mercoledì 22 settembre 2010

Squali anticancro: una strage inutile

Lo squalo pesce predatore dei nostri mari ha assunto una fama terribile e in generale immeritata "grazie" al cinema ed al ritratto volutamente cattivo creato dai film hollywodiani.
Dire quindi che questa specie si sta lentamente avviando all'estinzione potrebbe non colpire più di tanto.
A prescindere dalla "simpatia" o meno per questa specie però, una cosa del genere sarebbe un danno enorme per tutta l'umanità.
La strage di squali ha varie cause la maggioranza delle quali totalmente banali (pesca sportiva, mercato nero di trofei animali) ed altre preoccupanti (cambiamenti climatici, inquinamento) ma se vi dicessi che sono centinaia di migliaia gli squali uccisi ogni anno perchè si crede che alcune loro parti abbiano poteri anticancro o curativi vi stupireste?

Eppure girando per il web sarà capitato di leggere qualcosa come "cartilagine anticancro" o "cartilagine di squalo" proprio a proposito della cura di certe malattie.
Cosa c'entra l'estinzione degli squali con le cure alternative per il cancro?
E' proprio una delle cause della strage di squali. La pesca indiscriminata per scopi commerciali.
La maggioranza di squali vengono uccisi per scopi culinari (diffusi soprattutto in oriente) e "medici", rivolti soprattutto al mercato alternativo.

La mania della cartilagine di squalo come agente antitumorale è davvero sorprendente. Sembra nascere tutto per un equivoco, quasi come quella freddura che recita "si cura con un enciclopedia medica e muore per un errore di stampa".

Partiamo da un punto fermo. La cartilagine è un tessuto biologico presente in molte specie animali, anche nell'uomo (tipicamente a livello articolare ma non solo). Una sua caratteristica peculiare è che è caratterizzata da scarsissima vascolarizzazione, non presenta cioè vene o arterie nel suo contesto. Quando gli scienziati notarono che i tumori hanno bisogno di continuo apporto di sangue per progredire, (addirittura favoriscono la crescita di vene ed arterie nella zona che colpiscono) si misero alla ricerca di agenti che bloccassero la formazione di vasi sanguigni: evitando la nascita di strutture che assicurassero l'apporto di sangue ai tumori si sarebbe potuta ottenere in via teorica, una sorta di distruzione della neoplasia per "mancanza di nutrienti". Iniziò così la ricerca di agenti "antiangiogenetici" che contrastavano cioè la nascita o la proliferazione di nuove vie di apporto di sangue attorno al tumore. Cercare nel tessuto cartilagineo quindi fu una delle possibilità.

Per un periodo questa via fu battutissima ed anche oggi si cercano nuove sostanze poichè quelle a disposizione non hanno ottenuto i risultati sperati. E' stato notato inoltre che non è solo la presenza di sostanze antiangiogeniche che protegge la cartilagine dall'invasione del tumore ma anche quella di altri suoi componenti, in particolare di alcuni che inibiscono un enzima. L'invasione della cartilagine da parte del tumore è un reperto molto raro anche nell'uomo.
L'idea di andare a guardare nel tessuto cartilagineo quindi fu una conseguenza inevitabile, questo tessuto è geneticamente predisposto a non favorire la crescita di arterie o vene e così la sua composizione e le basi genetiche che ne permettevano questo aspetto furono oggetto di profondi studi.
C'è una classe di animali, pesci in particolare, che ha la caratteristica di possedere uno scheletro tutto di cartilagine (per questo si chiamano "cartilaginei") e qualcuno ebbe l'intuizione: se la cartilagine "sfavorisce" la comparsa di tumori grazie alla sua scarsità di vasi sanguigni ed esistono dei pesci formati principalmente di cartilagine, sarebbe bastato controllare questi pesci e studiarli.
Il pesce cartilagineo più diffuso è lo squalo.
Dalla sua cartilagine allora, vennero estratti diversi componenti, filtrati cellulari, derivati enzimatici, tutto ciò che poteva essere studiato nella lotta ai tumori.

