venerdì 1 gennaio 2010

Malati di cellulare?

Passate bene le vacanze?
Panettoni digeriti?
Rotoli di ciccia che vi fanno le boccacce allo specchio facendo capolino dai fianchi? Ben vi sta (in realtà è solo invidia, io ho lavorato)!!
;)
E poi, vi hanno regalato un telefonino per caso...? Vi rovino la festa? Parliamo di cellulari e malattie?
E cellulari e malattie sia. Come quell'autista di taxi che mi chiese di cosa trattasse il convegno al quale mi accompagnava ed io: "di tumori, di proliferazione cellulare..." e lui: "eccià raggione dottò, i cellulari ormai ce l'hanno tutti...".
Torno serio, ok.

E' sempre più diffusa la discussione attorno alla presunta pericolosità dei telefoni mobili, i cellulari, mezzi di comunicazione ormai alla portata di tutti che sono entrati tra gli "elettrodomestici" che normalmente si trovano in ogni famiglia. Nonostante l'uomo abbia vissuto tranquillamente con il telefono fisso per decenni, immaginarsi senza "telefonino" causerebbe crisi di panico in più di una persona.
In effetti questo aggeggio ha molte utilità, non solo quelle "vacue" dell'invio di SMS o di foto delle nostre vacanze ma anche quelle più serie della rintracciabilità in caso di bisogno.

Senza dubbio però la sua diffusione è ormai totale ed il cellulare è diventato una di quelle cose "di cui non possiamo fare a meno" anche se riflettendoci non sarebbe proprio così.
Tutto questo diventerebbe causa di discussioni senza fine e senza motivo se non fosse che qualcuno ha dubitato sulla reale innocuità del telefono mobile e se l'eventuale pericolo non è oggettivamente evidente, ci sono degli elementi che potrebbero far sospettare un ruolo come causa di certe malattie (anche il cancro) dell'uso del cellulare soprattutto se continuo o prolungato.
Vediamo come stanno le cose in base agli studi effettuati fino ad oggi.

Il meccanismo più comunemente chiamato in causa è l'emissione di onde elettromagnetiche che sono sostanzialmente inoffensive ma hanno un'azione fisica e biologica ben precisa: aumentano la temperatura delle cellule che incontrano nel loro cammino.
Questo perchè le onde elettromagnetiche causano un aumento di temperatura dovuto al moto accelerato delle sue molecole dell'acqua che contiene il nostro corpo e dato che il nostro corpo di acqua ne contiene tantissima, ogni tessuto ed ogni organo che fosse attraversato dalle onde di un cellulare aumenta di temperatura, anche di tanto se il contatto è prolungato. Non vale solo per i telefoni cellulari ma per tutti quegli aggeggi che funzionano con l'elettricità o che ricevono o trasmettono onde elettromagnetiche solo che i telefonini li teniamo ben schiacciati alla nostra scatola cranica che contiene un organo importantissimo: il cervello.
Che gli shock termici possano causare danni è risaputo e che possano addiruttura causare difetti genetici anche. Tutto è dipendente dall'intensità dello shock e dall'esposizione in termini di tempo allo stesso.
Cosa può succedere quindi se un apparecchio che crea aumenti di temperatura, viene utilizzato continuamente a stretto contatto con il nostro cervello?
Se è un fenomeno conosciuto e ben sperimentato il pericolo degli shock termici e non è questo in discussione, si discute il fatto se l'aumento di temperatura possa creare presupposti per certe malattie o addirittura causarle direttamente.
Sono stati fatti degli studi a proposito e sono state tratte delle conclusioni, confuse.

In primo luogo le sperimentazioni sugli effetti delle onde elettromagnetiche sul nostro organismo hanno dimostrato alcune cose: le emissioni di onde radio causano due problemi in particolare: la produzione di certe proteine che si producono solo in caso di shock termico (e quindi le onde del cellulare produrrebbero uno shock termico locale) e la stimolazione di enzimi che sono solitamente attivati in caso di stress delle nostre cellule. L'aumento della temperatura delle cellule quindi un danno lo causerebbe, se è vero che risponde con la produzione di sostanze prodotte in caso di "stress".
Un recente studio ha valutato questi due parametri ma non è giunto ad una conclusione univoca, sono necessarie altre ricerche in quanto la dimostrazione che queste reazioni siano legate esclusivamente all'uso dei telefoni cellulari non è sicuramente stabilita.
La rete cellulare comunica tramite onde che hanno diverse frequenze ma tra le più diffuse vi è quella da 900 MHz (megahertz) ed è stata proprio questa frequenza la più studiata (le frequenze dei cellulari variano da un continente all'altro ma anche da un paese all'altro).

