e pensano solo alle loro tasche.
Insomma, troppo spazio agli imbonitori, troppo tempo a sopportare, ora si fa sul serio e chi  ha voglia di collaborare è benvenuto, forza, serve solo volontà e passione: medici, ricercatori, scienziati, non per forza nel campo della medicina, avete voglia di scrivere? Basta poco, aprite un blog, parlate di voi, di cosa fate, parlate di un argomento complicato rendendolo leggibile, divulgate, appassionatevi, c'è tanta gente che ha voglia di leggervi.
E chi non ha formazione scientifica?
Nessun problema, l'impegno riesce a fare miracoli. Se non si può parlare di scienza ci si può impegnare per diffonderla, senza considerare che non esiste solo la cultura scientifica ma anche quella umanistica e tecnica, sempre piacevoli e benvenute nel panorama di internet. Insomma, invece di sperare che il mondo ci venga incontro, andiamo noi incontro al mondo, così chi verrà dopo di noi saprà che ci abbiamo almeno provato.

Alla prossima.

mercoledì 5 giugno 2013

Due appuntamenti

Aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Ci sono due appuntamenti da non mancare per chi è interessato ai temi scientifici, alla corretta informazione, alla medicina ed agli argomenti che tratto nel blog.
Si svolgono ambedue tra pochi giorni.
Il primo mi riguarda direttamente: organizzato dal Cicap e dall'Unione degli universitari (UDU) dell'università di Padova, terrò una conferenza presso il Complesso Biologico Interdipartimentale (Università di Padova) "A. Vallisneri" in via Ugo Bassi 58/b, a Padova, una mappa la potete trovare qui. Il titolo è: "Esiste una medicina alternativa?".
Il convegno ripercorre gli argomenti che chi mi segue è abituato a leggere sul mio blog: la medicina e le sue regole, il metodo scientifico, i "trucchi" dei ciarlatani (e di quelli in "camice bianco", molto più pericolosi), guaritori famosi ed esempi del progresso medico. Un convegno che ho già tenuto l'anno scorso sempre a Padova e che ha già suscitato molto interesse.



In occasione della parte che descrive i progressi medici, mostrerò qualche strumento ostetrico del passato (nemmeno tanto lontano), così da "toccare con mano" i progressi della medicina.
Non sono previsti video post-evento.

Il secondo appuntamento è a livello nazionale.
Con pochissimi mezzi e tanta forza di volontà, un gruppo di giovani studenti, ricercatori e scienziati di tutta Italia, si impegneranno nella "Italia unita per la corretta informazione scientifica", un evento che si svolgerà in contemporanea in molte città italiane e che prevede un primo momento di mattina che sarà un "flash mob", ovvero una sorta di "performance" simbolica che ha lo scopo di sensibilizzare i passati ed invitarli al cuore dell'evento che si svolgerà il pomeriggio in tutte le città coinvolte. Il momento centrale, infatti, è rappresentato da una serie di conferenze di scienziati, esperti, ricercatori in vari campi della scienza che faranno chiarezza e risponderanno ai dubbi su argomenti scientifici attuali, come la sperimentazione animale, le vaccinazioni, il metodo scientifico, gli OGM, i terremoti, le cellule staminali ed altro. Stanchi delle sciocchezze che si leggono su internet? Partecipate: lamentarsi senza partecipazione è come urlare in una stanza vuota.


Una mappa con i luoghi e gli argomenti la trovate qui, sul sito dell'associazione ("Pro-test") che ha organizzato la giornata. Io parteciperò in veste di "ospite" non relatore alla giornata di Padova. Sarò uno spettatore e se servisse potrei pure intervenire.
Le conferenze saranno l'occasione di sentire dalla viva voce di chi si occupa di questi argomenti, informazioni chiare, scientificamente corrette, oneste, sugli argomenti che ci stanno più a cuore, puliti dal "rumore di fondo" della pseudoscienza, dei "ricercatori dell'università di Google" e dei disinformatori.
Partecipare non ha solo un valore culturale ma anche simbolico: la buona riuscita della manifestazione significherebbe che tanta gente in Italia ha bisogno di informazioni scientifiche serie e professionali. A Padova ci sarà la dott.ssa Nadia Malavasi, presidente dell'associazione Thalidomici Italiani, che parlerà proprio del "caso Thalidomide" che tanto fece scalpore negli anni scorsi, a Milano il dott. Piero Morandini che discuterà di OGM, interessante anche l'incontro di Roma, con il dott. Alessandro Amato, direttore Centro Nazionale Terremoti dell' INGV, sulla "prevedibilità" dei terremoti (a Matera addirittura un "pro e contro" gli OGM con le due parti a confronto), questi ed altri argomenti e relatori ci faranno prendere una sana boccata di "buona scienza" che manca troppe volte dalle nostre parti. In alcune città, al termine del pomeriggio "congressuale", si terrà una fiaccolata simbolica per sensibilizzare la cittadinanza sul problema della corretta divulgazione scientifica e sulla figura del ricercatore, ormai quasi un "carbonaro" se si seguono certi deliri del web.

Credo che sia giunto il momento di dare voce alla scienza, questo è solo un piccolo passo per la cultura italiana ma un grande passo per l'informazione (cit.). Il grande sogno è quello di diffondere la scienza il più possibile e fare in modo che anche chi guida le scelte di un paese abbia una base culturale basata su fatti e non su "like" su Facebook. I "casi staminali" succedono anche per questo.

Naturalmente l'alternativa è chiudersi a casa a guardare Voyager, ma poi non vi lamentate...
;)

Ci vediamo lì.

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1) A Padova, per la giornata nazionale per la corretta informazione scientifica, bellissimo pomeriggio di divulgazione scientifica (e di sole). Aula piena, tantissimi giovani, relatori competenti, chiari e dritti al dunque.
Un po' triste vedere che all'ingresso è stata necessaria la presenza delle forze dell'ordine per minacce ricevute dall'organizzazione da parte di frange estremiste dell'animalismo, ma questo è secondario, la cosa più importante è che si inizia a parlare di scienza corretta e questa giornata è stata solo la prima di una lunga serie. Si è parlato di vaccini, OGM (sapevate che il mais originale, oggi ne mangiamo uno OGM, era del tutto diverso da quello attuale? Praticamente non sfruttabile), di sperimentazione animale, del caso Talidomide e di altro, con tanta partecipazione del pubblico anche con domande "scomode". Un cenno anche a "Big Pharma" ed al finanziamento della ricerca in Italia. Io sono andato via un po' prima perché...beh, diciamo la verità, scadeva il tagliando del parcheggio... :(


Complimenti all'organizzazione!

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2) Convegno all'università di Padova andato benissimo. Sala quasi piena (un centinaio di persone), molti studenti ma anche docenti, genitori e semplici curiosi. Qualche riflessione, spunti interessanti e qualche risata (il cetriolo della salute del prof. Della Serietà fa sempre la sua figura). Molte domande, anche "delicate", cosa non abituale in un contesto di divulgazione ma che hanno la loro importanza (perché la divulgazione serve anche a questo, a rispondere a domande "serie").
Un grazie agli studenti UDU, al Cicap, agli intervenuti ed...a mio figlio, cavia volontaria che si è dovuto sorbire un intero bicchiere di Vodka in pubblico per sostenere il papà nelle sue discussioni.
Ah! La Vodka era omeopatica...
;)