La notizia si sparse e come spesso accade un rumore, una ricerca, un esperimento, in mani inesperte (ed interessate?) possono diventare una bomba ad orologeria. Passaparola, voci di corridoio e la notizia diventò uno scoop risultato di un sillogismo semplice quanto ingenuo: la cartilagine sfavorisce i tumori, lo squalo è "fatto di cartilagine" quindi le cartilagini degli squali proteggono dal tumore.
Si mise così in moto un meccanismo pericoloso che voleva lo squalo come un animale dotato di fortissimi poteri anticancro. La voce diventò "pseudoscientifica" perchè chi la diffondeva sussurrava di esperimenti riusciti, risultati eclatanti e del solito...complotto galattico.
Si sparsero quindi voci false ed incontrollate, leggende miste a mezze verità, vendite sottobanco.
Qualcuno raccontava di guarigioni incredibili e risultati miracolosi e subito dopo...uscì un libro che sparse un'altra voce incontrollata: gli squali non vengono mai colpiti dal cancro.
I. William Lane pubblicò nel 1992 un manuale dal titolo "Sharks Don’t Get Cancer" (Gli squali non hanno il cancro) che pubblicizzò in una rete americana durante un programma di intrattenimento: fu il boom.
La voce divenne certezza "mediatica", gli studi divennero "prove inconfutabili" ed il risultato fu la vendita della cartilagine di squalo come anticancro.
Tantissimi malati e parenti di persone sofferenti cominciarono a chiedere informazioni sullo squalo antitumorale, su come procurarsi un "estratto" curativo...ed il commercio non tardò a svilupparsi.
Apparvero decine di compresse, polveri, bustine "alla cartilagine di squalo", integratori di cartilagine, manuali di come curarsi con la cartilagine. La manìa si diffuse in tutto il mondo e la storia della cartilagine di squalo per curare il cancro divenne popolare raggiungendo infine internet che contribuì ulteriormente.
Naturalmente come sempre, c'era gente che dichiarava di essere guarita dalla malattia.

Ma se i ciarlatani devono vendere la scienza deve studiare.
Vediamo allora cosa c'è di vero in questa storia partendo da considerazioni iniziali che fanno comprendere perchè la "mania" della cura alternativa è in realtà la solita bufala ingiustificata.

Squalo tigre (by cleme)
Prima considerazione: il libro di Lane può essere eliminato dalla biblioteca, non è vero che gli squali non hanno il cancro, il tessuto cartilagineo è colpito da tumore esattamente come tutti gli altri tessuti. E' sicuramente un insieme di cellule che sfavorisce la comparsa di tumori ed infatti i tumori cartilaginei sono molto rari ma non inesistenti. C'è tutta una classe di tumori benigni e maligni che colpiscono le parti cartilaginee. I condromi, i condroblastomi ed i condrosarcomi (questi ultimi maligni). La formazione di tumori nel tessuto cartilagineo è quindi possibile.
E gli squali? Anche loro colpiti da tumori?
Certamente . Il problema è rintracciare gli individui malati. Lo squalo malato di tumore non si reca certo in ospedale, in genere muore e scompare nel suo mare. Anche se uno squalo malato venisse pescato è molto raro che chi lo prende all'amo si metta a cercare un eventuale tumore. Tutto quindi è relegato ai report degli studiosi del mare e di questo tipo di animali. Sebbene quindi rinvenire uno squalo ammalato di tumore sia difficile è successo diverse volte e ne esistono anche testimonianze visive e catalogate.
Qui per esempio le immagini di due tumori rinvenuti in due squali donati ad un istituto scientifico (con rispettivi studi microscopici) l''immagine A è un tumore al fegato e la D un tumore alla cartilagine:

Il registro che conserva questa immagine (istituto americano dei tumori degli animali) ne ha archiviati 42 (finora).
La cosa più interessante è che in realtà la nozione che gli squali abbiano tumori è già nota da tempo (il primo caso conosciuto risale a più di 150 anni fa) per la scienza, tutta la vicenda si basa quindi su un assunto del tutto falso.
I pesci hanno in genere un tasso minore di tumori per vari motivi. Il più importante sembra essere la diluizione nell'acqua degli agenti cancerogeni ma anche la classificazione delle malattie dei pesci non è sempre un lavoro semplice, ottenere quindi statistiche certe di questo tipo di malattia negli abitanti del mare non è impresa da poco.
In ogni caso la possibilità che gli squali siano meno suscettibili ai tumori non è stata del tutto esclusa. Sono conosciuti infatti diversi animali che posseggono una sorta di "protezione" nei confronti di un tipo di tumore (molti pesci ad esempio per i tumori al fegato, hanno un diverso metabolismo epatico) ed è proprio la difficoltà di reperire casi da studiare che rende in salita uno studio preciso.