Sembra per esempio che questa frequenza, pur non condizionando tutti i parametri presi in considerazione per valutare un danno cellulare, sia stata la causa di un difetto dell'apoptosi cellulare (la naturale morte della cellula, meccanismo che manca nella cellula cancerosa) in cellule cerebrali di ratti da esperimento cosa che potrebbe far sospettare un danno genetico che causerebbe il più tipico meccanismo del cancro, la cellula "non capisce che deve morire", ritarda l'autoptosi. Sono sospetti, segnali di qualcosa che tanti sospettavano. Il danno termico diretto sulle cellule e sui nostri geni non è infatti una scoperta recente.
Per ovvi motivi, il tipo di cellula studiato in questi casi è quella cerebrale.
Ma non solo.

E' stato studiato anche il rischio di neurinoma acustico che in generale non è sembrato in aumento anche se alcuni studi trovano un significativo aumento del rischio in chi usa il cellulare per motivi professionali (quindi con un uso prolungato).
I sospetti quindi, come detto, esistono da quando questo mezzo è stato messo nel mercato. Il dato confortante è che sicuramente non esistono danni immediati, il telefonino è ormai diffusissimo a tutte le età ed in tutte le nazioni del mondo e non si è registrato un aumento di tumori cerebrali che possano far sospettare un legame tra onde elettromagnetiche da cellulare e tumori cerebrali. Lo hanno notato anche alcuni studi.
Come quello che ha studiato i casi di tumore cerebrale (glioma e menimgioma) avvenuti in Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia dal 1974 al 2003 ed ha visto che non vi è stato un aumento significativo dei tumori cerebrali dal 1998 al 2003 (periodo nel quale era possibile un'associazione tra le due cose). Tranquillizzante.
Meno tranquillizzante chi fa notare che questo studio potrebbe dimostrare che non vi sono danni "immediati", cioè nell'ordine di un paio di decenni...ma se i danni fossero spostati nel tempo e si scoprissero solo tra 30 anni?
Impossibile rispondere ad una domanda come questa. In atto il telefonino male non fa o meglio non dovrebbe fare.
Ma la pensano tutti così? No. Proprio a proposito dell'uso prolungato e dell'uso utilizzando di continuo lo stesso lato della testa per effettuare la conversazione telefonica, uno studio svedese evidenzia un aumento del rischio di tumore cerebrale e di neurinoma acustico, un rischio che può esprimersi in un periodo di 10 anni o più. Un altro studio svedese sottolinea lo stesso rischio.
Ma perchè tutti questi studi provengono dalla Svezia? Probabilmente perchè in Svezia esiste una delle più importanti aziende produttrici di telefoni cellulari.
Uno degli studi più importanti è stato comunque pubblicato nel British Medical Journal ed ha concluso che il rischio non è presente e gli studi che evidenziano un aumento dello stesso sarebbero condizionati da bias (cioè da errori di metodo) che ne condizionerebbero le conclusioni.
La stessa FDA (Food and Drug Administration) contesta la conclusione di uno degli studi svedesi discutendone il metodo (questionari inviati a casa seguiti da intervista telefonica) e le conclusioni.


Come si vede anche scientificamente gli studi sono contrastanti e questo è spiegabile per vari motivi. I tumori cerebrali o acustici ad esempio non sono tutti caratterizzati da una crescita veloce, ci sono tumori (come i neurinomi acustici) che hanno una crescita lentissima, anche decennale e quindi sono impossibili da diagnosticare in un breve periodo di studio. L'uso del cellulare inoltre è differente da un individuo all'altro. C'è chi lo usa pochi minuti a settimana, chi molte ore al giorno e gli studi dovrebbero esaminare pure questi aspetti. Non dimentichiamo inoltre che l'uso dei cellulari si è diffuso solo negli ultimi anni e non è possibile quindi studiare lunghi periodi temporali di utilizzo. Aggiungo che i cellulari di ultima generazione sembrano molto meno "pericolosi" di quelli di primissima generazione (ricordate i mattoni che si portavano a tracolla?).