Ma anche ammettendo una minore incidenza di tumori negli squali non si comprende la logica nell'assumere "estratti" di cartilagine di squalo che quasi sempre vengono venduti in polvere da assumere quotidianamente, questa pratica ha un sapore molto vicino al rito sciamanico: un animale è protetto dal cancro ed io mi nutro delle sue carni. Il potere "anticancro" teorico della cartilagine di squalo inoltre era posseduto anche da altri tipi di cartilagine, persino quella bovina che fu infatti studiata in laboratorio. Ma probabilmente lo squalo pagava il prezzo del suo essere più "esotico" del bue e nel rappresentare un animale non particolarmente amato. Sono stati milioni gli squali massacrati per la produzione di estratti della sua cartilagine e lo sono ancora oggi. La pesca allo squalo ha rare volte scopi sportivi e la stragrande maggioranza dei pescherecci che lo cattura lo fa principalmente per scopi alimentari e per l'uso come medicina alternativa.

La diffusione fu talmente estesa che anche una casa farmaceutica canadese produsse delle compresse a base di cartilagine di squalo (in realtà era dichiarata come cartilagine di origine marina derivata da animali uccisi per scopi alimentari e si chiamava Neovastat). Lo studio del farmaco ottenne anche delle sovvenzioni (come farmaco "orfano") dalla stessa FDA, per sottolineare l'interesse della comunità scientifica su qualcosa che sembrava avere una base di ragionevolezza.
Era quindi giunto il momento di provare queste fantomatiche proprietà curative.

Razionalmente la base teorica della "cura" non era improponibile ma  per dimostrare un'adeguata risposta sull'uomo la strada era ancora tanta e gli studi sull'efficacia della cartilagine di squalo sul cancro si sono succeduti a partire dalla fine degli anni 90. In quegli anni furono molti a dichiarare l'assoluta inconsistenza della cura, tanto da definire la cartilagine di squalo come "il laetrile degli anni 90" (il laetrile fu un trattamento alternativo inefficace per il cancro molto in voga negli Stati Uniti qualche decennio prima).

Le ricerche non avevano mai trovato particolari effetti benefici di questa sostanza, nè per la cura dei tumori nè nel miglioramento della qualità di vita. In particolare, se qualche effetto antiangiogenico (ricordate? La capacità di ridurre la crescita di vasi sanguigni) era stato dimostrato come previsto in vitro (cioè in esperimenti di laboratorio), lo stesso risultato non era costante in vivo, in cavie animali. Si arrivò quindi ad una fase II di sperimentazione, quindi su esseri viventi. Non si ebbe purtroppo nessun effetto antitumorale evidente.
Successivamente altri studi conclusero la stessa cosa: il miraggio di un nuovo agente antitumorale svanì progressivamente.
C'è da dire che con gli anni sono stati evidenziati alcuni effetti positivi delle sostanze estratte dalla cartilagine (non solo dello squalo) e così sono stati studiati ad esempio gli effetti immunostimolanti (che migliorano la risposta degli anticorpi) con buoni risultati da approfondire, nelle malattie caratterizzate da minore risposta anticorpale (cancro quindi, ma anche AIDS) anche se non per un loro effetto antitumorale diretto. Queste nuove risposte riportarono l'interesse della scienza su questo tipo di farmaco e seppur in piccoli campioni qualcosa, in alcuni tipi di tumore (quello renale, ad esempio) sembrava emergere. Ma gli studi erano troppo discordanti e spesso le ricerche più accurate non soddisfacevano le aspettative. Così fu affidata una sperimentazione ad un prestigioso istituto di ricerca, la Mayo Clinic.

Lo studio,  ha confrontato in 83 pazienti con tumori avanzati le compresse a base di cartilagine di squalo con un placebo. 
Nessun beneficio, nè in termini di sopravvivenza nè di qualità della vita.

Recentemente, proprio pochi mesi fa è stato provato l'utilizzo di derivati della cartilagine di squalo associato alla chemioterapia. Nessun effetto agggiuntivo rispetto all'uso della sola chemio.
Tirando le somme quindi c'è poco da essere ottimisti anche se la storia non finisce qui, la ricerca continua. In particolare si stanno cercando altre sostanze di tipo antiangiogenico (che sfavoriscono cioè la crescita di vasi sanguigni) soprattutto molecole più attive e ad azione più veloce in quanto quelle finora scoperte hanno promesso bene ma nella sperimentazione umana hanno deluso parecchio.

L'altro aspetto da analizzare è quello animalista.
E' giusto sterminare intere popolazioni di pesci per sperimentare o addirittura utilizzare qualcosa che sembra non avere nessun effetto benefico?
A questa domanda non sta a me rispondere. Da parte mia l'unico dovere è concludere che anche la cartilagine di squalo, venduta come anticancro efficace, ad oggi resta una cura alternativa non provata...e quando provata inefficace.
Il prodotto è comunque in vendita come integratore, immunostimolante ed antiinfiammatorio, non è illegale e si può reperire abbastanza facilmente.
Per completezza di informazioni, gli studi sulle proprietà antineoplastiche dei derivati della cartilagine di pesci proseguono.
A chi legge quindi decidere se utilizzarli o meno.

Alla prossima.

24 commenti:

  1. E' giusto sterminare intere popolazioni di pesci per sperimentare o addirittura utilizzare qualcosa che sembra non avere nessun effetto benefico?

    La vuoi l'opinione di un biologo? No, non è giusto. Non si tratta di sperimentazione, che quella si può fare anche pescando un centesimo di quello che si pesca adesso, si tratta di soldi, semplicemente. Abbiamo risparmiato il vaiolo (conservato in due laboratoridi massima sicurezza un Russia e USA) che è certo che fa danni alla specie umana, con il dilemma etico "è giusto eliminare arbitrariamente una forma di vita?", e poi come degli idioti andiamo a sterminare pesci per una credenza senza fondamento, pesci fondamentali per l'ecosistema marino, che rappresentano sia il punto più alto della piramide alimentare dei mari, sia una buona risorsa per l'eliminazione degli scarti (che sono anche necrofagi). Lo squalo è forse l'animale più affascinante della terra, ha una anatomia tutto sommato semplice ma una fisiologia magica (basti pensare al fatto che ha due sensi in più rispetto a noi: la linea laterale, che gli permette di avvertire i cambi di flussi d'acqua sul suo corpo, e le ampolle di Lorenzini che gli permettono di captare campi elettrici debolissimi, inoltre lo squalo bianco è l'unico pesce capace di mantenere la sua temperatura corporea costante), è perfetto per il suo ambiente e vive da milioni di anni, è tra le creature moderne più antiche che esistano. Ci voleva un gruppetto di scimmie capaci di parlare per metterlo a rischio.

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  2. Lo squalo è sopravvissuto a centinaia di milioni di anni di evoluzione, purtroppo, com'è accaduto per molte altre specie, rischia di non sopravvivere agli imbecilli che li sterminano. E' incredibile che ne sia permessa la commercializzazione, ma invero viviamo in un mondo strano, dove nelle scuole vengono distribuiti volantini nelle scuole in cui viene rivendicata l'utilità della caccia al coniglio per preservare i raccolti, salvo poi scoprire la verità, ovvero che le stesse persone ogni anno allevano migliaia di conigli con il solo intento di lasciarli nei boschi per divertirsi ad ammazzarli a fucilate.

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  3. Capre cartillaginee.
    Purtroppo l'uomo ha una fantasia illimitata, e di questi scempi se ne vedono sempre di nuovi, quasi ogni giorno.