Non per niente nessuno studio giunge ad una conclusione definitiva e chiede ulteriori approfondimenti per trarre dei giudizi definitivi.
Anche uno studio epidemiologico ha raggiunto alcune conclusioni ma non decise: sembra che vi sia un legame tra i tumori a lenta crescita e l'uso dei cellulari ed invece nessun legame tra quelli a crescita veloce con gli stessi cellulari.
Non si discute comunque solo di cancro. Sembra che l'uso prolungato dei cellulari possa portare ad una sorta di maggiore suscettibilità a malattie come la depressione, i disturbi dell'umore e del sonno. Anche qui studi discordanti e che si differenziano nelle conclusioni secondo il campione preso in esame (utilizzatori professionali o occasionali per esempio).

E allora?
Naturalmente valgono sempre le raccomandazioni consigliate dal buon senso. Evitare per quanto possibile un uso prolungato. Evitare di utilizzare sempre lo stesso orecchio durante una lunga conversazione, evitare di tenere il telefonino nella tasca dei pantaloni per gli utilizzatori maschi e nella tasca della camicia per i portatori di pacemaker.
Evitare di far utilizzare il telefonino a bambini piccoli.
Come in quasi tutte le cose il danno è conseguente all'abuso e non all'uso.
I danni certi da telefonino attualmente sono due: il "rimbambimento" di alcuni giovanissimi che ormai con il cellulare hanno un rapporto sadomaso e quello sulla lingua italiana che in altri individui (non solo giovani, intendiamoci) ha ormai perso la lotta contro l'smsessese, l'abitudine cioè ad abbreviare qualsiasi termine e scrivere in italiano come se si inviasse un messaggio (non è un'abitudine solo italiana).
Hanno praticamente inventato un'altra lingua, intraducibile ed incomprensibile e pure brutta da leggere se proprio vogliamo.
La cosa più grave è che ho letto anche adulti che scrivono in quel modo orribile.

Tnt saluti a tt.

27 commenti:

  1. Alcuni commenti veloci.

    1) Tutto quanto scritto qui non vale per i RIPETITORI, per le antenne che piazzano sui tetti delle case.

    Per quanto possa sembrare poco intuitivo, usare un cellulare espone a campi molto (ma molto) maggiori che stare vicino all'antenna di un ripetitore, anche a poca distanza e 24 ore al giorno. Quindi tutti gli studi su collegamenti tra cellulari e malattie riguardano appunto l'utilizzo del cellulare e non lo stare vicino ad un ripetitore, perché nessuno pensa seriamente che i ripetitori faccian male.

    Ma stranamente ci sono un sacco di comitati contro le antenne, e nessun comitato contro i cellulari.

    2) L'esposizione durante l'uso di un cellulare dipende da molte cose. Avere un campo buono permette ad es. al cellulare di trasmettere utilizzando meno potenza (quindi bene se vi costruiscono un'antenna vicino casa) ed alcuni studi trovano collegamenti con tumori solo per chi usa il cellulare in zone con poco campo. Usare l'auricolare praticamente azzera le esposizioni. L'esposizione varia molto da modello a modello.

    3) Non è possibile stabilire che qualcosa sia innocuo. Come si vede anche da questo articolo, possiamo SEMPRE pensare a dei buoni motivi per cui il rischio non si è visto negli studi.

    Bene si facciano studi, ma i motivi per pensare che i cellulari provochino il cancro sono deboli, i meccanismi proposti sono molto dubbi, più un sospetto che un reale motivo di preoccupazione.

    Le correlazioni viste sono molto deboli, praticamente qualsiasi cosa, se studiata così tanto, mostra ogni tanto uno studio che sembra trovare qualcosa. Ma immaginiamoci un articolo del genere con al posto di "telefono cellulare" le parole "verdura biologica", suonerebbe assurdo. Eppure i "rischi" della verdura bologica sono confrontabili (come dubbi molto improbabili) a quelli di cui si parla qui.