    P.S.
    il tessuto cartilagineo è colpito da tumore esattamente come tutti gli altri pesci

    ... il tessuto cartilagineo non è un pesce :)

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  4. ... il tessuto cartilagineo non è un pesce

    Ah, non conosci il pesce tessuto cartilagineo?
    :P

    Corretto, grazie.

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  5. Ciao...

    Che il tessuto cartilagineo fosse soggetto a tumori è una cosa che io so per esperienza diretta sin da quando avevo 12 anni: a quell'età, infatti, fui sottoposto a due interventini (nel vero senso della parola perchè furono fatti in anestesia locale direttamente in ambulatorio) ad un piede per la rimozione di un osteocondroma.

    Se qualcuno volesse una dimostrazione, posso riprodurre con una certa precisione nel loro piede il dolore che il suddetto tumore faceva quando camminavo! (tradotto in italiano: gli tiro una martellata ben assestata sull'alluce! :-) )

    Ancora oggi ho qualche piccolo dolore al piede in giornate particolari, a ricordo dell'evento.
    Quando il chirurgo diede a mio padre il risultato della biopsia io origliai e mi ricordai tutto quello che si dissero. Non appena ebbi l'opportunità andai a controllare sui libri che diavolo mi fosse successo.
    E' triste notare che la maggior parte della gente non arrivi con gli anni ad avere neppure il minimo di curiosità di un bambino di 12 anni che va a cercare "di capire le cose"...

    Fortuna che a me certa curiosità è rimasta... ;-)

    Jabba

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  6. Ci voleva un gruppetto di scimmie capaci di parlare per metterlo a rischio.

    Il problema è che le scimmie suddette si credono intelligenti.
    Una volta, addirittura, al centro dell'universo.

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  7. Difendiamo e tuteliamo gli squali!
    www.sharkabout.com

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  8. @Brain_use: Non per deluderti, ma alcuni di loro credono ancora di essere al centro dell'universo. Nemmeno in senso metaforico: fisicamente...

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  9. Ho sempre, per motivi che non mi spiego, trovato "simpatici" gli squali, nonostante la loro fama di "cattivi" (tutta da dimostrare, secondo me).
    Dopo questo articolo mi sono ancora piu' simpatici; e concordo, NON e' giusto decimarli per cose inutili.
    Chi e' sopravvissuto a milioni di anni di evoluzione qualche cosa di buono deve averlo, e non merita di estinguersi per 4 scemenze non dimostrate.

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  10. Sono anni che questa bufala fa disastri: ci è morta una mia amica di 43 anni, con le cartilagini di squalo. 43 anni, #####!

    Una decina di anni fa, ormai :(. Lei era alternativa, macrobiotica, new age...
    Quando ha deciso di rivolgersi all'ospedale era troppo tardi.

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  11. Perdinci sono d'accordo, anch'io ammiro gli squali. Veri e propri fossili viventi hanno smesso di evolversi da milioni di anni perchè perfetti. Perfette macchine per uccidere il cui studio ha dato la via a importantissime scoperte nel campo della bionica. La loro pelle ci ha insegnato che una superficie ruvida oppone meno resistenza all'avanzamento nell'acqua, la loro forma ha suggerito la forma dei moderni sottomarini. Il loro olfatto ultrasensibile percepisce una goccia di sangue a km di distanza, il loro udito, anche se non hanno orecchi sentono, percepisce un pesce in difficoltà da migliaia di metri di distanza: semplicemente perfetti sono gli squali.
    In una cosa dissento con wewee, la strage a cui sono sottoposti i poveri pesci non è imputabile alla leggenda della cartilagine antitumorale, piuttosto alle abitudini culinarie di certi popoli orientali che pescano i pescicani a milioni solo per le pinne dalle quali ricavano una zuppa prelibata (i cui consumatori si ammalano di cancro come tutti) gliele staccano e buttano il resto. E poi, mai sentito parlare di carta smeriglio? Lo smeriglio è uno squalo che si pesca solo per scuoiarlo e rubargli la pelle per farne fogli abrasivi di ottima qualità. E' squalo anche il palombo che si serve bollito in tutti gli ospedali per tener leggeri i pazienti. Infine molti pescatori lo uccidono solo per il gusto di farlo. Non c'è così tutta quella gente che si ciba di cartilagine di squalo per curare il tumore, non ci sono così tanti sciocchi al mondo come vuol farci credere il nostro amico blogger. La solita esagerazione dell'estremista che concepisce solo la chimica di sintesi nella salute altrui e distorce la realtà a suo uso e consumo, quella chimica coperta da brevetto industriale che gli da da mangiare e anche di più (altro che post it e penne a sfera caro dottore dei miei stivali). Ma ti rendi conto o no wewee che a parte la corte di sensali che ti circonda non c'è nessuno che ti crede proprio perchè sei un estremista fanatico? Sei lo specchio degli estremisti del campo opposto al tuo, sei della stessa pasta, sei l'altra faccia della medaglia. Da una parte gli ufologi coi cerchi extraterrestri e dall'altra il cicap con le danze del porcospino: due razze di comici da baraccone che non faranno mai nulla di buono... Ma che dico comici! quelli almeno fanno ridere.