    4) Gli studi hanno evidenziato un rischio reale, e ben dimostrato, dell'uso del cellulare: se lo si utilizza mentre si guida il rischio di un incidente stradale RADDOPPIA. L'aumento c'è (50% in più) anche se si usa sistemi vivavoce.

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  2. Io, oltre ad utilizzare quasi esclusivamente l'auricolare, per lavoro tendo sempre ad utilizzare il buon vecchio telefono fisso.

    Buon anno WeeWee, e ben tornato.

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  3. Personalmente, ho notato in molte occasioni una netta percezione di calore alla parte destra della nuca dopo una lunga chiamata al cellulare. A volte, persino un accenno di mal di testa, presumo, non essendo medico, dovuto alle variazioni circolatorie locali indotte proprio dal surriscaldamento.

    Le norme di buon senso ricordate da WeWee sono senz'altro equilibrate e valide a ridurre il rischio potenziale.

    E' interessante anche l'osservazione di Gianni sui comitati anti antenne, che mette bene a fuoco l'assoluta irrazionalità di gran parte delle iniziative con approccio nimby, così diffuse nel notro paese.

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  4. Ho appena tolto il cell dalla tasca dei jeans...

    Comunque, tempo fa io scrissi un post che diceva più o meno "perché non si usa LUI come esperimento vivente?" Tra il serio e il faceto, nessuno mi ha saputo dare una risposta.

    Per quanto riguarda l'essemmessese, io cerco di essere comprensivo, ma certe volte vorrei prendere la testa di chi scrive, sbatterla contro un'enorme K di ghisa e poi incidergli CH su ogni polpastrello con un coltello arroventato.

    E buon anno!

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  5. Un ulteriore piccolo commento.

    Dall'articolo di WeWee sembrerebbe che i danni siano "termici", un aumento di temperatura dovuto alle onde radio. Cosa che traspare anche dal commento di Brain_Use.

    Ma un telefonino produce al massimo circa un watt di potenza, poche decine di milliwatt se il campo è buono. La maggior parte della potenza viene inviata verso l'esterno, e della potenza inviata verso la testa ne viene riflessa circa metà. Alla fine la testa assorbe, nel caso peggiore, una potenza di poche decine di milliwatt al centimetro quadrato. L'effetto di copertura del cellulare (analogo a quello di un berretto, per intendersi), che impedisce al calore della testa di disperdersi, e il calore della mano che lo regge fan molto di più. Prova, per esperimento, a tenere il cellulare SPENTO all'orecchio per un quarto d'ora (anche se servirebbe far l'esperimento in cieco :-) )...

    Gli studi su apoptosi, produzione di proteine da shock termico, ecc, di cui si parla non si sa bene a cosa siano dovuti. È possibile ci siano effetti "non termici", dovuti alle onde radio a potenze un po' più basse (ma non di molto) di quelle necessarie a riscaldare. O che siano artefatti dello studio. Nel dubbio è bene si continui a studiare.

    Ma non aspettatevi di riuscire a riscaldare qualcosa in modo apprezzabile con un cellulare.

    Inoltre quegli effetti si vedono solo con potenze comunque abbastanza alte. Non sono proporzionali alla potenza, ma proprio spariscono se questa viene ridotta, Quindi basta allontanare di poco il cellulare dalla testa (auricolare) e direi si sta sicuri.

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  6. È possibile ci siano effetti "non termici", dovuti alle onde radio a potenze un po' più basse (ma non di molto) di quelle necessarie a riscaldare.

    Lo avevo letto in uno degli studi. Però mi chiedo una cosa e ne approfitto della tua disponibilità: le onde radio sono quelle che servono a trasmettere le "telefonate", ci saranno poi le onde elettromagnetiche prodotte dal telefono come strumento elettrico (o mi sbaglio?), oltre a questi due tipi di energia, c'è altro?
    Per esempio, può esserci emissione di ultrasuoni da qualche parte?
    Perchè questo non sono riuscito a capirlo e visto che anche negli strumenti medici che noi ginecologi utilizziamo per visualizzare (o "ascoltare") i piccoli embrioni i tecnici ci consigliano di non prolungare l'esame più di un certo periodo di tempo di sicurezza e lì entrano in gioco soprattutto gli ultrasuoni, nel caso dei cellulari, che tipo di onde possono realmente causare un danno?
    Non so se sono stato chiaro a porre la domanda...

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  7. Posso immaginare in effetti che il problema sia più legato all'isolamento e al calore irradiato dalla mano, più che alle onde radio del cellulare. Però l'effetto c'è e l'unico modo per evitarlo è sicuramente quello dell'auricolare.

    Che poi il surriscaldamento possa produrre autentico danno, non lo so e aspetto che me lo dica la medicina.

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  8. @WeWee

    Il cellulare emette praticamente solo le onde radio che servono a comunicare la telefonata. Quando è in standby (acceso ma non telefoni) ogni qualche minuto trasmette per un paio di secondi per segnalare la sua presenza al ripetitore, decidere il livello di potenza da usare, e cose simili.

    Non so granché di problemi legati agli ultrasuoni. Ho sentito di vaghi sospetti possano influenzare l'udito del nascituro. Penso che si tratti essenzialmente di prudenza, non abbiamo motivi per pensare siano dannosi, ma siccome non è possibile escluderlo (ontologicamente, non possiamo farlo per nulla) usiamoli con moderazione.

    @brain_use:

    il riscaldamento in sé può essere un po' fastidioso, ma se cammini al sole ricevi una potenza centinaia di volte maggiore, d'estate anche più (e ti rischi il "colpo di sole"). Quel che si cerca di trovare negli studi è se ci sono "effetti non termici". Che è un po' come dire: sappiamo che quelli termici non fan male, quindi se c'e' qualcosa che fa male non è un danno termico, vediamo se esiste e nel caso come funziona.

    La versione fuffara è: siccome degli effetti termici se ne tiene conto, e nel caso specifico non ci sono, allora i cellulari fan male per degli effetti non termici, di cui la legislazione non tiene conto. Un po' come dire: siccome l'omeopatia non funziona per un meccanismo chimico, allora funziona per un meccanismo fisico sconosciuto legato alla meccanica quantistica.

    La differenza tra i due ragionamenti è sottile, ma basilare.

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  9. Due cenni al volo.
    Lo standard GSM è molto complesso, e nasce in Europa per garantire alcune funzionalità che mancavano nei precedenti standard di telefonia cellulare.
    Parliamo ora solo di energia, che è poi l'argomento di base del post.

    Se ripensiamo ai vecchi E-Tacs, la prima cosa sorprendente dei telefoni GSM fu la straordinaria durata della batteria a parità di dimensioni dell'apparato, con un fattore di almeno tre per quanto riguarda l'autonomia.
    Questo proviene non tanto da nuove generazioni di trasmettitori radio, quanto dal protocollo di comunicazione.
    Sintetizzo al massimo: il telefono GSM sta zitto e non trasmette alcunché se non "stimolato" dalla rete. Ci sono delle eccezioni che dipendono dall'operatore (TIM, VODAFONE, TRE ecc.) ma di massima è la rete a cercare il telefono e non il contrario, a meno che non sia l'utente ad iniziare una comunicazione.

    La comunicazione tra telefono e rete avviene a potenza variabile, in base a dei parametri che si scambiano rete e telefono: in pratica la potenza in radiofrequenza viene ridotta (a "gradini") fino a che gli inevitabili errori sono ritenuti accettabili, e se non sbaglio si va da 2 milliWatt a due Watt. Certo, due Watt all'orecchio non sono pochi, ma si tratta di casi al limite della copertura di una cella lontana, ad esempio in aperta campagna. In città si usano solitamente pochi milliWatt.

    Ricordiamo infine che i telefoni lavorano su diverse frequenze, una "bassa" intorno ai 900MHz in Europa ed una "alta" intorno ai 1.800MHz, con potenze inferiori.
    Per la cronaca, i forni a microonde lavorano a 2.450MHz con potenze di 800-1000 W.

    Concludo approvando in pieno la massima secondo cui non è dannoso l'uso quanto l'abuso e che, infine, ritengo gravi se non irreparabili i danni provocati dagli sms all'italico idioma, danni peraltro in cui è responsabile di primo piano anche una splendida televisione che il mondo ci invidia.