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  12. @manuel, fatti un favore, rileggi il commento sopra al tuo

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  13. La solita esagerazione dell'estremista che concepisce solo la chimica di sintesi nella salute altrui e distorce la realtà a suo uso e consumo

    Non uso cartilagine di squalo nè la vendo, mi dispiace.

    Ma ti rendi conto o no wewee che a parte la corte di sensali che ti circonda non c'è nessuno che ti crede proprio perchè sei un estremista fanatico?

    Che mi crede?
    Solo nella religione "si crede", una persona normale studia, elabora e conclude, non "crede".

    Ma a parte questo, ora nella "corte di sensali che mi circonda" ci sei anche tu.
    Non ti senti un po' onorato?
    :)

    Ma che dico comici! quelli almeno fanno ridere.

    Già.
    Grazie del commento.

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  14. @manuel:
    ma ci vuole una ricerca del CICAP per dimostrare che il CICAP non ha mai parlato di danze dei porcospini?

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  15. @manuel:
    Ma ti rendi conto o no wewee che a parte la corte di sensali che ti circonda non c'è nessuno che ti crede proprio perchè sei un estremista fanatico?

    Hai fatto un sondaggio o stavi pensando agli amici che ti circondano come gruppo rappresentativo ? Se e' cosi' un po' mi consolo pensando di non esser parte della massa che pensa di non esser massa e di essere nel giusto non essendo massa.

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  16. Ma nessuno difende quei poveri scorpioni che a Cuba vengono uccisi per ricavare l'escozul? :-) Ma almeno sapete se è efficace? In rete se ne parla tanto come dai tempi della cura Di Bella.

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  17. Riporto senza commenti una notizia dal Corriere che mi ha lasciato senza parole :-|

    Ma non è tutto, sul fronte della ricerca farmacologica dall'Istituto superiore di sanità arriva una notizia: i farmaci antiacidità, gli inibitori della pompa protonica e persino il bicarbonato, potrebbero sostituire la chemioterapia.

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  18. Ma almeno sapete se è efficace?

    Sto raccogliendo informazioni sull'Escozul da quasi un anno (ed ho anche due persone che posso osservare direttamente che lo usano) ma non ci sono studi attendibili in giro. Però in questi giorni dovrebbe svolgersi un congresso della società che a Cuba sperimenta il farmaco perciò spero di avere qualche notizia.

    Riporto senza commenti una notizia dal Corriere che mi ha lasciato senza parole :-|

    Ehy, calma calma...quell'articolo si riferisce agli "antiacidi" nel senso di "pompe protroniche" (non è un termine volgare...) per variare il pH nei tessuti tumorali (e sono ricerche vecchie di decenni che continuano, nessuna novità, fai pure una ricerchina su PubMed) e poi al bicarbonato che stanno sperimentando da due anni a Tampa, quello del "noto" studio che ho citato diverse volte e che per i "Simonciniani" è la prova di chissà cosa (quando invece mostra che il tumore non varia nemmeno di un mm.) anch'esso utilizzato come regolatore del pH e non certo come anticandida.