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  10. WeWee:
    l'ecografia in ostetricia comunque deve sottostare a sicurezza maggiore rispetto a quella sugli adulti.

    I danni tipici legati agli ultrasuoni sono ultra noti:

    http://www.lapelle.it/beauty/articoli/cavitazione.htm

    http://www.lapelle.it/ricerca/cavitazione.htm


    Gli ecografi moderni DEVONO essere diversi rispetto a quelli più vecchi, evitando che i parametri di interazione fisica siano inferiori a quelli stabiliti per legge.

    Ma B-mode, color e doppler sono sicuramente ridotti come potenza d'uscita sui feti, in passato non si usava il triplex per esempio.

    Ora è arrivato il 4D, e si legge una cosa, e poi si legge l'opposto.

    Spesso gli studi sono legati ad altre cose, e a questo si lega chi sappiano...

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  11. I danni tipici legati agli ultrasuoni sono ultra noti

    Lo so.
    Considera inoltre che molti esami ecografici li effettui su embrioni (e non su feti) ed utilizzi il Doppler (e lo concentri in pochi millimetri nel caso si cercasse per esempio un battito cardiaco).
    Per questo chiedevo se per caso i cellulari oltre alle onde radio avessero altri tipi di energia potenzialmente dannosa. Se a quanto pare (ma nemmeno è detto) l'energia termica prodotta dalle onde radio dei telefonini non provoca granchè, cosa potrebbe provocare danni utilizzando i cellulari?

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  12. Purtroppo, in ogni campo, ci sono sempre tanti studi.

    Per esempio si legge che i topi hanno problemi con l'ecografia:

    http://www.almenocredo.org/index.php/nav=La%20Ricerca.30/action=doc/id=12


    Per i cellulari non si conosce appieno come reagiscono le varie cellule alle onde.

    I neuroni invecchiano:
    http://punto-informatico.it/355731/Telefonia/News/cellulari-cervello-invecchia.aspx

    Sempre infiniti "studi", e ne sapppiamo qualcosa, legato a tante altre cose.
    Purtroppo.

    Per questo ti ringraziamo sempre e comunque.

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  13. Bentornato doc!

    Comunque sono le onde a far male ai cellulari... Quindi tenete gli aggeggi lontano dal mare! XD

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  14. Comunque grazie a te WeWee presto scriverò un articolo sulla breve storia della telefonia: mi hai stimolato l'idea! :)

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  15. Grazie dell'articolo come sempre WeeWee. Purtroppo la mia funzione professionale mi costringe a constatare quasi quotidianamente i terribili danni prodotti dai telefoni cellulari.

    Insegno italiano e vorrei mostrarvi veramente alcuni temi..... :((

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  16. Volevo solo fare un appunto: "Ma perchè tutti questi studi provengono dalla Svezia? Probabilmente perchè in Svezia esiste una delle più importanti aziende produttrici di telefoni cellulari."
    Svezia o Finlandia ?

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  17. Per quanto riguarda il "riscaldamento" da telefonata, mi ricordo le interminabili telefonate che facevo con la mia prima fidanzatina, negli anni 80.
    L'orecchio mi bruciava parecchio, sudavo e sentivo la testa calda,
    ma il telefono era il vecchio caro apparecchio grigio della SIP ad emissioni zero.

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  18. ho seguito una volta un seminario in cui si descriveva uno studio di un gruppo italiano sull'effetto di onde elettromagnetiche della potenza o dei cellulari o delle antenne (non mi ricordo bene: ero all'università, una mattina dopo una festa studentesca, capirete lo stato pietoso del mio cervello).

    I risultati ottenuti dopo i primi studi erano: zero, nessun danno.
    Erano stati presi in considerazioni parametri come tasso replicativo, forma cellulare e, soprattutto, espressione di fattori di trascrizione dovuti a stress cellulare e danni al DNA.

    D'altronde, andando a logica, non mi aspetto che le onde elettromagnetiche possano avere sti grossi effetti sulla salute. Voglio dire, esisteranno bene dei mestieri in cui sei iper esposto ad onde elettromagnetiche, che ne so, controllore antenne radio-radar-telefoniche-televisve ecc. Allora, in questi soggetti iperesposti si dovrebbero registrare forti differenze nell'incidenda di specifiche patologie. Un'analisi del genere non dovrebbe essere neanche difficile da eseguire.

    ciao ciao

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  19. Svezia o Finlandia ?

    La Ericsson è svedese a quanto mi risulta. O no?

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  20. @WeWee
    Sì, hai ragione la ericcson è svedese, ma non mi era minimamente venuto in mente. Ero infatti convinto sulla Nokia.

    @crespo
    Avevo letto in passato qualcosa riguardante chi faccia manutenzione su radar, indicando una correlazione. Ma non saprei da dove cominciare per ritrovare quei riferimenti.


    Ritornando sull'argomento del post, che opinione avete riguardo a questa pagina ?

    http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=7254

    Grazie

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  21. @claudio

    riguardo al sito ti direi che non mi convince neanche un po', soprattutto per la mancanza di fonti e perchè mi consiglia di stare ad un braccio dal videoregistratore.

    Ora guardo un po' se trovo qualche studio sull'effetto dei campi elettromagnetici sui sistemi organici ma scommetto già sulla risposta: non fanno niente.
    Perché sostengo questo?
    1.Perchè studiare l'effetto di campi elettromagnetici su culture cellulari è facilissimo
    2. Perchè trovare anche una minima indicazione che i campi elettrici facciano male assicura visibilità, quindi interese, quindi fondi. I ricercatori sono molto attenti a questi aspetti.
    3. perchè uno studio serio che affermi la pericolosità dei campi elettromagnetici non solo andrebbe su tutti i media, ma scatenerebbe una corsa alla conferma del dato e all'apertura di fondi per progeti di ricerca sul'argomento, cosa che non è ancora accaduta (per quanto ne so, beninteso).

    ciao ciao

    RispondiElimina
  22. Notizia recente:
    http://www.corriere.it/salute/10_gennaio_07/alzheimer-telefonini-protezione_2bd55c8c-fb85-11de-a955-00144f02aabe.shtml

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  23. Orbene, tuttavia, ad esser pignoli, è:

    tnt slt a tt


    :)

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  24. tnt slt a tt... :)) odio la scrittura da essemmesse (soprattutto le k al posto del ch, anche perché ormai c'è chi le mette anche al posto della c, tipo in kane... che orrore!!>/c>), anche se, raramente, mi ritrovo ad usarla - mio malgrado!
    Sull'abuso dei cellulari mi ritrovo a riflettere spesso, soprattutto qundo vedo bambini di meno di 10 anni che usano regolarmente un cellulare, persino a scuola. Sorvolo su considerazioni di natura educativa...
    Da totalmente ignorante in materia, nonostante gli studi siano abbastanza rassicuranti - per ora almeno - non so perché, ma mi sa che per il cellulare succederà qualcosa come per il fumo...

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  25. Dato che le iene hanno realizzato un nuovo servizio su questo argomento (secondo me anche con delle inesattezze..), mi piacerebbe riprendere la discussione....
    La prima domanda che mi pongo è: cosa si intende per abuso?? Ad es. 5-6 chiamate al gg da 20min lo sono? (Ho precisato perchè credo ci sia differenza tra 100min continuativi e 5x20min) ...
    Grazie.

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  26. voglio ricordare che Luciano Moggi, quando fu indagato, faceva una media di 416 (quattrocentosedici) telefonate al giorno con vari cellulari e non ha sviluppato tumori.

    Poi è un caso, ma il numero di telefonate credo lo renda significativo

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  27. OT: ritengo 416 telefonate al giorno, una media inattendibile (come altre cose scritte in quel periodo da alcuni giornali).
    Se da una giornata togli almeno 5 ore di sonno, restano 19 ore, che in minuti fa 1140/416 = una chiamata ogni 2,7 minuti. Evidentemente erano tutte chiamate brevi.. e anche molto costanti visto che questa è indicata come media. Secondo questo dato, nei giorni di picco è possibile immaginare circa una chiamata al minuto, di brevissima durata, ininterrottamente dalle 5 del mattino fino a mezzanotte! (non gli conveniva usare gli sms?). Credici pure..

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