    Qui la pagina del National Cancer Center che presenta il progetto di ricerca di Gilles. Tutto ufficiale in mano alle lobby eh?
    ;)

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  19. Tutto ufficiale in mano alle lobby
    Però il commento di questo Fais "Ma le industrie farmaceutiche al momento non sono molto interessate a questo tipo di approccio" sembra tanto di complottista :-P ;-)

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  20. Però il commento di questo Fais "Ma le industrie farmaceutiche al momento non sono molto interessate a questo tipo di approccio" sembra tanto di complottista

    Potrebbe essere che anche il NCI (che è il corrispondente statunitense del nostro ministero della sanità e rappresenta l'organismo più potente a livello internazionale in parola di cancro) è caduto nelle mani di qualche alternativo. Oppure che Fais fa parte dell'equipe di Simoncini. Oppure semplicemente che dal 2012 alla donna che vede attraverso i corpi i giornali sono sempre giornali. Io dico la tre.
    ;)

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  21. Vorrei soltanto fare due precisazioni.

    La prima per Giuliano: non dimenticare che esistono altri pesci che utilizzano le stesse soluzioni dello squalo bianco per l'omeotermia. Per esempio quasi tutti i tunnidi.
    Ma ci sono anche altri squali come il mako e il salmon.

    La seconda in generale:
    Per quanto non sia d'accordo con quanto detto da Manuel e' pur vero che il motivo principale per cui gli squali vengono pescati non e' certo la cartilagine per le cure alternative. Finora gli studi effettuati dimostrano che ai primi posti nelle cause di mortalita' ci sono la cattura a scopo alimentare e la cattura accidentale (con pesca non specifica).

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  22. @Milo: grazie per la correzione. Credo che dovrò aggiornare le mie conoscenze sugli squali, mai approfonditi troppo ma sempre reputati affascinanti :-)

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  23. @Epsilon

    no no no... nessuno scorpione viene ucciso anzi, il rhopalurus junceus è specie protetta dal governo cubano. Nessun scorpionicidio, la procedura per ottenere il veleno della migliore qualità prevede che gli scorpioni siano catturati, tenuti "prigionieri" in terrario per 6 mesi e munti con una piccola scossa elettrica ogni 20-25 giorni. Successivamente vengono rimessi in libertà a rigenerarsi le energie. Si è dimostrato che scorpioni allevati in terrari producono un veleno di qualità inferiore. Stiamo tentando un nuovo sistema di allevamento estensivo con gli scorpioni allo stato semibrado. Si tratta di un bioparco di un centinaio di ettari dove gli animaletti vivono liberi.

    L'efficacia di escozul anche se per ora inspiegabile scientificamente, è riportata da 85.000 cartelle cliniche. Siamo riusciti a mappare lo schema proteico del veleno solo in parte e sono state individuati tre peptidi che potrebbero essere i responsabili. Una corrente di pensiero fra i medici cubani sostiene che non sia il veleno ad agire direttamente ma la violenta reazione immunitaria che scatena e che per qualche motivo attacca la/le neoplasie.

    Gli effetti sono: analgesico, antinfiammatorio, antiangiogenetico, citotossico selettivo, antitumorale. Impedisce la formazione della membrana delle cellule tumorali lasciando intatta quella delle cellule sane.

    @wewee
    Questa volta non c'è un mediconzolo qualsiasi a perorare la causa di un farmaco non convenzionale ma un intero sistema sanitario e di ricerca fra i migliori al mondo come quello cubano. Infine, sorpresa sorpresa, a partire dal 2008 abbiamo testato clinicamente la formula omeopatica che chiamiamo TRJC30: orbene mio caro wewee i risultati sono stati gli stessi. Riduzione dell'infiammazione, delle masse ecc ecc ma sopratutto un evidente miglioramento della qualità di vita del malato.

    Alla prossima!

    RispondiElimina
  24. a partire dal 2008 abbiamo testato clinicamente la formula omeopatica che chiamiamo TRJC30: orbene mio caro wewee i risultati sono stati gli stessi.

    Visto che parli in terza persona plurale e fai delle affermazioni importanti delle quali non c'è traccia in letteratura, mi forniresti dei documenti che mi sto occupando proprio di questo argomento?
    Sarebbe molto gradito, grazie.

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